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mercoledì 8 agosto 2012

AUSTIN (USA): LA FUSIONE FREDDA-LENR DI CELANI FUNZIONA




National Instruments, una grande azienda americana che produce strumenti per ingegneri e scienziati, ha sponsorizzato una dimostrazione di un reattore  nickel-idrogeno (gas),che utilizza un filo di nickel, rame e manganese e una particolare lavorazione micronizzata dell'interfaccia,   lunedi 6 agosto alla   sua annuale fiera NI Week presso il Convention Center di Austin nel Texas. 
 James Truchard, co-fondatore, presidente e chief executive officer di National Instruments,ha dichiarato di  essere  molto interessato alla ricerca LENR.
Francesco Celani, fisico    dell'  Istituto Nazionale di Fisica Nucleare a Frascati, Italia, ha portato un dispositivo LENR da lui  sviluppato che utilizza gas idrogeno e un filo di nickel trattato in modo speciale. Il concetto è stato lanciato da un altro italiano, Francesco Piantelli, nel 1990. Celani ha portato il proprio dispositivo alla mostra, già precaricato con gas di idrogeno in quanto per ragioni di sicurezza non era possibile introdurre nello stand bombole di idrogeno. Il fisico italiano ha poi avviato il dispositivo dopo aver sistemato dei rilevatori di corrente elettrica in entrata  e di energia termica prodotta, con un sistema di rilevamento e misurazione  elaborato dai tecnici di N.I.
L’utilizzo dell’idrogeno gassoso invece del deuterio risale a Piantelli che era stato
ispirato, in parte, dall'annuncio 1989 da Stanley Pons e Martin Fleischmann della loro scoperta sulla "cold fusion". Ma il concetto Piantelli era radicalmente diverso da quello di Pons-Fleischmann   perché Piantelli usa idrogeno non deuterio, e opera in una fase di gas, piuttosto che in una configurazione elettrolitica.

Celani ha ripreso l’utilizzazione dell’idrogeno gassoso probabilmente in seguito allo sviluppo dell’apparecchio di Rossi e Focardi (collaboratore di Piantelli).

Letts un esperto indipendente presente alla dimostrazione di Austin, ha detto che l'esperimento utilizza un filo sottile di nichel ed altri metalli (Cu-Mn) con una particolare struttura micronizzata e che è racchiuso in una camera. Tale camera è riempita con gas idrogeno.  In genere, l'idrogeno si trova a pressione nella camera per circa tre giorni e viene assorbito  nel filo Cu-Ni-Mn. Il calore in eccesso comincia ad apparire dopo questo periodo di carico.
Per questa dimostrazione, Celani e collaboratori hanno caricato il filo di nickel per tre giorni a Roma prima di portarlo in Texas.  Poi hanno preso il filo che era stato pre-caricato a Roma e lo hanno sottoposto a nuovo carico con idrogeno nel laboratorio di Letts' nella notte di Domenica.
(Nella foto sopra: Francesco Celani con il Professor Hagelstein del Mit, ieri ad Austin.)

Riferisce Letts: "Non appena abbiamo applicato l'energia elettrica a basso voltaggio al sistema nichelcromo-wire-idrogeno si è prodotto un riscaldamento (48 Watt DC) e abbiamo iniziato a vedere subito  il calore in eccesso. Non c'era periodo di incubazione. Celani ha posizionato  otto termocoppie nel reattore, e misurò tra 58 e 68 watt di calore in  uscita. Così,  il mini- reattore  ha prodotto una media di 10 watt di calore in eccesso in maniera  continuativa da quando  abbiamo iniziato, alle 01:00, fino a quando siamo partiti, alle 7 di sera -. Per sei ore ".  Successivamente il dispositivo a continuato a funzionare (ieri notte era a 55 ore continuative) e con picchi di produzione di energia anche di 22 watt in eccesso (dichiarazione di Celani).
Celani ha messo nella cella un altro filo inerte attraverso cui fa passare la stessa quantità di corrente, che ha la funzione di rappresentare la linea base su cui misurare la produzione termica sul filo attivo.
Letts rivela   che National Instruments ha fornito tre ingegneri (tra cui Brian Glass)  per aiutare con la configurazione e per la misurazione dell’energia prodotta.
"Gli ingegneri di National Instruments hanno fatto un lavoro fantastico nel mettere tutto insieme e fare il cablaggio e ottenere tutte le parti di cui avevamo bisogno", ha detto.
Celani ha così dimostrato che le LENR sono potenzialmente una nuova fonte di energia con bassissimi costi e senza produzione di materiali radioattivi o inquinanti.
N.I. crede nelle possibilità delle LENR ed infatti ah invitato a partecipare alla NI Week anche altri esperti e studiosi del settore. Tra qualche giorno (forse oggi stesso) dovrebbe parlare Robert Godes della Brillouin che esporrà –probabilmente con dimostrazione diretta- il funzionamento e l’efficienza del suo reattore per il quale ha chiesto il brevetto in US, dichiarando tra l’altro che il sistema è già in fase avanzata con un controllo della produzione di calore stabile e continua nel tempo.
E’ prevista anche la partecipazione di Takahashi. Professore emerito all’Università di  Osaka, che esporrà i risultati della ricerca sulle LENR  e lo studio di un reattore presso la Kobe-Technova.
Concludo riferendo che la dimostrazione del reattore di Celani è avvenuta di fronte a 5000 partecipanti e davanti a molti ingegneri ed esperti del settore.  Probabilmente è un passo importante per il futuro sviluppo della tecnologia LENR, anche se molti elementi sono ancora da chiarire (in primo luogo se sono effettivamente in gioco reazioni nucleari, o interazioni di altro genere) e molti studi sono ancora necessari dal punto di vista pratico e soprattutto teorico. I fautori delle LENR però hanno sicuramente segnato un punto a proprio favore.

(Fonte: New Energy Times, blog 22 passi di Daniele Passerini).

2 commenti:

  1. Sono, come tanti altri, molto contento dell'attenzione che finalmente si riserva alle LNER, ci sono voluti 4 secoli, ma alla fine ci siamo!, quello che mi chiedo ancora oggi è, dove sono finiti i migliaia di detrattori della F.F. di Fleishmann e Pons, in particolare tutti i giornalisti scientifici che gridavano "Bufala" e facevano inquisizione ai due poveri scienziati? ma sopratutto, come è possibile che il Sig.Robert Godes con la Brillouin, si fà vivo solo oggi? dopo che dal 14 gennaio del 2011 il Sig.Rossi presenta il suo E-CAT?. A mio parere il livello di paraculaggine del mondo scientifico non ha uguali sulla terra e continuerò, sin che campo, a considerarli molto pericolosi, almeno quanto i "terroristi" o i delinquenti assetati di sangue e avidi di denaro. Intanto il pianeta e suoi abitanti, non solo umani, stanno soffrendo a causa di gente così, vergognatevi!!!!

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  2. Le ricerche sull'eccesso di calore nei vari sistemi LENR si moltiplicano giorno per giorno. Non credo si tratti di un abbaglio collettivo, sicuramente il fenomeno esiste. Si tratta di stabilirne la natura -ancora è da stabilire che si tratti di reazioni nucleari. Potrebbero essere in gioco fenomeni chimici o fisici non ancora conosciuti. Né è sicura l'utilizzabilità a fini energetici, almeno fino a quando qualcuno dei ricercatori impegnati nel campo, Rossi ad esempio, non ci dia dimostrazioni inconfutabili e riproducibili. Nel frattempo mi sembra sbagliato qualificare le LENR come bufala e chi se ne occupa come un truffatore. Sono accuse che squalificano chi le fa.

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