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martedì 30 maggio 2017

Potere e demografia: il lavaggio del cervello

Per tanti anni ho creduto che la verità' della sovrappopolazione del pianeta da parte della specie Homo fosse negata dai media e dal potere per ignoranza o per vecchie posizioni antropocentriche. O per semplici motivi religiosi. Mi sbagliavo. Oggi sono convinto che dietro il negazionismo della sovrappopolazione ci siano interessi e poteri molto forti che usano la demografia come un tempo si usavano le armi e la guerra. Un enorme coacervo di poteri sta usando i tassi di natalità' per affermare un dominio economico e finanziario, politico, geostrategico, religioso, ideologico. La verità' della sovrappopolazione era stata individuata già' da Malthus e poi codificata in termini moderni da Paul Ehrlich nel suo testo base del 1968. Molti intellettuali e scienziati avevano individuato in questo il primo problema del pianeta. Anche politici, come De Gasperi, che già' nel 1951 dichiarò a Truman che l'emigrazione italiana era un problema di sovrappopolazione del paese (e parlava di un paese che aveva, allora, 40 milioni di abitanti). Del problema hanno parlato in tempi più recenti intellettuali come Pasolini, Ortese, Sartori, Ronchey, Ceronetti per limitarsi agli italiani. Ma sono sempre rimasti isolati su questo punto, visto da intellettuali e media come una stranezza e mai recepito come una denuncia. Nel 1979 il Consiglio per la Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti dichiarò che la crescita eccessiva della popolazione era una minaccia per gli Stati Uniti e per l'intero pianeta.La guerra tra Salvador e Honduras del 1969 fu un tipico esempio di guerra generata dall'eccesso di popolazione, in quel caso infatti l'eccessiva popolazione di El Salvador costringeva all'emigrazione massiccia e illegale verso l'Honduras causando prima tensioni e poi il conflitto armato (come fu stabilito in un documento ufficiale dell'Organizzazione degli Stati americani). Ma i tempi e le opinioni sono rapidamente cambiati. Oggi la negazione del problema e' divenuta assai più forte, ha raggiunto punte di repressione quasi violenta, un vero e proprio lavaggio del cervello da parte dei media e del potere costituito. Persino il dato complessivo dei sette miliardi e mezzo di abitanti del pianeta viene silenziato e represso, dietro il mantra continuamente ripetuto: il pianeta e' vuoto, potrebbe contenere altre decine di miliardi di umani, la natalità' scende, si rischia l'estinzione. Oppure, nella variante degli esperti demografi dell'Onu: si siamo più' di sette miliardi ma tra poco arriva la transizione e la popolazione scenderà' - quindi e' sbagliato appoggiare il controllo demografico, perché' questo verra' da solo. Incredibilmente bisogna constatare che a questa demonizzazione contro chi denuncia il problema della sovrappopolazione contribuiscono i movimenti ecologisti, che nel loro vario articolarsi trovano l'unanimità' quando si tratta di silenziare il tema a loro fortemente sgradito. In questo i movimenti verdi si rivelano essere gli esecutori materiali, i capo', che attuano gli ordini repressivi da parte dei poteri finanziari, politici e religiosi dominanti.
Vediamo da vicino quali sono questi poteri e come tutti convergano verso l'interesse di silenziare il tema demografico. Le banche centrali, le grandi banche private e i poteri finanziari sono coscienti che ridurre la popolazione comporta una riduzione dei consumi e degli scambi finanziari. Ad esempio vediamo come la Banca Centrale Europea tratta il problema immigrazione, osteggiando le parti politiche che vi si oppongono. I grandi poteri finanziari intendono la globalizzazione nel suo senso più' estremo: come libero spostamento di uomini e merci senza alcun ostacolo. La globalizzazione ha abbassato il costo del lavoro e ampliato il mercato delle merci dalle ristrette piazze nazionali ai miliardi di consumatori globali. Lo sviluppo del commercio globale e' divenuto un affare sia per le banche che per le imprese in grado di competere sul mercato globale. A titolo di esempio basti vedere come una impresa nazionale come la Fiat si sia rapidamente trasformata in multinazionale dell'auto, variando produzioni e mercati su scala globale e decuplicando i profitti in pochi anni. Intere nazioni, come la Cina, hanno visto moltiplicarsi il Pil grazie alla globalizzazione. Per funzionare la globalizzazione ha bisogno di consumatori, cioè' di due ingredienti: nascite e sviluppo economico. In questa ottica e alla luce di tali interessi chi si batte per ridurre le nascite e' un sovversivo pericoloso, un anti-sistema, un nemico della democrazia, addirittura un nazista. Stranamente in epoca pre-globalizzazione, Paul Ehrlich quando pubblico' The Population Bomb, non fu mai accusato di questo. Anzi le sue posizioni furono condivise sia dagli stati, come fu per il governo americano, che dalle organizzazioni internazionali come l'Onu. Era l'epoca in cui la Cina decise la legge del figlio unico, e l'India introdusse una forte politica a favore della contraccezione con una capillare campagna in tutto il continente. Sia la Cina che l'India hanno fatto marcia indietro, non solo per motivi economici.
Gli interessi geostrategici si giocano oggi sulla demografia. Ultimamente ne ha preso coscienza la Cina. Per il governo Cinese e' divenuto strategico incrementare la demografia sia per i consumi interni sia per la competizione internazionale, in particolare con l'altra grande potenza asiatica: l'India. Il Pil cinese dopo un vertiginoso aumento in coincidenza con la globalizzazione, era entrato in stallo; gli economisti cinesi hanno individuato il problema: il figlio unico rallentava la crescita e la competitività' internazionale del grande paese. La legge del figlio unico e' stata abolita e la Cina ha cominciato una competizione con l'India che vede nella demografia l'arma principale. In un mondo globalizzato i figli non costano più' di tanto e rendono invece molto e a volte possono essere la principale fonte di reddito (come sta accadendo oggi per l'Africa). Infatti alla mancanza di lavoro e risorse locali si sopperisce con l'emigrazione che produce reddito (le remissioni dei soldi inviati in patria ai parenti) e stimola gli scambi commerciali tra nuova residenza e paesi di provenienza. In generale più' popolazione contribuisce allo sviluppo del Pil e al peso politico mondiale.
I poteri religiosi hanno un uguale interesse a combattere il controllo delle nascite. Vediamo come esempio la politica del Vaticano. Tradizionalmente il Vaticano ha appoggiato sempre i cattolici americani, basti pensare alla comunità' Irlandese nord americana di cui facevano parte i Kennedy e Reagan. La politica anti aborto e anti contraccezione e' stata la bandiera di questi interessi. Oggi la demografia e' la più' potente arma che porta aventi il potere vaticano: e' in atto una profonda trasformazione in senso cattolico della cultura e della società nord-americana, sull'onda della massiccia immigrazione sud americana e messicana e dei tassi di natalità' di queste comunità'. Quanto forti siano questi interessi si puo' constatare dalla foto del papa insieme al presidente Trump che vuole alzare il muro con il Messico: il papa e' manifestamente irritato e negativo verso il suo ospite che cerca nervosamente di sorridere. Illustra perfettamente il conflitto di interessi. Anche l'islamismo e gli stati islamici hanno interesse alla demografia; da alcuni decenni questa ne e' l'arma principale e lo dichiarano. Recentemente Erdogan ha raccomandato agli immigrati turchi in Europa di fare almeno cinque figli a coppia. In Israele una guerra sotterranea si sta combattendo sui tassi di natalità: i palestinesi puntano a sorpassare i residenti ebrei. Sulla natalità' contano anche Arabia Saudita e Iran rispettivamente per le confessioni sunnita e sciita, in conflitto tra loro. Tutte le nazioni del nord africa e del medio oriente puntano sulla natalità' per aumentare il loro peso politico in occidente e aumentare gli introiti economici con le rimesse degli emigrati e i mercati. Le moschee in piena diffusione in europa sono solo la rappresentazione iconica di questa espansione demografica. In tutta l'Africa si assiste al conflitto tra islam e cattolici e altre confessioni( riformati, ortodossi). Spesso dietro i conflitti religiosi si nascondono interessi politici che a volte sfociano in vere guerre, anche per il possesso delle risorse locali. Nella loro variante etnica e tribale questi conflitti sono basati sui tassi di natalità: a più nascite corrispondono più poteri e più peso politico. L'esplosione demografica africana ha risvolti commerciali a cui sono interessati sia la Cina che i produttori di petrolio. I paesi dell'OPEC puntano sul mercato africano e sulla ripresa della natalità in Asia per riportare in alto le vendite e i prezzi del petrolio. Ogni discorso sul controllo demografico e' un ostacolo al mercato mondiale di idrocarburi.
La Sinistra e la Destra sia nella vecchia che nella nuova versione (Liberal o populisti) usano anche essi la marea spermatozoica per i rispettivi obiettivi ideologici. La sinistra vede nella crescita delle popolazioni povere e nelle migrazioni occasione di redistribuzione economica e distruzione del vecchio sistema capitalistico basato sugli stati. L'immissione massiccia della povertà nelle società occidentali mette in crisi un modello che ha resistito a tutti i precedenti attacchi del marxismo. Ciò che non è riuscito a Marx e ai suoi epigoni, potrebbe riuscire alla demografia. Per i nostalgici della rivoluzione il mondo massificato e senza storia dei dieci miliardi di umani è la realizzazione di un ideale che sembrava fallito. Attraverso la società di massa globale si spera in un appiattimento generale che ci renda tutti più uguali: tutti consumatori degli stessi prodotti di massa. E anche per gli anarchici si sta in fine realizzando il loro sogno di distruzione dello Stato, almeno nella versione dello stato nazionale. Quello che non era riuscito al socialismo e al comunismo potrebbe riuscire per la marea montante della sovrappopolazione mondiale. Un indistinto cupio dissolvi spinge i liberal verso una nuova società sconosciuta e imprevedibile, ma di certo diversa dalla vecchia società delle nazioni ricche d'occidente. La destra vede dal canto suo nella natalità un modo per riaffermare la nazione con le sue tradizioni all'interno dei vecchi confini. E' come se il numero potesse ridare un ruolo ad una civiltà in agonia. In questo i populisti non sono diversi dall'ideologia natalista dominante.
Tutti questi poteri hanno grande interesse a silenziare il problema demografico. In occidente la repressione contro chi osa accennarvi ha raggiunto punte di violenza e allo stesso tempo di raffinatezza. Viene effettuato un vero e proprio lavaggio del cervello basato su un concetto di fondo: l'antropocentrismo solidaristico. I grandi gruppi finanziari e le grandi imprese multinazionali (tra esse spiccano quelle dell'informatica) finanziano ong che, dietro l'apparenza del solidarismo, incoraggiano la natalità. Vengono finanziate campagne pubblicitarie che ripetono ossessivamente messaggi e video che attraverso i media entrano nelle nostre case tutti i giorni. In questi spot viene lanciato un messaggio subliminare: il futuro è pieno di bambini, nascere è bello, il mondo è di chi prolifica, fare bambini è il senso della vita, opporsi alla natalità è opporsi alla vita. Questi messaggi vengono nascosti all'interno di spot apparentemente dedicati a reperire finanziamenti o vendere prodotti. Anche una banale reclame per una marmellata o per un pannolino nasconde una ideologia, l'ideologia del fare figli, sempre più figli. Ogni video è un video antropizzato, in cui le immagini mostrano un mondo che non ha senso senza l'uomo ed esiste solo per essere utilizzato dall'uomo. Quando sono rappresentati paesaggi o ambienti naturali si percepisce la finzione: la natura e gli animali esistono in quanto è l'uomo che attraverso i suoi prodotti li fa esistere e da loro un senso. Il mulino bianco sta lì per dare i biscotti ai nostri bambini, il cane scondinzola per far sorridere la famigliola rinchiusa nella sua scatola di cemento nel pollaio da allevamento che sono diventate le nostre città, la strada di montagna sta lì per dimostrare le qualità dell'ultimo Suv superinquinante. Tutti ridono felici, tutti sono nel paradiso dei consumatori, un paradiso dove non si muore mai perché il supermercato rimarrà sempre aperto. Sembra quasi che il problema ambientale si risolva in una favola: tutto finirà bene se ti unisci a noi consumatori. Se compri migliora l'ambiente. L'inquinamento svanirà se tutti partecipiamo al grande gioco dei consumi. Tutto è Homo e tutto è per Homo. Un lupo o una volpe non fanno acquisti, sono solo fantocci di un mondo antropizzato. Un bimbo che sorride ha perso ogni appartenenza, non ha luogo di nascita non ha storia non ha cultura: quello che conta, l'unica cosa che conta è che è un futuro consumatore e già da piccolo chiede acquisti a tutta la famiglia. Il bimbo ride perché consuma. E se piange è perché non consuma, come tanti bimbi africani. Ma tu dacci i soldi e ci pensiamo noi a renderlo come voi. Questi sono i messaggi. In questa visione antropocentrica non c'è posto per chi denuncia il problema della sovrappopolazione, per quei pochi che riescono a vedere dove ci sta portando la follia natalista e consumista. L'emarginazione è stata tentata all'inizio: Ehrlich un pazzo fobico, Lester Brown un visionario, Konrad Lorenz un tipo strano, Elisabeth Kolbert una paranoica, Stephen Emmott uno che da i numeri. Ma oggi l'emarginazione non basta più e si è passati alla demonizzazione, alle accuse di estremismo, di anti umanesimo, perfino di nazismo. Eppure è tutto il contrario. Il nuovo paradigma ecologico non potrà che essere di rientro demografico. E' proprio una politica di controllo della natalità umana che consentirà una esistenza umana, che eviterà disastri naturali, guerre e mortalità da eccesso demografico come fame, carestie, malattie diffusive, trasmigrazioni di interi popoli.Essere umani oggi, essere in favore dell'uomo significa essere denatalisti. Il nazista è chi ci vuole massificare e sradicare dal pianeta, per farci inquinatore unico di massa. L'unica prospettiva umana è il rientro. Un rientro che permetta di bloccare gli eccessi di consumi, l'inquinamento, il riscaldamento globale, la predita delle foreste, l'espansione di megalopoli e cemento: di darci insomma un mondo più umano. Perché l'uomo non è il padrone della Terra, ma un componente di un sistema naturale in cui tutte le specie viventi giocano un ruolo essenziale.

80 commenti:

  1. quote:"Ma sono sempre rimasti isolati su questo punto, visto da intellettuali e media come una stranezza e mai recepito come una denuncia."
    e tal quale noi pure.

    quote: "Per tanti anni ho creduto che la verità' della sovrappopolazione del pianeta da parte della specie Homo fosse negata dai media e dal potere per ignoranza o per vecchie posizioni antropocentriche.O per semplici motivi religiosi."
    quanto ai media poi, sono tutto meno che religiosi.
    magari ignoranza no, ma stupidità bella e buona. infatti, per quanto le lobbies ai poteri finanziari si possano riempire le tasche, ci vuole una buona dose di stupidità per ignorare il fatto che le risorse terrestri sono tutt'altro che infinite e una volta che si vivrà in formicaio in ogni angolo del pianeta in stile Soylent Green che cosa si potrà correre a comprare e consumare più? se l'idea invece fosse invece ben peggiore della banalissima corsa ai consumi (che per forza di cose, essendo le risorse finite, non può che essere temporanea), cioè la volontà di predominio di una cultura sulla altre sull'antichissimo ma sempre attuale lemma "vince la maggioranza", come mi pare di vedere qua:
    quote: "Recentemente Erdogan ha raccomandato agli immigrati turchi in Europa di fare almeno cinque figli a coppia." certo, se un giorno (non lontano, per l'andazzo odierno) l'Europa sarà costituita in maggioranza da turchi, avrà un governo turco e regole turche. già è considerata una colonia islamica.

    quote: "Ciò che non è riuscito a Marx e ai suoi epigoni, potrebbe riuscire alla demografia."
    in realtà Marx non aveva in mente le aberrazioni bolsceviche. é stata una sorpresa venire a saperlo, ma le lezioni di antropologia per la mia seconda laurea riportano quale veramente voleva essere il vero proposito del marxismo: un sistema lavorativo e d'istruzione in atto a migliorare la vita delle classi sociali più basse, senza alcun cenno alla soppressione di ogni libertà. a questo punto pare proprio che Stalin si servì dell'opera di Marx per i propri porci comodi.

    quote: " In Israele una guerra sotterranea si sta combattendo sui tassi di natalità: i palestinesi puntano a sorpassare i residenti ebrei."
    qui però c'è a valle un conflitto nato già millenni fa, che poco o nulla ha a che fare con il banale consumismo o perfino con la predominanza di cultura. c'è una grossa questione identitaria che sfocoa in una lotta fratricida. questi popoli sono a sè stanti, hanno tra loro legami di parentela e non si può fare il paragone con gli altri. a farla breve si potrebbe dire che è il classico "fratelli coltelli e parenti serpenti". niente a che vedere con turchi e africani.

    quote: "e' in atto una profonda trasformazione in senso cattolico della cultura e della società nord-americana, sull'onda della massiccia immigrazione sud americana e messicana e dei tassi di natalità' di queste comunità'."
    per quanto ne sono venuta a sapere, il cattolicesimo messicano presenta differenze con quello europeo, ma forse non in quanto al proibizionismo contraccettivo. negli States, tra l'altro, oramai è presente parecchio paganesimo, es. la wicca. che però ora come ora non saprei dire quale sia il paese di origine di quest'ultima. è comunque stregoneria bella e buona. quello che si sa di per certo è che i popoli che praticavano e praticano il paganesimo sin dall'antichità sono ancora più natalisti sfrenati del vaticano. anzi, quest'ultimo a quelli gli fa appena il solletico. basti guardare alla sovrappopolazione di paesi dell'estremo oriente e africani dove si praticano lo spiritismo e l'animismo. es: ci sono tribù Masai che non scherzano affatto

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    1. nana: "pare proprio che Stalin si servì dell'opera di Marx per i propri porci comodi"

      Be', più in piccolo e in tempi più recenti basti vedere come personaggi ancora in vita si sono serviti dell'opera, che so, di Marco Biagi. Anche aprofittando del fatto che il comune sentire considera sconveniente parlar male di un morto, quindi mettere il nome di un morto (specie se di morte violenta) ad una legge costituisce una specie di "scudo mediatico" impenetrabile. Di pirla che cadono nella trappola (già replicata un bel po' di volte) se ne trovano sempre. Ma questa è una divagazione.

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    2. Si possono difendere (alcuni, magari molti) individui cattolici, ma per difendere il cattolicesimo (inteso come istituzione) ci vuole un bel pelo sullo stomaco. Lo stesso si dica di qualsiasi altro assetto religioso o ideologico. Religioni e ideologie non sono che armi di manipolazione ampiamente impiegate dalla dirigenze d'ogni tempo. Rispedirle al mittente, almeno nella loro forma "istituzionalizzata" è sempre cosa buona e giusta.

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  2. quote:" La politica anti aborto e anti contraccezione e' stata la bandiera di questi interessi. "
    non si possono mischiare l'una e altra. quando si butta il bambino assieme all'acqua sporca è sempre così che si comicia. mezza bugia e mezza verità è peggio della bugia tout court, grossolana e facilmente riconoscibile. in quanto l'aborto è davvero un atto di crudeltà verso l'esserino più piccolo e indifeso, la contraccezione è un atto intelligente e consapevole volto a evitare sofferenza in mancanza di adeguate risorse. non li si può proprio accomunare, ecco come certe politiche toppano alla grande

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  3. quote: "Si possono difendere (alcuni, magari molti) individui cattolici, ma per difendere il cattolicesimo (inteso come istituzione) ci vuole un bel pelo sullo stomaco."

    lungi da me il difendere la sovrastruttura vaticana, da protestante sarebbe un paradosso. distinguo le persone dalle sovrastrutture. ma ultimamente ci sono gruppi cattolici che si stanno avvicinando parecchio al protestantesimo per dottrina, quindi anch'essi sono sempre più lontani dal vaticano e dalle sue bugie

    quote: "Religioni e ideologie non sono che armi di manipolazione ampiamente impiegate dalla dirigenze d'ogni tempo. "
    quando usate male e fuori contesto. spesso e ben volentieri il vero colpevole è il dirigente di turno caparbio, tutt'altro che religioso o ideologo. come nel caso dell'inquisizione medievale. nei Vangeli non c'è scritto di certo che bisognava perseguitare e uccidere ebrei, ma ovviamente era quel che facevano credere. quindi i veri colpevoli erano le sovrastrutture gerarchiche, non i Vangeli appositamente da loro male interpretati. gli inquisitori non erano affatto cristiani (nè cattolici nè ortodossi nè protestanti) e non mi stupirebbe se si venisse a scoprire che erano invece fedeli seguaci della massoneria

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  4. quote: "Anche aprofittando del fatto che il comune sentire considera sconveniente parlar male di un morto"
    il comune sentire senz'altro, ma spero bene che le discipline universitarie di un certo livello non siano basate sul comune sentire, ma sui fatti, se no sarebbero guai. specie considerando che la mia sede universitaria si trova in Brasile, paese che non ha alcun legame con il bolscevismo russo e dunque nessuna ragione ideologica per voler difendere Marx qualora ne fosse davvero stato il fautore. tra l'altro ho pure una piccola copia del Capitale, che quando avrò tempo dovrei leggere per confrontare quanto appreso. in Italia la storia dice peste e corna di Marx, qui è neutrale. vedremo chi ha ragione...mah...

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    1. Mi riferivo ai morti "d'attualità". Il "progettino" potrebbe suonare come 1. fai una schifezza 2. attribuiscila a un tale 3. fai in modo che quel tale finisca male, passando per martire 4. applica la schifezza facendoti scudo della morte (meglio se violenta) del tale. Quante volte, a voler ben vedere?

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  5. quote: "Mi riferivo ai morti "d'attualità"."
    cioè i morti della fine del XX secolo? quindi morti in epoche più attuali?

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  6. chiedo solo perchè Marx è morto in epoca molto più antica di quella attuale

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  7. La Chiesa cattolica, la sessualità, la fine del cristianesimo decretata da papa Bergoglio (anche se alcuni non se ne sono accorti o fanno finta di non accorgersene).

    Perché la sessualità aveva (aveva!) tanta importanza per la Chiesa? Perché il popolo bue cattolico non sapeva nulla della in parte ammirevole produzione teologico-filosofica di due millenni. Ma la morale sessuale cattolica (rapporti sessuali solo in regime matrimoniale cattolico - il matrimonio civile non valeva per la Chiesa! - e a fini procreativi) era qualcosa che tutti capivano e con cui si poteva tenere al guinzaglio la popolazione infodendo sensi di colpa e timori per il giudizio finale (Novissimi: morte, giudizio, inferno, paradiso). Nella più bella costituzione del mondo (come dice l'istrione italico) il Vaticano esigeva che s'inserisse l'indissolubilità del matrimonio! I costituenti seppero resistere. Cosa restava alla Chiesa visto che tutti sono d'accordo che non si ruba e non si ammazza? Il sesso, la sessualità. Incredibile cosa si siano inventati in proposito
    i cattolici. Per esempio: l'uso del profilattico è immorale, ma se si pratica un buco nel profilattico il suo uso potrebbe essere ammesso perché grazie al buco c'è la possibilità, per quanto impercettibilmente minore, di una gravidanza.
    Ma ormai sono crollati tutti gli argini. A parte qualche attardato cattolico dell'inferno non ha più nessuno paura e ormai tutti scopano tutti i giorni, masturbarsi non è più un peccato, anzi adesso fin dall'asilo i bambini possono/debbono esplorare il proprio corpo e riconoscere inclinazioni e sensazioni da accettare, incluso il sentirsi bambina se si ha il pisello o bambino se si ha la patatina (poi la mutua pagherà anche l'operazione perché lo esige la civiltà). Insomma, la Chiesa non poteva ricattare più nessuno. Wojtyla e Ratzinger erano - poveretti - ancora cattolici, ma con Bergoglio arriva la rivoluzione, indispensabile per sopravvivere. Si mette la sordina all'ossessione cattolica per la sessualità, anzi si porgono persino le scuse agli omosessuali, e si punta sulla misericordia di cui ovviamente c'è ancora immenso bisogno considerato che due miliardi di esseri umani vivono con due dollari al giorno e decine di milioni in Europa e in Italia nemmeno se la passano troppo bene.
    La Chiesa cattolica per non essere spazzata via e sopravvivere diventa comunista (Bergoglio lo dice chiaramente: i primi cristiani a Gerusalemme furono comunisti - però per poco tempo, vedi la fine di Anania e consorte fatti secchi da Pietro che procurò a entrambi un infarto fatale). Bergoglio non parla più dei Novissimi, della fede, della vita eterna. Scimmiotta gli ecologisti con un'enciclica "verde", civetta con tutti gli atei nostrani (Napolitano, Scalfari, Bonino - persino con Pannella prima che questo narciso schiattasse - finalmente). Abolito il Dio cattolico uno e trino, alleanza con tutte le religioni del pianeta islam compreso, qualche concessione al popolo bue con i vecchi riti religiosi, messe con milioni di fedeli - ma nelle Filippine o in Messico, mica a Roma. Insomma, Bergoglio ha capito che in Europa nessuno più crede nelle sciocchezze della religione (è la pura evidenza) e perciò bisogna cavalcare la tigre, allearsi persino all'islam. Nell'immediato funziona, alla lunga chissà, ma per intanto si sopravvive. Intanto favorisce l'invasione della vecchia Europa diventata miscredente con i poveri della terra che sconvolgeranno il tessuto umano dei nostri paesi. E via con la retorica del gettare ponti e de disprezzo per chi vuole erigere muri.
    Cosa c'entra tutto questo con l'argomento del giorno? Be', la Chiesa è una delle forze in campo nel favorire la confusione e il disordine.

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    1. Poscritto

      Il generale dei gesuiti, Sosa, con le sue affermazioni ha definitivamente "ammazzato" il cristianesimo (immagino con l'approvazione di un socio gesuita, attualmente al comando). Infatti ha detto:
      - "In fondo non sappiamo cosa abbia veramente detto Gesù (mica c'era il registratore!)"
      - "Il diavolo non esiste, è un nome che si è dato al fenomeno del male."

      Affermazioni sensazionali, incredibili. Immaginate Galileo che mette in dubbio l'esistenza del diavolo o la veridicità delle parole di Cristo. Altro che domiciliari, l'avrebbero torturato e poi arrostito a fuoco lento.

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    2. Pero' Sergio, la differenza sostanziale, vera, l'ha fatta una e una sola cosa: l'invenzione degli anticoncezionali e delle medicine efficaci, prima il rapporto sessuale fuori del matrimonio (inteso se non come contratto garantito dallo Stato, almeno come stabile associazione formale) era una roulette russa per gli uomini e una quasi sicura fonte di dannazione per le donne non stabilmente accoppiate.

      Fino a tutti gli anni '60 la prima preoccupazione dei genitori era che le figlie non stessero fuori la sera dopo cena, erano controllate con lo schioppo, e che raggiunta l'eta' si accoppiassero stabilmente quanto prima con qualcuno possibilmente dotato di lavoro fisso, a scanso di amare sorprese.

      Il resto e' contorno, sono cazzate, bagattelle. La religione non faceva altro, magari con qualche eccesso, che dare delle linee guida che confermassero cio' che era banale buon senso comune, e che tutti quelli con un po' di sale in zucca condividevano.

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    3. "Persino con Pannella, prima che questo narciso schiattasse - finalmente"

      Sommessamente ricordo che Pannella è stato uno dei (davvero) pochi uomini politici (non solo) italiani ad aver evidenziato già quarant'anni fa i gravi rischi legati alla crescita demografica umana mondiale incontrollata e ad essersi concretamente adoperato (ad es. caldeggiando la nomina di A.Peccei a Presidente del Consiglio dei Ministri) per contrastarla...

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    4. Pannella (in buona compagnia) faceva e disfaceva, diceva e disdiceva quel che volta per volta riteneva potesse portargli vantaggio. Non ne sento la mancanza, anche se sento la mancanza dei soldoni che, in svariati decenni, come "contribuente" ho dovuto sborsare per mantenerlo.

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    5. @claudio
      infatti, ed e' solo all'area radicale che appartenevano personaggi come de marchi e la bonino che fin dagli anni '60 cominciarono a propagandare l'educazione demografica (aied = associazione italiana per l'educazione demografica). Agobit del resto lo sa benissimo, ma appunto e' destino comune dei siti liberal-libertari di oggi, di attirare personaggi francamente nazi-fascisti che con quella storia non hanno nulla ma proprio nulla da spartire. Vista la evidente deriva e ed eterogenesi dei fini, io un esamino di coscienza me lo farei, e cercherei di smetterla di blandire certi personaggi, mettendo da parte ogni ipocrisia e dicendo francamente pane al pane e vino al vino.

      https://it.wikipedia.org/wiki/Associazione_italiana_per_l%27educazione_demografica

      Come forse gia' detto, il bello e' che oggi a lamentarsi di piu' dell'invasione migratoria sono gli stessi imbecilli clerico-fascisti che a suo tempo hanno ostacolato in tutti i modi l'educazione demografica, non solo in patria ma pure in africa, inviandovi e sostenendovi missionari la cui "mission", appunto, era di ostacolare ogni forma di contenimento demografico. Non e' mia abitudine esprimermi cosi', ma che teste di cazzo prive di memoria e di ogni coerenza, con la sola voglia di menare mani e manganelli, bisogna dire.

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    6. Bonino è tra coloro che oggi propugnano ai massimi livelli quell'accoglienza coatta che sta ulteriormente devastando il nostro territorio sovrappopolato. Anzi, è una delle più calde, l'ennesima boldrina. Dunque?

      Da quel che ricordo e che credo d'aver capito, Pannella alle pressioni di alcuni suoi "adepti" affinché riprendesse a proporre pubblicamente il tema della sovrappopolazione era solito rispondere con giri di parole che, senza mai affermarlo apertamente, significavano andate avanti voi, che a me vien da ridere. Questo una decina d'anni fa. Se la proposta era di occuparsi della sovrappopolazione dell'Italia la reazione era ancor più superbamente distante, fino a sembrare ai miei occhi una chiara presa per i fondelli.

      Lo scrivo in grassetto: non esistono dirigenti disposti a spendersi veramente contro la sovrappopolazione, in particolare di quella dell'area ove operano concretamente.

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    7. Il difetto tipico dei radicali e' sempre stato di occuparsi dei problemi con troppi decenni di anticipo rispetto agli altri, e di passare ad altro quando i problemi si presentavano a tutti e in tutta la loro evidenza (e senza neppure dire "ve l'avevamo detto"). Quindi potrebbe darsi che anche questa volta la bonino abbia ragione, ma che i nostri tifosi da talk show e da blog lo capiranno solo fra trent'anni, quando non servira' piu'.
      Del resto il problema della sovrappopolazione ormai c'e' e l'unica cosa sensata da fare e' tentare di gestirlo al meno peggio contenendo il danno, frignarci sopra e rifiutarlo e' inutile e poco serio. Specialmente tenendo ben presente, ripeto, che le varie destre identitarie e clerico-fasciste che oggi frignano tanto per ragioni di bassa bottega politica, a suo tempo, quando si poteva ancora fare qualcosa per prevenire, hanno fatto di tutto per aggravare la questione, anzi col senno di poi si puo' dire che e' esclusivamente colpa loro.
      A Pannella veniva da ridere per questo, quasi sicuramente.

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    8. A Pannella "veniva da ridere" più probabilmente perché stava ai piani superiori e dei topi che si agitano in cantina gli interessava molto relativamente (cioè per nulla). Pannella, Bonino, Boldrina, Renzi, Monti, Berluscoidi vari, Salvini di turno... sono una massa indistinta, anche scambiando l'ordine dei fattori il "prodotto" rimane lo stesso.

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    9. Mi sembri informato poco e male: Pannella, qualunque opinione si possa avere sul suo conto, su una cosa e' sempre stato inequivoco: e' sempre stato dalla parte dei reietti della societa', compresi i "caduti", che tutti gli altri politici evitavano accuratamente per paura di restare contaminati e perdere i voti degli ipocriti e dei benpensanti, della maggioranza silenziosa e bigotta, quella che fa vincere le elezioni e raggiungere le leve del potere.
      A suo tempo appoggio' la causa federalista e pro-partite iva per lo stesso motivo, rendendosi pero' presto conto che molta di quella gente non lo meritava affatto, e si trattava solo di equivoci e deteriori personaggi la cui ambizione era solo di sostituirsi ai loro aguzzini, se possibile in peggio.

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    10. Dunque per quale ragione nel terzo millennio rispediva sistematicamente al mittente i tentativi di coinvolgerlo in un rinverdimento dell'attenzione pubblica e sonora verso la sovrappopolazione, in particolare di quella del nostro territorio? Aveva un'abilità di smarcamento che neanche Michael Jordan! Un opportunista, emulo di ogni suo "collega".

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    11. "Per quale ragione nel terzo millennio rispediva sistematicamente al mittente i tentativi di coinvolgerlo (...) verso la sovrappopolazione"

      Forse per il semplice ma ottimo motivo che NON poteva occuparsi di tutto quanto in prima persona...

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  8. Riguardo all'articolo principale, la situazione e' molto piu' ambigua, e molte cose vanno esattamente al contrario di quanto affermato.
    Le politiche quasi dappertutto tendono all'educazione demografica e se non all'antinatalismo perlomeno al natalismo consapevole e "di qualita'" (vedere il caso eclatante della cina che per ben ormai un trentennio ha letteralmente proibito per legge i figli dopo il primo), e infatti l'unico posto dove attualmente la situazione e' davvero fuori controllo e' l'africa, a causa probabilmente del fatto che in molti posti non vi esiste alcuna forma di "consapevolezza", e gli unici che cercano di portare un po' di cultura sono i preti delle varie religioni, che finiscono per portarne una che era adatta alla situazione di un secolo fa (quando ci pensava la fame e mancanza di medicine a tenere sotto controllo la popolazione) e non a quella di oggi, alla quale pero' pare che si stanno anche loro lentamente aggiornando.

    Per quanto riguarda l'economia e gli economisti invece, sono d'accordo, e' vero, a differenza e anzi al contrario di 30-50 anni fa, quando predicavano la necessita' del controllo demografico per cercare di far fronte al problema economico (da cui le politiche antinataliste che hanno portato al grande successo economico della cina, perlomeno finche' hanno raggiunto l'eta' "contributiva" le masse nate ai tempi dei vari boom demografici di cui noi stessi siamo figli), oggi invece gli economisti sono assillati dal problema del debito, debito che non e' altro che una scommessa sulla crescita del futuro, per cui sostengono qualsiasi cosa possa servire a innescare in qualsiasi modo questa crescita, compreso l'aumento di popolazione, mentre invece vedono (e giustamente dal loro punto di vista) come una catastrofe qualsiasi cosa che spinga in senso contrario. Gli economisti e tutto cio' che vi gira intorno sono diventati una specie altamente pericolosa, in effetti.

    Comunque, a questo punto hanno ragione queli che dicono che il disastro attuale e "in fieri" e' stato messo in moto dall'abbandono del gold standard del 1970, che ha reso possibile e innescato, attraverso la stampa di carta moneta ad libitum da parte dei governi, la crescita del debito a rotta di collo.

    Fra l'altro per l'italia, contrariamente a quello oggi sostenuto da quegli economisti che sono i "cattivi maestri" di oggi (e lo sono particolarente quelli identitario-nazionalisti per il ritorno alla "sovranita' monetaria", che nelle loro intenzioni vuol dire stampa di moneta "fiat" a rotta di collo), col 1970 comincia la parabola discendente e la serie di crisi da cui non siamo mai veramente usciti neanche per brevi periodi, sovranita' monetaria o meno, fino ad arrivare al vicolo cieco catastrofico di oggi.

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    1. Dimenticavo gli aborti selettivi delle femmine in india, paese che secondo le ultime notizie ha gia' superato la cina come popolazione (sembra che la cina per trucchi contabili del governo possa avere in realta' 80 milioni di abitanti in meno degli ufficiali): dove si vuole aumentare al massimo la popolazione non si impedisce alle femmine, che sono le uniche davvero indispensabili all'accrescimento demografico, di nascere.

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  9. diciamo che attraverso i secoli il cattolicesimo è stato bravo a cagionare pessime figure al cristianesimo autentico, poichè la stessa istituzione vaticana non è affatto biblica.

    quote: "La Chiesa cattolica per non essere spazzata via e sopravvivere diventa comunista (Bergoglio lo dice chiaramente: i primi cristiani a Gerusalemme furono comunisti - però per poco tempo, vedi la fine di Anania e consorte fatti secchi da Pietro che procurò a entrambi un infarto fatale)."

    tanto per iniziare, non si trattava certo del comunismo bolscevico nè di Fidel Castro. Nè Pietro fece secchi Anania e Saffira. il comunismo non c'entrava per niente. essi mentirono deliberatamente e la menzogna (non per non aver messo tutti i loro averi a disposizione, ma proprio per aver mentito volendolo far credere!) fu la causa della loro morte. per quanto il vaticano sia invenzione umana, questo lo dovrebbero sapere. quantomeno dovrebbero.

    quote: "Il generale dei gesuiti, Sosa, con le sue affermazioni ha definitivamente "ammazzato" il cristianesimo (immagino con l'approvazione di un socio gesuita, attualmente al comando). Infatti ha detto:
    - "In fondo non sappiamo cosa abbia veramente detto Gesù (mica c'era il registratore!)"

    anzichè non saperlo, NON LO VOGLIONO SAPERE, ma ovviamente se dicessero quest'ultima frase diventerebbero immediatamente impopolari. altrimenti la prima cosa che farebbero sarebbe cancellare il papato in quanto invenzione umana.

    quote:" Insomma, Bergoglio ha capito che in Europa nessuno più crede nelle sciocchezze della religione (è la pura evidenza) e perciò bisogna cavalcare la tigre, allearsi persino all'islam. Nell'immediato funziona, alla lunga chissà, ma per intanto si sopravvive. Intanto favorisce l'invasione della vecchia Europa diventata miscredente con i poveri della terra che sconvolgeranno il tessuto umano dei nostri paesi. E via con la retorica del gettare ponti e de disprezzo per chi vuole erigere muri."
    infatti dentro le mura vaticane la frase "non è bene prendere il pane dei figlioli per darlo ai cagnolini" chissà se ha significato, cosè come chissà quanto del Vangelo, sempre all'interno delle mura vaticane, ha significato

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  10. gran bell post, condivido... In particolare quello che da tempo non riesco a capire è il comportamento del "movimento ecologista", (che in generale apprezzo) circa il problema della sovrapopolazione: come si fa a non capire che la radice di tutte (o quasi...) le questioni ecologiche che ci assillano e assillano il pianeta sta nell'aumento spropositato degli umani sulla Terra? E' (o dovrebbe essere ) talmente lampante per chi si occupa di problemi energetici, di biodiversità, di estinzione delle specie, di qualità della vita. Come si fa a non fare 2 più due?

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    1. Il movimento ecologista in origine era attento eccome ai problemi demografici, solo che poi, specialmente nel nostro paese, e' diventato un'appendice dell'estrema sinistra, che spesso fra l'altro e' di origine cattolica (vedi il sito effetto risorse, i commenti sono identici a quelli che si leggerebbero in un sito di testimoni di geova), acquisendone le caratteristiche di inquadramento pan-economicistico marxista di tutto, con spruzzatine di lotta di classe. Il pauperismo dell'origine cattolica fa il resto (a suo tempo si prendevano in giro quelli di LC, lotta continua, perche' confondibili con CL, comunione e liberazione - molti LC provenivano dal movimento cattolico degli Scout - nel governo Renzi c'erano 6 ministri e sottosegretari alti dirigenti scout, Renzi compreso. Per chi ha qualche anno sulle spalle, non e' un mistero che gli ecologisti politici italiani di oggi sono di provenienza in massima parte dell'estrema sinistra cattolica, la cultura di base e' quella, e' solo chi arriva adesso che non se ne accorge.

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    2. Winston, questo è curiosissimo: pensare che l'estrema sinistra è per antonomasia fortemente anticattolica, il comunista d'oc è ateo e anticlericale (salvo poi il diventare spiritista al primo soffio di venticello), per lui il cattolicesimo è come l'impepata di cozze a colazione alle cinque del mattino, come che quindi fa ad avvenire un paradosso del genere? perchè il paradosso è innegabile

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    3. Non dare giudizi affrettati e pregiudiziali su cose che evidentemente conosci poco, quello cattolico - cristiano e' un universo con mille sfaccettature, sennno' non sarebbe sopravvissuto 2000 anni.

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    4. ma qui ho postato partendo più che altro dal punto di vista comunista. il comunista di estrema sinistra è curioso che scenda a compromessi. certo, magari per denaro lo fa anche...
      quanto al mondo cattolico, ne conosco la storia, anche se cattolica non sono mai stata. per curiosissimo non intendevo dire che è impossibile, ma ho conosciuto comunisti, qualcuno pure di estrema sinistra da vicino, di persona.

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  11. buona serata Giuseppe (anche se qui per me è ancora primo pomeriggio causa fuso orario), non ne sono certa, ma una ragione potrebbe essere quella che abbiano letto qualche manuale di autori (forse economisti) che trattano l'argomento, i cui studi hanno dimostrato che il pianeta può "mantenere", se così di può dire, 13 miliardi di individui. a 13 miliardi non s'è ancora arrivati (ma è probabile che vi si arrivi in pochi decenni o anche prima, dato che nel sud del mondo si moltiplicano alla velocità del suono). ovviamente tali autori intendono un pianeta che viva in condizioni ideali, privo di corruzione sia a livello politico che commerciale. il che attualmente avviene in pochi paesi. qualche lettore che caso mai rilevi che il pianeta è adatto a 13 miliardi ma che quello che lo rovina è la politica e il commercio corrotti, è meglio che si renda conto che sapere questi motivi di declino non è di alcun aiuto nel giustificare l'andazzo che nel sud del mondo è la conseguenza di matrimoni in età oggi come oggi ridicola per essere presa in considerazione per sposarsi a contraccezione spesso e volentieri zero, unita a condizioni finanziarie ancor più ridicole e zero alfabetizzazione (chi sta sui banchi di scuola con lo scopo di prendere in seguito un diploma ed eventualmente una laurea non mette su famiglia a 12 anni, se poi invece si va a scuola per fare sesso sui banchi, inutile piangere sul latte versato, ci si attiene alle conseguenze e mosca). c'è poi anche da dire che un paese come l'Italia non riusciva comunque a risolvere il problema dell'indigenza neppure quando il paese era 3 volte meno popolato e 3 volte più ecologico, mentre altri ci sarebbero riusciti molto meglio

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  12. Complimenti per il post; mi permetto di aggiungere che ormai il il problema demografico non può più essere aggredito solo ex post, riducendo i tassi di natalità, ( come in effetti vige in Italia che continua ad essere 4,4 volte oltre la propria capacità di carico), ma cominciando a costruire una morale di comunità che sovrasti le esigenze ed i diritti individuali. Ad esempio sarebbe buon costume cominciare a considerare cosa buona e giusta l'ostracizzazione e la confisca dei beni per lui e tutti i familiari conviventi verso chi commette un reato ambientale: incendio ma anche uccisione di un lupo o taglio di un bosco non autorizzato. (come accenno anche nel mio libro "ritorno al bosco: sinestesie morali" ) Sperando di contribuire al dibattito, vi saluto e continuo a leggervi. Francesco

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  13. quote: "Ad esempio sarebbe buon costume cominciare a considerare cosa buona e giusta l'ostracizzazione e la confisca dei beni per lui e tutti i familiari conviventi verso chi commette un reato ambientale: "
    e i familiari, spesso e ben volentieri ignari, che c'entrano? magari tuo padre ha ucciso un lupo, mentre tu sei ecologista e pure vegano. devi pagare anche tu per lui? occhio a non cadere negli eccessi delle dittature, perchè di questo si tratta. in Corea del nord mandano in campo di concentramento TRE GENERAZIONI solo perchè UNO ha sfidato il regime (e magari le altre due generazioni arrestate erano pure fedeli al partito unico). le rappresaglie verso i familiari del "colpevole" le mette in atto la MAFIA e infatti il governo della Corea del nord non è certo lontano dalle dittature mafiose

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    1. I familiari c'entrano e come, e direi anche tutti i compaesani vedi i recenti casi di uccisione di lupi in toscana e non solo. Ad esenpio conosoc un caso in località acquosi di Gagliole, provincia di Macerat: una frazione di pochissime case, dove tutti più o meno possono sapere chi è stato...Mi sono limitato ai familiari diretti conviventi...Leggiti "Neanderthal parallax", un romanzo fantascientifico su un mondo parallelo dove l'uomo di Neanderthal aveva prevaluto sil sapiens costruendo una società altrettanto avanzata ma cento volte meno popolata: vige la morale di comunità, dove i familiari vigilano sulla corretta educazione comportamenti di ogni membro della famiglia...verso i reati ambientali una volta commessi non c'è rimedio: la pena condivisa ai familiari serve tanto a prevenirli e ad eliminare le linee di sangue umane con tare genetiche...Mi sa che ci capisci poco di sostenibilità, o semplicemente ti viene scomoda, a te come tanti altri.

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    2. ..Se non hai capito che la morale individuale, che si appoggia tanto sul rapporto diretto uomo-dio che cittadino stato liberale (ed anche comuniste da cui teoreticamente deriva), non è più sostenibile oltre i 2 miliardi di cavallette homo. (intendo 2 miliardi in un mondo ideale sotto ogni aspetto, quindi in pratica molti meno), e deve essere regolata da una morale di comunità, recuperando in parte aspetti di vita sociale delle nostre campagne di due secoli fa, allora non puoi vedere alcuna morale sostenibile...La morale per suo etimo deve andare al passo coi tempi..Un volumetto un po' sintetica in alcuni aspetti ma ottimo come al solito è "comunità e decrescita" di De Benoist...Lo stato liberale classico, centralista ed omniregolatore dei rapporti fra individuo e collettività non è più sostenibile ecologicamente: servono molti livelli intermedi di regolazione, dove lo scopo è mantenere le ricchezza naturali integre e disponibili solo a chi vi abita nei pressi.

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    3. sarà anche, ma tu quanto ne sai di familiari che non comunicano tra di loro e ciononostante convivono? dove i genitori non sanno nulla della vita dei figli e viceversa? dove ognuno entra ed esce di casa senza dire dove va, cosa fa, con chi si relaziona e via di seguito? oramai siamo ben lontani dalla famigliola del Mulino Bianco. tra l'altro non vivo neppure in Italia, non ho la TV e dunque non posso sapere cosa accade in Toscana. tutt'al più mi arrivano notizie di grossa portata, tipo quella del terremoto, ma brevi e di seconda mano. prima di giudicare, almeno leggi il resto. leggiti anche un bel po' di sentenze dei tribunali che riguardano le famiglie che si stanno sfasciando (oggi poi in numero impressionante). quanto comunicheranno tra di loro?

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    4. tra l'altro detesto sia il comunismo che i danni che le nuove politiche capitalistiche liberali hanno causato in giro per il pianeta

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    5. ...quindi, ipoteticamente, mettiamo che un tuo familiare convivente, es. tuo fratello, che a malapena ti dà il buongiorno (però è convivente) cominci a disboscare (a insaputa tua e degli altri familiari). tu sei ecologista e anche vegano, ma un bel giorno tra capo e collo ti arriva un bel verbale e vieni anche sbattuto fuori dalla ONLUS ecologista di cui fai parte e nella quale stai militando attivamente. dopo quel che hai fatto per la natura, sacrifici e rinunce comprese, anzichè un grazie ti vedi ricompensato con una punizione. date le premesse, invece di scandalizzarti per essere stato mal ricambiato per il bene che hai fatto, dovresti essere in grado di rallegrartene. te ne rellegri? se si, buon per te

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    6. R "sarà anche, ma tu quanto ne sai di familiari che non comunicano tra di loro e ciononostante convivono? dove i genitori non sanno nulla della vita dei figli e viceversa? dove ognuno entra ed esce di casa senza dire dove va, cosa fa, con chi si relaziona e via di seguito? oramai siamo ben lontani dalla famigliola del Mulino Bianco. tra l'altro non vivo neppure in Italia, non ho la TV e dunque non posso sapere cosa accade in Toscana." ...appunto, sei fuori del mondo e conosci poco e sai valutare ancora meno; ho riportato un caso in cui conosco direttamente alcuni abitanti della frazione, non solo della stessa famiglia, che sanno e non vogliono parlare...Per cui hai espresso valutazioni totalmente campate in aria e per sentito dire...Prima dei tribunali viene la giustizia di comunità, vedi caso Stacchio ( Il benzinaio che ha sparto per strada ai rapinatori per salvare la commesso: 30000 persone hanno manifestato ed il giudice ha avuto paura e lo ha assolto): quando la comunità si solleva i giudici sono i primi ad aver paura.

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    7. R ".quindi, ipoteticamente, mettiamo che un tuo familiare convivente, es. tuo fratello, che a malapena ti dà il buongiorno (però è convivente) cominci a disboscare (a insaputa tua e degli altri familiari)." Mi sa che non hai esperienza diretta dei paesi nei pressi dei boschi....Quindi perchè spari fanfarate? ...Mi viene il dubbio che ragioni per paradossi...

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    8. Last nana, le tue argomentazioni risultano paradossali: non capisco se vogliono essere corroborative delle mie o meno.

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    9. 1) prima di andarmene però ci ho vissuto e nemmeno tu puoi negare che un buon numero di famiglie va tutt'altro che d'amore e d'accordo
      2) il disboscamento era solo un esempio di una attività di qualunque altro genere non ecologica, forse sarebbe stato più comprensibile se avessi scritto "tuo fratello ammazza un lupo a tua insaputa"

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    10. cioè: l'idea non era avere a che fare con il disboscamento, era solo un paragone. il punto voleva essere il seguente: ti metti a ballare di gioia nell'essere penalizzato per le azioni ALTRUI? va bene che oramai ho capito da un pezzo che il libero arbitrio riguardante le conseguenze materiali delle nostre azioni è una favola per ingenui, ma da qui a dover scontare una pena per gli illeciti commessi DAGLI ALTRI ce ne dovrebbe passare di acqua sotto i ponti (anche se vabbè, con i chiari di luna dgli ultimi decenni non è che poi mi sbalordirebbe se accadesse)

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    11. Fra ha evidenziato un criterio efficace di repressione moral-ecologica.
      Potrebbe essere considerato quasi blasfermo (ma siamo nella morale corrente, individualistica) che i parenti paghino per atti di un individuo. Eppure....

      Primo: efficacia della misura
      Cosa fecero gli israeliani per difendersi dagli attacchi "religiosi" suicidi di palestinesi radicali islamici?

      a) Agivano "omeopaticamente" sul piano religioso e trattavano i resti dei suicidi con parti di maiale in modo da togliere la "giustificazione" del paradiso, vergini e altre corbellerie del genere.

      b) demolivano le case dei parenti e con ulteriori misure anche draconiane su questi (ad esempio perdita del posto di lavoro in aziende israeliane, etc.).

      Questo è stato molto efficace e gli attentati suicidi sono, di fatto, spariti in Israele.
      Un attentatore suicida aveva la certezza che i suoi gesti avrebbero rovinato la vita ai suoi affetti più cari.

      Secondo: esiste una (la) morale?
      Una soluzione intelligente ovvero efficace non necessariamente deve essere morale.
      La morale è una specie di deviazione patologica dell'etica che, per definizione, è relativa al comportamento QUI e ORA. La morale ha la hybris di voler essere universale nel tempo e nello spazio. Le condizione ambientali e le morali non solo si rivelano inefficaci ma si rilevano del tutto controproducenti.
      Jared Diamond sottolinea che gli anacronismi culturali e morali sono uno dei cinque fattori "universali", sistematici di collasso di una cultura.

      Terzo: la necessità aguzza l'ingegno (siamo messi molto male)
      L'intelligenza è la capacità di un individuo o di un sistema di saper risolvere dei problemi.
      Da questo punto, anche osservando la catechesi martellante, riti per e di invasati, dementi con le ripetizioni psicotiche di dogmi, assurdità e insensatezze (vedere questo commento e il documento video in esso citato che incensa la catastrofe dello tsunami migratorio e del tumore islamico, ma lo stesso si può dire per i mantra ossessionanti sulla crescita, oppure quelli natalisti, e molti altri esempi ancora) ci rendiamo conto di essere in una società dell'agio e quindi della stupidità.
      Rendere disagevole la vita di parenti/correlati può essere una misura per trasformarli da correi o anche solo omertosi a solutori del problema / delatori.

      Quarto: giustizia? Quale? Con quali scopi?

      La giustizia può esserci solo in piccole comunità, responsabilizzate sulle scelte che essa compie od omette di fare e la democrazia e la giustizia e la responsabilità che ne sono requisiti non possono che essere locali.
      Se ci pensate questo è del tutto in contraddizione con l'ideologia globalista nella quale, ammantate di strampalate fanfaluche di dirittismo per imbecilli, si deresponsabilizza, da una parte, interi continenti e paesi e dal'altra si responsabilizza in modo feroce, vessatorio, altre comunità.
      Ecco allora che in una comunità locale la giustizia diventa anche uno strumento necessario alla sopravvivenza.

      Quinto: conflitto virtuoso di interessi
      A questo punto, se so che mi succede questo e quello, sarò io il primo a controllare mio fratello, a fargli un fondoschiena grande così se agendo contro i beni comuni (ecologici e non solo) mette in pericolo me a causa della repressione “collaterale”, ai parenti/correlati.. Si chiama conflitto virtuoso di interessi.

      La misura è efficace? Sì o no? In quali tempi? Con quali effetti collaterali?
      Questo è un criterio di valutazione ed etico e “immorale”.

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    12. Grazie; più o meno siamo sulla stessa linea di pensiero; basta recuperare la morale di comunità delle nostre campagne di due secoli fa, prima della sbornia da combustibili fossili; basti pensare che la mezzadria, le policolture con piccoli allevamenti domestici, e la stessa "civiltà del castagno", consentivano una esistenza autonoma, povera solo perchè minacciata anche allora dall'eccessiva prolificazione (che in parte veniva smaltita con alti tassi di mortalità infantile)...Una morale di comunità riveduta e corretta alle ultime evidenze scientifiche, vedi anche effetto serra iperfruttamento dei suoli, sovrappopolazione, è l'ultima speranza per mantenere una vita decente da qui a qualche lustro, ovviamente solo nei posti più fortunati sul piano ambientale.Nel frattempo non lamentiamoci se ci si scanna un po' nei luoghi più sovrappopolati, anzi una cottura a fuoco lento del teratoma umano è quanto di più dannoso all'ecosistema tutto.

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    13. Lasciando perdere per un momento i fratelli, i cugini e la morale, possiamo affermare con certezza assoluta un fatto: la responsabilità risale le generazioni, non le discende. Chi genera una persona è direttamente ed unicamente responsabile di tutto quello che la persona che prima della sua decisione generatrice non esisteva subirà e farà. Una persona inesistente non potrà commettere alcuna azione controproducente, così come una persona inesistente non potrà subire gli effetti di qualsiasi situazione contingente negativa. Alla fin fine, di quel che fanno e subiscono i figli sono sempre responsabili i genitori, giacché da loro dipende la scelta dell'esistenza stessa di quelle persone.

      Pensiero scomodo che sottolinea una realtà incontrovertibile sulla quale riflettere prima di decidere di imporre la vita ad una o più persone che ancora non esistono.

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    14. Ne consegue che colpire un genitore per un danno provocato da un figlio o da una figlia, o addirittura da un nipote o da una nipote (oltre provvede la mortalità dovuta all'età, pena certa per chicchessia) non è poi una cosa tanto assurda. Oltre, ovviamente, a colpire chi il danno l'ha provocato in prima persona.

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    15. quote: "La misura è efficace? Sì o no? In quali tempi? Con quali effetti collaterali?"
      1) ni. perchè ni? perchè può funzionare in un unico caso: quello in cui un clan per intero adotta l'unica posizione tenuta dal capogruppo. il che era il tipico modus vivendi dei tempi veterotestamentari. nessuno aveva allora voce in capitolo in quanto individuo, tranne in casi eccezionali, ma ciascuno contava nella misura in cui fosse popolare/impopolare il capogruppo. oggi una misura del genere è troppo deterministicamente orientata e per quanto, come dicevo, oramai creda ben poco al libero arbitrio riguardante le conseguenze materiali delle azioni umane, potendosi però parlare più correttamente, suppongo, di SERVO arbitrio, il determinismo nudo e crudo è inaccettabile tanto quanto il libero arbitrio a tutto campo.
      2) la misura non tiene in nessun conto qualsivoglia volontà di discostarsi dalla posizione del "capogruppo". anche se il familiare è "amico e sostenitore del regime" si vede obbligato a pagare per il fattaccio del fratello, cugino, nonno, nipote, ecc. allora, perfino indipendentemente dal questionabile fattore etico, ponetevi l'interrogativo sulla stabilità e durevolezza di un sistema del genere, dati gli effetti collaterali seguenti:
      3) se un "amico del regime" si vede punito per il fattaccio del familiare convivente, pensate che continuerà ad appoggiare il regime? chi di voi ballerebbe di gioia nel vedersi sanzionato in cambio della fedeltà al regime accordata? conseguentemente, quanti saranno propensi ad appoggiare un regime che punisce deterministicamente non in base ai reati commessi, ma ad una certa appartenenza familiare?
      4)quanto alla durata, l'ho messa per ultima perchè non può essere data una risposta univoca. dipende da troppi fattori, in primis dall'apparato militare-poliziale del sistema di governo che adotta misure del genere. se gerarchicamente e militarmente forte come quello vigente durante la Spagna franchista, allora dura per tutta la vita del dittatore (e infatti il franchismo si estinse soltanto con il decesso di Francisco Franco). se inviso alla popolazione di medio livello, specie la borghesia con mezzi economici, può invece fare la fine del fascismo. o forse dovrei meglio dire se inviso agli Stati Uniti d'America, a questo punto, dato che la storia sta insegnando che le dittature che riescono a durare sono quelle dove l'"intrometido" americano (o forse anche russo, sempre come storia insegna) non ficca il naso...forse, chissà, non ci scommetterei al 100%, però...

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  14. ops, ricambio il saluto, lasciato indietro nella fretta di scrivere e postare

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  15. Sebbene io sia sempre stato molto critico sul Vaticancro e sui cattolici, mi rendo conto che uno dei problemi di strabismo sta nel vedere le pagliuzze in questi e ignorare le capriate in legno, le querce secolari a diametro 3,50m dell'invasione islamica che è anche uno degli effetti dell'esplosione demografica islamica (popolazione nella fascia subtropicale e subdesertica o desertica afro-asiatica decuplicata in poco tempo).

    Qui sopra sono stati ricordati i propositi bellici di M Erdogan, con la guerra demografica fatta nel cuore dell'Europa, in Germania.
    Molte persone si sono dimenticate delle parole di Boumedienne leader algerino citato da Oriana Fallaci "vi conquisteremo con i ventri delle nostre donne".

    Questo strabismo (amici e compagni anarchici tanto sono feroci con i residui di cattolicesimo tanto si sdilinquiscono per l'invasione islamica, siamo alla follia, io dico loro che non avranno più i campanili ma i minareti e che i "gioiosi fratelli, risorse, doni, pagatori di pensione blablabla" faranno capire loro la differenza) è uno dei segni di demenza senile di questa società.

    Non ricordo bene se in una pagina qui (o in Effetto Cassandra) venne riportato che gli islamici egiziani, dopo avere sopraffatto gli egiziani precedenti, i copti, avrebbero distrutto i laici egiziani seppellendoli demograficamente.

    La perdita di senso sulla dimensione del problema delle genti europee non è casuale, ma fa parte di una propaganda gramsciana/marxistoide all'ortodossia unica impartita agli europei con il lavaggio del cervello fin dalle scuole primarie, dal dopoguerra il cui scopo è la distruzione della società media ovvero la parte sana, borghese dei paesi, quella che deve essere eliminata in un "mondo nuovo" di "proletari" instupiditi, ugualizzati, omogeneizzati, rincoglioniti, debosciati e sostituibili e ben sfruttati dalle castalie neosovietiche.

    Ma i sinistranti sono sempre stati eliminati dagli islamici, una volte che questi, sfruttandoli come utili idioti, siano riusciti a prendere il potere.
    Evidentemente ignorare la storia anche recente e la virulenza di certe culture storicamente ostili, fa parte dell'orribile oscurantismo da parte di questo ciarpame politicamente corretto e progressista verso il peggio, l'autoannichilazione.

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    1. Le religioni non sono l'oppio dei popoli. Si ha più l'impressione che siano una mistura di potenti allucinogeni potenziati con qualche sorta di super-anfetamina. Leggere attentamente le avvertenze e le modalità d'uso... quindi gettare il tutto nella stufa. Non respirarne i fumi.

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    2. Non ricordo chi faceva giustamente notare che la lotta all'Islam sarà molti più dura di quella al comunismo. L'Islam è una religione che dura da 1600 anni, mentre il comunismo è nato e morto (quasi) in 70 anni. Chi pensa che la vittoria sarà facile come con il marxismo si illude

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    3. Se e' per questo il cristianesimo dura da 2000... e ha avuto momenti, che solo adesso consideriamo oscuri, che non hanno nulla da invidiare all'islam, anzi.
      Le follie di massa sono sempre le stesse, solo che trovano pretesti diversi per esprimersi nei vari periodi storici (fra l'altro la loro caratteristica fondamentale e' di non riconoscersi come follie, e anzi di vedere come pazzi da internare tutti gli altri - come tutte le pazzie del resto)

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    4. Mi piace evidenziare che la follia non è altro che una folla con una misera e alquanto smilza "i" nel mezzo. Son praticamente la stessa cosa.

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  16. quote: "Ne consegue che colpire un genitore per un danno provocato da un figlio o da una figlia, o addirittura da un nipote o da una nipote (oltre provvede la mortalità dovuta all'età, pena certa per chicchessia) non è poi una cosa tanto assurda. Oltre, ovviamente, a colpire chi il danno l'ha provocato in prima persona."
    e l'incontrario? ricordando che nessun figlio nè nipote ha scongiurato per venire al mondo

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    1. Nana, il contrario esula dal ragionamento che ho indicato per cui troverei fortemente irrazionale sostenerlo, mi sembrava palese.

      I genitori scelgono di imporre l'esistenza ai figli, quindi trovo corretto imporre loro la responsabilità delle ricadute di quella scelta. Ovviamente il processo è unidirezionale, perché non si dà il caso di persone che abbiano determinato l'esistenza dei propri genitori.

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    2. infatti potevo anche immaginare che tu la vedessi in maniera unidirezionale, ma l'utente che ha tirato fuori l'argomento di estendere le punizioni ai familiari (peraltro il post non va mica in quella direzione) mi sembra che ragioni diversamente. qua dentro ci sono almeno tre ragionamenti diversi (la responsabilità dei genitori, nonni, bisnonni, a risalire è stata oggetto di discussione tra i giuristi penalisti -occidentali-, i quali poi hanno messo nero su bianco che la responsabilità, comunque in ambito di illecito extracontrattuale, permane soltanto fino alla maggiore età del figlio, poi giustamente ognun per sè, mi pare ovvio) essere puniti per il guaio che ha combinato un fratello convivente: i figli non vengono ad esistenza nemmeno per scelta dei fratelli. una legge come quella della Corea del nord che manda ai campi di lavoro tre generazioni per la contrarietà al regime di UNO se ne frega non soltanto dell'etica dei giuristi occidentali, ma perfino del processo unidirezionale e punisce figli per genitori e forse perfino nipoti per nonni. e lo stesso utente ancora non ha risposto alla domanda su come la prenderebbe se un affare del genere lo toccasse da vicino, ricordando che il guaio del genere umano è il supporre che le talpe scavino sempre sotto casa del vicino e mai della propria, sarà sempre il fratello o il figlio del vicino la pecora nera, mai nostro fratello...

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    3. Nana: "la responsabilità [...] permane soltanto fino alla maggiore età del figlio, poi giustamente ognun per sè, mi pare ovvio"

      Lasciando perdere la questione coreana, della quale non so nulla, a me questo punto non sembra per niente ovvio. Anzi, direi che è ovvio il contrario: maggiore età o non maggiore età, si parla sempre e comunque di un'entità che fa danno che è stata posta in essere da persone con nomi e cognomi, in seguito libere scelte. Tutt'al più, la persona di maggiore età contribuisce in proprio a peggiorare la situazione, ma dato che la sua esistenza dipende da chi l'ha generato, la sua responsabilità non esclude quella degli ascendenti diretti (col che intendo che uno zio non ha ovviamente peso nella decisione che ha portato al concepimento e alla nascita del reo, così come pure un fratello del reo stesso).

      Che la legge, per opportunità, convenienza, consuetudine, ideologia o chissà che altro, si esprima diversamente cambia gli aspetti giuridici ma non quelli razionali della questione.

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    4. quote: "la persona di maggiore età contribuisce in proprio a peggiorare la situazione". senza ombra di dubbio. a mero titolo di constatazione, dunque 3 linee di pensiero rilevate, in ordine crescente (oppure decrescente, a seconda del punto di vista):
      1) quella dei giuristi penalisti occidentali, alla quale mi accodo;
      2) la tua della responsabilità collettiva ma unilaterale e unidirezionale;
      3) quella deterministica rilevata dall'utente Fra (in cui gli ignari fratelli, figli, zii e nipoti -di nonno o di zio non importa, basta che si conviva, almeno è quello che ha scritto lui rilevando convivenze-, devono essere per forza responsabilizzati anche nella direzione contraria anche tua unilateralista). la Corea del nord ha davvero un sistema giuridico di quel genere. un unico membro della famiglia è in grado di mettere nei guai tre generazioni e non solo i padri che lo hanno generato, ma anche figli e forse nipoti. e se in casa ci sono zii e cugini, forse pagano anche loro e magari il malcapitato ha visto soltanto un film americano (ok, anch'io ritengo quasi tutto quel che esce da pollywood alla stregua della spazzatura, ma in Corea del nord si viene fucilati anche solo per avere visto un film. l'unica cosa che è permesso di fare da mane a sera è parlar bene del regime politico "e dei cattivi americani che minacciano la quiete degli abitanti amorevolmente o messi in protezione dal caro presidente e il suo entourage"). un vero peccato che la Corea del nord abbia quei difetti, è un regime che fosse privo dell'oppressione che lo costituisce potrebbe anche funzionare bene. infatti wealfare e istruzione sono gratuitamente messi a disposizione dei cittadini, ma vige il peggior comunismo della storia, di un genere che neanche Fidel Castro si sarebbe sognato

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  17. domandina dispettosa dovuta al necessario riconoscimento della natura decaduta del genere umano (su questo punto credo che siamo tutti d'accordo nonostante il background diverso): il genere umano, ha appunto un difetto, quello di ideare gran trovate che poi mette in atto...fino a quando il fautore della gran trovata non finisce invischiato in prima persona. allora lì si che sono guai! senonchè, il fautore della gran trovata che caso mai si trovasse in una posizione di potere, risolve con il trito e ritrito che "alcuni sono più uguali degli altri", vedasi il codice penale che si applica al ladro di galline ma non alle ruberie politiche. e allora ipotizziamo che una legge in stile Corea del nord decreti i campi di lavoro a vita per le tre generazioni intorno a qualcuno che abbia tenuto un comportamento anti-ecologico quale che sia (vabbè che in Corea del nord succede per molto meno, ad es. aver visto un film americano, quando chi ha assistito al suddetto film non venga fucilato all'istante, cosa che peraltro avviene). mettiamo il caso che ognuno di noi, dopo aver giurato fedeltà al regime, si trovi a convivere con un familiare segretamente affiliato al partito anti-ecologista opposto. il nostro familiare, mettiamo nostro fratello, è perfino un temerario al quale non interessano le conseguenze dei suoi atti, l'importante è mandare avanti il partito di segreta afficilazione. per di più magari vuole anche farci un dispetto a causa, che ne so, di vecchi litigi familiari. va in qualche riserva, cattura un piccione (reato punito con il campo di concentramento a vita) e se lo mangia. il bellimbusto di nostro fratello non si preoccupa neppure di non lasciare tracce. l'indomani viene la polizia e arresta tutti quanti, anche noi che fino a quel momento avevamo dato l'anima per il regime ecologista. la domanda è la seguente: chi è contento?

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  18. quote: "Quinto: conflitto virtuoso di interessi
    A questo punto, se so che mi succede questo e quello, sarò io il primo a controllare mio fratello, a fargli un fondoschiena grande così se agendo contro i beni comuni (ecologici e non solo) mette in pericolo me a causa della repressione “collaterale”, ai parenti/correlati.. Si chiama conflitto virtuoso di interessi."

    questo m'era sfuggito e merita una risposta. potrebbe anche funzionare, si, ma...soltanto finchè il giocattolo non si rompe. cioè:
    1) se mio/tuo fratello è un invasato temerario che del fondoschiena a capanna che gli fai non gliene frega una cippa, cosa fai? dovresti incatenarlo a vita in casa, ma non so quanto sia fattibile perchè poi risponderesti per sequestro di persona, non so se mi spiego...
    2) se io e te siamo, mettiamo caso, due disabili che dipendono da lui, mettiamo su sedia a rotelle, mentre nostro fratello può andare e venire, il sedere a capanna come glielo facciamo?
    3) la storia insegna che gli ideologicamente orientati raramente si fanno spaventare da qualsivoglia rappresaglia familiare, è un dato di fatto
    4) non è neanche neessario spingersi così oltre: il mondo è pieno di familiari cocciuti e ostinati all'estremo e contro la cocciutaggine non esiste fondoschiena a capanna che tenga

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  19. 5) chi di voi amerebbe vivere minuto per minuto nell'incertezza del domani (ok, il domani E' incerto comunque, ma sommate incertezze), sapendo che prima o poi sarete arrestati per qualche guaio che un vostro familiare ha combinato? non pensate che queste cose accadranno solo ad altri, ma non a voi, è proprio così che parecchi si sono impallati e continuano a impallarsi. non pensiamo che una cosa del genere riguardi solo gli altri, ma ficchiamoci in testa che ci toccherà da vicino. chi di voi continuerebbe a giurare fedeltà ad un regime che ricambia la vostra fedeltà con un tiro di fucile? e questo solo perchè l'impertinente di mio fratello è sfuggito al mio controllo familiare. da parte mia andrei a subito dichiarare la mia disponibilità al re del paese confinante la cui politica non sia deterministicamente orientata. non so voi...

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  20. La domanda "Chi e' contento?" e', in realta', mal posta.
    Perche' anche sistemi basati sui diritti (?) individuali che conducono al collasso illudono prima con una contentezza diffusa che poi diventa dramma e dolore e annichilazione.

    Qui noi stiamo confrontandoci intellettualmente ma, vorrei sottolineare, che i sistemi "a morale (apparente) individuale" sono strapieni di problemi.
    Eppure sono talmente indiscutibili che... diventa un tabu' anche solo il metterli in discussione. Tutti i sistemi hanno pro e contro, anche quelli incensati!

    Infine le leggi e i sistemi normativi devono aver un'efficacia "statistica", non assoluta. Quindi bisogna tagliare un x% e considerare come sia normale che in queste estremita' il sistema non funzioni.

    Pertalto noi ora siamo nella situazione di fatto di carceri letteralmente esplose (per la crimininalita' importata con i "doni, risorse, multiculturalita', pagatori di pensione, gioiosi fratelli dell'islam religione di pace, facitori di lavori che gli italiani non fanno perche'non si schiavizzano") in cui il "lievismo" renziano, catto, cattocomunista e comunista,porta all'apologia de-facto dell'agire criminale mediante la certezza dell'impunita': una serie incredibilmente lunga di reati diffusi (detti "lievi" dai neosoviet al caviale che non li subiscono) sono stati e depenalizzati e non possono essere puniti proprio per il sovraffollamento carcerario.

    Non c'e' nessun fattore criminogeno piu' efficace della certezza dell'impunita'.
    Quindi stiamo parlando di un sistema teoricamente perfetto e che in realta' sta diventando l'incubo della gerra etnica e islamica in casa, con la nocenza che va dai doni che ti pisciano e cacano sull'uscio di casa, al borseggio, alla rapina, lo spaccio, fino alle molestie sessuali, gli stupri morali-educativi (non ricordo il termine arabo), gli assalti ai treni, le devastazioni dei quartieri, fino alle rapine, agli accoltellamenti poi le stragi e quindi seguira' la guerra civile in Europa, la sirianizzazione dell'Europa.
    Attenti quindi che la realta' NON e' certo quella della costituzione (con la c minucola) cattocomunista piu' bella del mondo.

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  21. "chi è contento" voleva suonare così: chi di voi è disposto a pagare in prima persona per un crimine altrui? per quanto questo "altrui" sia vostro parente stretto. lo fareste, sia pure per amore all'ideologia? fate ad alzata di mano

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  22. quote: "Non c'e' nessun fattore criminogeno piu' efficace della certezza dell'impunita'."
    e qui sono d'accordissimo, ma sanzionare il vero colpevole, quello VERO che ha commesso il fatto fa proprio così schifo al punto da dover per forza punire anche i familiari (magari pure solo loro, dopotutto sappiamo come gira il mondo)?

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  23. quote: "Attenti quindi che la realta' NON e' certo quella della costituzione (con la c minucola) cattocomunista piu' bella del mondo"
    per forza, gli articoli chiave anzichè precettivi sono programmatici. è stata quella la bella pensata dei costutuenti, che evidentemente non si sono soffermati a pensare che in Italia non avreste avuto politici finlandesi. era comprensibile a chiare lettere che il Parlamento non si sarebbe mai azzardato a eleborare le leggi di attuazione, come infatti a distanza di 70 anni non si sogna minimamente di fare

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  24. R "Qui noi stiamo confrontandoci intellettualmente ma, vorrei sottolineare, che i sistemi "a morale (apparente) individuale" sono strapieni di problemi.
    Eppure sono talmente indiscutibili che... diventa un tabu' anche solo il metterli in discussione. Tutti i sistemi hanno pro e contro, anche quelli incensati!

    Infine le leggi e i sistemi normativi devono aver un'efficacia "statistica", non assoluta. Quindi bisogna tagliare un x% e considerare come sia normale che in queste estremita' il sistema non funzioni." Perfetto: volevo solo sottolineare che la discussione su una morale e su delle pene di comunità era iniziata esclusivamente per i reati ambientali: per i reati ambientali non c'è rimedio, mentre le offese fra persone diventano sempre meno importanti in un mondo sovrappopolato...Quindi meglio ostracizzare un intera famiglia che rischiare altri reati ambientali per i quali non c'è rimedio. Oltre al carcere esistono misure appunto come l'allontanamento coatto, la confisca dei beni, l'esclusione parziale o totale dal welfare. In un mondo sovrappopolato proteggere quel che resta della natura è molto più importante di porsi il dubbio di quanta corresponsabilità abbia la moglie o il fratello od i genitori conviventi che non hanno saputo educare, controllare, denunciare in anticipo il cacciatore di frodo od incendiario di turno.La questione è semplice...Last Nana beccati questo...

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  25. vai troppo sul personale e quando si va sul personale è meglio lasciar perdere di crcare di risolvere i problemi: inevitabilmente si finisce con il cercare di risolvere un danno facendone un altro, ma evidentemente c'è paura di rispondere alla domanda. sei disposto a pagare in prima persona per i reati altrui (che siano commessi da familiari o no)? andiamo, rispondere alla domanda. è sempre facile quando si pensa che queste cose accadranno solo agli altri

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  26. non pensare che sia il tuo vicino di casa a trovarsi invischiato in un fattaccio del genere perchè ha una pecora nera in famiglia. oppure l'amico dell'amico. immagina invece che sia tuo fratello ideologicamente orientato e tu non sai mai quello che comincia o finisce di fare. immagina che la pecora nera in casa ce l'ha tu

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  27. La tesi di fondo del post risulta corretta e condivisibile, forse si potrebbe "lavorare" sulle evidenti contraddizioni interne all'ampio e diversificato fronte natalista: ad es. quella tra Turbocapitalismo e Islamismo/Vaticano rig.do al Consumismo...

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    1. Tra islamismo/Vaticano e Capitalismo non vedo grandi contraddizioni, se non a livello di bandiere ( vulgus vult decipi, decipiatur...dicevano i papi di una volta). Sia l'Arabia Saudita che gli altri emirati, custodi dell'ortodossia sunnita, prosperano con il turbocapitalismo. Gli sciiti non sono da meno. Il Vaticano predica bene ma razzola...lo sterco del diavolo, dopo il rogo di Savonarola, profuma di incenso. La chiesa soccorre i poveri con la misericordia e tempera gli eccessi del capitale, di cui gode i benefici. Ma benedice tutti, compreso il turbocapitalismo di stato cinese. Gli investimenti vaticani sono santi ma interessati al libero mercato del capitale speculativo.

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    2. Per la precisione, mi riferivo all'atteggiamento (almeno ufficialmente) OPPOSTO che Islam & Vaticano da una parte e Turbocapitalismo contemp.neo dall'altra hanno nei rig.di della Società dei Consumi: demonizzata dai primi e benedetta dal secondo! Per il resto, condivido queste sue ultime considerazioni...

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  28. il capitalismo che suppone di arricchirsi ulteriormente con la sovrapopolazione fa un errore che pare non vedere: più sovrappopolazione, meno lavoro - meno lavoro, più povertà - più povertà, più senzatetto - più senzatetto, meno compere fino all'esaurimento. niente più compere, niente più entrate. fine del capitalismo

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  29. L'essenza del capitalismo è il profitto, non la creazione di posti di lavoro e il bene comune (questi ultimi sono effetti collaterali che possono alimentare ulteriormene il capitalismo). Se il capitalismo si limitasse a gestire o a mantenere il livello raggiunto cesserebbe di essere capitalismo. È una semplice constatazione senza alcun giudizio morale.
    Ma è possibile incrementare all'infinito il profitto? No, dice Emanuele Severino che ha pubblicato persino un libro dal titolo "La fine del capitalismo". Severino non è un veteromarxista o un comunista. Il suo ragionamento fila: il capitalismo dovendo investire sempre più nella salvaguardia dell'ambiente, che è il fondamento di tutto, vedrebbe assottigliarsi sempre più il profitto che tenderebbe infine allo zero: fine del capitalismo, appunto.
    Questa la teoria, ma per intanto il capitalismo continua la sua marcia apparentemente trionfale.
    Ma c'è un'altra domanda che mi pongo. Se è vero - e sembra davvero esserlo - che il "sistema" (il capitalismo, la macchina mondiale) abbisogna assolutamente dell'incremento demografico per aumentare i profitti, come può questo incremento essere infinito? Il senso comune dice che un simile incremento è semplicemente impossibile (qualcuno può immaginarsi 100 o 1000 miliardi di esseri umani?). Si arriverebbe prima o poi a un tetto. Avanziamo l'ipotesi che dieci o quindici miliardi di persone ci possano davvero stare, grazie alla tecnologia, il progresso, la fusione nucleare e altre diavolerie. Abbondiamo pure, come diceva Totò: facciamo pure venti, anzi trenta miliardi, to', voglio essere generoso (insomma, il termitaio umano, l'avvento dell'uomo-formica). Ma arrivati a quel punto, ammesso ovviamente che ci si possa arrivare, ci sarà ancora un capitalista, un papa, un Giuliano Ferrara che dicano: questo è niente, l'avventura continua, non ci sono limiti al progresso, alla creatività dell'essere umano?
    Il teologo ex cattolico Drewermann si era fatto due conti (seri, il personaggio è una persona rispettabilissima e ferrata nelle scienze) e indicava trent'anni fa in 1,5 miliardi il numero ideale o ecocompatibile di esseri umani. Sartori diceva che sei miliardi sono troppi per la terra - alla lunga. Cifre opinabili probabilmente, comunque si ponevano entrambi la questione del limite: questione risibile per economisti, capitalisti, religiosi, mentecatti vari.
    Mi chiedo, mi sono spesso chiesto (senza aver ottenuto una risposta da nessuno): vabbè, continuiamo pure (a farci del male) a moltiplicarci, ma a un certo punto dovremo fermarci, no? Facciamo quindici o venti miliardi, to', mi piace abbondare.
    Del resto, considerato anche il calo del tasso di natalità un po' ovunque - tranne che in Africa - l'ONU sosteneva che saremmo arrivati a nove miliardi entro il 2100. Balle! Supereremo i nove miliardi già nel 2050 (salvo guerra termonucleare, asteroide, epidemie imparabili). Difatti le stime dell'ONU sono sempre al rialzo, già si parla di 11 miliardi virgola qualcosa per il 2100. Io penso che si supererà anche questa cifra, nonostante l'invecchiamento della popolazione.
    Ma è chiaro che è difficile restare stabili, restare diciamo a 11 miliardi. E già immagino gli alti lai dei soliti noti (papa, islamici, Giuliano Ferrara - be' questo sarà schiattato nel frattempo) perché la popolazione cala: chi ci pagherà le pensioni, chi assisterà i malati di Alzheimer, e poi i consumi calano, i posti di lavoro pure ecc. ecc. Un nuovo inverno demografico all'orizzonte, mannaggia.

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    1. "Ma è possibile incrementare all'infinito il profitto?"

      Si', e' possibilissimo. Sembra impossibile solo a chi crede che il profitto sia definibile ipse dixit una volta per tutte, oggi ad esempio che consista nel vendere piu' automobili fino alla fine dei tempi. In realta' cosa sia "profitto" dipende fortemente dalla cultura del momento, cio' che oggi crediamo sia profitto un secolo fa sarebbe stato considerato pazzia, e fra un secolo lo sara' ugualmente. Il profitto si adatta ai tempi, puo' essere profitto anche la decrescita, se la maggior parte della gente se ne convince (tant'e' che il business che oggi va per la maggiore e' quello ecologico-green, non c'e' cosa che si venda di piu' di quella che si autoproclama tale (di solito ipocritamente, ma questo e' un altro discorso ancora).

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    2. "A un certo punto dovremo fermarci, no?"

      Forse la via d'uscita dal 'cul de sac' correttamente sottolineato da Sergio sta nella constatazione (a mio modesto avviso dettata da semplice buon senso) che innanzitutto dovrebbe limitare le nascite chi ha già MOLTO POCO per sfamare se stesso, risorse naturali disponibili comprese! Tuttavia appare altrettanto evidente che costui/costei generalmente abbisogna di essere adeguatamente e laicamente informato/educato/incoraggiato in tale direzione, mentre invece l'ormai anacronistica e nociva tesi secondo cui 'il numero è potenza' continua a imperversare un po' dovunque (vedasi il post iniziale)...

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    3. Claudio, ma finanche dal punto di vista storico sono proprio quelli che non hanno di che sfamare se stessi a figliare alla velocità del suono. risparmio le motivazioni che continuavo ad ascoltare anno dopo anno...

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    4. quote:"mentre invece l'ormai anacronistica e nociva tesi secondo cui 'il numero è potenza' continua a imperversare un po' dovunque"
      cinquemila anni fa (anche tremilaanni fa) era vero

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  30. quote: "chi ci pagherà le pensioni,"
    di sicuro non la generazione di disoccupati dei nostri tempi. se il lavoro manca perchè si è in troppi e per giunta ad alcune categorie è pure permesso avere 3 impieghi contemporaneamente, per non parlare del fatto che spesso e ben volentieri il lavoro si trova per via dei soliti amici degli amici "chi ci pagherà le pensioni" oramai è una domanda di circostanza. ma chi ci va più in pensione? e con la disoccupazione per forza che i consumi calano, anzi cessano, una volta che il disoccupato si è trasformato in un senzatetto. che ci vuole troppo a capirsi?

    quote: "chi assisterà i malati di Alzheimer"
    se ci fosse un sistema pubblico più funzionante questa domanda non si farebbe...

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  31. Fanpage.it: Calano ancora le nascite, se il sistema Italia regge è grazie agli stranieri. http://google.com/newsstand/s/CBIwnuWKkjU


    A voi l'ultima follia.

    L'unico motivo per cui dicono di fare più figli è che servono per pagare le pensioni.
    L'attuale sistema pensionistico è stato creato pensando ad un aumento indefinito della popolazione umana.
    Finché non si trova un altro pianeta questo non è più sostenibile è brutto vivere in città ammassate inquinata.
    Che cambiano il sistema pensionistico.

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  32. Arrotondiamo?

    Notizia choc di Televideo Svizzero di oggi, 22 giugno (la RAI non dà queste notizie) :

    «UNO: Nel 2050 saremo 10 miliardi»

    Come si vede le proiezioni sono sempre al rialzo anche se il tasso di natalità cala (e in Italia sprofonda). E nel 2100 la popolazione mondiale - sempre secondo questa fonte UNO - arriverebbe a 11,2 miliardi.
    Nel testo però - con mia immensa soddisfazione - si precisa che nel 2050 saremo per l'esattezza appena 9,9 miliardi, non proprio 10. Ammetterete che c'è una bella differenza: 9,9 è ben altra cosa da 10. 10 è un colpo da k.o., un gancio, e in fondo anche una cifra approssimativa, sicuramente arrotondata. Invece 9,9 miliardi fa meno impressione e la cifra sembra anche più accurata, precisa (ma magari hanno tolto qualche decimale: che impressione farebbe comunicare che saremo 9,999 miliardi?).
    Personalmente arrotonderei anche la cifra per il 2100 (a parte che dubito che saremo esattamente o quasi 11,2 a questo ritmo africano). Che ne direste di un bello e franco 12 miliardi, molto più probabile? Anzi, continuando di questo passo facciamo pure 15 miliardi. E non venite a raccontarmi che il tasso di natalità cala ovunque e potremo persino collassare per la rapida scomparsa di miliardi di vecchi. Intanto cresciamo, continuiamo a crescere e gli interrogativi e il disagio crescono pure.
    Ma mi raccomando, eh! Niente catastrofismi. La specie homo sa adattarsi e ci riuscirà anche stavolta, magari con qualche intervento sul patrimonio genetico. Forse avremo l'homo sardina che non avrà bisogno di molto spazio e si accontenterà di poco.

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