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venerdì 2 marzo 2012
FUSIONE FREDDA: ROSSI ANNUNCIA NOVITA' SULL'ECAT
Il 20 febbraio 2012 Rossi ha tenuto una riunione con rappresentanti dell'Università di Uppsala (con cui è in atto una collaborazione scientifica) per illustrare gli ultimi sviluppi dell'apparecchio da lui realizzato per la produzione di energia mediante il sistema LENR basato sul sistema nichel-idrogeno. Era presente anche il Professor Roland Petterson che aveva assistito al test del 6 ottobre 2011. Petterson ha riferito al Ny Teknik le ultime novità sull'apparecchio. Ora il sistema è stabilizzato da un controllo elettronico della reazione che viene attivata semplicemente premendo un bottone. La misurazione dell'energia prodotta è migliorata con un nuovo apparato di rilevamento.A causa della necessità di commercializzare a breve la macchina si è dovuto migliorare la sicurezza del sistema per ottenere i permessi commerciali, pertanto è stata elminata la bombola di idrogeno collegata al reattore, sostituendola con un materiale solido di idruro metallico che confina l'idrogeno in maniera stabile e lo rilascia lentamente. L'idruro metallico contiene solo pochi grammi di idrogeno e assicura il funzionamento per sei mesi. Poi è possibile sostituire la carica in maniera facile e standardizzata. L'apparecchio nella sua ultima versione, riferisce Robertson, è molto compatto e ridotto in volume e presenta semplici connessioni di input e output di acqua. La linea produttiva, come già annunciato da Rossi, è stata robotizzata per assicurare una produzione rapida e nelle quantità necessarie del prodotto, a costi ridotti.
( Dal sito web di Ny Teknyk)
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ho sempre creduto alla produzione di energia elettrica alternativa a quella che a tutt'oggi si produce,affrontare l'esercito dei petrolieri non sarà facile ma il tempo ci aiuterà.
RispondiEliminaPer ora le resistenze più forti vengono dagli ambienti accademici e istituzionali tradizionali. La rivoluzione LENR non è solo tecnologica ma implica una nuova fisica e una nuova visione del mondo. Finora hanno prevalso le visioni basate sulle alte energie (che richiedono grandi investimenti e nascondono grandi interessi).
RispondiEliminaL'affrancamento dai combustibili fossili verso la produzione potenzialmente infinita e a basso costo di energia tramite la fusione fredda porterebbe solo una terrificante accelerazione verso l'esaurimento delle altre risorse, per loro natura limitate, del pianeta. La natura trova sempre il modo di risolvere le anomalie
RispondiEliminaCaro Lambardi,il suo commento è interessante e degno di meditazione. Potrebbe avere ragione. Sicuramente ha ragione se la popolazione continua a crescere ai ritmi di oggi. Ma con un pianeta meno antropizzato un'energia infinita e a basso costo sarebbe sostenibile. Ai numeri del pianeta sarebbe l'uomo a doversi adattare, e non il contrario.
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