Caro Daniele,
Ti chiedo ancora una volta la cortesia di inviare alcuni miei, brevi, commenti al tuo Blog.
*Come al solito, risponderò in ordine sparso e purtroppo a solo una limitata parte delle domande, alcune realmente utili per lo sviluppo dei nostri esperimenti: ringrazio in anticipo gli autori dei messaggi.
*Nei prossimi 6 giorni sarò impegnato a Ginevra, quindi NON Ti disturberò più.
A) La nostra potenza di ingresso precedentemente era di 90-160W.
A1) Attualmente, da quando abbiamo ottenuto evidenza sperimentale del fenomeno di NTC (Coefficiente di Temperatura Negativo della Resistività) apparentemente CORRELATO con una sorgente imprevista di energia, la potenza di ingresso è stata via-via ridotta fino agli attuali 50-60W.
B) Ricordo che normalmente i metalli si comportano come PTC, cioè la loro resistività AUMENTA all'aumentare della temperatura.
B1) NON abbiamo fenomeni di "resistenza dinamica negativa", come scoperto, alla fine degli anni '60 dal Premio Nobel Leo ESAKI (Giapponese): DIODO TUNNEL.
In altre parole, in tale caso, all'aumentare della tensione di polarizzazione del diodo si ha un primo tratto "normale", cioè la corrente aumenta all'aumentare della tensione, successivamente, superata una certa tensione, si ha un brusca RIDUZIONE della CORRENTE, fino ad un certo valore minimo (=> Resistenza Dinamica Negativa).
Superato tale minimo, il tutto si ricomporta normalmente come un usuale diodo a semiconduttore, che tutti ben conosciamo. Il tutto dipende debolmente dalla temperatura, entro un certo intervallo.
C) È curioso (o significativo???) il fatto che la moglie di Esaki sia una "fans" della Fusione Fredda.
Ho avuto modo di saperlo personalmente poichè impegnati in un Congresso Nazionale della Società Italiana di Fisica e mia moglie (Giapponese e Chimica esperta di nanoparticelle) ha parlato a lungo con la moglie di Esaki...
C1) Altra coincidenza: Leo Esaki e Brian Josephson (noto "fan" della CMNS) hanno ottenuto il premio Nobel lo stesso anno (1973).
C2) Forse i fenomeni di Tunneling, in senso lato, potrebbero essere coinvolti: ci stiamo pensando........
D) Poichè utilizziamo calorimetria a flusso, come giustamente ricordato da un blogger, essa è AUTOCALIBRANTE. In altre parole, si riescono agevolmente ad effettuare misure assolute di potenza (il nostro fluido di raffreddamento è acqua ultrafiltrata e decalcificata). Il flusso viene mantenuto a monte costante tramite l'azione combinata di 2 pressostati ed un capillare.
Inoltre, per ulteriore sicurezza:
D1) Il flusso dell'acqua viene misurato COSTANTAMENTE tramite flussimetro per acqua (3 tau=5 secondi) e regolarmente, ogni 2-3 ore, l'acqua in uscita viene raccolta e pesata (indeterminazione della bilancia 0.1g, FS=2000g; peso tipico dell'acqua 900-1100g).
La indeterminazione sulla potenza in uscita è generalmente inferiore ad 1W e tiene conto delle indeterminazioni dei due termometri (termocoppie corazzate di tipo K in SS) oltre che di variazioni ambientali. Primo dell'utilizzo le termocoppie (tipo ad alta risoluzione) sono state da me caratterizzate per verificarne le specifiche. Inoltre, circa ogni 1-2 mesi, senza toglierle dall'apparato, vengono ricontrollate sugli 0 utilizzando acqua in ingresso opportunamente riscaldata o raffreddata.
D2) Il sistema, prima dell'utilizzo con Idrogeno e/o Deuterio, viene a lungo caratterizzato con He, Ar, Xe, e loro miscele, oltre all'aria ed il vuoto.
D3) Per completare la descrizione, ripetutamente pubblicata, noi in genere abbiamo tre fili:
D3A) il primo è cosidetto ATTIVO,
D3B) il secondo è dello stesso materiale del primo ma con praticamene assenti trattamenti superficiali di nano-coating,
D3C) il terzo è Platino ultrapuro ed è usato come RIFERIMENTO.
E) Combinando, e STUDIANDO, la risposta con le varie combinazioni riusciamo a capire, con un certo margine di sicurezza, se è presente una qualche anomalia termica.
F) Ovviamente, poichè non abbiamo mai ottenuto, a livello costante, eccessi di potenza così elevati tipo Rossi e/o Defkalion, siamo sempre molto prudenti nell'esporre i nostri modesti risultati.
G) NON ABBIAMO ANCORA il Controllo del fenomeno PTC-->NTC, ma solo più o meno vaghe ipotesi di lavoro.
H) Quanto avremo risolto il punto G, ritengo che non dovrò andare a Ginevra, come in questi giorni, ma dovrò allungare il viaggio di altri (circa) 2000 km, sempre verso il freddo Nord...
A parte scherzi, Ti ringrazio per il lavoro che stai facendo per me.
Francesco CELANI
(Dal Blog 22passi di Daniele Passerini)
Nota del curatore del Blog:
Allego l'indirizzo web con le Slides dell'intervento che domani Celani farà al congresso di Ginevra: http://www.22passi.it/downloads/WSEC2012%20Present.pdf
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