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sabato 27 febbraio 2010

Lettera ai verdi

Non si potrà mai invertire la direzione in cui sta andando il mondo se non si cambia il pensiero dell’uomo. L’errore che fanno i verdi è di credere che intervenendo sulle cose si possa salvare il mondo. Heidegger direbbe che si cerca di capire gli enti senza comprendere l’essere. In altre parole si cerca di intervenire sulla superficie del mondo (il mondo come oggetto) ma non si interviene sul modo di pensare dell’uomo, su come l’uomo vede e vive il suo mondo e il mondo in generale. Così i verdi tentano di cambiare il modello di sviluppo della società o il sistema economico capitalistico sperando di recuperare o meglio di creare, rifacendosi al marxismo o a modelli di decrescita, una società che rispetti l’ambiente. Ma se l’uomo continuerà a pensare come pensa non si creerà nessuna nuova società. Sia il marxismo che le visioni che propaganda Latouche non affrontano il rapporto tra l’uomo e il suo modo di essere nel mondo, il modo cioè in cui l’uomo pensa il mondo. La logica stessa del pensiero occidentale (ed orientale) è una logica di appropriazione e di produzione. Il rapporto dell’uomo con la natura è di puro utilizzo, la natura per l’uomo è cosa, cosa tra le cose. Anche per le ideologie anticapitaliste il mondo serve a l’uomo, come cosa da utilizzare per i propri bisogni (“a ciascuno secondo i suoi bisogni…”). La logica stessa è logica della appropriazione, della trasformazione e del produrre. Produrre il prodotto del lavoro umano, ma non solo. In questa logica il mondo è un mondo da trasformare a immagine dell’uomo, un puro ambiente da “antropizzare”. L'ambiente naturale è un puro sfondo, un magazzino per l'attività e la produzione umana. L'uomo non "pensa" la natura per quello che è, la oblia nel proprio fare. La produzione è un valore assoluto, è la misura dell'antropizzazione e oggettivazione del mondo. Produrre quindi cose per l’uomo, ma anche produrre altri uomini. Anche la produzione incondizionata e senza fine di altri umani serve ai bisogni dell’uomo (chi ci pagherà le pensioni?). Così il mondo si riempie di miliardi di persone e di miliardi di oggetti, si cementifica e si asfalta per i bisogni dell’uomo. Bisogni infiniti. I soli limiti sono sempre per e in favore dell’uomo. Secondo il pensiero "politicamente corretto" non bisogna creare diseguaglianze ma tutti debbono esercitare i propri diritti in favore dei propri bisogni. Anche per gli ecologisti l'uomo rimane seduto sul trono, al centro dell'universo, libero di fare per i propri bisogni. Basta che non sporchi troppo. Che prolifichi pure, e per acquietare la coscienza i figli vadano in bicicletta o piantino gli alberelli nel giardino. E così il mondo prosegue la sua folle corsa e la natura viene stravolta per l’uomo e per i suoi incondizionati bisogni….

giovedì 18 febbraio 2010

Una pessima notizia

Al 1° gennaio 2010 i residenti in Italia erano 60.387.000 e hanno fatto registrare un tasso di incremento del 5,7 per mille. Lo comunica l'Istat. Al censimento del 21 ottobre 2001 i residenti erano risultati essere 56.995.744. In nove anni, quindi, la popolazione presente in Italia è aumentata di 3,4 milioni di unità.
Per chi combatte la sovrappopolazione del pianeta questa è una pessima notizia. Questo nostro povero paese sovrappopolato e massacrato dalla cementificazione e dall'asfalto, stravolto nei secoli da una presenza umana che ha determinato una pressione antropica eccessiva su luoghi e natura, continua a veder aumentare la popolazione residente con ulteriore futura inevitabile devastazione.

mercoledì 17 febbraio 2010

Obama per il SI al nucleare

L'amministrazione Usa ha dato il via libera a prestiti garantiti per 8,3 miliardi di dollari (6,1 miliardi di euro) per la costruzione di due centrali nucleari a Burke, in Georgia. L'annuncio è stato ufficializzato dal presidente Barack Obama in visita in un centro per lo sviluppo di energie pulite presso Washington. «Dobbiamo costruire una nuova generazione di impianti energetici puliti e sicuri», ha detto Obama, ricordando che si tratta dei primi investimenti per l'energia nucleare dopo 30 anni di stop. Verrà utilizzata una legge del 2005 che autorizza il dipartimento dell'Energia a emettere prestiti in garanzia fino a 18,5 miliardi di dollari per progetti che aiutino la riduzione del gas serra. Gli impianti saranno ultimati tra il 2016 e il 2017. I due reattori dovrebbero generare energia per 1,4 milioni di persone e creare 3 mila nuovi posti di lavoro di cui 850 permanenti. 
FUTURO -«So bene che quest'annuncio verrà accolto da qualcuno con favore da qualcun'altro con forti dissensi», ha detto il capo della Casa Bianca. «Ma voglio mettere l'accento su un punto: anche se ci sono opinioni diverse, queste non possono impedirci di fare passi avanti. Su una questione come quella energetica che condiziona la nostra economia, la nostra sicurezza e il futuro del nostro pianeta, non possiamo continuare a essere bloccati nel vecchio dibattito tra destra e sinistra, tra ambientalisti e imprenditori». Obama ha spiegato che «una sola centrale atomica consente di tagliare 16 milioni di tonnellate di CO2 rispetto a un impianto a carbone. È come togliere dalla strada 3,5 milioni di auto» (Barack Obama).

lunedì 1 febbraio 2010

Rovesciare una tendenza

L'umanità,dalle sue origini alla nostra nascita, è cresciuta nella stessa misura in cui è cresciuta dalla nostra nascita ad oggi. In milioni di anni dalla sua comparsa l'umanità è passata da 0 a 3 miliardi di abitanti. E in soli quarant'anni è raddoppiata, è passata a 6 miliardi. Negli ultimi ottant'anni l'umanità è addirittura triplicata. Detto così, non resta che la castrazione chimica mondiale, la sterilizzazione universale. Non è catastrofismo. Non viviamo in un'epoca come un'altra. Siamo i primi a vivere tra campi elettromagnetici gremiti di onde e di messaggi, in un etere stracolmo; siamo i primi a vivere un consumo di risorse ed energie come mai era accaduto nella storia umana, abbiamo estenuato il mondo più noi che tutta l'umanità dalle sue origini alla nostra nascita...è finito il rispetto per il creato e la natura, l'evocazione delle cose genuine e antiche, i borghi e le tracce del passato, l'amore per l'agricoltura e le attività naturali, il legame con la terra e le radici, il senso del limite e il profumo della realtà. Soffriamo il disagio per le metropoli invivibili, la paura del progresso senza freni, il fastidio per il rumore e l'aria inquinata, i cibi manipolati, il mare sporco e la terra...

tratto da Marcello Veneziani: "Rovesciare il '68" Oscar Mondadori