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domenica 13 febbraio 2011
La sovrappopolazione non è un problema di numeri
Avere coscienza del problema sovrappopolazione non significa solo credere che vi siano troppi umani. Questo è forse l'aspetto minore. Molto più importante è prendere coscienza che serve un nuovo modo di pensare il mondo, uscendo da quel pensiero antropocentrico che ci fa vedere solo l'uomo e considerare la natura come semplice contenitore delle sconfinate ambizioni degli umani. E' necessario un passo indietro che ci riporti ad un punto di vista meno antropizzato e ci faccia vedere il mondo non come sfondo ma come un valore in sé. Possibile che il mondo non ha alcun senso se non quello di contenitore materiale di masse umane? Possibile che la commozione che ci prende quando guardiamo un tramonto sul mare non è altro che vuota sensazione, un sentimentalismo senza senso di fronte ad un mondo tecnico dominato dalle leggi della fisica? Avere coscienza del problema sovrappopolazione significa innanzi tutto questo: capire la necessità di un modo diverso di vedere e interpretare il mondo.
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