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venerdì 26 maggio 2017

Vaccinazioni e incongruenze

Allora cerchiamo di ricapitolare alcuni punti in tema di malattie infettive e vaccinazioni in Italia. Il Ministero della sanità ci rassicura che i casi di meningite da meningococco in Italia sono in linea con quelli degli anni scorsi, e sono stabili da decenni. Bene, ma allora, se non ci sono aumenti di casi in corso, perché inserire la vaccinazione antimeningococco B e C tra quelle obbligatorie con il recente decreto legge?
Sempre al riguardo del vaccino anti-meningite ci viene detto che non è vero che il meningococco ci venga portato dai migranti dell'area africana (soprattutto zona sub-sahariana). Lì ci sono molti casi di meningite ma non hanno nulla a che vedere con i casi in Italia (dove prevalgono i ceppi B e C) in quanto i casi africani sono da ceppi e sottogruppi diversi dai nostri, è il mantra che continuamente ci ripetono giornalisti, politici ed esperti del ministero. Bene, ma allora perché se uno va sul sito "Viaggiaresicuri" del Ministero degli Esteri vi trova che per viaggiare nell'Africa sub-sahariana è necessario vaccinarsi contro il meningococco B e C?
Per quanto riguarda il morbillo ci dice il Ministro della Sanità che ci sono 2000 casi solo in questi primi mesi del 2017 a fronte dei 200 dell'anno scorso. Anche in questo caso la colpa, dice il Ministro, è degli Italiani che non si vaccinano, pertanto viene introdotta l'obbligatorietà per i bambini. L'obbligo, spiegano, serve non solo a proteggere dalla malattia ma anche a ridurre i portatori del virus che spesso alberga nei non vaccinati. Con una certa demagogia ci viene spiegato che vaccinarsi è un obbligo sociale perché protegge anche i bambini e adulti sensibili per immunodeficienza e in ogni caso riduce l'incidenza e le complicazioni, tra cui le invalidità permanenti (ad esempio per encefalite) e la mortalità da morbillo. Vaccinando tutti i bambini e diminuendo il numero complessivo dei non vaccinati, ci spiegano, si riduce la circolazione del virus. Anche a questo scopo viene introdotta l'obbligatorietà. Benissimo.
Ma sempre leggendo il sito Viaggiareinformati del Ministero degli Esteri si scopre che il morbillo è endemico in varie zone dell'Africa e del Medio Oriente e per recarsi in quei paesi è necessario vaccinarsi. Vuoi vedere allora che l'aumento di casi in atto in Italia viene sia a causa degli italiani che non si vaccinano, sia da coloro che immigrano illegalmente senza essere soggetti a controllo sanitario e obbligo alla profilassi vaccinale? Che l'immigrazione possa portare il morbillo lo testimonia una legge dell'Arabia Saudita, paese che riceve ogni anno centinaia di migliaia di pellegrini alla Mecca e dove il politicamente corretto non vige. L'Arabia, si scopre leggendo le regole per il pellegrinaggio, prevede l'obbligo per il pellegrino di vaccinarsi contro il morbillo e di fornire alle autorità locali il certificato di avvenuta vaccinazione.
Come mai il Ministero italiano introduce l'obbligo di vaccinarsi per i bambini italiani e lo raccomanda per molti adulti a rischio e non prevede nessun obbligo per chi arriva nel nostro paese sui barconi? Perché non si fa come in altri paesi che vaccinano obbligatoriamente i richiedenti asilo? Demagogia dopo demagogia siamo l'unico paese al mondo che prevede l'obbligatorietà per i propri cittadini per ben dodici vaccinazioni con gravi pene per i non adempienti, tra cui la perdita della genitorialità. Molti paese europei non hanno alcuna vaccinazione obbligatoria, tra cui Inghilterra, Austria e Germania. La Francia prevede l'obbligo per solo 4 vaccini. Il Belgio per uno. Negli Stati Uniti sette vaccini sono raccomandati per l'iscrizione nelle scuole, ma sono ammesse deroghe per credenze religiose o filosofiche (non sono previste sanzioni). L'Italia è il paese con il più alto numero di obblighi vaccinali per i suoi cittadini, e nessun obbligo sanitario per chi è illegale, a cui è riservato solo un superficiale ed inefficace controllo di scabbia e altre malattie cutanee, unendo ad una abissale inefficienza una altrettanta abissale arroganza di stato. Si concedono a gogo diritti e assistenza, ma non si sottopongono a controlli sufficienti e a obblighi vaccinali i migranti lasciando -all'italiana- che operatori della marina e ong si proteggano con mascherine e tute anticontagio, e abbandonando poi il resto della popolazione ai rischi di un mancato controllo sanitario. Quanti di quelli che arrivano sono già vaccinati? Con quale sicurezza sanitaria immettiamo nel nostro paese persone provenienti da aree endemiche (tbc, poliomielite, meningite, aids, morbillo, lehismaniosi, ecc.)senza alcuna profilassi? Il tema della vaccinazione e rigorosi controlli sarebbe un buon esempio di concessione di diritti in cambio di doveri.

9 commenti:

  1. Te sei un lurido rassista! La boldrina ti farà punire dalla Sua maggistratura! Vergogna, incivile! (spero sia chiaro il tono)

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  2. Mi affido alla clemenza della Boldrini...se non ci sarà' mi accontenterò' di due arance al giorno, grazie

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  3. Data la ragione sociale del blog, non puo' non interessare questo articolo:
    http://www.limesonline.com/cartaceo/la-demografia-prima-di-tutto

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  4. Un altro buon esempio di "concessione di diritti in cambio di doveri" (da parte del c.d. Mondo occidentale) sarebbe vincolare l'erogazione di fondi per lo sviluppo al c.d. Terzo Mondo (con partic.re rifer.to all'Africa sub-sahariana) all'effettiva implementazione di razionali politiche di birth control & family planning, magari a partire da capillari campagne di informazione contraccettiva.

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  5. quote: "Un altro buon esempio di "concessione di diritti in cambio di doveri" (da parte del c.d. Mondo occidentale) sarebbe vincolare l'erogazione di fondi per lo sviluppo al c.d. Terzo Mondo (con partic.re rifer.to all'Africa sub-sahariana) all'effettiva implementazione di razionali politiche di birth control & family planning, magari a partire da capillari campagne di informazione contraccettiva."
    e a seguire dalla promozione massiccia della scolarità, che di danni ne eviterebbe a palate. scolarità significa maggiore consapevolezza e presa di coscienza. e per finire con la distribuzione gratuita di preservativi per i giovani sposi (che però con la scolarità arriveranno al matrimonio in età veramente adeguata)

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    1. Dopo aver letto l'ultimo articolo pubblicato su questo sito (Potere e demografia: il lavaggio del cervello), mi sento in dovere di mettere in guardia: la scuola è uno tra i veicoli tramite i quali viene messa in atto la formazione delle menti descritta da Agobit. Lo dico sapendo quel che dico, chi tentasse di proporre modelli educativi "controcorrente" avrebbe vita difficile e con ogni probabilità sarebbe rimosso dal suo ruolo in tempi abbastanza rapidi. Evitate le idealizzazioni, la scuola è solo un pezzetto dell'insieme, non c'è motivo di postularne una qualsivoglia forma di superiorità.

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  6. mr Key, me ne rendo conto, purtroppo questo problema c'è. solo che l'analfabetismo tout court fa ancora più danni e in proporzioni micidiali. non a caso in quanto la donna europea che come minimo è diplomata, bene o male, indipendentemente dall'ideologia dei professori e dei libri di testo, non è arciconvinta che la propria unica funzione sia equiparabile a quella di una mucca da allevamento come invece ne è, all'esatto opposto, altrettanto arciconvinta la donna africana analfabeta al 100% che si sente in dovere di sformare 24 figli. insomma, tra due mali, io scelgo il meno peggio. anche le mie pietose scuole dell'obbligo erano orientate, se non ricordo male, all'ideologia comunista, ma se non avessi avuto un'istruzione adeguata, non sarei poi passata al materiale autodidattico e al pensare autonomo su tematiche di difficile lettura e interpretazione (tranne il punto natalismo sfrenato in condizioni miserevoli, ricordo che in tal caso già alla terza elementare ci arrivavo, seppure banalmente a causa dell'età, a pensare che in Africa morivano di fame perchè si mettevano a fare troppi figli, mentre nei paesi dove la gente si sposava ben più tardi e ne faceva solo due riusciva a campare)

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  7. Un poò di chiarezza scientifica ( da iscritto all'ordine dei medici): i vaccini sono una delle poche tecniche "sostenibili" in medicina al contrario degli antibiotici. Quanto agli immigrati il problema più grande è la Tubercolosi specie per quelli provenienti dai paesi andini: gli "aiuti" internazionali negli ultimi 30m anni hanno contribuito a selezionare in loco un 4-5 % ( che non è poco) di forme antibiotico resistenti, (Il bacillo tbc è per sua natura molto ostico da aggredire cmq), dei veri esperimenti di propagazione di multiresistenze anche per altre sovrainfezioni...Insomma da un punto di vista medico, cioè di rapporto costo beneficio biologico e sociale, tutti gli immigrati positivi alla TBC andrebbero respinti sull aprima spiaggia africana, ed i malati di tbc multiresistente, comunque destinati a morite nel gior di qualche anno al massimo, non più curati con costosi cocktail di anitbiotici ma isolati in quelli che una volta erano chiamati "sanatori"....Detto questo comunque gli antibiotici sono spacciati epr tutti nel giro di pochissimi lustri, e si torneà a morire di polmonite batterica come 80 anni fa nel giro di poco...Siamo intervenuti a piede testo nell'equilibrio fra procarioti ed eucarioti con gli antibiotici per tutti negli ultimi 70 anni: è la morale dei diritti individuali, la stessa che permette non solo l'aumento ma un non drastico calo della popolazione, che non è più sostenibile...Gli antbiiotici avrebbero dovuto essere usati non la metà delle volte, ma cento volte meno sul piano dell'equilibrio biologico, solo come farmaco salvavita e solo in ospedale e mai troppe volte nello stesso paziente...(Quindi anche l'allotrapianto d'organo è un falso progresso tutt'altro che sostenibile, come per tutti i casi delle persone con gravi deficit immunitari)

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