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lunedì 17 ottobre 2011

UN NUOVO KILLER NELLE GRANDI CITTA'





Si chiama PM 10 (La sigla PM10 identifica materiale presente nell'atmosfera in forma di particelle microscopiche, il cui diametro aerodinamico è uguale o inferiore a 10 µm). E' dovuto ad un fatto semplice semplice: la vita in spazi ristretti di milioni di persone. Poiché la vita moderna comporta l'uso di veicoli a motore, carburanti, combustibili di ogni tipo, inceneritori, attività industriali, prodotti chimici, bitumatura delle strade, vernici, materiali termoisolanti ecc. la concentrazione di numeri enorme di persone porta inevitabilmente alla produzione ed immissione nell'ambiente del particolato PM 10. Questo particolato, misto a particelle di vapore e gas, viene continuamente inalato da noi cittadini, si deposita sulla pelle, sui capelli, sui vestiti. Chiunque la sera, dopo una giornata di lavoro in città, può sentire un senso di irritazione delle cavità nasali e un'oppressione al petto, gli occhi che bruciano e la bocca amara: è l'effetto del PM10. I polmoni ne vengono letteralmente impregnati, poi le microparticelle passano in circolo. I danni che provocano sul sistema cardiocircolatorio sono riassunti in articoli pubblicati da riviste scientifiche internazionali (di cui qualcuno pubblicato su questo blog). La maggiore incidenza di ictus ed infarto nei centri sovraffollati delle metropoli è documentata. Recenti ricerche hanno anche dimostrato come queste polveri siano implicate in malattie neurodegenerative come l'Alzhaimer ed il Parkinson. Nei malati di Alzhaimer e di Parkinson si sono trovati nelle aree celebrali degenerate dei granulomi che, analizzati al microscopio, avevano al centro microparticelle PM10; (Environmental Health Perspectives: "Glutamatergic Neurons in Rodent Models Respond to Nanoscale Particulate Urban Air Pollutants in Vivo and in Vitro". N.119 Jul 2011). Riguardo al polmone già si conoscevano i rapporti tra polveri sottili e l'asma e la broncopatia cronica ostruttiva (BPCO). Ma sono emersi sempre nuovi elementi sulla cancerogenicità delle PM10. Nonostante tutte le campagne contro il fumo, che hanno determinato in molti paesi un calo della percentuale di fumatori, il cancro al polmone è in continua crescita. Oggi è la prima causa di morte per tumori sia negli uomini che nelle donne. Perché calando i fumatori il cancro al polmone non cala, anzi aumenta? La causa, ancora una volta, è nelle PM10 e nel numero sempre più grande di persone che la sovrappopolazione del pianeta spinge a vivere nelle grandi città (l'inurbamento massiccio è un fenomeno mondiale, soprattutto nei paesi con alti tassi di natalità).
In attesa di riportare il mondo ad un rapporto sostenibile tra uomo e natura, non possiamo che indossare le mascherine antiparticolato quando ci inoltriamo nel traffico cittadino.

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