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mercoledì 25 settembre 2013

IL NUOVO RAPPORTO ONU SUL CAMBIAMENTO CLIMATICO





Il giorno 27 settembre uscirà il quinto rapporto IPCC (Intergovernamental Panel on Climate Change), un testo di 2.200 pagine elaborato da oltre 200 cattedratici e scienziati, coadiuvati da 1500 esperti di tutto il mondo, con il compito di prevedere gli scenari futuri ed elaborare le strategie. In breve i saggi Onu danno al pianeta 10 anni di tempo per trovare un programma rapido che permetta di salvare la civiltà umana. Dalle anticipazioni della stampa  gli scenari previsti per la fine del secolo sono quattro. Nel più drammatico si prevede un aumento di 4 gradi Celsius della temperatura media, un innalzamento del livello dei mari di 62 centimetri, desertificazione delle terre attualmente temperate, collasso di gran parte delle specie viventi. Nello scenario più favorevole, i mari cresceranno di 24 centimetri e la temperatura aumenterà di un grado rispetto al periodo 1986-2005. Rispetto all’epoca pre industriale l’aumento a fine secolo, in questo secondo scenario, sfiorerà la soglia dei 2 gradi, quella considerata dai governi il limite di sicurezza da non superare. Quale dei due scenari estremi è più probabile? L’Ipcc riconduce la mutazione del clima all’accumulo di anidride carbonica in atmosfera.

“Potremmo salvarci, imboccando la via dello scenario migliore, se riuscissimo a restare, sempre a fine secolo, entro un tetto di 421 parti per milione di CO2. Non sono poche: in epoca pre-industriale erano 280 e da milioni di anni non si supera il livello attuale. Abbiamo già oltrepassato le 400 parti per milione e l’indicatore continua a salire al ritmo di 2 parti abbondanti all’anno. Tra 10 anni saremo fuori dall’area di sicurezza.”

Di fronte a questo scenario cosa propongono i soloni dell’Onu?

“Dovremmo dare un taglio immediato e drastico all’uso di conbustibili fossili, responsabili assieme alla produzione di cemento dell’89 per cento delle emissioni, e bloccare la deforestazione, che pesa per il rimanente 11 per cento”.

Tuttavia la strategia delle riduzioni volontarie, come quella decisa  dal vertice di Copenaghen del 2009, si è risolta in un aumento delle emissioni serra che viaggia oltre il 2 per cento l’anno. Anche se si stabilisse un buon accordo globale da far entrare in vigore nel 2020, il tetto delle 421 parti per milione verrà superato dall’inerzia di un sistema energetico che continua a puntare su carbone, petrolio, gas tradizionale e shale gas. Gli accordi restano lettera morta e i governi continuano a bruciare idrocarburi, indifferenti alle condizioni del pianeta e sensibili invece ai costi dell’energia. Il perché dei fallimenti sulle emissioni  i soloni dell’ Onu non lo dicono, e non lo diranno mai visto che va contro i loro totem ideologici: le rinnovabili sono un bluff, sono inefficienti, incostanti e costano troppo (hanno bisogno di sovvenzioni per funzionare). Purtroppo se si continua così si arriverà entro un secolo alle 936 parti per milione.  “In questo caso” racconta Riccardo Valentini, uno dei coordinatori europei degli scienziati Ipcc, “l’impatto sulla vita del pianeta sarebbe pesantissimo: i biologi ormai parlano di sesta estinzione di massa”.    Per rispondere alle polemiche che lo hanno bersagliato sempre più spesso negli ultimi anni l’Ipcc si spinge a definire “ virtualmente certo”  il cambiamento climatico, ed esprime preoccupazione sull’innalzamento dei mari e sul problema di  “dove –in questo caso-  trovar posto a 9 miliardi di esseri umani”.
Commenta Stephanie Tunmore, responsabile clima di Greenpeace, riassumendo quello che propongono gli esperti di Ipcc : “agendo subito in direzione dell’efficienza energetica, delle fonti rinnovabili e della modifica degli stili di vita possiamo ancora contenere i danni”.

Viene da chiedersi, a commento di queste indiscrezioni uscite sul documento dell' Ipcc, se convenga ancora pagare decine di milioni di dollari a questi comitati di “esperti”  per partorire alla fine dei topolini. Praticamente hanno confermato quello che già si sapeva: il malato ci ha la febbre, la Terra sta male. Ma sulle origini della malattia i soloni Onu fanno come i medici al tempo della peste descritta dal Manzoni: dibattono sul fatto che si tratti di sostanza o di accidente. Nel frattempo il malato muore. E muore per una malattia che dai soloni non viene mai nominata:
 Esplosione Demografica della Specie Umana.
I soloni, al contrario danno per scontato che la Terra viaggi verso i 9 miliardi e la cosa non li disturba affatto. Nessuno se ne lamenta, nessuno dei grandi esperti propone strategie di contenimento della crescita demografica. Il problema, semplicemente, non esiste. Candidamente dichiarano che bisognerebbe diminuire da subito le immissioni di anidride carbonica in atmosfera. Verrebbe da dire: …ma no!!! E come diminuirle? Arriva Cappuccetto Rosso /Greenpeace a chiarire come: con le rinnovabili e la modifica dello stile di vita, più l’efficienza energetica. Tappezzando di pannelli e di torri eoliche le terre emerse e spingendo i miliardi di cinesi e di indiani, oltre che europei e americani, ad andare in bicicletta o a tornare al calesse.  Il tutto, come nel mondo delle fiabe, dovrebbe accadere mentre la popolazione mondiale cresce da sette a nove miliardi e poi a 11 miliardi. Qui ci vorrebbe la fata turchina!
La verità è molto più prosaica e per niente fiabesca. Aumenteranno i consumi di petrolio, gas, shale gas, carbone, ecc. come sta già avvenendo da decenni – senza che le famigerate rinnovabili abbiano cambiato di un minimo il trend in salita delle emissioni di anidride carbonica-. La popolazione mondiale continuerà ad aumentare, come dice l’Onu stessa nel suo ultimo rapporto, verso gli 11 miliardi per la fine del secolo. Gli abitanti dei paesi avanzati e quelli dei paesi in via di sviluppo non cambieranno il loro stile di vita, se non per le innovazioni tecnologiche e gli aspetti che non alterano la qualità complessiva della vita. Anzi, le masse dei paesi che accedono ora allo sviluppo chiederanno più consumi.  I nuovi nati, a meno che non saranno tutti santi come Francesco, continueranno a chiedere consumi, trasporti, acqua, cibo, risorse ed energia. Il pianeta continuerà a precipitare nel baratro, e all’Onu continueranno a percepire compensi milionari per consulenze inutili. Noi, da parte nostra, continueremo a gridare, anche in mezzo ai sordi, che al primo posto, al primo posto, ci deve essere da subito l’impegno a RIDURRE LA NATALITA’ della specie umana su tutto il pianeta.

7 commenti:

  1. ciao agobit, sono pienamente d'accordo con te:

    "al primo posto, al primo posto, ci deve essere da subito l’impegno a RIDURRE LA NATALITA’ della specie umana su tutto il pianeta."

    "Nel frattempo il malato muore. E muore per una malattia che dai soloni non viene mai nominata:
    Esplosione Demografica della Specie Umana."


    E invece no, è come dire che in una casa entra sempre più gente e famosi esperti dicono: mmm...dovremmo trovare più aria entro fine secolo.
    Impossibile, in quella casa (pianeta).

    Esattamente quello che sostenevano nel sito dei cattolici, dove secondo loro 50 miliardi di persone "ci stanno" sulla Terra, e mangerebbero pure!!!!!

    (innalzamento dei mari, dunque meno terreni disponibili per viverci o per coltivazioni o pascoli o per altre specie viventi, eh già non ci siamo solo noi!!,
    desertificazione,
    più CO2............

    -per non parlare dello stile di vita di queste 50 miliardi di persone, chissenefrega no?!?-

    nemmeno li nominano.
    E' solo una questione di spazio!!)


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  2. Come emettere meno CO2 nell'atmosfera? Beh... basta chiedere a tot. miliardi di persone di smettere di respirare. ;-|
    Chi comincia? Voi autori del Blog? ;-)
    Poi bisogna dire a quelle che rimengono che NO. Non si possono fare figli come aggrada.. e neanche uno a coppia. Ne servono meno. E quindi chi decide chi puo fare figli? Voi del blog? L'onu?
    Il problema dei "grandi scienziati & Menti superiori" varie... è questo:
    La terra come pianeta esiste da svariati miliardi di anni. 4 o 4.5....
    L'uomo esiste a essere OTTIMISTI da 12\15000 mila anni.
    UNO SPUTO in mezzo al mare... in pratica. Ciò che è la storia dell'umanità nel suo insieme in definitiva.
    L'essere umano ha una strana peculiarità poi. Mettersi al contro dell'universo e dei problemi.
    Una variazione di 4 gradi nella temperatura dell'atmosfera al nostro pianeta fa il solletico... ci sono state variazioni MOLTO più grandi in passato, senza petrolio, inquinamento, ecc.
    Questo ha portato a grandi estinzioni di massa... ma finchè bracconieri, per dire, fanno estinguere specie animali chi se ne frega.. se invece tocca all'uomo estinguersi tutti in paranoia di colpo?
    Mai fatto caso che "LE SPECIE DOMINANTI" hanno avuto estinzioni di massa sul nostro pianeta?
    Come sempre MI SEMBRA MIOPE guardare a dati climatologici di 150 anni... ahyahahahahahhahahahhaha
    150 anni di dati? Ma che vogliono dire su 4 MILIARDI DI ANNI?
    Questo per far capire che: "POTREBBE ESSERE" questo il PERIODO DEL CLIMA ANOMALO quello che ci fa sopravvivere e che la NORMALITA siano 10 gradi di più e ESSERI UMANI ESTINTI.
    E vi assicuro che tutte le altre specie e pianeta terra ringrazieranno di essersi tolti STO CANCRO dai coglioni! :-D
    Saluti
    Il.gem (con una visione un po più ampia di CLIMA & Normalità)


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  3. Poi bisogna parlare del SOLE. Che guarda un po, ogni hanno che passa mette sempre un po piu di energia. Quello lo "spegniamo un due orette al giorno?" :)
    Si stima che bruciando il suo combustibile non duri piu di altri 5 miliardi di anni... di cui gli ultimi 2\3 rendendo INOSPITALE la terra. (Per gli esseri umani)
    Mi vedo tra 2 miliardi di anni gli "ambientalisti" a manifestare contro il sole che scalda troppo... :-D
    Ma la questione è questa:
    Indicare i problemi lo sanno fare tutti, ma nessuno ancora ha fornito SOLUZIONI pratiche.
    Si ok, qualcuno c'è stato in passato. Hitler, Stalin, qualche dittatore africano se la cava bene anche adesso.
    Polpot.. ecco lui con l'esubero di gente è un esperto. Uno che riesce a eliminare il 50% della popolazione del suo paese è un maestro. Qui in italia io in vaticano non ci vado a dirgli che NO, figli non si fanno.... provateci voi... e buona fortuna!
    In USA, India, ecc... non ho idea. ma andateci voi a sterminarli... perchè QUESTA E L'UNICA SOLUZIONE!
    buona fortuna a metterla in pratica.
    il.gem

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    1. La soluzione al problema demografico qual'è... io la sò!
      Ed è anche indolore, anzi dice proprio di fare più figli, che vivranno bene.

      La notte guardate il cielo e mentre guardate i miliardi di stelle e le miliardi di galassie che ci sono, pensate:
      _azzo quanto spazio sprecato! :-)
      E io devo stare in questi pochi metri quadrati di appartamento?

      L'unica strada indolore che ci rimane è lo Spazio con i suoi tantissimi pianeti (adesso lo possiamo dire veramente che ci sono).

      Come raggiungere questa meta?
      Ricerca scientifica!

      La nostra strada è a senso unico!
      O progrediamo scientificamente (e non solo in quello), oppure ci estinguiamo!

      Io sono dell'idea che è meglio progredire, non sò voi?

      Einstein ha tolto i sogni al genere umano (viaggi verso altre stelle troppo lunghi),
      è ora di rivoluzionare la scienza e di trovare nuovi modelli che permettano di fare tali viaggi (che penso siano possibili).

      Ricerca! Studi!
      Diamoci da fare, per noi e per i nostri discendenti!
      Basta con la rassegnazione!
      Bisogna andare avanti con ottimismo!

      Se volete faccio il primo passo io...

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    2. "...che la NORMALITA' siano dieci gradi in più e ESSERI UMANI ESTINTI"
      Questo potrebbe essere un punto di vista realistico e forse la prospettiva più probabile.

      "In USA, in India ecc.... non ho idea. ma andateci voi a sterminarli...perché QUESTA E' L'UNICA SOLUZIONE! Buona fortuna a metterla in pratica."
      Ma guarda, gemmologia, che io, noi della sovrappopolazione, siamo pacifisti assoluti e incapaci di fare del male a una mosca. Figurarsi a un uomo. La nostra battaglia è sulla natalità eccessiva della specie umana e sulla salvaguardia della natura e delle altre specie. Questa è l'unica strada per la PACE, per azzerare tutte le guerre, per smettere di produrre e comprare armi ecc. In caso di rientrodolce ai due miliardi di umani c'è possibilità di un equilibrio di fondo tra natura e uomo e tra tutti gli uomini che possono vivere insieme nel benessere e nella libertà di generazione in generazione. Non c'è violenza nella demografia; c'è n'è molta invece nell'egoismo riproduttivo e nell'arroganza di possesso e uso da parte dell'uomo verso l'ambiente, la natura e le altre specie viventi.

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  4. Caro Agobit, è davvero incredibile che chi come noi si batte per una riduzione PACIFICA della popolazione venga preso per un criminale che vorrebbe sterminare interi gruppi di persone.
    Ma questa è rimozione freudiana !
    Questi si rifiutano di vedere, di capire, di accettare la tragedia demografica che ci attende, e allora accusano noi di essere dei criminali per poterci mettere dalla parte del torto.
    E mettere in pace la propria coscienza.

    Senza rendersi conto che, se non interveniamo noi uomini in modo consapevole (e quindi "dolce"), intereverrà la natura, con i suoi sistemi crudeli e violenti, ai quali non si potrà più opporre nessun tipo di difesa.
    Che tristezza !

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  5. Il problema demografico e' il problema numoer 1, perche' il suo andamento esponenziale frantuma, sbriciola qualsiasi migloramento nell'efficienza, ogni minimo segno di sobrieta' da parte di qualche sparuta elite, polverizza i piccoli miglioramenti nelle produzioni, etc. .

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