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venerdì 27 luglio 2012

LE RINNOVABILI SONO UNA TECNOLOGIA NUOVA?



Sul blog di Ugo Bardi è recentemente apparso un articolo che nega la validità della ricerca sui reattori a fusione (ad esempio Iter) in quanto non ha avuto risultati chiari e utilizzabili secondo la cosidetta “legge dei tre anni” essendo una ricerca che va avanti da più di cinquanta anni. Al "vecchio" dei reattori a fusione -su cui l'Europa starebbe quindi investendo inutilmente miliardi di euro- si contrappone il "nuovo" delle energie rinnovabili.  Riporto una parte dell’articolo:

“LA FUSIONE NUCLEARE E LA LEGGE DEI TRE ANNI
C'è una legge non scritta che domina la ricerca e lo sviluppo  industriale. Dice che devi dimostrare che la tua idea può funzionare in non più di tre anni. In casi eccezionali, cinque anni possono essere il limite ma, normalmente, nessun progetto di ricerca industriale dura più di così. Se un progetto non produce risultati utili in cinque anni, ci sono buone possibilità che non ne darà mai. 
Quindi esaminiamo l'idea della fusione nucleare controllata sotto questa luce. Stiamo ancora lavorando, prevalentemente, sul concetto “tokamak”, proposto negli anni 50 dal fisico russo Andrei Sakharov. Non c'è dubbio che un tokamak può produrre la fusione nucleare, ma in più di 50 anni di lavoro non siamo stati in grado di raggiungere il punto di “pareggio”, che è la condizione in cui la quantità di energia prodotta dalla fusione è la stessa di quella necessaria per mantenere il plasma in uno stato stazionario. Si suppone che il  progetto europeo ITER sulla fusione nucleare raggiunga e superi quel punto quando diventerà pienamente operativo, nel 2026, cioè circa 20 anni dopo l'avvio del progetto. L'intero progetto ITER dovrebbe durare fino al 2038. Sono tempi lunghi in modo anomalo per un progetto di ricerca industriale. Considerate anche che, anche se ITER raggiungesse i suoi obbiettivi, ci troviamo a ordini di grandezza lontani da un dispositivo effettivamente capace di produrre energia utile. 

Ora, naturalmente, è impossibile dire che il tokamak non produrrà mai energia utile. Ma…non è impossibile arguire che abbiamo preso una strada senza uscita col tokamaks, come discusso in un recente articolo di Jean Pierre Petit. Anche altri fisici, come Luigi Sertorio, sono molto scettici su questi sforzi per la fusione nucleare.”

Il chiaro intento dell’articolo è di affermare che la ricerca sulla fusione è ormai vecchia, come vecchie sono le tecnologie basate sul nucleare (che è dispendioso, inquinante, ecc.) e che quindi le ricerce sui reattori di quarta generazione sono roba da cestinare. IL NUOVO SAREBBERO INVECE LE RINNOVABILI, cioè il fotoelettrico e l’eolico,  in cui la ricerca ha dato in breve tempo risultati eclatanti. 
In BREVE TEMPO? RISULTATI ECLATANTI? Se così fosse i nostri edifici e le nostre campagne sarebbero invase da pannelli fotovoltaici, e le colline e le coste sarebbero ricoperte di pale eoliche. Il petrolio e il carbone sarebbero energie residuali in via di dismissione. Invece non solo le rinnovabili faticano a imporsi, ma hanno perso la partita con le altre fonti in quanto sono rimaste minoritarie e bisognose di massicci incentivi economici (a carico dei contribuenti) per convincere la gente riluttante  a impiantarle. Pannelli fotovoltaici e pale eoliche non sono UNA TECNOLOGIA NUOVA come ci vogliono far credere gli apologeti delle rinnovabili, e la  ricerca intorno ad esse  dura da ben più di tre anni. Come è possibile vedere dalle foto qui riportate che risalgono ai primi anni cinquanta (tratte dalla edizione della Enciclopedia dei ragazzi Mondadori del 1959) le tecnologie fotovoltaiche e eoliche hanno almeno 60 anni di vita e…non sono ancora decollate. Altro che nuove tecnologie: si tratta di roba molto stagionata e che non è mai riuscita a sfondare.
 MONTAGGIO DI PANNELLO FOTOELETTRICO, FOTO ESEGUITA IN ITALIA CIRCA 1955

PALE EOLICHE PER LA PRODUZIONE ELETTRICA, FOTO ESEGUITE CIRCA 1955
(cliccare sulle foto per ingrandire e leggere le didascalie)

Lo scioglimento dei ghiacciai della Groenlandia




Il surriscaldamento globale si fa sentire e come. Questo mese la Groenlandia ha registrato il più alto tasso di scioglimento dei ghiacciai degli ultimi 150anni. In alcuni punti lo scioglimento è stato tale da registrare una diminuzione del 97% delle piattaforme di ghiaccio.
 I risultati provengono da 3 satelliti indipendenti della NASA che hanno dimostrato come anche nella regione centrale, spessa oltre 2 chilometri, il ghiaccio si sia sciolto ad una velocità mai osservata prima. La causa principale è dovuta ad una forte ondata di caldo iniziata alla fine di maggio che ha investito tutta la Groenlandia. Nella immagine seguente è possibile visualizzare la portata dello scioglimento:
(FONTE  NASA)

I poli non stanno conciati meglio, e sono ormai anni che si assiste ad una costante inarrestabile riduzione dei ghiacci polari, con forte immissione di correnti di acqua dolce e innalzamento dei mari. Tuttavia nessuno si preoccupa. Le curve di consumo di petrolio, gas e carbone sono tutte in forte ascesa. La Cina, gli Usa, l'India, il Brasile e tutte le economie principali del pianeta (Europa compresa) continuano a bruciare idrocarburi con immissioni quotidiane di migliaia di tonnellate di anidride carbonica in atmosfera. Complice la ridicola speranza nelle cosidette energie rinnovabili, la cui inefficienza e incapacità di sostituire le fonti classiche è davanti agli occhi di tutti, nonostante gli incentivi miliardari, soldi degni di miglior utilizzo: ad esempio lo studio e lo sviluppo delle centrali nucleari di quarta generazione e quelle a fusione. 

mercoledì 25 luglio 2012

L'E-CAT COMMERCIALIZZATO IN ITALIA DAL PROSSIMO AUTUNNO


Finalmente dopo le molte voci circolate in passato arriva la conferma della commercializzazione dell'E-cat di Rossi e del nome della società che si occuperà della distribuzione in Italia.


  Si tratta della PROMETEON srl dell’imprenditore Aldo Proia, che commercializzerà l’E-Cat in Italia e a San Marino. La notizia è stata data in anteprima da Daniele Passerini sul blog “22passi” che ha pubblicato il comunicato stampa dell’azienda di cui riportiamo i passi essenziali:
Con la firma del contratto di licenza a vendere per l’Italia e San Marino, è iniziata l’attività della Prometeon srl, società che opererà nel settore della produzione di energia come licenziatario in esclusiva e commercializzerà la rivoluzionaria tecnologia per la produzione di energia termica low cost sviluppata dalla società americana Leonardo Corporation.
Direttore commerciale e amministratore unico della Prometeon è Aldo Proia, già attivo negli scorsi anni nel difficile settore delle energie rinnovabili quale project manager o responsabile di varie società, con le quali ha portato ad autorizzazione, e in seguito realizzato come EPC contractor, oltre 15 MW di grandi impianti fotovoltaici per conto di investitori italiani e stranieri.
Proia ha così commentato:
La nostra società è pronta a operare su tutto il territorio nazionale, ma all’inizio ci rivolgeremo soprattutto alle imprese del Nord e del Centro Italia, in particolare alle medie e grandi realtà industriali, facendo dell’E-Cat termico, quale fonte di energia a bassissimo costo per calore di processo e riscaldamento, il nostro core business. La macchina, infatti, genera calore sotto forma di acqua calda o vapore e può sviluppare anche temperature elevate.
Gli ordini dell’E-Cat saranno possibili a partire dall’autunno, andando sul sito della Prometeon si viene accolti da un conto alla rovescia che indica 69 giorni all’inizio delle vendite del reattore di Rossi in Italia.
Da quel che è possibile capire dalle dichiarazioni si tratta dell'E-cat da 1 MW e non dell'E-cat domestico.

Fonti : blog di Passerini e Green Style.

domenica 22 luglio 2012

Proposta sul blog di Beppe Grillo

DAL BLOG DEL MOVIMENTO 5 STELLE: GLI AFRICANI DIVERRANNO 3 MILIARDI! PER EVITARE UN'INVASIONE DI DISPERATI, CHIEDIAMO a UE e ONU DI DONARE ISTRUZIONE ED INFORMATIZZAZIONE A TUTTI I POVERI DELLE ZONE SOVRAPPOPOLATE DEL MONDO. postato da MASTRANGELI MARINO il 29/05/2012 331 Cari amici ed amiche, siccome l'ONU prevede che entro il 2050 un miliardo di africani diverranno fino a 3 miliardi, per evitare un'invasione di disperati, propongo di presentare nella prossima legislatura, tramite i parlamentari del MoVimento 5 Stelle, una formale richiesta al Governo Italiano per chiedere all'Unione Europea e all'Organizzazione delle Nazioni Unite, di donare istruzione e informatizzazione a tutte le persone povere residenti nelle aree sovrappopolate del Mondo. Altrimenti gli scenari (anche in Italia) potrebbero essere apocalittici, tra cui il vertiginoso aumento delle epidemie (AIDS, malaria, tubercolosi,etc.), dei prezzi delle materie prime, della criminalità, del terrorismo, della prostituzione, dello sfruttamento dei lavoratori, del degrado ambientale, etc. Per consultare le previsioni demografiche dell'ONU, copiate ed incollate nella barra degli indirizzi del vostro browser, il seguente link: http://esa.un.org/unpd/wpp/unpp/panel_population.htm

venerdì 20 luglio 2012

LA RELAZIONE DI WIDOM ALLA CONFERENZA DI ROMA

RIPORTO LA RELAZIONE TENUTA DAL PROFESSOR WIDOM ALLA CONFERENZA SULLE LENR DI ROMA DELLO SCORSO 18 LUGLIO. LA RELAZIONE, IN INGLESE, E' STATA TRADOTTA E SINTETIZZATA DAL FISICO GIUSEPPE QUARTIERI. BUONA LETTURA:




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Venerdì 20 Luglio 2012
La conferenza di Allan Widom
Le reazioni nucleari a bassa energia e il festival dell'energia
L'esperimento di Sternglass e il ruolo di Einstein. La generazione di neutroni in fulmini è un fenomeno fisico appurato e conosciuto. Non si comprende come mai molte branche della Comunità scientifica italiana ma forse anche internazionale non vogliono riconoscere l'esistenza di fenomeni così semplici e consolidati e quindi delle possibili eventuali applicazioni

Giuseppe Quartieri, Presidente dei Circoli dell'Ambiente e della Cultura Rurale


In contemporanea al Festival dell'Energia svoltosi a Perugia, alla Casa dell'Aviatore, in Viale dell'Università n. 20, Allan Widom, il 18 luglio 2012, alle ore 17 ha tenuto la sua conferenza su alcuni aspetti dei Lenr (Reazioni nucleari a bassa energia) o meglio su «esplosioni di fili» prodotte con Reazioni nucleari con forze deboli a Bassa Energia. Allan Widom ha presentato la sua Teoria delle Transizioni di Energia Nucleare prodotti da forze e moti Collettivi magnetici. Dopo avere introdotto il ricordo degli esperimenti di Wendt ed il successivo dibattito con Rutherford avvenuto agli inizi del secolo scorso, Allan ha presentato un circuito elettronico elementare per l'immagazzinamento dell'energia magnetica e per innescare le reazioni nucleare a bassa energia con interazioni deboli.

La applicazione di alta concentrazione di energia, secondo Wendt, produce la decomposizione atomica di fili con produzione di neutroni. Fenomeni analoghi di decomposizione atomica si verificano in cielo in occasione dell'innesco di fulmini e saette.
Si dimostra così che i metalli pesanti non possono esistere all'interno delle stelle. Questo tipo di riflessione fisica suggerì, a quei tempi (1922), la necessità di analizzare la stabilità dei metalli pesanti fino e al di sopra di 20000°C. Così Wendt dimostrò il verificarsi della esplosione di fili di tungsteno nel vuoto alle dette temperature mentre, dalla analisi spettrale risultava la presenza di elio nei gas prodotti. Wendt impiegò un semplice circuito basato su un banco di capacitori caricati a 320 Kvolt. L'esperimento successivo di Sir Ernest Rutherford («Nature») per la disintegrazione degli elementi atomici procurata da alte temperature dava risultati negativi per la disintegrazione degli elementi. In particolare, nei tubi di Coolidge, un fascio intenso di elettroni di energia pari a 100KeV viene usato per bombardare, in modo costante, un bersaglio di tungsteno, per lungo tempo senza che si rilevi alcuna produzione di elio. L'esperimento successivo riportato da Widom riguarda l'esperimento di Sternglass. Un fascio di elettroni di energia cinetica pari a 50KeV fu sparato da Sternglass su di una barretta di tungsteno producendo neutroni che vennero debitamente misurati. Quindi fu eseguito un secondo esperimento eseguito da studenti laureati che ridussero la soglia dell'energia alla quale si producono neutroni. Questi studenti riferirono i risultati dell'esperimento ad Hans Bethe che li riportò ad Albert Einstein. I commenti di Einstein all'esperimento di Sternglass furono prima di tutto che si trattava di una scoperta importante e che, quindi, per migliorarla Sternglass avrebbe dovuto:

  1. Non cadere nello scetticismo.
  2. Incrementare la intensità del fascio di elettroni incidente sulla barretta di tungsteno.
  3. Seguire la interpretazione di Einstein secondo cui il fenomeno avrebbe dovuto essere spiegato con il trasferimento collettivo di energia quanto-meccanica.

In altre parole, come è ben noto, un singolo elettrone incidente produce la seguente reazione (nucleare):

(1) e- + p+ → n + νe

La eventuale generalizzazione con moltissimi elettroni venne subito in mente ad Einstein che propose, per l'esperimento collettivo allargato, la interpretazione teorica seguente:

(e-1 + e-2 + e-3 + ... + e-N + e-N+1) + p+ → n + νe + (e-1 + e-2 + e-3 + ... + e-N)

In altre parole, secondo Einstein, si ha un vero e proprio trasferimento collettivo di energia.
Purtroppo Sternglass ignorò i suggerimenti di Einstein, non li seguì e preferì:

  1. Abbassare la intensità del fascio di elettroni.
  2. Recuperare la energia di soglia.
  3. Quindi tornare indietro all'esprimento di Rutherford.

Ovviamente non ottenne nulla o quasi nulla di nuovo. In epoca moderna, questo tipo di esperimento è stato ripreso da Luis Alvarez and Lawrence Johnston per costruire il detonatore della bomba atomica di tipo «Fat Man» durante il progetto Manatthan. Quel detonatore era costituito, secondo Widom, da un filo che esplodeva in particolari condizioni per innescare il processo atomico-nucleare.
In tempi più recenti (1972) sono stati eseguiti da Stephanakis et alter, esperimenti in cui sono stati impiegati generatori di alta energia per produrre plasmi densi da esplosioni di fibre di polimeri con larga produzione di neutroni.

La interpretazione della esistenza dei neutroni viene ottenuta assumendo che si verifichi la reazione nucleare d(d,n)3He mentre i neutroni vengono osservati quando si impiegano fibre contenenti alta concentrazione ed abbondanza naturale di deuteroni oppure le fibre altamente deuterate. D'altra parte, anche altri autori riportano la presenza di neutroni in fibre che esplodono in plasmi con z-pinch contenenti idrogeno o deuterio.










Fenomeni analoghi avvengono nei fulmini in cielo come se fossero dei veri e propri filetti fluidi spessi. Di fianco a destra si riporta unaversione artefatta del fenomeno dei fulmini con produzione di neutroni. Altri ricercatori hanno eseguito un altro esperimento con un razzo al quale era attaccato un filo. Il razzo viene sparato verso un nuvola e, di ritorno, attorno al filo si crea un flusso di cariche verso terra.

Un terzo tipo di esperimento ha consentito di misurare flussi intensi di raggi X, di raggi gamma e di elettroni veloci che arrivano proprio prima del «flash» di luce visibile.
Questi tipi di fulmini hanno durata inferiore a 100 microsecondi.
Così la generazione di neutroni in fulmini è un fenomeno fisico appurato e conosciuto. Non si comprende come mai molte branche della Comunità scientifica italiana ma forse anche internazionale non vogliono riconoscere l'esistenza di fenomeni così semplici e consolidati e quindi delle possibili eventuali applicazioni.
La interpretazione classica di questi fenomeni si basa sulla equazione di Fermi-Pauli sulle interazioni deboli:

e- + p+ → n + νe

e nella sua generalizzazione:

e- + AXZ → AXZ-1 + νe

Esistono anche diversi tentativi di confutazione (Ruggero Santilli ed altri) di questa equazione che prevede la esistenza del neutrino al fine proprio di annullare la esistenza del neutrino. Tutti gli esperimenti fatti al Cern invece producono evidenza della esistenza dei neutrini. Tuttavia risulta ben noto che affinché possa avvenire questa reazione è necessario che l'elettrone incidente abbia al minimo una energia pari a:

ΔE=0.7823 MeV

Tutti questi ragionamenti e illustrazioni di esperienze vecchie e nuove servono a dimostrare che, in Natura, esistono reazioni nucleari a bassa energia che si verificano certamente dall'inizio dell'Universo e sicuramente dall'inizio del verificarsi di fulmini nella atmosfera terrestre.
Per dare una idea dei parametri di un fulmine standard si riporta la seguente tabella:

Parametri dei Fulmini

Tensione relativa a terra
~ 0.5 Gigavolt
Corrente di Picco
~ 30 Kiloamp > I0
Durata
~ 0.01 sec
Diametro del Canale di Corrente
~ 10 cm
Diametro della Regione Luminosa
~ 5 metri
Lunghezza
~ 5 Kilometri
Picco del Campo magnetico
~ 0.1 Tesla

Così il meccanismo fisico di generazione di neutroni e neutrini prodotti dagli effetti collettivi di cariche (elettroni) elettriche che operano in modo collettivo possibilmente in fase tra di loro, ossia in modo coerente, è un fenomeno fisico ben studiato, conosciuto e ben interpretato con le equazioni quanto-meccaniche della quantistica del Modello Standard. Sembra che solo alcune frange del TopManagement della Fisica italiana stentino a capirlo e rendersene conto. Di conseguenza, costoro non vogliono fare entrare, come spetta di diritto, questo tipo di fisica (ormai classica) nel mondo della fisica nucleare. D'altronde anche i fenomeni interpretativi della costruzione della particella di Higgs, prevedono effetti collettivi e coerenti di accoppiamento fra tante particelle di energia molto più bassa. Dovrebbe essere inutile ricordare il famoso battaglione che marciando all'unisono e quindi in modo coerente e in fase su di un ponte di legno, durante la Prima guerra mondiale, fece rompere il ponte producendo una famosa catastrofe mai dimenticata. Si trattava di moto collettivo!

Conclusioni

Allan Widom ha tenuto il proprio seminario sugli effetti collettivi nelle reazioni nucleari a bassa energia proprio mentre l'Italia festeggiava a Perugia il nuovo avvento energetico italiano basato soprattutto sulla energia solare e sull'eolico. Al Festival, è stato ratificato il fatto che, in questo preciso momento storico, l'affermarsi dei pannelli cinesi sta creando scompensi nelle economie mondiali. Alla stessa stregua, la politica degli incentivi italiani è risultata veramente vergognosa ed orientata a pochi furboni o meglio a poche aziende che hanno fatto man bassa dei denari che noi, popolo, versiamo come obolo per il solare nella bolletta Enel.
Questo avveniva mentre Allan presentava una spiegazione elementare di una vera rivoluzione scientifica basata sull'accadimento di reazioni nucleari a bassa energia (Lenr).
Questa rivoluzione scientifica non riconosciuta dal Mondo scientifico classico viene continuamente e gelosamente coltivata, lavorata e seguita con grandissimi sacrifici personali dei vari ricercatori implicati.
Il «business» del solare e dell'eolico ha saputo cogliere lo spirito italiano che ama i festival come quelli dei cantanti alla Celentano e Morandi e tanti altri, mentre il mondo scientifico a scartamento ridotto continua a fare sacrifici e cercare nuove soluzioni energetiche innovative per il bene di tutti i popoli della Terra.
(Dal sito: www.vglobale.it)

WIDOM E LA FUSIONE FREDDA ALLA CONFERENZA DEL 18 LUGLIO

LA CONFERENZA SULLA FUSIONE FREDDA DEL 18 Luglio.
Ricevo da Vincenzo Valenzi una breve relazione sulla conferenza tenuta dal Professor Allen Widom e dal fisico Yogendra Srivastava   mercoledì scorso alla Casa dell'Aviatore di Roma. Aggiungo in coda alcune mie brevi riflessioni.





Coherence2012/3
Widom e la fusione fredda
L'illusione di vincere la partita screditando alcuni ricercatori, è diventato sempre più imbarazzante tenendo conto che qualcosa è cambiato e che le teorie di Widom e Srivastava sono al centro degli sviluppi teorici nelle capitali della scienza odierna. Gli esperimenti al Pirelli di Roma

Vincenzo Valenzi, Vice presidente LiUM, Bellinzona, Svizzera, e Coordinatore del Centro studi di biometeorologia, Roma


È in corso il Seminario di Allan Widom nella Sala Baracca della Casa dell'Aviatore a Roma moderato dal fisico Giuseppe Quartieri.
Ci sarebbe materia per un grande confronto scientifico sulla Piazza romana che diede vita grazie ai ragazzi di via Panisperna al Progetto Manhattan, ma una sorta di cupio dissolvi sembra aver ottenebrato le menti delle leadership della fisica sapiente, impegnate a raccogliere firme per risparmiare contro le spese inutili piezonucleari e a continuare nell'attività puramente denigratoria che non è mutata dai telefoni dei vecchi tempi aggiornata con le moderne tecniche di comunicazione che pericolosamente lasciano traccia nelle nuvole di internet.

Quale sia la logica che ispira questi pur molto preparati colleghi, non è dato di sapere. Ad ogni buon conto alleghiamo la presentazione di Allan Widom, che oltre a far felici gli amici anglofoni di Repubblica1 dovrebbe attrarre l'attenzione della comunità dei fisici romani alla ricerca di materie all'altezza delle antiche tradizioni che prima o poi dovrebbero tornare in auge nelle aule che furono il teatro dei grandi della fisica del Novecento.
L'illusione di vincere la partita con qualche telefonata, o con qualche email, dichiarando un coprifuoco pomeridiano estivo, è diventato sempre più imbarazzante tenendo conto che qualcosa è cambiato e che le teorie di Widom e Srivastava sono al centro degli sviluppi teorici nelle capitali della scienza odierna (da cui Roma1 è mestamente uscita).2

Quello che stupisce è come invece di cercare il confronto e la dialettica critica teorica e sperimentale con il più studiato fisico teorico contemporaneo, ci si agiti ancora scompostamente ai confini dell'etica scientifica e accademica e non solo.
Ma il mondo va oltre le pur storiche mura cinte della Sapienza (barricate contro non si sa ché) e il dibattito tra il prof. Abundo che con i suoi studenti sta conducendo esperimenti al Pirelli (Istituto tecnico) di Roma che chiede a Widom e Srivastava lumi su alcuni dati emersi dagli esperimenti in corso nel lab del Pirelli sulla natura delle reazioni di fusione e di fissione.

La discussione con uno dei protagonisti (Odoardo Calamai) degli esperimenti di Piantelli e Focardi/Rossi sui guadagni di energia nel primo ciclo di esperimenti che poi sono stati criptati e sono difficili da analizzare dal punto di vista teorico danno un senso degli sviluppi in corso nella ricerca nucleare.
Di un certo rilievo in merito, la posizione di Giuseppe Quartieri, che attaccando gli antinuclearisti ha sostenuto come la stessa Fusione Fredda o Lenr è di fatto ricerca nucleare a tutti gli effetti andando in qualche modo verso la quinta generazione di macchine nucleari con maggiore sicurezza e minore impatto ambientale... che è quello che si cerca dopo Chernobyl e Fukushima, quando nonostante le catastrofi si è compreso che non si può fare a meno della fonte nucleare (vedi Giappone).

Ma ci sarà di che riflettere, in particolare nei bunker dentro le mura cinte della Sapienza, dove è tempo che si ritorni a lavorare abbandonando inutili (quelle sì) perdite di tempo nell'ancora inutile tentativo di impedire ad altri colleghi di parlare, manco fossimo ai tempi della cicuta o dei roghetti, o delle vacanze in Siberia divenuta oramai una nuova meta dell'economia e del turismo globale.


1 Ci si riferisce alla sterile polemica di derisione sulla diffusione di comunicati in un inglese non proprio perfetto. Fa specie che un giornale come «Repubblica» dia spazio ad una caduta di tono così bassa senza invece entrare nel merito dell'evento. Ricorda tanto il periodo sessantottino in cui docenti blasonati irridevano all'italiano dei comunicati degli studenti senza discutere le proposte. Ora di quei docenti non c'è traccia del '68 sì.

2 La lista dei riferimenti è lunga, ne riportiamo solo una parte:

July 12, 2012 - "The US Defense Advanced Research Projects Agency (DARPA) 
is ..... by NASA to test different aspects of the Widom-Larsen Theory of LENRs..... 
May 17, 2012 - "Top CF/LANR Technologies listing by Sterling D. Allan, Pure .....
Coherent phonon waves within a host lattice created by pulsating electrical ...
world.std.com/~mica/cft.html - 959k - Ähnlich

1 Jun 2011 ... Back in 2005, 2006, [AllenWidom [and Lewis] Larsen came out with a theory .... 
In coherent behavior where many particles act together they ...
blog.newenergytimes.com/2011/06/01/nasas-bushnell-lenr-most-promising-energy-alternative-and-i... - 67k - Ähnlich
CERN Colloquium Thursday March 22, 2012. Geneva, Switzerland ... These two 
physicists Giuliano Preparata [Milano] and Allan Widom. [Boston] provided ...
indico.cern.ch/getFile.py/access?resId=1&materialId=slides&confId=177379 - -Ähnlich
In 2005, Dr. Allan Widom and Lewis Larsen began publishing papers that .... 
Widom, Allan, "Weak Interactions and Cold Nuclear Reactions," Coherence 2005
.... Randy Hekman (2012 Senatorial Candidate) - 2011: "This theory explains 
the ...
newenergytimes.com/v2/sr/WL/WLTheory.shtml - 64k - Ähnlich

BREVI CONSIDERAZIONI
Il pomeriggio è afoso, la conferenza è solo a pochi passi dall'Università la Sapienza, ma i passi da compiere per avvicinare le LENR alla scienza mainstream sono ancora tantissimi.  Al tavolo della presidenza i professori Widom (con una bella biblica barba), Sivasrava, Valenzi, Olivieri. Nella sala ci sono poche persone, tra cui il professor Abundo del liceo Pirelli di Roma. Widom fa la sua relazione in inglese (senza traduzione) e molto mi sfugge, anche se le belle slides che accompagnano la relazione mi sono di molto aiuto. Essenzialmente si tratta di una sintesi di quello che sappiamo (poco) sulle LENR e di alcune ipotesi. Ma non ci sono dubbi che gli eccessi di calore esistono, ormai questo è dimostrato in tutto il mondo da migliaia di ricercatori. Sembra che essenzialmente si tratti di una interazione tra particelle (in particolare tra protone ed elettrone) basate su un caricamento "of substantial amounts of energy into an elettron" attraverso l'effetto di un campo magnetico coerente. L'elettrone, così caricato, attraverso "weak interations" può "annihilate a proton and create a neutron + 1 neutrino". Odoardo Calamai riferisce che negli esperimenti di Piantelli in un filo di 50 micron di diametro sottoposto a passaggio di corrente e ad un campo magnetico in grado di creare coerenza tra gli atomi, si creano reazioni esotermiche (fino a 200.000 gradi) che portano alla eplosione e vaporizzazione di tratti del filo. Piantelli ha sfruttato la capacità di "orientare" gli atomi di nichel nel reticolo. I recenti sviluppi (tra cui quelli della macchina di Rossi, l'Hyperion dei greci, la macchina della Brillouin, gli esperimenti di Hagenstein al Mit, ecc.) vedono il tentativo di, una volta innescata la reazione, mettere un acceleratore  che renda la reazione stabile e utilizzabile con guadagni energetici adeguati.  E' il problema del famoso catalizzatore. Rossi ha fatto molto: ha capito l'importanza di lavorare sulle polveri di nichel, di comprimerle in un tubo, di usare le nanoparticelle, di caricare con idrogeno il reticolo e di far partire l'innesco. Il nichel sotto l'azione del campo magnetico creato dal passaggio della corrente, si contrae -in maniera tale che è possibile "vedere" il cambio delle dimensioni-  e comprime gli atomi nel reticolo fino ad innescare la reazione. Oggi Rossi afferma che sta lavorando con temperature più alte (600 gradi C°) per migliorare il rendimento, e non ha ancora rivelato il suo famoso catalizzatore.  Nei primi esperimenti di Piantelli la densità di corrente (riferisce Calamai che ha assistito personalmente agli esperimenti ) è stata così alta che ha fatto scoppiare il filo (per la corrente che vagava in superficie). La superficie del filo era ricoperta di nanopolveri (silicio, palladio, ed anche elementi radioattivi per facilitare il fenomeno). Negli esperimenti di Piantelli non si misurarono neutroni (qualcuno in sala mette in dubbio i sistemi usati per il rilevamento). Si misurarono solo raggi gamma, e perfino Elio3. Calamai conclude affermando la realtà di un qualche fenomeno di produzione di energia in eccesso ma non se la sente di affermare con certezza la natura nucleare. Ad esempio dice che non ha mai assistito al funzionamento continuativo del reattore per almeno 15 giorni. Che potrebbero esserci reazioni chimiche innescate ad esempio da infiltrazioni d'acqua e ossigeno. Interviene il Professor Abundo che riferisce le sue misurazioni di eccessi energetici (fino a 400 volte l'energia immessa). Ma anche Abundo non esclude problemi di misurazioni e di reazioni convenzionali non rilevate, ad esempio split di liberazioni d'energia in grado di alterare le rilevazioni. 
La mia personale impressione è che ancora siamo lontani da una definizione scientifica del fenomeno. Siamo lontani da una reale comprensione di quello che avviene nel reattore. L'utilizzo industriale è quindi ancora una semplice speranza per il futuro, nonostante l'ottimismo di Rossi e alcuni altri (come i greci della Deflaklion) peraltro suffragato solo da annunci, non seguiti da effettive, incontrovertibili  e riproducibili dimostrazioni di efficienza. agobit