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mercoledì 12 dicembre 2012

GREGORY PINCUS: LA RIVOLUZIONE HA 60 ANNI



Quando fu chiesto  a Zhou Enlai, premier comunista cinese negli anni ’70,  il significato storico  della Rivoluzione francese, sembra che abbia risposto: «E' troppo presto per dirlo."
Esiste qualcosa di più rivoluzionario della pillola anticoncezionale? Entrò per la prima volta in commercio in America, con il nome di “Enovid” il 9 maggio 1960, e all’inizio era consigliata per i disordini mestruali anche se  le donne  la usarono da subito principalmente come anticoncezionale. Era basata su una molecola simile al progesterone che ingannava il sistema riproduttivo bloccando l’ovulazione. L’aveva scoperta, insieme ad altri fisiologi, il ricercatore americano Gegory Pincus, che l’aveva provata la prima volta sulla donna nel 1956.  La pillola ha enormi vantaggi: facilità di utilizzo, efficacia, non influisce sulla vita sessuale, riduce i tumori ovarici e uterini, contrasta le malattie vascolari. Gli effetti collaterali sono scarsi, e sempre meno importanti con le ultime molecole a basso dosaggio.
Nonostante quel che afferma Chou Enlai, un primo effetto importante l’invenzione della pillola l’ha già ottenuto: l’assunzione della donna come membro eguale nella società. Sebbene tutto l’apparato legale della parità dei sessi fosse già in funzione (almeno in Occidente) prima dell’invenzione della pillola, i diritti delle donne erano rimasti allo stadio teorico. L’arrivo imprevedibile di bambini faceva sì che le donne dovessero interrompere gli studi o il lavoro, era un grave impedimento alla carriera, e costituiva una fonte di discriminazione e di ostacolo all’accesso reale alla parità. La pillola dava per la prima volta alla donna il diritto di scegliere.
Anche se gli effetti rivoluzionari della pillola debbono ancora manifestarsi appieno, come diceva Chou Enlai, le donne hanno fatto un passo da gigante verso la loro giusta posizione di partnership paritaria con gli uomini. La pillola è un esempio di come la tecnologia possa rappresentare un mezzo di liberazione se giustamente indirizzata. Per l’altro grande effetto che ci si aspetta dall’invenzione e dall’uso della pillola i tempi sono ancora lunghi. Mi riferisco alla riduzione effettiva dei tassi di natalità e alla correzione a livello mondiale dell’esplosione demografica. Qui gli effetti sono ancora limitati ad alcune aree geografiche, dove i diritti della donna, la scelta consapevole, la liberazione e la parità si sono affermate da tempo, grazie ai movimenti di opinione, alla libertà di espressione, e  soprattutto proprio alla contraccezione. In Italia l’uso della pillola è progredito insieme al venir meno, fortunatamente, del peso delle gerarchie religiose e della mentalità natalista. Basta pensare all’enciclica Humanae vitae, emanata subito dopo l'entrata in commercio della prima pillola,  con cui si cercava di condannare e contrastare l’uso dei contraccettivi. La chiesa ha una visione sommamente antropocentrica, in quanto, secondo la fede cristiana,  tutto il creato è stato fatto ad uso e consumo dell’uomo. Della vita delle altre specie viventi ai cattolici – ma anche alle altre fedi monoteiste-  importa poco o niente, e solo in funzione delle esigenze degli umani. Una laicizzazione della vita sociale è fondamentale per imporre la libertà e i diritti di scelta. Insieme al processo di secolarizzazione, l’uso libero della pillola e degli altri mezzi di contraccezione  ha fatto sì che  in molti paesi occidentali il controllo demografico abbia avuto successo, con tassi di natalità intorno ad 1-1,5 figli per coppia.  Ma in vaste aree del mondo il messaggio non è passato, e la pillola è ancora poco utilizzata, specie in presenza di arretratezza economica e sociale,  e scarsa presa dei diritti delle donne. Insieme alla mentalità, contribuisce ad impedire l’accesso alla pillola la presenza di poteri religiosi e nazionalismi esasperati, oltre a difficoltà economiche ed organizzative. La battaglia cominciata con l’avvento della prima pillola nel 1960 è ancora lunga. Proprio dagli anni 60 il boom demografico mondiale è accelerato spostandosi in aree economicamente depresse del pianeta e oggi il mondo si avvia agli otto miliardi di umani con l’effetto serra che ne sta seriamente minacciando la sopravvivenza. Purtroppo l'invenzione della pillola non è sufficiente se ci sono poi resistenze e ottusità in tanti paesi che ne ritardano l'uso.
Gregory Pincus ovviamente non ha mai preso il Nobel. Ma nonostante il boicottaggio del potere politico e religioso egli appartiene alla storia, e la sua azione ha dimostrato al mondo che il problema demografico si può risolvere se c’è la volontà politica e si riescono a cambiare mentalità ataviche. Ha dimostrato che si può controllare i tassi di natalità su larga scala, e che il metodo anticoncezionale è adatto sia per le società sviluppate che per quelle sottosviluppate.
Il significato storico della rivoluzione iniziata da Gregory Pincus è ancora aperto e i suoi risultati dipendono da tutti noi. Fermare la crescita demografica è sempre più urgente, prima che il  mondo arrivi alla sua distruzione. 

1 commento:

  1. purtroppo,la storia la dice neppur tanto implicitamente,se la sovrappopolazione non sará vinta,dato il crescente fabbisogno energetico che crea problemi non risolvibili,o solo in parte ed a scapito degl'interessi economici di gruppi,lobbies troppo influenti e,di fatto,sovranazionali,la sovrappopolazione sara' risolta con una guerra con miliardi di morti..atomica,per forza di cose...i manager,gli azionisti delle multinazionali piu' importanti,saranno sicuramente in posti dove la radiazione ed il fall out,l'inverno nucleare ,li esporrá al minimo rischio..se l'uomo é uomo,cosí sara'..amen

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