E' stato presentato ieri dal
Governo il testo sulla Strategia Energetica Nazionale, che nelle prossime
settimane verrà discusso con le parti sociali ed economiche. Lo scenario di
riferimento non è esteso nel tempo ed arriva fino al 2020 in quanto con lo
sviluppo galoppante della tecnologia non è dato prevedere oltre come sarà il
mercato energetico. Questo è una fortuna per l'Italia in quanto i danni sono
così limitati al decennio in corso. Nel documento si parla genericamente di
ridurre i costi dell'energia, di raggiungere e superare gli obiettivi europei
del 20-20-20, di sviluppare la green e white economy. Durante la conferenza
stampa il ministro Passera ha affermato che in passato si è esagerato con gli
incentivi al fotovoltaico e ha espresso l'intenzione di sopprimere i sussidi al
fotovoltaico agricolo e ridurre quelli per il fotovoltaico sugli edifici.
si prevede di raggiungere entro il 2020 per le rinnovabili elettriche un
mix nazionale del 36-38%. Aumenteranno gli incentivi per le rinnovabili termiche
che ammonteranno a 900 milioni di euro l'anno (coperti con oneri sulla bolletta
del gas). Nel documento si sottolinea come obiettivo primario il risparmio
energetico:
In particolare, ci si propone di risparmiare ulteriori 20 Mtep di
energia primaria al 2020, equivalente a un risparmio di quasi il 25% rispetto
allo scenario di riferimento europeo (superando così l’obiettivo del 20%),
evitando l‟emissione di circa 55 milioni di tonnellate di CO2 l‟anno
e
l’importazione di circa 8 miliardi di euro l’anno di combustibili fossili.
Questo
obiettivo sarà così raggiunto:
Il
rafforzamento di standard minimi e normative, in particolare per quanto
riguarda l’edilizia e il settore dei trasporti;
L’estensione
nel tempo delle detrazioni fiscali, prevalentemente dedicate al settore delle
ristrutturazioni civili, che andranno corrette per renderle più efficaci ed
efficienti in termini di costo-beneficio;
L’introduzione
di incentivazione diretta per gli interventi della Pubblica Amministrazione,
impossibilitata ad accedere al meccanismo delle detrazioni e che intendiamo
svolga un ruolo di esempio e guida per il resto dell’economia;
Il
rafforzamento degli obiettivi e dei meccanismi dei Certificati Bianchi,
prevalentemente dedicati ai settori industriale e dei servizi, ma rilevanti
anche nei trasporti e nel residenziale, che avranno un ruolo fondamentale date
le potenzialità dell’ambito di intervento e l’efficienza di costo che uno
strumento di mercato come questo dovrebbe garantire.
Nella strategia un grande ruolo è previsto per
il petrolio e per il gas nazionali, per il cui sviluppo è necessario:
Rimodulare i limiti di
tutela offshore imposti dal Dlgs. 128, di particolare rilevanza per la
produzione di gas naturale, conservando margini di sicurezza uguali o superiori
a quelli degli altri Paesi UE e garantendo la massima attenzione e controllo
sulle attività di ricerca e produzione.
Ciò significa che Passera
troverà il modo di far scendere sotto le 12 miglia la “no-triv zone”. A questo
si aggiunge anche l’introduzione dell’autorizzazione unica a trivellare:
Semplificare gli iter
autorizzativi, oggi particolarmente lunghi e complessi, ad esempio adottando un
modello, largamente diffuso in Europa e nel mondo, di conferimento di un titolo
abilitativo unico per esplorazione e produzione e prevedendo un termine ultimo
per l’espressione di intese e pareri da parte degli enti locali
Sempre che gli enti locali riescano a
mantenere un minimo di ruolo in questa autorizzazione unica, visto che di pari
passo con la SEN andrà avanti la riforma del Titolo V della Costituzione
con l'obiettivo di togliere alle Regioni la possibilità di porre il veto agli
impianti di trivellazione sul territorio e sul mare.
Nel piano si fa riferimento inoltre
allo sviluppo dello shale gas e al fraking anche se in via indiretta:
L’impatto per l’Italia non
sarà diretto (in quanto non si prevedono sviluppi di tale risorsa), ma potrebbe
essere forte quello indiretto, dovuto al potenziale effetto sui prezzi
mondiali, soprattutto nel mercato GNL.
Ma sul fatto che l'Italia sia
interessata in via indiretta c'è da dubitare in quanto sono già in corso
esperimenti di fracking anche in Italia, a Ribolla in Toscana e inoltre nel
Sulcis con la ripulitura del carbone che altro non è se non
l’unione del fracking con lo stoccaggio della CO2.
Poi, sempre riguardo al gas, si conferma la volontà di
trasformare l’Italia nell’hub sud-europeo del gas. Per far ciò il
Governo si prepara a favorire:
La
realizzazione delle Infrastrutture Strategiche, realizzabili con garanzia di
copertura dei costi di investimento a carico del sistema, per assicurare nel
medio periodo sufficiente capacità di import e di stoccaggio, anche per
operazioni spot. Queste beneficeranno anche di iter autorizzativi accelerati e
verranno selezionate attraverso procedure pubbliche basate su criteri
trasparenti di costo-beneficio per il sistema, assicurandosi che i
miglioramenti attesi in termini di competitività di prezzo e di sicurezza di
approvvigionamento siano ampiamente superiori rispetto agli eventuali costi a
carico del sistema; in tal senso si prevedono necessità relativamente contenute
in termini di nuove infrastrutture;
Il
supporto alla realizzazione di altre infrastrutture di importazione (gasdotti e
terminali GNL) non considerate strategiche, anche in regime di esenzione dall‟accesso
dei terzi, senza garanzia dei ricavi e contributi finanziari di natura
pubblica. Queste infrastrutture potranno avere un ruolo
chiave nella
diversificazione delle fonti e delle rotte di approvvigionamento.
Ultimo tema scottante: il capacity
payment per le centrali termoelettriche che sono in crisi a causa del fotovoltaico
e chiedono di vedersi pagata anche l’energia che non producono. La SEN lo
prevede “nel medio-lungo periodo” ma, allo stesso tempo, specifica che sarebbe
meglio deciderlo in sede europea vista la sua incidenza sul mercato. Tuttavia,
il capacity payment già esiste in Italia: è stato inserito nel Decreto
Sviluppo e si attende solo che l’Autorità per l’Energia stili la lista
delle centrali che ne beneficeranno.
(Gran parte delle notizie sopra
riportate sono tratte dal sito Green Style).
Questa
è la grande strategia del governo italiano fino al 2020. Cosa significa, sotto
le righe, questo documento? Semplicemente che prosegue e accelera la
terzomondizzazione dell’Italia, la trasformazione dell’ex bel paese in un
territorio sovrappopolato, più povero, degradato dal punto di vista ambientale,
devastato nelle campagne da distese di pannelli fotovoltaici e pale eoliche,
dove si brucia più petrolio, carbone e gas, si trivellano le coste, si
immettono in atmosfera ulteriori miliardi di tonnellate di anidride carbonica.
Inoltre si aumenta la burocrazia, le incombenze, gli sportelli dove recarsi per
richiedere documenti e certificazioni per intraprendere qualsiasi attività.
Altri funzionari statali avranno più potere (con più soldi e corruzione) per
rilasciare certificati bianchi, per attestare Conti di energia termica, per
autorizzare, per controllare, per allungare tempi e formalità, per aumentare i
costi. Purtroppo non c’è nessuna strategia, nessuna visione, nessun
finanziamento alla ricerca. C’è la riaffermazione demagogica della formuletta
del 20-20-20, una formuletta che, da facile profeta, dico che sarà un ennesima
truffa a scapito del cittadino credulone. Togliendo o riducendo gli incentivi
al fotovoltaico classico si toglierà l’ossigeno che regge in vita chi produce questa ennesima illusione. Inoltre l'aumento delle sovvenzioni alle rinnovabili termiche si tradurrà nell'ennesimo aggravio della bolletta del tartassato cittadino italiano. Il ruolo
delle rinnovabili scenderà dalle stelle alla realtà: una fonte utile per le
piccole comunità locali, per il condominio, per la fattoria. Ma assolutamente
non in grado di produrre energia per un paese moderno e tecnologicamente
avanzato. E l’accenno del SEN alle trivellazioni e ai rigasificatori nasconde
la verità: aumenterà la combustione degli idrocarburi con ulteriori immissioni
di carbonio in atmosfera. Non detto apertamente ma ben presente è inoltre
l’intenzione di introdurre anche nel nostro paese l’utilizzo dello shale gas e del
fracking, tecnologie che prevedono l’estrazione dal sottosuolo di gas da scisti
bituminosi e da rocce in cui sono imprigionati, mediante la frantumazione degli
strati rocciosi del sottosuolo con fluidi iniettati a pressione nei pozzi
(acqua, gel, schiume o gas compressi come azoto, diossido di carbonio, aria
ecc.). Così non contenti di devastare il pesaggio sulla superficie della terra,
distruggiamo anche il sottosuolo creando fratture, inquinando e dirompendo
falde idriche, immettendo e liberando tossici, creando instabilità e terremoti,
procurando esalazioni di gas e ulteriore immissione di carbonio nella biosfera.
Purtroppo queste tecnologie devastanti stanno prendendo piede anche in tanti
altri paesi, in seguito all’aumento dei prezzi ed alla sempre maggiore scarsità
di petrolio, gas e carbone rispetto alle richieste: in Polonia si sono appena
stanziate risorse per il fracking del sottosuolo volto a sfruttare giacimenti
di gas non convenzionale tra cui 1930 miliardi di metri cubi di metano.
Continuiamo a somministrare veleni al pianeta morente. Nell’indifferenza
generale e con stupida cecità. In
una situazione come questa tutti parlano di aumentare i tassi di natalità, dai
candidati alla presidenza degli Stati Uniti, al congresso del Partico Comunista
Cinese (che vuol abolirela legge del figlio unico), ai programmi dei partiti
politici italiani. E intanto i ghiacci del Polo sono al minimo storico. agobit
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