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martedì 5 novembre 2013

Nucleare: la lettera degli scienziati




Quattro scienziati di fama mondiale hanno sottoscritto e inviato una lettera alla Associated Press e a vari gruppi internazionali di ambientalisti. 
James Hansen della Nasa, Ken Caldera della Carneige Institution, Kerry Emanuel del Mit, e Tom Wigley della Università di Adelaide  chiedono di portare avanti la ricerca sul nucleare sicuro e di puntare su questa tecnologia se vogliamo salvare la Terra:  Non c’è più tempo, dicono, per fermare il riscaldamento globale. Le emissioni di CO2 non solo non stanno diminuendo ma stanno aumentando vertiginosamente in tutto il mondo. Con il prossimo affacciarsi allo sviluppo di regioni del globo finora relegate ad economie arretrate come l’Africa e l’accelerazione di paesi come India e Cina, la situazione diverrà presto insostenibile. Mentre gli ambientalisti ortodossi si trastullano sperando nel sole e nel vento, gli studi sulle emissioni nocive parlano chiaro: il mondo si sta suicidando. Le rinnovabili non partono e anche se danno buoni risultati su scala locale, per piccoli impianti decentrati, non sono competitive e falliscono sulle necessità energetiche in grado di influire sul quadro macroeconomico. Le imprese produttrici di fotovoltaico ed eolico falliscono e chiudono a ripetizione. I quattro scienziati non si dichiarano contrari alle rinnovabili e sono favorevoli a continuare la ricerca. Ma puntare su di esse per arrestare il global warming è pura illusione.

Fonti di energia come eolico e solare”- dicono nella lettera- “non riusciranno a crescere abbastanza in fretta: con questi livelli di riscaldamento del pianeta e con l’aumento vertiginoso delle emissioni nocive, non possiamo permetterci di mettere da parte questa tecnologia ad emissioni zero. Non è realistico pensare a un futuro senza nucleare: chi dice di credere a questa favola, sta barando. Serve investire in impianti e tecnologie più sicure e produttive”.

Purtroppo il quadro generale è preoccupante anche perché continua la crescita demografica globale. Se già ora le emissioni sono insostenibili  con sette miliardi di persone, cosa avverrà quando, secondo le proiezioni IPCC dell’Onu, ci avvieremo ad essere 10-11 miliardi già nel 2050? Nessuna riduzione di consumi, anche imposta con la forza, potrà arrestare la crescita della richiesta di energia. I fallimenti dei protocolli internazionali tentati finora per ridurre le emissioni sono un campanello di allarme.
Intanto  il premier inglese Cameron ha proprio in questi giorni autorizzato la costruzione di una nuova centrale nucleare a Hinkely Point nel sud dell’ Inghilterra, di ultima generazione, ultrasicura, a prova di terremoti e di inondazioni. Sono previsti due reattori con la produzione di energia sufficiente a coprire il 10 % delle necessità energetiche inglesi con zero emissioni nocive. La centrale costerà 18 milardi di euro e sarà pronta nel 2023. E’ un pazzo?
No: è uno che vuol  abbattere le emissioni atmosferiche       di anidride carbonica del 34 % entro il 2020 secondo i protocolli firmati dal governo inglese. Forse lui al riscaldamento globale ci crede veramente.

6 commenti:

  1. Ohssignur....
    Ancora con 'sta fissazione de "Il problema senza soluzione".

    1 - con zero emissioni nocive.
    Falso
    Il costo del nucleare in energia fossile per realizzazione, produzione del combustibile e... smantellamento (!!) è elevato.

    2 - perché continua la crescita demografica globale
    La disponibilità di energia è uno dei principali fattori di crescita demografica e, a sua volta, ne aumenta i consumi (paradosso di Jevons).

    3 -
    l'impiego di risorse spropositate nella realizzazione del nucleare distrae risorse cospicue nella realizzazione di nuovi scenari energetici basati su fonti rinnovabili E DIMINUZIONE dei consumi

    4 - Le rinnovabili non partono
    In pochi anni di incentivi (peraltro altinelanti) nella realizzazione di impianti per fonti rinnovabioli hanno permesso, solo in Italia, la realizzazione di numerosi GW di potenza installata. L'ordine di realizzazione di 1GW di potenza da rinnovabili è dell''ordine di un ventesimo o di un trentesimo del corrispondente nucleare.

    5 - Le imprese produttrici di fotovoltaico ed eolico falliscono e chiudono a ripetizione
    Alcune imprese falliscono. Ma non si parla dei fallimenti colossali del nucleare SEMPRE ripianati dalle casse pubbliche nella peggiore delle commistioni liberismo dei profitti - socialismo dei costi.

    6 - falliscono sulle necessità energetiche in grado di influire sul quadro macroeconomico
    Falso
    La realizzazione di numerosi GW di fotovoltaico in Italia ha da almeno due anni completamente azzzerato il problema del picco estivo dei consumi e relativo rischio elevato di interruzioni di fornitura.
    Il fotovoltaico ha avuto colossali conseguenze macroeconomiche portando il costo dell'energia nelle ore di punta di consumi industriali quasi a zero.

    7 - per piccoli impianti decentrati, non sono competitive
    Il nucleare è così non competitivo che senza pesantissimi interventi pubblici nessun privato pensa di investire anche minime risorse in investimenti fallimentari dal punto di vista della profittabilità

    8 – ultrasicura
    Il fideismo nella presunta sicurezza del nucleare (che è un'espressione del fideismo nel tecnoteismo salvifico) non solo non ha riscontri, ma è demolito dalla moltitudine di incidenti di vario livello.
    Greenpeace ha dimostrato ripetutamente con azioni direi quasi puerili la vulnerabilità dei siti nucleari.

    9 -
    La realizzazione del nucleare nel Regno Unito contribuirà a mantener prima ed aumentare poi la pesante insostenibilità rispetto alla biocapacità locale ( i britannici prelevano altrove ca. 3.2 Gran Bretagne per sostenersi, oltre alle risorse prodotte localmente).
    L'import di uranio dovrà aggiungersi agli altri.

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    1. Mi dispiace contraddirti, ma da quello che dici si vede che le tue risposte sono a sensazione, e non il risultato di calcoli fatti.
      In questo caso, la mia App risulta ottima per questi calcoli.

      2) precisazione:
      Confondi 1 GW di una centrale termoelettrica (tipo anche quelle nucleari) con 1 GWp del fotovoltaico!
      Spiacente, ma c'è una notevole differenza.
      La mia App ti può dimostrare, calcoli alla mano, che:
      * fare un impianto Termonucleare da 1 GW costa in media 5 G$ e occupa solo 0,3 kmq.
      * fare un impianto equivalente di produzione di energia da fotovoltaico, costa 5 volte di più e occupa più di 60 kmq.

      6) precisazione:
      Il costo dell'energia elettrica sembra che costi quasi zero in alcuni momenti della giornata di maggiore produzione, ma è solo un abbaglio! In quanto il costo diretto può anche azzerarsi, ma i costi indiretti ricadono lo stesso sulla collettività; perché vuoi o non vuoi, l'impianto o si ripaga vendendo energia elettrica, oppure deve intervenire lo stato a finanziarlo, oppure la società fallisce, non restituisce i soldi alla banca, che così si ritrova ad avere sofferenze in aumento, fino a che si richiede l'intervento dello Stato (cittadini) per pagare il resto.

      ci sarebbero altre precisazioni, ma sarei troppo lungo.

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  2. Più che punti di chiarimento mi sembrano tappe di avvicinamento della sgangherata nave "Italia" all'Africa. Mi sembra che l'ideologia antinuclearista non affronti razionalmente il problema surriscaldamento della Terra. Probabilmente chi propone una strategia basata sul nulla rinnovabile e su una DIMINUZIONE dei consumi tutta da dimostrare, anzi tutta da imporre (con cosa? Stalin è morto da tempo), non crede al global warming. Le centrali le dovremo costruire e lo dovremo fare in fretta. Sono facile profeta: non passeranno molti anni che la soluzione sarà imposta dagli eventi.

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  3. Visto che era diventato un po' ingombrante come commento, vi ho risposto a casa mia.

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  4. a me vien da ridere per il solo fatto di leggere "con la mia applicazione" o i soliti scaduti termini " di ultima generazione, ultrasicura, a prova di terremoti e di inondazioni"

    ultrasicura! ma se cominciano uragani come quello che si sta abbattendo nelle Filippine a quanto pare il più grande mai seguito..cosa ci facciamo dell'energia delle centrali? e saremo in grado di tenerle in funzione?
    ci sono già proiezioni di mezza Inghilterra sott'acqua nel 2100 figuriamoci, ammè tutta sta patetica capacità dell'uomo nella programmazione del futuro fa il vomito visto che in 50 anni ci stiamo cacciando nelle peggiori malefatte andando dai rifiuti alla cementificazione.

    sarebbe carino che il settore offrisse argomentazioni un po' più trasparenti e meno banali di 4 terminologie in stile Veronesi!

    Ugo Bardi per esempio sebbene la consideri un'energia fondamentale per il proseguo della civiltà odierna non è altrettanto convinto della sua funzione in un ambito di esaurimento globale di tutte le altre risorse.
    Idem James Howard Kluster con il suo "collasso".
    Intanto magari potresti gentilmente approfondire l'argomento Fukushima.
    Con rispetto e senza provocazioni (visto che è un blog che leggo spesso)
    Grazie
    ciao

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  5. Di totalmente sicuro sulla Terra non c'è nulla. Diciamo che l'energia nucleare finora è quella che ha dato meno vittime, stando a statistiche ufficiali (vittime per terawattora prodotto). Bisogna poi valutare il problema tenendo presenti tutti i fattori. I poli si stanno sciogliendo per l'effetto serra o no? Se si, il nucleare è l'unica possibilità di salvezza: è pronta, relativamente sicura, sperimentata (l'europa e piena di centrali - solo la Francia ne ha una cinquantina- e mi pare che di morti da nucleare non se ne vedano molti. Considera poi che il nucleare avrà un compito (in particolare sostenere 7-8 miliardi di umani senza aggravare l'effetto serra e il global warming) per circa mezzo secolo. Poi uscirà di scena: ci sarà la fusione. Rispetto al nucleare in tutta europa sono molti di più i morti da tossici in Italia: stiamo mangiando cibi avvelenati e siamo tutti (almeno chi abita in città) affetti da Broncopatia cronica ostruttiva da inquinanti da combustione di idrocarburi e con alta incidenza di tumori. Seguirò il tuo consiglio e approfondirò alcuni temi, tra cui James H. Kluster e Fukushima. Grazie del tuo contributo.

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