Il surriscaldamento globale si fa sentire e come. Questo mese la Groenlandia ha registrato il più alto tasso di scioglimento dei ghiacciai degli ultimi 150anni. In alcuni punti lo scioglimento è stato tale da registrare una diminuzione del 97% delle piattaforme di ghiaccio.
I risultati provengono da 3 satelliti indipendenti della NASA che hanno dimostrato come anche nella regione centrale, spessa oltre 2 chilometri, il ghiaccio si sia sciolto ad una velocità mai osservata prima. La causa principale è dovuta ad una forte ondata di caldo iniziata alla fine di maggio che ha investito tutta la Groenlandia. Nella immagine seguente è possibile visualizzare la portata dello scioglimento:
(FONTE NASA)
I poli non stanno conciati meglio, e sono ormai anni che si assiste ad una costante inarrestabile riduzione dei ghiacci polari, con forte immissione di correnti di acqua dolce e innalzamento dei mari. Tuttavia nessuno si preoccupa. Le curve di consumo di petrolio, gas e carbone sono tutte in forte ascesa. La Cina, gli Usa, l'India, il Brasile e tutte le economie principali del pianeta (Europa compresa) continuano a bruciare idrocarburi con immissioni quotidiane di migliaia di tonnellate di anidride carbonica in atmosfera. Complice la ridicola speranza nelle cosidette energie rinnovabili, la cui inefficienza e incapacità di sostituire le fonti classiche è davanti agli occhi di tutti, nonostante gli incentivi miliardari, soldi degni di miglior utilizzo: ad esempio lo studio e lo sviluppo delle centrali nucleari di quarta generazione e quelle a fusione.
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