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sabato 21 novembre 2015

La fine della Rivoluzione Francese

Il 13 novembre e stato l'11 settembre dell'Europa. Cosa succederà adesso? Dicono che c'è una guerra in corso, una guerra che nessun europeo e nessun americano vuole combattere. Chi difenderà i valori dell'illuminismo, della libertà e della democrazia? Ormai i valori del laicismo sono in regresso ovunque, la superstizione religiosa si diffonde con o senza il Califfo.Al posto della ragione si parla di nuove idolatrie: la sicurezza dei rivoluzionari del 1789 lascia il posto al trionfo dell'oscurantismo. Di fronte a questa radicalizzazione che fine fanno i valori dell'ecologia, del rispetto per la natura e le altre specie? Semplicemente non se ne parla, o se ne parla sempre meno. Sembra che la conferenza di Parigi sulle emissioni di carbonio non si terra più. Non e' una gran perdita, sarebbe servita a poco, ma anche questo e' un segno. Intanto in Siria E Iraq un intero territorio grande come uno stato e' in mano ai terroristi tagliagole. Il presidente Usa ha fatto finta, con radi e inutili bombardamenti, di contrastarlo. Come ha giustamente fatto notare il leader russo Putin persino i pozzi di petrolio e le migliaia di autobotti per trsportarlo in mano ai terroristi sono state lasciate intatte e funzionanti dagli americani, non si sa bene perché. L'Europa in tutta questa situazione da uno spettacolo ancor più mediocre. Ridotta ad una semplice area finanziaria e di commercio, con una grossa burocrazia e senza più alcun valore in cui credere, parla - anzi balbetta- in una pruralita di lingue senza saper prendere una sola decisione efficace. Senza più frontiere e senza più idee gli europei attendono una lenta fine mascherata da multiculturalismo tollerante. Tante culture senza più alcuna cultura. La forza morale che nacque dalla rivoluzione francese estinta. Si canta la marsigliese purché non si faccia nulla, per non fare nulla. Tutti invocano intelligence senza intelligenza, ci si affida alla illusione che qualcun altro risolva il problema e sembra che il 1945 non abbia mai termine, si prolunghi ai nostri giorni ma senza più la speranza di allora e senza l'America di allora. Nessun Roosvelt ci viene a soccorrere e non si vede nessun Churchill all'orizzonte. Mentre un Hitler redivivo e alle porte, anzi e' già tra di noi.

7 commenti:

  1. Difficile fare ragionamenti sensati in una situazione caotica come questa.
    Mi permetto però di far osservare che le farneticazioni anti-occidentali dei kamikaze potrebbero NON essere il vero obbiettivo dei vertici che li manovrano, i quali, probabilmente, cercano semplicemente il potere a casa loro ed usano la propaganda dell'odio religioso solo per motivare e mobilitare i loro ignari soldatini.

    Vorrei segnalare a questo proprosito le considerazioni non banali di un esperto quale Aldo Giannuli, che trovate qui sul suo sito: http://www.aldogiannuli.it/isis-lerrore-di-partenza/
    Per quel che vale, io sono d'accordo con lui.

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  2. Un "pezzo" che mi lascia perplesso. E se la finissimo col mito della Rivoluzione Francese che fu un'orgia di sangue, altro che liberté, égalité, fraternité? Alla Rivoluzione seguì l'impero.
    Negli attuali frangenti la "questione ecologica", il problema demografico, sembrano proprio relegati ai margini. Ormai è chiaro: l'andazzo proseguirà fino a esaurimento delle scorte e si salvi chi può. E pensare che ci sono migliaia di ordigni nucleari pronti all'uso: uno prima o poi partirà, naturalmente per errore.
    E se fosse solo un periodo di transizione, pieno di incertezze e disagi, in marcia verso l'unificazione del genere umano? Anche in Afghanistan hanno il telefonino e magari anche lo smartphone (che io non ho) e non vogliono aspettare secoli e nemmeno decenni per stare un po' meglio.
    Non condivido il cupo pessimismo del pezzo (forse per ripicca, per spirito di contraddizione, per non dovermi sparare).

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  3. L'intento di questo post non e l'esaltazione della Rivoluzione Francese (che fu all'origine di molte cose sia positive che negative), ma la fine di quegli ideali di laicismo che fu il portato del movimento intellettuale illuminista. Non che il laicismo sia finito, tutt'altro. Per molti versi aumentano i suoi effetti in tutto il pianeta, ma coloro che dovrebbero portarne avanti i valori tacciono o si retraggono di fronte alle farneticazioni del fanatismo e alla accettazione diffusa dell'oscurantismo religioso vero oppio dei popoli. Il post non e neanche rivolto contro l'Islam visto che sta riprendendo quota anche l'oscurantismo cattolico dietro il Papa francescano-gesuita. Tutto questo pensiero antropocentrico e' attualmente senza contrasto da parte degli intellettuali laici, anche di quelli attenti all ecologismo. Sul pezzo segnalato da Lumen dico solo che il giornalista in questione conosce poco o ha letto male il grande libro "lo Scontro di Civiltà". Li non si parla affatto di guerre o di conflitti più o meno armati tra civiltà diverse. Si fa la semplice constatazione che esistono aree culturali diverse nelle varie zone del pianeta, le quali naturalmente sono in concorrenza tra loro. Se questo libro fosse stato letto da Bush (e da Obama) forse non avremmo avuto i disastri conseguiti agli interventi armati in Iraq o Afghanistan. Voler imporre un prodotto della cultura occidentale come la democrazia liberale in quelle terre imponendo dei governatori fantocci fu un tragico errore. Rispettando l'area culturale molto diversa dall'occidente in cui si operava, appoggiandosi alle autorità locali accettate dalle popolazioni e con adeguati compromessi accettabili agli occidentali, i risultati di quegli interventi sarebbero stati molto diversi

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  4. Caro Agobit, sul libro di Huntington (Lo scontro delle civiltà) sono perfettamente d'accordo con te.
    L'ho letto e l'ho apprezzato molto, ed è evidente che la politica occidentale più recente NON ne ha seguito le indicazioni.
    Con tutto il caos geopolitico che ne è derivato, e che pare ben lontano dal trovare un suo equilibrio.

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  5. Nell'attuale turbolento scenario geo-politico-militare internazionale forse il guaio principale è rappresentato dal fatto che di fronte al terrorismo islamo-fondamentalista anzichè (cercare di) promuovere filosofia dei Lumi, laicità & scienza moderna nel mondo arabo-musulmano, che (purtroppo) storicamente le ha conosciute in maniera marginale, si invochi vigorosamente da più parti una sorta di ritorno/regresso dell'Europa al Medioevo cristiano/clericale e alla relativa società "chiusa" di stampo autoritario-piramidale...

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  6. @lumen:
    "Mi permetto però di far osservare che le farneticazioni anti-occidentali dei kamikaze potrebbero NON essere il vero obbiettivo dei vertici che li manovrano, i quali, probabilmente, cercano semplicemente il potere a casa loro ed usano la propaganda dell'odio religioso solo per motivare e mobilitare i loro ignari soldatini."

    Tutta manna dal cielo per i nostri di vertici, che si trovano il lavoro di distogliere l'attenzione dal merdaio autocostruito in precollasso in cui siamo immersi, gia' fatto.

    "motivare e mobilitare"

    Cioe' dare un senso, qualunque esso sia, alle nostre vite auto-vessate e annoiate.

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  7. @Sergio
    "Negli attuali frangenti la "questione ecologica", il problema demografico, sembrano proprio relegati ai margini."

    Sergio, poiche' in ultima analisi il "problema demografico" consiste nel fatto che si rischia di essere spazzati via da una forza cioe' da un numero maggiore (cosa che accade ogni minuto anche all'interno di ogni singola societa' compresa la nostra, con i suoi complicatissimi e sempre discutibili equilibrismi per far si' che ognuno abba l'esatto "suo"), quando la minaccia maggiore sembra provenire dall'estero, si rovescia. Come pure quello "ecologico". Quando fischiano le pallottole, il terrificante pm10 passa in secondo piano.

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