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lunedì 10 ottobre 2011

DOSSIER DELLA CEI: IN ITALIA POCHE NASCITE!



Dice la Conferenza episcopale italiana che "nel 2050 in Italia ci sarà un crollo della popolazione in età lavorativa unico al mondo". In base ai dati elaborati da due demografi, Giancarlo Blangiardo (Milano Bicocca) e Antonio Golini (Roma Sapienza) la Cei denuncia "il lento suicidio demografico italiano". Le cause sono riconducibili, secondo la Cei, alle politiche economiche degli ultimi decenni, che non hanno aiutato la famiglia. Infine i vescovi denunciano l'insufficienza della immigrazione a ripianare il calo demografico , anche perché -secondo loro- gli immigrati si integrano talmente bene che fanno poi pochi figli.
Che dire? C'è veramente poco da dire. Un solo dato basti a denunciare la mistificazione della Cei: l'Italia non è mai stata così popolata come oggi, nonostante che già dagli anni 70 i vescovi denunciassero i cosidetti pericoli delle poche nascite. In Italia siamo 60 milioni, un numero mai raggiunto in passato, con una densità abitativa mai vista. L'Italia è un paese letteralmente distrutto dalla sovrappopolazione, le coste sono cementificate, le campagne sempre più sottratte all'agricoltura ed edificate, l'aria è irrespirabile nei centri abitati sempre più estesi. Aumentano i tossici immessi nell'ambiente, nelle acque e nell'atmosfera. Discariche e liquami sono ormai il paesaggio consueto del nostro paese e i ricordi degli anziani ci dimostrano che in una generazione il paese è cambiato fino a divenire irriconoscibile. Ma nonostante questo, i sacerdoti del dio antropomorfo continuano a voler trasformare il mondo in un carnaio. I sacerdoti del dio antropomorfo non amano la natura, le montagne, le foreste, le acque cristalline, i paesaggi incontaminati. Per loro la natura e gli animali sono roba a disposizione della voracità dei figli del dio antropomorfo. Per loro il mondo è discarica e si santifica solo con la riproduzione industriale della specie homo. Che cos'è questo se non il più volgare dei materialismi, perché vogliono corpi, corpi, corpi, solo corpi umani? Che si stia perdendo la spiritualità, ogni spiritualità, a costoro non frega niente. Il loro è il vero nichilismo contemporaneo, perché questa distruzione della natura è una distruzione del mondo, di ogni cosa, di ogni specie animale e vegetale, ma è anche una distruzione dell'uomo come essere vivente inscindibilmente legato alla natura. Il regno di dio che auspicano è un incubo: un regno avvelenato perché l'uomo -con infinita superbia- è stato posto davanti a tutto facendone un demone distruttore. E' lo stesso nichilismo che il cattolicesimo rivela nella propria idolatria necrofila: l'adorazione dei morti che lo contraddistingue corrisponde al desiderio di un mondo morto nella natura, un mondo invivibile.

1 commento:

  1. Spaventoso, davvero spaventoso, caro Agobit.
    Per rispetto delle loro capcità mentali, quasi quasi mi auguro che siano in mala fede. Ma non ci giurerei.
    Certo, la presenza di tante persone, meglio se in difficoltà sociale ed economica, è tutta manna per le religioni organizzate. Per loro vuol dire un potere sempre più grande e pervasivo.
    In fondo, non so più chi l'ha detto, il vero grande nemico delle grandi religioni è il benessere.

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