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martedì 19 giugno 2018

La fata turchina

In una intervista al Corriere della Sera l'ambientalista e scienziato Michael E. Mann,direttore dell'Earth Systems Science Center (Pensylvania State university) e autore del libro"La Terra brucia" (Hoepli) nonché' creatore, insieme ad altri, del modello del riscaldamento globale, ci ammannisce le sue verità'. La prima delle quali e' un ossimoro: per lui il più' grande leader mondiale in tema di difesa dell'ambiente e' uno dei principali responsabili del disastro planetario in atto: papa Francesco. Che ha fatto Francesco per l'ambiente? Semplice risponde l'ambientalista Mann, ha fatto pressione sui petrolieri per inquinare di meno. Ovviamente l'ambientalista politically correct tace sulla propaganda del papa e dei cattolici contro i mezzi anticoncezionali e contro la pianificazione familiare. Chi e' Trump? si chiede il grande ambientalista: un pupazzo nelle mani della Exxon. Ed ecco una altra grande verita' dell'ambientalista mainstream: a salvare il pianeta ci penseranno l'Unione Europea e la Cina (Sic!) che hanno assunto un ruolo guida per combattere il cambiamento climatico. Si, avete letto bene...la Cina, il principale estrattore e consumatore di carbone a livello mondiale (il carbone e' il più' inquinante idrocarburo per quantità' di CO2 e particolato emessi). Poi il grande ambientalista passa a difendere la sua curva del riscaldamento annunciandoci che in futuro andrà' sempre peggio ma per fortuna ci sono i cinesi e le torri eoliche dell'Olanda a salvare il pianeta. Questa specie di Fata Turchina del nostro futuro planetario poi ci da il grande annuncio: Nonostante i cattivissimi Exxon e i fratelli Koch che ci stanno obbligando a consumare il loro petrolio e i loro gas, la soluzione dei problemi planetari esiste, e' già' tra noi: e' l'energia rinnovabile. Dice la Fata: " Una ricerca ha dimostrato scientificamente (sic) che potremmo alimentare l'economia globale (ari-sic) con le sole energie rinnovabili. Si tratta semplicemente di introdurre i giusti incentivi economici per accelerare la transizione verso l'energia verde che e' già' in atto". E finisce con una fantastica previsione " I Paesi che seguiranno l'energia verde (rinnovabili) andranno avanti nella grande rivoluzione economica , gli altri perderanno competitività' sul mercato economico mondiale". In effetti la Cina è ai primi posti in fatto di crescita economica. Peccato che i pannelli solari li produce per venderli agli altri (leggi Europa) mentre per le esigenze interne estrae carbone e piazza pozzi in Africa.
Di fronte a questi supposti scienziati non ci sono parole adeguate per compiangere la sorte del pianeta. Se coloro che dovrebbero individuare i problemi invocano il papa come leader della lotta al cambiamento climatico, le possibilità' di venirne fuori sono praticamente zero. So bene che la Exxon e i fratelli Koch fanno i loro interessi. Ma vedere la soluzione negli inquinatori cinesi o nella ipocrisia europea che predica di rinnovabili ma razzola con petrolio e carbone, significa non aver capito molto di quello che succede. E' appena il casi di ricordare che l'ex premier tedesco socialdemocratico Gerhard Schroder che tanto aveva predicato in favore delle rinnovabili in patria, finito il mandato se ne è andato a presiedere -profumatamente retribuito con la carica di Direttore Indipendente- Rosneft (petrolio e carbone)e la Gazprom (gas) , cioè le imprese Russe che vendono gas, petrolio e carbone a mezzo mondo. Quanto alla Merkel si guarda bene da basare l'economia tedesca sulle rinnovabili. Le usa come specchietto per le allodole, e continua a consumare petrolio e carbone.La Francia, da parte sua, aumenta ogni anno le importazioni di gas e petrolio (come dimostra anche la sua politica libica) e continua l'ampliamento delle sue 60 centrali nucleari, ovviamente tessendo nel frattempo le lodi delle rinnovabili. E poi come possono le rinnovabili sostenere da sole la richiesta di energia mondiale se la popolazione planetaria continua a crescere in maniera inarrestabile ? (Ogni anno è come se si aggiungesse al pianeta un paese come il Pakistan, 90 milioni di abitanti-consumatori). La cosa più' grave del pensiero della Fata Turchina non e' quello che dice ma quello che non dice. Mann tace accuratamente sulla causa principale del riscaldamento globale e della polluzione di carbonio in atmosfera: la sovrappopolazione umana e i tassi demografici. La causa dell'aumento della CO2 planetaria non sta nella cattiveria e nell'ingordigia dei produttori, ma negli otto miliardi di consumatori che chiedono sviluppo e consumi e, quando non lo ottengono, se lo vanno a cercare con le migrazioni.