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domenica 17 luglio 2016
L'inutile polemica sugli OGM
(Pistola per inserire geni nelle cellule vegetali)
Roger Scruton nel suo libro intervista sul "Suicidio dell'Occidente" dice a proposito degli Ogm: "Io sono un Ogm, e per questo ne sono a favore, a patto che siano attentamente costruiti per generazioni, proprio come me". Nel 1962 il libro "Primavera silenziosa" di Rachel Carson denunciava che i pesticidi stavano avvelenando l'ambiente, i suoli e le acque e contaminando il cibo. Un rappresentante della grande industria americana dei pesticidi dichiarò che se avessimo dato retta alla Carson saremmo tornati al medioevo e "insetti, malattie e parassiti tornerebbero signori del pianeta". Negli anni sessanta e settanta non si poteva fare a meno di constatare la completa dipendenza dei coltivatori dai pesticidi chimici sia in America che nel resto del mondo. Gli scienziati dell' U.S. Department of Agricolture suggerivano di mettere in campo i nemici naturali degli insetti e dei parassiti: ad esempio il virus della poliedrosi, avrebbe potuto neutralizzare la larva del lepidottero Heliothis Armigera nota come verme del cotone americano. Ma queste strategie di lotta biologica, applicate anche ad altri insetti e parassiti per le piante e la frutta si rivelarono costose e impraticabili su vasta scala essendo le rese limitate.
Nel frattempo la continua rapida crescita della popolazione mondiale, insieme alla continua riduzione dei suoli fertili messi a produzione agricola, determinavano una fortissima richiesta di fertilizzanti chimici e di antiparassitari e insetticidi. A questo punto la Monsanto sulla scia degli studi portati avanti negli anni 70 da Mary-Dell Chilton a Seattle Marc Van Montagu e Jeff Schell in Belgio, si mise a studiare come introdurre tratti di DNA nella sequenza genica della pianta che potesse renderla resistente sia agli insetti che ai parassiti. Fu dapprima utilizzato un batterio (Agrobacterium) che attraverso una sonda biologica inseriva materiale genetico nella pianta. Negli anni ottanta John Sanford della Cornell University mise a punto una pistola genica che letteralmente sparava il materiale genetico all'interno delle cellule. Per inserire il DNA prescelto, questo veniva fissato a una minuscola particella di oro o tungsteno,e in questa forma era pronto per entrare nelle cellule di mais, frumento o riso. Nel 1987 Sanford illustrò la sua pistola botanica sulle pagine di Nature. La Pioneer gigante americano produttore di sementi ibride di mais (l'ibridazione serve a renderle non utilizzabili dagli agricoltori per la semina dell'anno successivo, costringendoli così a tornare dal produttore di sementi)è stato uno dei primi a ricorrere alle biotecnologie del DNA. In fondo l'uomo ha sempre utilizzato la modificazione genetica. Molti progenitori selvatici delle attuali piante coltivate, ad esempio, erano difficili da coltivare e di bassa resa. Fu quindi necessario modificarle e i primi agricoltori capirono che le modificazioni dovevano essere prodotte internamente all'organismo (dovevano cioè essere genetiche, diremmo oggi). Ricorsero allora alla selezione artificiale, grazie alla quale gli agricoltori e allevatori facevano riprodurre solo gli esemplari che avevano i tratti desiderati. Oggi le manipolazioni GM accelerano questi procedimenti.
Per il difficile problema delle erbe infestanti la Monsanto ha messo a punto una tecnologia innovativa: la Roundup Ready. Roundup è un erbicida ad ampio spettro che può uccidere praticamente qualsiasi pianta; tuttavia grazie alla ingegneria genetica, i tecnici della Monsanto hanno prodotto piante Roundup Ready nelle quali è stata incorporata la resistenza all'erbicida, e che quindi prosperano mentre le erbacce intorno sono distrutte. Naturalmente, il fatto che gli agricoltori che acquistano i semi GM della Monsanto comprino anche l'erbicida prodotto dalla stessa azienda non fa che favorire gli interessi commerciali di qest'ultima. I vari tipi di erbacce richiedevano in passato prodotti chimici diversi per ciascun tipo. L'uso di un unico prodotto si traduce in una effettiva riduzione della concentrazione di inquinanti chimici nell'ambiente; quanto allo stesso Roundup, esso viene rappidamente degradato nel suolo( o almeno così viene affermato dai produttori).
I pesticidi sono tra le sostanze più inquinanti del pianeta. Il DDT fu bandito nel 1972 ma la tossicità ambientale è ancora presente con effetti devastanti. Gli organofosforici, sebbene degradino più rapidamente, sono ancora più tossici: il gas nervino utilizzato nell'attacco terrorista ala metropolitana di Tokyo nel 1995, noto come sarin, è un membro della famiglia dei pesticidi organofosforici. Anche il ricorso a sostanze pesticide naturali o derivate da esse come la piretrina (sintetizzata artificialmente dalla metà degli anni sessanta copiando prodotti naturali, ha dimostrato la pericolosità di queste sostanze che sono fortemente sospettate di essre all'origine del Parkinson o sindromi affini nei mammiferi. Un effetto collaterale dell'uso delle piretrine è che molti insetti hanno sviluppato resistenza nei loro confronti. L'agricoltura biologica utilizza già da tempo una tossina prodotta da un batterio - Bacillus thuringiensis (Bt)- che attacca l'intestino degli insetti uccidendoli. Gli ingegneri del DNA ricombinante hanno pensato che anziché disperdere enormi quantità del bacillo sulle piante coltivate, convenisse inserire il gene codificante la tossina Bt nel genoma di queste ultime. Gli agricoltori non avrebbero avuto così più bisogno di irrorare i campi, perché ogni boccone del vegetale manipolato sarebbe letale per l'insetto, e innocuo per noi perché la tossina è disattivata dall'ambiente acido gastrico. Oggi abbiamo un'ampia gamma di piante produttrici di Bt - mais Bt, patate Bt, cotone Bt e soia Bt- e il risultato complessivo è stata una drastica riduzione nell'uso dei pesticidi. Nel 1995, in media, i coltivatori di cotone nella regione del delta del Mississippi irroravano i campi 4,5 volte per stagione. Solo un anno dopo, non appena il cotone Bt si diffuse, quella media in tutte le piantagioni (comprese quelle in cui si coltivava cotone non Bt) scese a 2,5.Si stima che in Cina, nel 1999, l'impiego di cotone Bt abbia ridotto l'uso di pesticidi di milletrecento tonnellate. Le biotecnologie hanno reso più forti molte piante coltivate anche rispetto ai virus. Roger Beachy della Washington University provò a inserire nelle piante il gene che codifica l'involucro proteico di virus che le colpiscono per verificare se le piante divenissero immuni. Il trucco funzionò. In seguito gli scienziati della Monsanto per combattere una comune malattia virale che colpisce la patata,ricorsero a questa tecnica favorendo la produzione e abbassando i prezzi. La Mc Donald e altri giganti del fast food rifiutarono di utilizzarle temendo forme di boicottaggio, per cui oggiutilizzano patatine fritte con costi più elevati del mercato. Alcuni prodotti dell'agricoltura GM oltre alla resistenza alle malattie hanno maggiori costituenti nutritivi, come il riso giallo ricco di vitamina A che assicura una maggiore protezione alle popolazioni che se ne cibano, scongiurando malattie e invalidità (come la cecità da carenza di carotenoidi, che interessa circa 500.000 persone ogni anno nei paesi poveri).
Gli ambientalisti si sono sempre rifiutati di accettare le manipolazioni genetiche delle piante usate in agricoltura. Le loro posizioni al riguardo non hanno nessuna logica razionale ma sono dettate unicamente da motivazioni irrazionali e pregiudizi ideologici. La necessità di sfamare sette miliardi e mezzo di persone impone -obtorto collo- l'uso di pesticidi o in alternativa di organismi GM in agricoltura. La lotta biologica alle malattie delle piante ha forti limiti di produzione e di costi e ovunque nel mondo si è dimostrata inefficace nell'assicurare produzioni sufficienti a soddisfare la richiesta di cibo a prezzi accessibili. I prodotti da agricoltura biologica sono prodotti di nicchia con costi proibitivi per la grande massa di consumatori. La sovrappopolazione impone oggi il ricorso agli OGM se vogliamo sfamare il mondo senza le carestie e i milioni di morti per fame del passato. Nonostante questo sia a tutti evidente, gli ambientalisti si rifiutano di lottare contro la sovrappopolazione, si disinteressano ampiamente delle politiche di controllo demografico da portare avanti specialmente nei paesi poveri con agricoltura arretrata. Nello stesso tempo combattono ferocemente gli OGM e pretendono di proibire il ricorso ai pesticidi. Se fossero seguite le politiche da loro proposte non si vede come si potrebbe assicurare alla popolazione mondiale in rapida crescita una quantità di cibo e prodotti agricoli adeguata. Anche i fenomeni migratori sono influenzati da queste politiche cieche e irrazionali, infatti alti tassi di natalità in paesi che non hanno produzioni sufficienti di derrate agricole determinano la necessità per milioni di persone di spostarsi verso terre più ricche e produttive. Gli ambientalisti mainstream si rifiutano di vedere quello che è davanti agli occhi di tutti: l'uso degli OGM non è una discussione teorica in cui discettare di politica, ma una necessità imposta ai governanti e alle popolazioni dalla abnorme esplosione demografica degli ultimi decenni che ha portato a raddoppiare la popolazione mondiale nello spazio temporale di una generazione. L'alternativa all'uso degli OGM se non vogliamo far morire di fame decine di milioni di persone, è un uso massiccio e devastante per la salute umana e delle specie animali di migliaia di tonnellate di pesticidi ogni anno in agricoltura. Tutto il resto sono chiacchiere "ambientaliste" del politicamente corretto che hanno poco a che vedere con la realtà che sta vivendo il pianeta. Ci aspettiamo almeno dai cosiddetti "verdi" (più ideologi dell'anticapitalismo romantico che realmente interessati all'ambiente) una conversione alle politiche di controllo della natalità, le uniche che nel giro di alcuni decenni potrebbero portare ad un minor uso di OGM e pesticidi in agricoltura.
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E' uno dei motivi per cui vorrei non dare più a Greenpeace il mio cinque per mille.
RispondiElimina'sto cercando di capire a chi darlo, ci vorrebbe una Marie Stopes Italia o qualcosa del genere.
In ogni caso questo il ciclo vizioso ecocida di crescita popolazione - crescita della tecnologia che crea problemi peggiori di quelli che dovrebbe risolvere e crea crescita della popolazione si manifesta con uno dei feticci tecnoteistici, quello OGM.
Solo uno dei feticci.
Potremmo pensare al problema degli insetticidi neonicotinoidi e alla moria di api che causano (oltre a tutti gli altri problemi) che è stata "inventata" per il problema della Dobrotica / Diabrotica del mais che, semplicemente, non sussisterebbe se si tornasse alla rotazione delle culture che insegnano alle elementari, "inventata" dai romani (e non sussiste dove la rotazione è buona pratica comune).
"degli insetticidi neonicotinoidi e alla moria di api che causano"
EliminaQuesto e' un mito: le api muoiono sempre dove c'e' la varroa (che e' una specie di zecca delle api, ormai endemica dappertutto), e mai dove ci sono i neocotinoidi ma non e' ancora arrivata la varroa (australia). In neocotinoidi percio' non c'entrano nulla, o comunque non in modo determinante nella moria delle api. E se nel mondo si e' cosi' rapidamente diffusa la varroa dipende anche dalla moda ecologistica dell'apicultura dilettantistica degli anni '80, che ha diffuso dappertutto il tremendo parassita, per poi dare la colpa al feticcio multinazionale del momento.
https://it.wikipedia.org/wiki/Varroa_destructor
I neocotinoidi alla fine usano l'insetticida naturale del tabacco (la neonicotina) per la lotta chimica agli insetti, cosi' come i piretroidi sintetici simulano il piretro naturale. L'avversita' piu' temibile del tabacco infatti e' una virosi, il "mosaico del tabacco", non gli insetti.
I neocotinoidi sono degli insetticidi eccezionali, di grande efficia, massima comodita' d'uso (basta un solo trattamento), e tossicita' bassissima sull'uomo.
Dalle mie parti gli apicultori tradizionali, quelli che lavorano in canottiera e a piedi scalzi in mezzo a centomila api che gli ronzano intorno, per tenere calmo lo sciame quando lo addomesticano e lo mettono a mani nude in una casetta-alveare, usano fumare una sigaretta, senza aspirare, ad alto contenuto di nicotina, tipo le vecchie Alfa senza filtro. L'ho fatto anch'io, funziona.
Non se hai mai provato a stare a pelle nuda a tagliare a fette col coltello pezzi di alveare in mezzo allo sciame di 100.000 api che se decidono di attaccarti ti massacrano, e' emozionante, e constati che l'ape in effetti e' un insetto domestico.
Il ronzio e' tale che ti sembra di essere dentro alla turbina di un jet.
Elimina@ agobit
RispondiEliminaMi sembra che il tuo ragionamento costituisca un circolo vizioso. Dici che se non vogliamo far morire di fame centinaia di milioni o addirittura miliardi di esseri umani il ricorso agli OGM è imperativo. Anche Sartori, un benemerito della lotta alla sovrappopolazione, al contrario dei pavidi Verdi, è favorevole agli OGM - per lo stesso motivo che dici tu (dar da mangiare agli affamati - che è anche una delle sette opere di misericordia corporali ... ).
Sugli OGM non posso esprimere un giudizio visto che non conosco la materia. Ma se ricorriamo a questi organismi e a mille altre diavolerie che inventeranno nei laboratori il problema della fame sarà risolto e non ci sarà a questo punto nemmeno bisogno di frenare l'incremento demografico: infatti ci sarà da mangiare in abbondanza per tutti. E non credo che a quel punto farà meno uso di OGM e pesticidi. Anche in caso di declino demografico si continuerebbe a ricorrere agli OGM visto che si sono dimostrati utili e innocui per la salute umana (l'innocuità di questi organismi viene continuamente ribadita dei favorevoli, anche se ci si basa sulle esperienze di pochi decenni).
Come tutte le persone ignoranti - credo di essere in numerosissima compagnia - nutro qualche riserva verso gli OGM (mi sarà permesso o non ne ho diritto visto che sono un ignorante, come tanti, come quasi tutti?). Non escludo che il ricorso sia necessario (lo dice pure Sartori ...), ma ricordo un'obiezione del teologo ex cattolico E. Drewermann, ferratissimo nelle scienze (stimava fra le altre cose la popolazione mondiale ecocompatibile a circa 1,5 miliardi di persone). Diceva dunque Drewermann che in natura i cicli di assestamento dopo un un cambio evolutivo per mutazione o altre cause sono lunghissimi, durano anche 30'000 anni. È chiaro che non possiamo aspettare tanto tempo, la gente ha fame ora e gli OGM sembrano l'unica soluzione, addirittura la soluzione ideale vista anche la loro proclamata innocuità. Ma che ne sappiamo degli effetti a lunga durata? Nessuno lo sa, nemmeno gli esperti (anche se vogliono farti credere il contrario).
Adelante, Pedro, con juicio - è il mio motto. È il principio di cautela. Che non significa per forza immobilismo. Non mi sembra però nemmeno onesto deridere i dubbiosi, gli scettici. Gli esperti poi non sono sempre buoni samaritani, sono troppo spesso "al servizio di". Gli OGM e altro sono affari colossali, i produttori non sono proprio filantropi.
Naturalmente l'uomo è intervenuto anche in passato sui processi naturali modificando, selezionando ecc. Ma la Monsanto e affini mi sembrano interessati soprattutto ai profitti. Non ci sta un sano scetticismo?
SUgli OGM trovi un sacco di roba, seria, qui:
Eliminahttp://bressanini-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it/2011/06/27/ogm-una-panoramica/
Sono particolarmente interessanti gli interventi di Alberto Guidorzi, un agronomo di pluridecennale esperienza sementiera che sa di cosa parla (uno dei pochissimi del resto, pare proprio che di questo argomenti parli tanto, anzi urli, solo chi non ne sa un cazzo, cosi' "ad orecchio").
Sulla Monsanto, e sulle ditte sementiere in genere, Guidorzi ne sa un sacco, e soprattutto sa un sacco di cose inaudite, solo che te le devi scoprire nel mare dei commenti nel sito citato sopra. Per le persone serie non vuole dire nulla, ma per gli altri dal punto di vista meramente capitalistico, la Monsanto fattura una frazione delle nostre Coop bioecologiche e precauzionali: infatti deve produrre cibo per gli affamati, non prelibatezze emozionali per palati sopraffini e danarosi.
A proposito, l'altra grande multinazionale sementiera, la svizzera Syngenta, pare non sia in buone acque e che se la stiano comprando i cinesi.
http://www.swissinfo.ch/ita/agrochimica_syngenta-finisce-nella-bocca-di-un-colosso-cinese/41936264
Guidorzi lo trovi anche qui:
http://www.salmone.org/tag/alberto-guidorzi/
e qui:
https://agrariansciences.blogspot.it/
Effettivamente e' vero che su queste cose valgono molto piu' poche pagine di qualcuno che sa cosa parla, che miliardi di pagine di chi parla a vanvera. Il problema e' sceverare il grano dal loglio...
"l'ibridazione serve a renderle non utilizzabili dagli agricoltori per la semina dell'anno successivo, costringendoli così a tornare dal produttore di sementi"
RispondiEliminaL'ibridazione non serve a questo, questo e' "un effetto collaterale", l'ibridazione serve a accentuare caratteri particolarmente utili, solo che, per definizione, funziona solo per una generazione.
Importante aggiungere che, contrariamente all'opinione comune, a perdere le caratteristiche nella semina della generazione successiva, sono proprio gli ibridi F1, che si usano con grande successo da MOLTI decenni, da sempre che io ricordi, e NON gli OGM.
Aggiungiamo anche che qualsiasi agricoltore (semi)professionista compra le sementi da produttori professionisti di sementi, e non le produce in casa, perche' gli conviene, non perche' e' fesso, e perche' il rendimento degli ibridi (e degli ogm commerciali) prodotti da professionisti e' di norma enormemente superiore. Altrimenti non sopravvivrebbero.
En passant, quasi tutta la verdura e il mais che consumiamo e' ibrido F1 da almeno 4 decenni: proprio del tipo che se lo si risemina a volte non da' neppure frutto. Altro che OGM... (che invece quasi sempre si possono riseminare mantenendo le caratteristiche)
RispondiEliminaVi raccomando ad esempio i commenti di Guidorzi qui (sono in quattro pagine, questa e' solo la prima).
RispondiEliminahttp://bressanini-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it/2015/12/03/lillusione-del-cibo-naturale/comment-page-1/#comments
Purtroppo non trovo quello che parlava della storia delle ditte sementiere negli ultimi decenni, e di come l'enorme patrimonio genetico delle molte piccole ditte che c'erano e' stato disperso per insipienza loro, politica, e soprattutto per nostra ignoranza che determina la politica. (una delle caratteristiche del bisogno spasmodico di sicurezza del nostro tempo e' che solo pochissime ditte enormi e con enormi fatturati possono permettersi i costi dei test di sicurezza che fanno accedere al mercato - e questo in medicina non meno che in agricoltura)
"solo pochissime ditte enormi e con enormi fatturati possono permettersi i costi dei test di sicurezza"
RispondiEliminaLo sapete che se voleste far diventare elettrica una vostra piccola automobile con apposito "kit di trasformazione" non potete, perche' se si cambia il motore, cosa di per se' abbastanza banale, bisogna fare almeno 2 crash test di ri-omologazione, cioe' distruggere due automobili uguali? La sicurezza lo impone...
Mah! Sono andato a leggermi alcuni link consigliati e non ci ho capito molto. Ho capito però di essere davvero ignorante e di non capire quasi nulla. Motivo per cui mi asterrò in futuro da qualsiasi commento sulle gravi questioni che agitano l'umanità. Mi ritiro a vita privata (ma mi lasceranno in pace?).
EliminaGuidorzi fra l'altro demolisce il principio di precauzione asserendo:
"Come fare a esorcizzare il rischio? Io non sono un mago! Ma noi dobbiamo assolutamente vedere positivo e accettare di prendere dei rischi. Qualsiasi sa il nostro comportamento, l’umanità va verso la fine e questa sarà più ravvicinata se essa non continua a sviluppare le sue attività tecnologiche. L’argomento dirimente è che il vivere comporta il prendere dei rischi. E’ ormai tempo che questa idea venga accettata e che venga condivisa. Le decisioni politiche ormai contaminate da chi propugna la precauzione ci proteggono a breve, ma ci lasciano indifesi a lungo termine."
Be', sì, mi sembra un discorso abbastanza assennato, in soldoni: chi non risica, non rosica. Anche in Borsa.
"e questa sarà più ravvicinata se essa non continua a sviluppare le sue attività tecnologiche"
EliminaIo sono il primo a sostenere che la tecnologia e la scienza per ogni problema che risolvono ne creano altri quattro di peggiori e piu' difficili da risolvere, ma devo anche ammettere che la tecnologia e la scienza (anche sotto forma di religione) sono nell'essenza dell'uomo.
La nostra peculiarita' e' usare strumenti e, cosa non meno enigmatica, vestiti. Istintivamente ci vestiamo, e le donne addirittura si "truccano".
Da sempre, da quando seppelliamo i morti: ci sono tracce di armamentari per il "trucco" vecchi di 30.000 anni, se non ricordo male...
SI a(un uso oculato de)gli OGM x i motivi spiegati nel post
RispondiEliminaSI a razionali politiche di birth control & family planning
Il sapere tecnoscientifico costruisce un mondo unidimensionale che ha come fine solo la propria riproduzione:
RispondiEliminahttp://www.laconfederazioneitaliana.it/?p=899
Che cos'è l'uomo?
Un narratore di storie, creatore di miti e distruttore del mondo naturale, il cui pensiero è un coacervo di ragione, emozione e religione. Un fortunato evento casuale nell'evoluzione dei primati durante il tardo Pleistocene. La mente della biosfera. Magnifico quanto a potere immaginativo e istinto di esplorazione e tuttavia bramoso di essere il padrone più che il gestore di un pianeta in declino. Nato con la capacità di sopravvivere e continuare a evolversi, capace di rendere eterna anche la biosfera. E tuttavia arrogante, sconsiderato, letalmente predisposto a favorire sé stesso, la sua tribù e futuri a breve termine. Ossequioso verso esseri superiori immaginari e sprezzante nei confronti di forme di vita inferiori.
(da "meta' della terra" di E.Wilson)
"Ossequioso verso esseri superiori immaginari e sprezzante nei confronti di forme di vita inferiori"
RispondiEliminaBella definizione del Nichilismo antropocentrico. Una delle vie di salvezza -se ancora possibili per questa umanità- è quella di ribaltare i valori insiti nella frase: ossequiosi e rispettosi verso le forme di vita "inferiori" (?) e sprezzanti verso esseri immaginari assurdamente antropomorfi..