Translate

domenica 28 agosto 2016

Dalla tragedia un'opportunità

Possibile che un terremoto del sesto grado della scala Richter abbia provocato tanto disastro? E come mai questo avviene solo in Italia? In Giappone e in Cile terremoti ben più forti (grado 9 o 10) provocano molte meno vittime. Possibile che fino ad oggi non si sia pensato ad un piano nazionale di messa in sicurezza degli edifici almeno nelle zone ad alto rischio? Bisogna approfittare di questa opportunità che nasce dalle necessità create dalla tragedia del terremoto di questi giorni nell'Italia centrale per cambiare prospettiva a tutta la politica urbanistica. Fermare le nuove costruzioni su suolo verde, indirizzare tutte le risorse sulla riqualificazione dell'esistente con una vasta opera di messa in sicurezza di borghi e centri storici in zone esposte a terremoti, smottamenti, rischi ambientali. Liberazione degli alvei dei fiumi, ricostruzioni in territorio sicuro e certificato dove non si può fare altro. Un piano nazionale di questo tipo assicurerebbe investimenti, lavoro, ripresa economica, tutela ambientale e sicurezza per le popolazioni. L'elemento più importante rimane lo stop a nuova occupazione di suolo da parte del cemento, il che consente una difesa dei territori dalla speculazione di scarsa qualità architettonica, la tutela del paesaggio e la salvaguardia ambientale. Allo stesso tempo ciò permetterebbe di reindirizzare le risorse pubbliche e private sul recupero architettonico e strutturale ove possibile per le costruzioni antiche o di pregio, e sulla demolizione e ricostruzione nel caso della edilizia spazzatura che ha interessato il paese dagli anni del dopoguerra ad oggi. Una architettura finalizzata ad una nuova idea dell'abitare, ecologicamente compatibile, e ad una visione urbanistica non più centrata sullo sviluppo, cioè sul continuo incessante consumo di suolo, ma sulla conservazione del suolo verde ancora rimasto e un rilancio dell'agricoltura verso una sostenibilità economica e ambientale. Ne deriverebbe un impulso al turismo e alla conservazione architettonica e paesaggistica in un territorio, come quello italiano, di alto valore storico e artistico, quando non degradato dalla cementificazione speculativa. Dalla tragedia del terremoto può così nascere qualcosa di buono per questo paese.