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lunedì 16 settembre 2013

Joel Cohen e la popolazione mondiale

Ringrazio Maria Luisa Cohen per la segnalazione di questa bella e completa lezione sulla popolazione mondiale e le sue dinamiche in questo video del Professor Joel Cohen della Rockfeller University:


6 commenti:

  1. Anche riducendo la crescita della popolazione mondiale, il problema energetico sarà determinante in futuro.
    Ridurre la crescita è un requisito necessario ma non sufficiente.
    Senza una nuova fonte energetica abbondante e progressi scientifici, tutte le altre soluzioni sono poco efficienti, per non dire inefficaci.

    La Fusione nucleare non è detto che arrivi in tempo... ampliare le nostre conoscenze scientifiche potrebbe colmare il ritardo.

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  2. La disponibilita' di tecnologia di distruzione di massa e di energia sono due dei principali fattori di crisi ecologica e di annientamento dei sistemi biotici, come osservava Paolo Lambardi.

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  3. Il discorso di Lambardi è contestabile. La crescita demografica, vera causa della distruzione del pianeta, non è legata alla maggior energia disponibile. Se così fosse Europa e Stati Uniti, i maggiori consumatori di energia, dovrebbero avere tassi di natalità elevatissimi. Al contrario Stati Uniti e soprattutto Europa hanno tassi di natalità estremamente bassi. I più alti tassi di natalità si trovano nelle aree del pianeta povere o comunque con bassi consumi di energia. L'energia da fusione porterà benessere e tassi di natalità più bassi su tutta la Terra. Il risultato sarà una migliore sostenibilità della presenza antropica sul pianeta.

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  4. Il video divulgativo di Joel Cohen è fatto molto bene.
    Temo che soffra di ottimismo americano il prof.
    La realtà dell'urbanesimo non è affatto così positiva. Non citerò gli orrendi non luoghi modernisti delle nostre periferie e conurbazioni, ma qualcosa che ha massa più grande, ad esempio Kowloon. Poi si potrebbe tornare ancora al mondo consumista oppure mostrare ancora alcuni lindi e meravigliosi luoghi di alcune megalopoli del secondo mondo.

    Il discorso di Lombardi non è affatto contestabile: è sufficiente osservare il degrado di intere parti d'Europa e d'Italia (le varie conurbazioni costipate italiane) e la devastazione dei sistemi biotici residuali (ieri un paio di chicche qui e qui dove addirittura tragedie recenti non hanno insegnato nulla sul rispetto dei limiti). Ora, qui in Italia, il patrimonio boschivo ricostituitosi in ca. 70 anni è ferocemente attaccato dalla sua trasformazione in biomasse: un paio di uomini con i nezzi "giusti" possono distruggere svariati ettari di bosco in in giorno, cosa che viene regolarmente fatta in vari posti di Alpi ed Appennini.

    Così come è stato per l'energia da fonti fossili, l'energia da fusione metterà in mano a masse sterminate di imbecilli sradicati dalla terra e alle loro pulsioni necrofile i mezzi e l'energia per muoverli per aumentare ulteriormente e la popolazione e la distruzione ecologica.
    In base a quale strano ragionamento dovremmo supporre che, improvvisamente, ci sia una rivoluzione culturale verso la sostenibilità solo perché l'energia non ha più origine fossile ma da fusione nucleare?

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    1. "In base a quale strano ragionamento dovremmo supporre che, improvvisamente, ci sia una rivoluzione culturale verso la sostenibilità solo perché l'energia non ha più origine fossile ma da fusione nucleare?"

      L'ottimismo è il profumo della vita! :-)

      Certo che una città come Kowloon pensavo che esistesse solo nei films.
      Ne ho visti paesini con strade strette (vedi: Taormina), ma qui, l'incredibile è dato dai palazzi molto alti con strade quasi inesistenti e appartamenti che sembrano le cabine interne delle navi da crociera.

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  5. Complimenti per quel sito sulla incredibile Kowloon, di cui non conoscevo l'esistenza: è più esplicativo di migliaia di discorsi. Poi c'è la tua domanda chiave:
    "In base a quale strano ragionamento dovremmo supporre che, improvvisamente, ci sia una rivoluzione culturale verso la sostenibilità solo perché l'energia non ha più origine fossile ma da fusione nucleare?"
    a cui non so dare una risposta precisa. L'uomo deve cambiare il proprio modo di pensiero, su questo concordo con Lumen, e si tratta di cambiare la propria visione del mondo. Da padrone l'uomo deve scendere dal piedistallo su cui si è immeritatamente piazzato (guarda che bel disastro che ha combinato...) e diventare un appartenente alla natura come tutte le altre specie viventi. Se guarderà il mondo con occhi diversi e, in un certo senso, con un pensiero in grado di andare più a fondo, senza rimanere alla superficie dei calcoli e del puro possesso con cui sta trasformando e distruggendo tutto, forse ci sarà una speranza per la Terra.

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