Siamo tutti con il fiato sospeso. Siamo in attesa della prossima pubblicazione dei test indipendenti svolti sui vari tipi di E-cat di Rossi. L’ultimo, quello sull’ Hot-Cat che lavora a più di 600 gradi Celsius, sarebbe stato terminato nella mattinata del 21 dicembre 2012 in Usa. A più di un mese dalla conclusione dei test ancora non è uscito niente, neanche indiscrezioni. E’ ovvio che si diffondano voci di risultati negativi, mentre Rossi afferma che pubblicherà i risultati in ogni caso.
Rossi ha spiegato le ragioni di questo ritardo: “I professionisti terzi sono totalmente indipendenti da noi, non sono pagati da noi e quindi non possiamo mettere loro fretta o ordinare loro alcunché. In buona sostanza “sono liberi di pubblicare dove vogliono, quando vogliono, qualsiasi risultato”. In conclusione, “ciò che dipende da me, dipende da me, ciò che è indipendente, è indipendente”.
Nel
frattempo dalla Prometeon, che commercializza i reattori, si apprende che la
produzione degli e-cat va avanti (la fabbricazione avviene negli Stati Uniti) e
al momento sarebbero in produzione, secondo quanto
ha affermato lo scienziato bolognese, 3 E-Cats da 1 MW: uno a bassa
temperatura , un E - Cat Hot ed un E-Cat alimentato a gas. Per quanto riguarda
l’e-cat domestico ad uso familiare si debbono attendere tempi più lunghi in
quanto vi sono problemi con le certificazioni di sicurezza.
L’E-Cat industriale, invece,
è dotato della certificazione CE che garantisce la conformità
del prodotto alle disposizioni comunitarie che lo riguardano: dalla
progettazione alla fabbricazione, all’immissione sul mercato, alla messa in
servizio del prodotto fino allo smaltimento.
Rossi tuttavia non può prendersela con troppa calma in quanto i
concorrenti stanno lavorando velocemente. La Defkalion Europe è pronta per la
commercializzazione del suo reattore R5, su cui specificano che “attualmente
siamo in grado di ottenere temperature di oltre 600°C nel circuito secondario
utilizzando fluidi termici opportuni. Il reattore può essere acceso e spento in
breve tempo e la reazione è completamente sotto controllo. La carica del
reattore dura sei mesi di funzionamento continuo e il prodotto finale della
reazione è principalmente rame e qualche altro metallo non nocivo alla salute e
all’ambiente”.
La Brillouin Corp. ha brevettato in settembre il suo reattore in
Cina e si dice pronta per entrare in produzione. Piantelli ha ottenuto a
gennaio 2013 il brevetto europeo del suo reattore LENR, riuscendo così ad essere il primo brevetto ufficiale di un reattore italiano. A luglio dello scorso anno il Professor Miley (Università dell'Illinois) ha ottenuto il primo brevetto americano. La Toyota in Giappone,
anche per le difficoltà dell’approvvigionamento energetico del paese dopo
Fukushima, sta spingendo con le ricerche e i test presso l’università di Osaka,
e secondo alcuni siti web, anche negli Stati Uniti , con lo scopo di accedere
in tempi brevi a nuove fonti di energia meno costosa degli idrocarburi, senza emissioni nocive per l'ambiente. Presto si potrebbero avere grosse novità sul reattore che Toyota e Mitsubishi stanno preparando insieme ai ricercatori giapponesi e americani. Il 2013
potrebbe essere l’anno cruciale per una risposta definitiva sulla esistenza e
sulla efficienza delle LENR-Fusione Fredda come nuova fonte di energia
affidabile, pulita e senza emissioni di gas serra.
Spero vivamente che, si diffonda presto questa tecnoogia.
RispondiEliminale fonti fossili, petrolio in primis, manifestano una carenza del 4% annuo,
Sembra non ci siano particolari pericolosità, e si possa neutralizzarle facilmente.
Purtroppo la disponibilità di energia, abbondante e a basso prezzo, porterà a sprechi, con il conseguente, inquinamento termico, nessuno si curerà di adottare misure, (spendere soldi per coibentazioni), atte al risparmio energetico.
Non credo che la disponibilità di energia pulita a basso prezzo faciliti l'inquinamento termico. Le conseguenze delle svolte tecnologiche sono, come diceva Hayek riferendosi all'economia, imprevedibili. La maggiore disponibilità energetica non potrà che favorire la tecnologia e quindi strategie di uscita da tecnologie inquinanti. Pensa solo alla possibilità di uscire dalla combustione di idrocarburi come maggior fonte d'energia.
RispondiEliminaPurtroppo siamo circondati da persone che non riescono ad aprire gli occhi... Persone che credono di saper tutto, dicono che è una truffa, solo perché non riescono a spiegare il funzionamento... Anche la NASA ci sta lavorando... La ricerca é fondamentale per la crescita e lo sviluppo del nostro paese, siamo un popolo di geni bisogna sfruttare questo grande potenziale! e ora di dire BASTA!!!
RispondiEliminaE pensare che l Italia aveva in mano qualcosa che nessuno aveva... Uno scandalo!
Forza ragazzi! Mettiamocela tutta!