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lunedì 12 settembre 2011
SEMBRAVA UN'EVOLUZIONE.....
INVECE SI E' TRATTATO DI UNA INVOLUZIONE
Il Pitecantropo (B) infatti si era adattato all'ambiente, senza procurarvi distruzioni o ferite. Gli ominidi erano in numero limitato (alcune centinaia di migliaia), e vivevano in perfetta simbiosi con il resto del pianeta. L'evoluzione portò ad un accrescimento della scatola cranica e dell'encefalo in essa contenuto, insieme alla riduzione del massiccio facciale e delle sporgenze sovraorbitarie. Le capacità manuali, la stazione eretta, le attività intellettive e la cultura si sono sviluppate enormemente soprattutto nell'ultimo mezzo milione di anni, fino ad arrivare all' Homo sapiens sapiens. Chi immaginava che proprio questo, l'esemplare più evoluto dei primati, portasse il pianeta alla distruzione? Il tutto poi in maniera accelerata, con una attività umana di annichilimento della natura cresciuta in maniera esponenziale negli ultimi due-tre secoli. Purtroppo insieme alla scatola cranica è cresciuto l'egoismo metafisico di questo primate, che ha basato ogni sua azione su un pensiero antropocentrico che ha ignorato tutto il resto della biosfera. Il risultato è il mondo che abbiamo sotto gli occhi, già devastato irreparabilmente, ed avviato ad un futuro che, a definire da incubo, si pecca di ottimismo.
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Un commento corrosivo e paradossale, il tuo, caro Agobit, ma centrato al 100 %.
RispondiEliminaAbbiamo cavalcato l'entropia con immane incoscienza, e la stiamo lanciando ad un galoppo sempre più forsennato.
Ti rinnovo i complimenti per il bellissimo blog.