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mercoledì 27 novembre 2013

La Beffa della Conferenza di Varsavia


Nuova Beffa Ecosostenibile alla Conferenza di Varsavia (COP 19) . Si sono riuniti i governi di vari paesi di tutto il globo per stabilire che non si può fare niente o poco meno contro il riscaldamento climatico dovuto alle emissioni di gas serra. Il più chiaro è stato il Giappone:   ha candidamente annunciato di non essere in grado di sostenere l'impegno di un taglio delle emissioni di gas serra del 25 per cento rispetto ai livelli del 1990. La percentuale alla sua portata è del 3 per cento. Da scoppiare dal ridere. A seguire la dichiarazione di Christiana Figueres, segretario dell’UNCCC, che ha detto ai rappresentanti del World Coal Association, che il carbone non va tanto bene perché è una materia prima tra le peggiori quanto ad impatto ambientale e ad emissioni di anidride, però si deve continuare ad usarlo, magari con accorgimenti che ne riducano l’impatto per il bene di tutti. Cosa significa? Nulla. Specifica la Figueres che l’uso del carbone può continuare se è compatibile con l’obiettivo di contenere entro i due gradi Celsius l’incremento della temperatura media globale. Cosa significa? Nulla di nuovo, quindi bene così. L’invito ai produttori di carbone sembrerebbe quello di diversificare il portafoglio, investendo sulle energie cosiddette rinnovabili, così come hanno già fatto diverse compagnie petrolifere e del gas. Poiché le rinnovabili non incidono sulle emissioni per un bel niente, in quanto inutili per la domanda energetica industriale e le altre esigenze principali, traduco la cosa così: continuate a produrre veleno, l’importante è che ci appiccichiate sopra l’etichetta verde “contribuisce alle rinnovabili” e così salvano l’anima e il portafoglio. In fondo trovare la parola "Rinnovabile" scritta ogni tanto e da qualche parte,  acquieta gli animi e rende tutti sereni: si tratta di roba equasolidale e sostenibile. Si può continuare -ergo- a bruciare miliardi di tonnellate di idrocarburi e che si fottano le calotte polari e i polmoni della gente! Tutti hanno fatto marcia indietro, dagli Stati Uniti alla Cina, dall’India al Sud america. Dell’effetto serra non frega niente a nessuno. Forse non ci credono, forse non esiste. Norvegia, Regno Unito e Stati Uniti, seguendo il consiglio di fare qualcosa di buono onde nasconderci sotto il malloppo puzzolente, si sono impegnate a ridurre il processo di deforestazione, allocando a questo progetto 280 milioni che verranno gestiti dal BioCarbon Fund della Banca Mondiale. Polonia, Russia e Ucraina si oppongono a tutto e sono ultrafavorevoli al gas e petrolio di scisto, sparando nel sottosuolo i peggiori solventi e liquami e facendo sgusciare fuori miasmi di metano, gas, petroli, zolfo, solfuri e altre diavolerie che andranno ad inquinare le terre e le acque per chilometri quadrati,  mentre l’Unione Europea si tappa gli occhi e predica bene, senza tuttavia fare nulla. Chi può continua beatamente a farsi le sue centrali nucleari, e forse sono i più lucidi, come Cameron ed Erdogan. Per finire il solito: nessuno ha parlato dell’esplosione demografica alla base dell’aumento delle emissioni di gas serra ed altri inquinanti nell’ultimo secolo. La sovrappopolazione per COP19 non esiste. Non è un problema. Conseguenti sono le previsioni che si possono fare: questa conferenza di Varsavia è l’ennesima Beffa e non servirà a nulla, come a nulla è servita quella di Kyoto. La prossima di Parigi nel 2015 sarà ugualmente inutile. Ci guadagneranno solo i partecipanti, gli esperti con le provvigioni per le consulenze, le residue imprese che producono rinnovabili solo grazie agli incentivi, ed altre amenerie del genere.  Se abolissimo del tutto queste Prese in giro, non se ne accorgerebbe nessuno, e la Terra forse respirerebbe perfino meglio.

4 commenti:

  1. Dall'inizio degli anni Sessanta ad oggi la superficie glaciale sulle montagne del Piemonte si è dimezzata.
    http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=185063

    In Sicilia le persone andavano a mare anche a inizio Novembre di quest'anno.


    A essere obbiettivi, dovremmo dire che LA SOLUZIONE ancora non esiste; ma se non esiste, come minimo la si dovrebbe cercare con grandi investimenti.

    Certo che il futuro non si preannuncia tanto sereno...

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  2. I tabù sono due e non so quale sia più radicato
    - decrescita e diminuzione non demografica
    - decrescita demografica
    Il problema è che il modello attuale nei suoi due cardini di liquidità (capitalismo parassitario e consumismo sociale) si nutre dell'aumento del volume (consumi e numero di consumatori) della piramide sociale.
    La pseudo democrazia demagogica quindi ha un patto al BAU (e all'ecocidio) in cui classi dirigenti e classi non dirigenti sono corree.
    Detto popolarescamente, sarebbe come voler raddrizzare le gambe ai cani.

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  3. << I tabù sono due e non so quale sia più radicato
    - decrescita e diminuzione non demografica
    - decrescita demografica >>

    Secondo me è più radicato il secondo, perchè è molto più genetico che culturale.
    E non mi stupirei se il primo non fosse altro che un riflesso ed una conseguenza del secondo.

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  4. Nei paesi nei quali le donne si sono emancipate dalla degradante condizioni di fattrici sfornapargoli (in genere paesi a forte connotazione religiosa fondamentalista) alle si riducono e vengono ridotte i numeri di figli per donna sono già virtuosi (e.g Italia con 1.2 figli per donna) e ciò consentirebbe una sensibile decrescita demografica (purtroppo annullata dalla catastrofe delle immigrazioni di massa e dalla natalità aberrante di varie comunità immigranti ancora a forte connotazione religiosa).

    Esistono paese nei quali invece esiste una tendenza di massa ad una vita non consumista?

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