Sopra: le curve parallele della crescita della popolazione e dell'estinzione di specie viventi (biodiversità)
Sopra: le curve coincidenti tra crescita della popolazione nell'ultimo secolo e produzione e consumo di idrocarburi.
Le tre curve riprodotte sopra esprimono in maniera elementare (e dovrebbero quindi essere CHIARE anche per le menti elementari) come i principali parametri che esprimono la devastazione del pianeta quali le emissioni di Co2, la combustione di idrocarburi e l'estinzione delle specie e della biodiversità siano rapportate in maniera DIRETTA e PROPORZIONALE alla spaventosa e disastrosa crescita esponenziale della popolazione umana avvenuta nell'ultimo secolo a danno del pianeta e di tutte le altre specie viventi. Particolarmente preoccupante è la curva che riguarda l'immissione di Co2 nell'atmosfera, le cui conseguenze -se non corriamo SUBITO ai ripari- saranno estremamente catastrofiche per il clima e per la sopravvivenza stessa della specie umana. Ricordo soltanto che Venere, un pianeta morto, ha una atmosfera di gas di carbonio -come si avvia ad essere la nostra- che determina un effetto serra tale da alzare la temperatura al suolo di Venere a quella di fusione del piombo. Eppure esistono, sul nostro pianeta, delle anime belle che negano l'evidenza. Negano che la sovrappopolazione sia la causa della catastrofe ambientale. La COINCIDENZA delle curve sopra riportate, affermano le anime belle, è pura CASUALITA', non vi è -secondo costoro- NESSUNA CORRELAZIONE. Ecco che allora, di fronte all'evidenza della catastrofe, ricorrono a complicate contorsioni: l'inquinamento non sarebbe dovuto all'antropizzazione eccessiva, MA si tratterebbe di sistemi politici sbagliati ( ma ci dovrebbero dimostrare l'esistenza sulla Terra di qualche sistema politico in grado di fermare la catastrofe), di sistema economico basato sui mercati e sullo sfruttamento, di sistemi di produzione di energia non rinnovabili, di eccessiva crescita economica, di poco verde nelle città, di cambiare l'agricoltura nel senso di renderla equa e solidale, e altre incredibili castronerie volte ad allontanare la soluzione del problema reale. QUELLE CURVE LI SOPRA STANNO INVECE A DIMOSTRARE L'EVIDENZA PIU' SEMPLICE E CHIARA: il disastro ambientale è direttamente collegato alla CRESCITA ECCESSIVA DELLA POPOLAZIONE UMANA (ANTROPIZZAZIONE DEL PIANETA).
Ma c'è un' ULTIMO GRAFICO che riporto qui sotto, il quale smentisce nettamente le tesi di Latouche sulla non rilevanza della crescita demografica sulle sorti del pianeta. La continua rincorsa alla crescita del Pil è ritenuta una delle cause di fondo del disastro ambientale. Il grafico evidenzia la curva di crescita dal 1900 ad oggi del Prodotto interno lordo (Pil in trilioni di dollari) e della Popolazione del pianeta (in miliardi di individui). Si può vedere come ci sia una perfetta corrispondenza tra le due curve. Anche le minime deviazioni del Pil dalla curva di crescita -come quella della crisi del '29 e quella della guerra- non hanno cambiato minimamente la tendenza di fondo essendo la crescita della popolazione il fattore trainante più forte di tutti. Si può vedere che anche il lieve scostamento in basso del Pil per la crisi economica attuale sia, come gli altri, destinato a reincanalarsi sulla curva di crescita della popolazione, che purtroppo è previsto arriverà ai DIECI MILIARDI di individui all'incirca nel 2083. Latouche ritiene che un diverso modello economico basato sulla frugalità porterà alla decrescita del Pil, senza necessità di contenere la crescita demografica. Anzi Latouche osteggia la politica di contenimento demografico ritenendola razzista (Sic!) e afferma polemicamente che il mondo può contenere senza problemi anche 50 miliardi di umani. Il gran filosofo della decrescita ritiene che convincendo i popoli occidentali a vivere come agricoltori coltivando gli orti, a impiantare pannelli solari e ad andare in bicicletta, quelle curve rappresentate nel grafico qui sotto si possano separare. Così la caduta del Pil che non si è ottenuta con due guerre mondiali che hanno ridotto mezzo mondo ad un ammasso di rovine e con crisi economiche di portata planetaria, si potrà ottenere grazie all'effetto miracoloso dei consigli di Latouche e del suo modello di decrescita felice. C'è anche il problema di convincere la gente a seguire il modello: chi glielo dice ai Cinesi di rinunciare all'automobile e tornare alle biciclette?
CURVE DI CRESCITA DELLA POPOLAZIONE UMANA E DEL PRODOTTO INTERNO LORDO ( A PARTIRE DAL 1900):
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