"Non c'è potenza militare in grado di battere uno sterminato stuolo di spermatozoi all'attacco" (Guido Ceronetti- Insetti senza frontiere)
Il mondo è malato. Una gigantesca quantità di spermatozoi esonda e stravolge la fauna e la natura in un moto di egoismo antropocentrico che tutto vuole fecondare per farne umani, troppi umani. Così scompaiono le foreste per farne ammennicoli alla bestia umana. I fiumi sono fogne a cielo aperto per gli scarti delle sue attività e le feccie dei suoi intestini. Il sottosuolo, una volta sacro agli dei e agli etruschi, viene vampirizzato estraendone acqua con insaziabili idrovore o fluidi vitali con pompe e pozzi per alimentare gingilli a motore. Pietre rocce e sabbie sono depredate dalla terra per farne orrendi alveari, cellule del cancro umano. Il cielo è svuotato d'ossigeno e ricolmato di fumi e anidridi, esiti di scappamenti e miasmi delle megalopoli. Su tutto si appiccica la lurida colla spermatozoica che penetra anfratti, fessure e otricoli in cerca di ovuli da fecondare. I destini del mondo non si giocano sulla politica o gli ideali; e nemmeno sulle tecnologie militari. La supremazia del cancro umano è un destino che nasce nelle polluzioni e viaggia in miliardi di miliardi di spermatozoi. L'incubo umano si ammanta della proliferazione. Una voluttà antropica che tutto ricopre con un manto di grigio cementizio e liquami di scarico. Allah e Jeowa si sono alleati, Brama e Visnù hanno un solo scopo. Il pianeta finisca con la putrefazione della sua cotenna di umani. Un grande disastro ci attende. Come Zeno nella sua autocoscienza attendiamo tutti, fiduciosi, una grande esplosione.
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