Sono
stati pubblicati su arXiv e
sul sito ecat.com i risultati dei due primi test svolti da un team di
ricercatori della Università di Bologna (Giuseppe Levi, Evelyn Foschi),
dell'Università di Uppsala (Torbjörn Hartman, Bo Höistad, Roland Pettersson and Lars
Tegnér ) e dell'Università di Stoccolma ( Hanno Essèn) su due prototipi
dell'apparecchio di Rossi denominato E-cat. Nei due test viene dimostrata la
produzione di una quantità di energia incompatibile con le sorgenti
convenzionali. E' in programma un terzo test, della durata di sei mesi, i cui
risultati verranno pubblicati dopo l'estate. I test differiscono da quelli
svolti in passato nel fatto che non vi ha partecipato l'ingegner Rossi, ma le misurazioni
sono state svolte in maniera indipendente da ricercatori di tre università
diverse. Sono stati seguiti inoltre metodi rigorosi di rilevazione e
misurazione delle energie prodotte. Riporto in maniera sintetica l'Abstract e
le conclusioni tradotte in italiano e accludo il link per scaricare il testo
completo. Da notare che per la prima volta ricercatori ufficiali di tre note
università di rilievo internazionale, impegnano il loro nome e la loro
reputazione in valutazioni scientifiche destinate ad essere pubblicate. Per la
prima volta ci sono risultati apparentemente certi di energia prodotta in eccesso in esperimenti a cui non partecipa direttamente Rossi. Unico neo: la pubblicazione del lavoro su riviste on line di
scarsa rilevanza internazionale.
Indication of anomalous heat energy production in a reactor
device
Abstract
Viene
effettuata in questo studio un'indagine sperimentale della possibile produzione
anomala di calore in un particolare tipo di reattore conformato a forma di
tubo di nome E-Cat HT. Il tubo di acciaio con il reattore viene caricato con
una piccola quantità di idrogeno messo a contatto con polvere di
nichel più alcuni additivi. La reazione avviene principalmente per effetto del
calore sviluppato da "coils" per resistenza all'interno
del tubo reattore. La misurazione del calore prodotto è stata eseguita con
telecamere termiche ad alta risoluzione, i dati venivano registrati
ogni secondo dal tubo caldo del reattore. Le misurazioni di potenza
elettrica sono state effettuate con una grande larghezza di banda a tre
(Analizzatore
di potenza trifase). I dati sono stati raccolti in due prove sperimentali della
durata di 96 e 116 ore, rispettivamente. Una produzione anomala di calore
è stata individuata in entrambi gli esperimenti.
L'esperimento
116 ore comprendeva anche una calibrazione del set-up sperimentale senza la
carica attiva presente nel E-Cat HT. In questa maniera è stato possibile
misurare con precisione il calore supplementare che è stato generato oltre
l' attesa quantità di calore da ingresso elettrico.
La
volumetria computerizzata e la densità di energia gravimetrica sono
risultati decisamente superiori a quelli di qualsiasi conosciuta fonte
chimica. Anche per le ipotesi più prudenti per quanto riguarda gli errori
nelle misure, il risultato è ancora un ordine di grandezza maggiore di
quello ottenibile da fonti energetiche convenzionali.
Conclusioni
Le
due misurazioni di prova descritte nel presente testo sono state condotte con
la stessa metodologia su due dispositivi differenti: un primo prototipo,
denominato E-Cat HT, ed un secondo, risultante dai miglioramenti tecnologici
sul primo, chiamato E-Cat HT2. Entrambi le misurazioni hanno indicato la
produzione di calore da una reazione sconosciuta che ha determinato il
surriscaldamento da calore di bobine a resistenza. I risultati ottenuti
indicano che l'energia è stata prodotta in quantità decisamente superiori a
quelle che possono essere ottenute da qualsiasi sorgente convenzionale.
Nel test di marzo, sono stati prodotti circa 62 kWh netti, con un consumo
di circa 33 kWh, una densità di potenza di circa 5,3 · 105, ed una densità
di energia termica di circa 6,1 · 107 Wh / kg. Nel test di dicembre,
sono stati prodotti circa 160 kWh al netto, con un consumo di
35 kWh, una densità di potenza di circa il 7 · 103 W / kg e una densità di
energia termica di circa 6.8 · 105 Wh / kg.
La
differenza fra i risultati delle due prove può essere ricondotto ad una
sovrastima del peso del carico nella prima prova (che era completa del peso dei
due tappi di tenuta metallica del cilindro), e nella scelta di mantenere
temperature del costruttore sotto controllo nel secondo esperimento per
migliorare la stabilità del ciclo operativo. In ogni caso, i risultati ottenuti
si collocano diversi ordini di
grandezza al di fuori dei confini del range stimato secondo
Ragone per le fonti chimiche.
Anche
dal punto di vista di una valutazione “rozza” della densità di energia volumetrica, se consideriamo
l'intero volume del nocciolo del reattore e le stime più prudenti sulla
produzione di energia,otteniamo ancora un valore di (7,93 ± 0,8) 102 MJ / litro
che è un ordine di grandezza superiore a qualsiasi sorgente convenzionale.
Infine,
va osservato che entrambi i test sono stati interrotti da un deliberato
spegnimento del reattore, non per esaurimento del combustibile. Quindi, le densità di energia che sono
state misurate dovrebbero essere considerate come limiti inferiori di valori
reali generalmente più alti.
Il
test di Marzo è da considerarsi un miglioramento rispetto a quello eseguito a
dicembre, in tal modo i vari problemi incontrati nel primo esperimento sono
stati affrontati e risolti nel secondo, sia nell’apprestamento tecnico del
reattore, sia per quanto riguarda l’accuratezza delle misurazioni. Nel prossimo
esperimento di prova, che dovrebbe iniziare nell'estate del 2013, e durerà
circa
sei
mesi, sarà testato un rendimento a
lungo termine della E-Cat HT2 . Questo test sarà fondamentale per ulteriori
tentativi di svelare l'origine del fenomeno termico osservato finora.
Il
lavoro completo riguardante il risultato dei due test finora pubblicati può
essere letto al seguente Link:
Finalmente .....Ci siamo.....LA FUSION FREDDA DI ROSSI..FUNZIONA......(A QUANDO L'ELIMINAZIONE DEI MOTORI A COMBUSTIONE INTERNA?)
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