Lo scorso venerdì il parlamento tedesco ha tagliato del 40% le sovvenzioni al fotovoltaico (Fv). Nei mesi precedenti, tra grandi e piccole, decine di aziende tedesche del settore erano fallite.
il fotovoltaico per la produzione elettrica è una colossale frode. Solo nel nostro paese in questi anni, grazie a una legge del 2007 , abbiamo impegnato 70 miliardi in impianti Fv che producono tanto quanto produce un impianto a carbone che costa 2 miliardi. Monti non aveva bisogno di fare alcuna manovra, doveva solo cancellare definitivamente le sovvenzioni agli spacciatori della fraudolenta tecnologia, equiparandoli agli spacciatori di denaro falso.
Che il fotovoltaico sia un’enorme bufala si può vedere anche dal fatto che il mondo se ne frega ampiamente delle utopie rinnovabili, e tutti corrono a testa bassa a fare incetta di combustibili fossili. In un articolo di oggi del NYT sono riportati gli investimenti che la Exxon Mobil e l’ Eni stanno facendo in tecnologie di estrazione di gas, carbone e altri combustibili fossili in Africa, in particolare in Mozambico, mentre altre grandi multinazionali dell’energia si stanno impegnando in Tanzania e in Kenia per estrarre grandi quantità di idrocarburi che ritengono necessari per far fronte alla futura richiesta di petrolio e gas. Molti competitori asiatici stanno invece finanziando impianti per estrarre idrocarburi dalle profondità al di sotto dell’oceano indiano. Il tutto mentre i mercati asiatici come India e Cina richiedono sempre più combustibili fossili e incrementano le loro produzioni di gas, carbone e petrolio, come sta facendo anche la Russia.
Così mentre i verdi nostrani (e non solo) si cullano con l’illusione che i pannelli solari e i mulini a vento ci risolveranno il problema energetico, in tutto il mondo è in atto una corsa ad accaparrarsi tutte le fonti di combustibili fossili disponibili. E’ in particolare il carbone che sta subendo un massiccio incremento di produzione e consumo, come è possibile vedere nella curva qui riportata:
Dal 1990 ad oggi si è assistito alla più grande esplosione nel consumo di carbone nella storia del mondo moderno, alla faccia delle rinnovabili. Tutto ciò mentre sempre maggiori evidenze confermano il riscaldamento climatico del globo dovuto alle massiccie immissioni di anidride carbonica nell'atmosfera. Una ricerca pubblicata recentemente su Nature da Jeremy Shakun e altri ricercatori di Harvard, riporta i risultati ottenuti con un lavoro da investigatori basato su carotaggi sia sui ghiacci dell’antartico che in altre aree dell’emisfero nord e dell’emisfero sud del pianeta. Lo studio dimostra che l’ultima glaciazione è terminata in seguito all’aumento della temperatura del pianeta dovuto ad un effetto serra paragonabile a quello odierno. Circa 17 mila anni fa la calotta artica inizia a squagliarsi in seguito ad uno spostamento dell’orbita terrestre, e lo scioglimento fa salire il livello dei mari di dieci metri. L’effetto complessivo delle correnti portano all’aumento della temperatura in Antartide che fa restringere la superficie dei ghiacci, liberando nell’atmosfera le enormi quantità di Co2 che erano rimaste nei fondali. Da quel momento l’aumento della temperatura dell’atmosfera segue l’aumento della concentrazione di Co2. Shakun conclude che “ il nostro studio dimostra che la Co2 ha giocato un ruolo decisivo: fra il suo aumento nell’atmosfera e l’aumento della temperatura c’è una correlazione nettissima”. Se si considera che nell’ultimo secolo la concentrazione di anidride carbonica è passata da 300 parti per milione a 392 in seguito all’attività umana, si comprende la ragione dell’allarme dei ricercatori.
Le rinnovabili non stanno invertendo la rotta, anzi la immissione di Co2 nell’atmosfera in seguito alla combustione di idrocarburi aumenterà nei prossimi anni. Il mondo si dovrebbe preoccupare ora, correndo subito ai ripari puntando sul nucleare (emissioni 0 di anidride carbonica) e sulla riduzione demografica. Invece ci si culla nell’illusione del fotovoltaico e delle altre utopie rinnovabili. Carbone, petrolio e gas saranno, grazie alla stupidità degli ambientalisti naif, i protagonisti dei consumi energetici del pianeta per molti anni ancora e il riscaldamento globale continuerà la sua corsa.
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