Quando fu
chiesto a Zhou Enlai, premier
comunista cinese negli anni ’70, il significato storico
della Rivoluzione francese, sembra che abbia risposto: «E' troppo presto
per dirlo."
Esiste qualcosa di
più rivoluzionario della pillola anticoncezionale? Entrò per la prima volta in
commercio in America, con il nome di “Enovid” il 9 maggio 1960, e all’inizio
era consigliata per i disordini mestruali anche se le donne la usarono da subito principalmente come anticoncezionale.
Era basata su una molecola simile al progesterone che ingannava il sistema
riproduttivo bloccando l’ovulazione. L’aveva scoperta, insieme ad altri
fisiologi, il ricercatore americano Gegory Pincus, che l’aveva provata la prima
volta sulla donna nel 1956. La pillola ha enormi vantaggi: facilità di utilizzo, efficacia, non influisce sulla vita sessuale, riduce i tumori ovarici e uterini, contrasta le malattie vascolari. Gli effetti collaterali sono scarsi, e sempre meno importanti con le ultime molecole a basso dosaggio.
Nonostante quel che
afferma Chou Enlai, un primo effetto importante l’invenzione della pillola l’ha
già ottenuto: l’assunzione della donna come membro eguale nella società.
Sebbene tutto l’apparato legale della parità dei sessi fosse già in funzione
(almeno in Occidente) prima dell’invenzione della pillola, i diritti delle
donne erano rimasti allo stadio teorico. L’arrivo imprevedibile di bambini
faceva sì che le donne dovessero interrompere gli studi o il lavoro, era un
grave impedimento alla carriera, e costituiva una fonte di discriminazione e di
ostacolo all’accesso reale alla parità. La pillola dava per la prima volta alla
donna il diritto di scegliere.
Anche se gli effetti
rivoluzionari della pillola debbono ancora manifestarsi appieno, come diceva
Chou Enlai, le donne hanno fatto un passo da gigante verso la loro giusta
posizione di partnership paritaria con gli uomini. La pillola è un esempio di
come la tecnologia possa rappresentare un mezzo di liberazione se giustamente
indirizzata. Per l’altro grande effetto che ci si aspetta dall’invenzione e
dall’uso della pillola i tempi sono ancora lunghi. Mi riferisco alla riduzione
effettiva dei tassi di natalità e alla correzione a livello mondiale
dell’esplosione demografica. Qui gli effetti sono ancora limitati ad alcune
aree geografiche, dove i diritti della donna, la scelta consapevole, la
liberazione e la parità si sono affermate da tempo, grazie ai movimenti di opinione, alla libertà di espressione, e soprattutto proprio alla
contraccezione. In Italia l’uso della pillola è progredito insieme al venir meno,
fortunatamente, del peso delle gerarchie religiose e della mentalità natalista.
Basta pensare all’enciclica Humanae vitae, emanata subito dopo l'entrata in commercio della prima pillola, con cui si cercava di condannare e
contrastare l’uso dei contraccettivi. La chiesa ha una visione
sommamente antropocentrica, in quanto, secondo la fede cristiana, tutto il creato è stato fatto ad uso e
consumo dell’uomo. Della vita delle altre specie viventi ai cattolici – ma anche
alle altre fedi monoteiste- importa poco o niente, e solo in funzione delle esigenze degli umani. Una laicizzazione della vita sociale è fondamentale per imporre la libertà e i diritti di scelta. Insieme al processo di
secolarizzazione, l’uso libero della pillola e degli altri mezzi di contraccezione ha fatto sì che in molti paesi
occidentali il controllo demografico abbia avuto successo, con tassi di natalità
intorno ad 1-1,5 figli per coppia. Ma in vaste aree del mondo il messaggio non è passato, e la
pillola è ancora poco utilizzata, specie in presenza di arretratezza economica
e sociale, e scarsa presa dei
diritti delle donne. Insieme alla mentalità, contribuisce ad impedire l’accesso
alla pillola la presenza di poteri religiosi e nazionalismi esasperati, oltre a difficoltà economiche ed organizzative. La
battaglia cominciata con l’avvento della prima pillola nel 1960 è ancora lunga. Proprio dagli anni 60 il boom demografico mondiale è accelerato spostandosi in aree economicamente depresse del pianeta e oggi il
mondo si avvia agli otto miliardi di umani con l’effetto serra che ne sta seriamente
minacciando la sopravvivenza. Purtroppo l'invenzione della pillola non è sufficiente se ci sono poi resistenze e ottusità in tanti paesi che ne ritardano l'uso.
Gregory Pincus
ovviamente non ha mai preso il Nobel. Ma nonostante il boicottaggio del potere
politico e religioso egli appartiene alla storia, e la sua azione ha dimostrato
al mondo che il problema demografico si può risolvere se c’è la volontà
politica e si riescono a cambiare mentalità ataviche. Ha dimostrato che si può controllare i tassi di natalità su larga
scala, e che il metodo anticoncezionale è adatto sia per le società sviluppate
che per quelle sottosviluppate.
Il significato
storico della rivoluzione iniziata da Gregory Pincus è ancora aperto e i suoi
risultati dipendono da tutti noi. Fermare la crescita demografica è sempre più urgente, prima che il mondo arrivi alla sua distruzione.
purtroppo,la storia la dice neppur tanto implicitamente,se la sovrappopolazione non sará vinta,dato il crescente fabbisogno energetico che crea problemi non risolvibili,o solo in parte ed a scapito degl'interessi economici di gruppi,lobbies troppo influenti e,di fatto,sovranazionali,la sovrappopolazione sara' risolta con una guerra con miliardi di morti..atomica,per forza di cose...i manager,gli azionisti delle multinazionali piu' importanti,saranno sicuramente in posti dove la radiazione ed il fall out,l'inverno nucleare ,li esporrá al minimo rischio..se l'uomo é uomo,cosí sara'..amen
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