Mentre Rossi dichiara che i risultati dei test
indipendenti sui suoi e-cat arriveranno ad aprile (alcuni test sono ancora in
corso in Usa), Piantelli, in base a quanto affermano i collaboratori italiani e
americani, ottiene l’autosostentamento del suo reattore LENR a 200 W per due
mesi consecutivi, mentre il reattore di Celani viene replicato con successo
(produzione di calore in eccesso confermata) da almeno altri tre
gruppi indipendenti coordinati nel Celani Replication Project. Questi
risultati se confermati portano a vedere nel 2013 l'anno cruciale per la
Fusione Fredda, quello in cui molti problemi verranno chiariti in un senso o
nell'altro.
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Valerio
Ciampoli, stretto collaboratore di Piantelli, alla conferenza Atom del maggio
2012, ha riferito alcune cose interessanti a proposito della ricerca di
NichEnergy con Francesco Piantelli. Era prevista la partecipazione diretta di
Piantelli, ma all’ultimo momento non ha potuto partecipare personalmente, ed il
lavoro è stato illustrato da Ciampoli. Sono stati presentati risultati
impressionanti con grafici che mostravano produzione di calore in eccesso
costante per 55 giorni consecutivi. E’ stata menzionata un’altra serie di
esperimenti durati circa 10 mesi. E’ stata riportata una chiara evidenza di
trasmutazioni di elementi. In testimonianze riferite da esperti in blog
americani viene riferito da alcuni ricercatori che erano in contatto con
Piantelli che negli esperimenti da lui condotti nel 2012 la cella del peso di 1
kg avrebbe raggiunto e mantenuto i 200 gradi in autosostentamento senza
aggiunta di gas ed energia esterna per circa due mesi. Una rivisitazione dei
video della conferenza di Atom del 4 maggio 2012 ha consentito di rilevare che
questi risultati erano stati già anticipati in quella sede da Ciampoli (vedi il
video della conferenza riportato sotto al titolo in particolare ai minuti
12-14). Ora, stando a quanto affermato da Ciampoli, si sta lavorando per
svolgere nuovi test migliorando la parcellizzazione del nichel in nano-polveri.
Commenta il redattore americano di e-catworld.com che “…se non ho frainteso
qualcosa, questo è un risultato incredibile: quanto affermato implica che
Piantelli era in grado di ottenere una reazione in autosostentamento, senza
immettere alcuna forma di energia, per alcuni mesi ad una temperatura piuttosto
elevata e ciò è superiore a qualunque risultato riferito in passato da
Rossi”. Sarebbe interessante ottenere da Ciampoli maggiori dettagli su questo
particolare esperimento (riferimenti tratti dal sito: www.e-catworld.com) . Dal sito di
NichEnergy si apprende che dispositivi di piccole dimensioni sarebbero già
pronti per la vendita, che nessun catalizzatore è necessario e che tutto
risiede nella preparazione in forma adeguata del nichel (micronizzazione in
nanoparticelle). Piantelli ha una teoria che non richiede reazioni esotiche, ma
la produzione di calore in eccesso può essere spiegato con la fisica e la
matematica note. Si attende una pubblicazione a breve. Non ci sono istituzioni
pubbliche italiane coinvolte nella ricerca attuale, ma sembra che stia
contribuendo allo sviluppo del reattore di Piantelli un ente governativo degli
Stati Uniti. Il reattore di Pianteli ha avuto recentemente il riconoscimento
del Brevetto Europeo, altri due brevetti sono in corso di approvazione. Il
prof. Piantelli, sta lavorando non manualmente ma come coordinatore e super
visore ed è sempre presente. Partecipano al progetto la figlia e altre persone,
e dal 2011 gli è stata affiancata una scienziata dell’università; agli
studi ha dato la propria adesione e partecipazione l’università di
Firenze che dovrebbe partecipare con dei fondi per la ricerca. Alcuni esponenti
della Nasa hanno visitato i laboratori e hanno preso visione dei risultati e,
hanno sottoposto il Prof. Piantelli a molte domande e chiarificazioni sul
processo, alle quali ha saputo rispondere in modo molto convincente ed
esaustivo dimostrando non solo la preparazione dello scienziato ma soprattutto
la sua conoscenza del complessa reazione fisico matematica che sottende la
reazione. Esperimenti e misurazioni sono stati condotti in
America, con la motivazione che con strumenti più sofisticati e tecniche e
strumenti di sicurezza all’avanguardia si possono ottimizzare e velocizzare i
tempi di ricerca e giungere velocemente a dati definitivi. Gli Americani
sarebbero interessati all’utilizzo della scoperta solo nel campo aereospaziale e
militare lasciando l’esclusiva dei diritti di sfruttamento industriale civile e
commerciale al prof. Piantelli e alla sua equipe.
L’annuncio di
commercilizzazione di prodotti è ancora prematuro , ma certamente ci sarà una
presentazione pubblica di uno o più prodotti che avranno già superato tutti i
test, di affidabilità ,sicurezza ,stabilità e funzionamento.
(Video
del gruppo di Ryan Hunt sulla sperimentazione dell'apparecchio di Celani
modificato)
Per quanto riguarda l’apparecchio di Celani è
in corso uno studio con vari gruppi di ricercatori che si sono uniti al
ricercatore italiano sviluppando indipendentemente il progetto originario. Il
coordinamento dei vari gruppi di ricerca si è formato a seguito della
17th Conferenza Internazionale sulla FF (ICCF-17) tenutasi nell’agosto 2012.
Ciascun gruppo ha portato variazioni al dispositivo di Celani e il
progetto originario è stato modificato portando il filo
reagente a numerosi strati fino ad un numero massimo di ben 700 strati. Si è
scoperto, da parte degli sperimentatori, che maggiore è il numero di strati, più
veloce il caricamento, maggiore è la R/R0 indicante l’assorbimento di idrogeno
e maggiore è la potenza prodotta in eccesso. Ulteriore numero di strati non
sembra migliorare il rendimento in quanto gli strati interni sono meno in grado
di essere attivi. Inoltre i fili con più strati sono fragili e soggetti a
delaminazione che ostacola la loro capacità potenziale, e sono anche meno
in grado di sopportare alte correnti. Il reattore ha ancora numerosi problemi
da risolvere: ha una certa fragilità che lo rende inadatto al trasporto,
raggiunge con difficoltà temperature elevate con bassa potenza in ingresso, ha
problemi con l’uso di gas (perdite da convezione, difficile calibrazione,
effetti di gas atomici o molecolari ecc.). Il progetto originale di Celani era
un buon punto di partenza ma sono necessari miglioramenti e altri risultati
cumulativi. Riferisce uno dei ricercatori, Ryan Hunt del gruppo americano MFMP
(Martin Fleischmann Memorial Project) del Celani Replication Project: “Abbiamo
in particolare migliorato l’isolamento della cella di reazione ricorrendo all’acciaio
e migliorando il circuito del gas idrogeno. In questo modo abbiamo potuto
raggiungere temperature molto più elevate con bassa potenza di ingresso.
Attualmente stiamo ottenendo buoni e inaspettati risultati con un reattore di
un metro di filo multistrato perfettamente isolato” (Vedi video in alto).
Il reattore di Celani studiato inizialmente da ST Microelectronics era di 20 cm
con solo 2 strati. Tutti gli esperimenti, di Mathieu (Francia), Nicolas
(Svizzera, Germania), Ryan Hunt (Usa) del Celani Replication Project mostrano
produzione di energia in eccesso. Quello di Ryan Hunt con 3-5 W in ingresso
produce più di 106 W in uscita. Un errore collettivo sembra poco credibile, a
questo punto. Aggiunge Ryan Hunt: “Abbiamo lavorato negli Stati Uniti e in
Europa con la cella in acciaio e stiamo costruendo due nuove celle
avanzate che hanno un doppio strato, uno interno in quarzo, uno esterno in
acciaio. Un problema era quello costituito dal calorimetro migliore per
rilevare il calore in eccesso, stabilendo in maniera consensuale di utilizzare
un calorimetro del tipo di flusso di massa. Stiamo così costruendo apparecchi
che potranno essere immersi in un calorimetro fluido a base di flusso di massa.
Il tubo interno di quarzo può contenere idrogeno sotto pressione e tra l’esterno
del quarzo e l’interno della cella in acciaio può essere applicato il vuoto. La
circolazione di fluido in questo spazio permetterà una bassa dispersione del
calore e una misurazione accurata della produzione di calore in eccesso”. In
Europa il gruppo francese di Mathieu sembra il più in grado attualmente,
anche per i finanziamenti, di portare avanti lo studio con successo.
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