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domenica 24 dicembre 2017

La negazione

Quale è il problema dell'Italia? Le culle vuote.
Il Papa e la Lorenzin chiedono più neonati, Renzi dona i bonus alle mamme incinte.
Qual'è il problema dell'Europa? Aumentare il Pil e consumi con più nascite e immigrati.
Il problema dell'Africa? Più nascite, più popolazione e abbattere le foreste per creare agricoltura e allevamento.
Molti dittatori africani lo dicono apertamente: aumentare le nascite aumenta emigrazione e rimesse.
Il Papa benedice l'accoglienza e la fertilità delle coppie. La Chiesa proibisce la contraccezione.
Trump condanna l'aborto e incentiva le nascite.
La Cina chiude con il figlio unico: si può tornare a crescere.
I paesi islamici fanno politica di potenza con i tassi di natalità. "L'Islam vincerà con gli uteri delle nostre donne" è lo slogan degli Imam.
Tutto il mondo è in un delirio demografico: crescere crescere crescere.
E il pianeta muore. Per troppa antropizzazione. Ormai l'uomo è il cancro della Terra e sta uccidendo la natura.
Sebbene tutti se ne accorgano, nessuno denuncia apertamente la spaventosa trasformazione del pianeta. La considerano un dato di fatto, una conseguenza naturale dello sviluppo della civiltà. Le città crescono a dismisura e si avviano a divenire megalopoli. In oriente, ma anche in Europa, nelle Americhe, in Africa, le grandi città si avviano ai dieci milioni, alcune ai venti milioni di abitanti. Pechino con i centri metropolitani periferici si sta avviando ad un mostruoso record: 100 milioni di abitanti. In Italia la pianura padana da Torino all'Emilia passando per Milano, è completamente antropizzata cone una unica futura megalopoli, mettendo in crisi l'agricoltura e con tassi di inquinamento ambientali che possono competere con quelli di New Deli.
Le foreste dell'Asia e dell'Africa stanno facendo la fine che fecero le foreste europee. Presto le savane africane saranno terreni arati e pascoli o periferie di città con strade e tanto cemento. Spariranno l'Elefante e gli altri animali selvaggi, ormai confinati nelle riserve. Ma queste possono solo rallentare l'estinzione, la condanna di tante specie è già scritta nei tassi di natalità di Homo. Sparizione degli animali autoctoni, ferrovie e strade, cemento e infrastrutture sono il futuro prossimo di un continente che passerà da uno a quattro miliardi entro questo secolo. Nessuno si accorge (o finge di non accorgersi) che le imponenti migrazioni in atto sono solo la conseguenza di questa esplosione demografica e che tutta la geopolitica sarà sovvertita nel giro di pochi decenni. L'Europa sarà sempre meno legata alla sua storia e diventerà periferica rispetto alla potenza demografica africana e asiatica. Ma non si tratta della sopraffazione di una cultura sull'altra, perché sia la cultura di chi riceve che quella da cui partono i migranti verranno azzerate in favore della nuova cultura globale dei produttori-consumatori basata sulla produzione e sul consumo di massa. Una non-cultura senza valori e senza radici che uniforma il mondo.
La necessità di nutrire presto dieci miliardi di umani dovrà fare i conti con la riduzione dei terreni agricoli fertili e la scarsità delle fonti idriche e il riscaldamento del clima. Il ricorso ai fertilizzanti chimici e al cibo fatto con gli insetti non basterà a compensare la crescita demografica. Di fronte al disastro planetario c'è un silenzio assordante delle forze politiche e dei media. Nei talk show si discute delle più varie sciocchezze e si chiude gli occhi di fronte al problema dei problemi. C'è una paurosa negazione dell'esplosione demografica di Homo. Ma non è solo negazione della realtà, è anche delirio: il linguaggio del politicamente corretto vuole che ci si stracci le vesti per le culle vuote e si invochino misure per aumentare le nascite. Gli intellettuali tacciono, ma di questo non c'è da stupirsi, trattandosi di una classe di codini che seguono pedissequamente le imposizioni del potere e dell'ideologia dominante. Purtroppo, e questo è molto più grave, tacciono anche gli scienziati, legati come sono ai finanziamenti e alle carriere. C'è poi una remora interiore che deriva da una cultura secolare antropocentrica. Ma c'è anche una repressione del pensiero libero e responsabile da parte di poteri che tendono a criminalizzare chi non segue il pensiero unico antropocentrico dei diritti assoluti di Homo. La Chiesa e i preti spiccano ai primi posti in questa negazione del problema: per loro non si possono tollerare limiti alla crescita umana. Forse per loro è sopravvivenza, visto che prosperano con la miseria dei popoli, ma per il pianeta è il disastro. La grande finanza e il capitale spinge per i diritti umani ma non certo per filantropismo: più umani, più consumatori più affari più mercato più crescita più soldi. Solo pochi vedono il medio evo prossimo venturo di cui parlava già il club di Roma negli anni 70.
I Verdi volgono lo sguardo altrove, anche loro, anzi soprattutto loro negano il problema. Parlano di ridurre i consumi, ma non vedono da dove origina la catastrofe. Malati di ideologie considerano la distruzione dell'occidente un traguardo da raggiungere per un pianeta più giusto. Un pianeta morto sarà certamente privo di intollerabili diseguaglianze. La cecità di questi verdi è angosciante e a volte anche ridicola. Criticano la produzione industriale e il concetto di crescita economica ma non si rendono conto che la produzione industriale è figlia dell'esplosione demografica degli ultimi due secoli. Non si rendono conto che la crescita dell'inquinamento, della quantità di rifiuti, dei tossici e dei veleni, dell'anidride atmosferica è inevitabile portato della crescita della popolazione. Ancorati ai vecchi schemi marxisti e antropocentrici non vedono che la sovrappopolazione non è un banale fatto di numeri e di spazi (questo è quello che credono i mentecatti). Non è una misura della densità demografica. La sovrappopolazione è un concetto che riguarda il significato profondo della presenza della vita sul pianeta Terra: esprime la riduzione dell'uomo ad un essere vuoto senza più un rapporto con la natura da cui è nato e da cui trae senso, fino a farne una malattia che uccide tutta la vita terrestre. Un uomo ridotto a massa di nove o dieci miliardi di individui è una follia distruttiva e assassina verso le altre specie viventi. E' una massificazione che azzera ogni cultura: una massificazione che riguarda in primo luogo lo spirito, e poi anche la materia che compone la natura; quella natura che è la sostanza preziosa da preservare in questo piccolo frammento di universo.

71 commenti:

  1. << I Verdi volgono lo sguardo altrove, anche loro, anzi soprattutto loro negano il problema. >>

    E questa, forse, è la notizia peggiore, perchè se nemmeno loro riescono a lanciare l'allarme giusto, su quali altri movimenti si potrà mai fare conto ?

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  2. Grazie per il tuo prezioso contributo agobit; ormai i vertebrati selvatici pesano per circa il 3% come massa di tutti i vertebrati con l'uomo oltre il 50%.( Poi gli animali di allevamento). Paradossalmente solo la distruzione, intendo la severa compromissione delle rese agricole causa effetto serra, può indurci a fare guerra al teratoma umano. Quana ipocrisia nella frase "sfamare il pianeta": il pianeta si sfama benissimo da solo, è l'uomo che lo distrugge con l'ipocrisia,anzi l'ubris dei diritti individuali per N. miliardi. Una mia piccola riflessione: " Quando per sfamare le masse sarà necessario ricorrere agli insetti vuol dire che siamo già diventati uno sciame umano." Nel mio piccolo sto traducendo un mio libro ed un altro è in preparazione sull'empatia fra uomo ed animali, ove davvero risiede il divino. Saluti e buone feste, ed ovviamente tifiamo perchè l'effetto serra ci ponga un limite, stile radioterapia che indebolisce sì l'ospite (Gaia), ma distrugge in maniera più o meno mirata la neoplasia solida. (N. miliardi di homo) Ad ogni modo vedevo nei media pubblicità francese a difesa delle foreste equatoriali africane: apparenza o sostanza secondo te?

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    1. "Teratoma umano" è preciso ed efficace. Mi permetto di utilizzarlo quando utile, Fra.

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    2. La fantasia è stimolata dall'evidenza adesso mettiamoci pure il parallelo fra radioterapia classica ed effetto serra...Uomo ed agobit: perchè non create un gruppo facebook sulla sovrappopolazione che mi pare manchi? Grazie ed auguri

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    3. R "teratoma umano": purtroppo è più d'effetto come espressione che assolutamente precisa: i teratomi infatti in genere hanno malignità locale e possono essere asportati,e questi sono due aspetti credo non veri per quanto riguarda gli n.miliardi in più rispetto ai 3 circa sostenibili...C'è rimasto da confidare nel rapporto rischio/beneficio dell'effetto serra: teniamo le dita incrociate e speriamo che quante più specie selvatiche, soprattutto se intelligenti e totemiche come lupi,orsi, cetacei, ce la possano fare. Il concetto di specie è il tabù più grande per l'uomo dai tempi dell'età dell'oro... Dal mio libro-

      In alcune aree mediterranee esistono invero varietà ibride di roverella e leccio, selezionate per la capacità di produrre ghiande non amare ma dolci: chissà se chi sopravvisse nei tempi di magra col pan di ghiande, anche in epoca cristiana, non abbia ringraziato in cuor suo gli antichi silvicultori e Balanos, la ninfa degli alberi che producono ghiande. Chi per primo ibridò leccio e roverella certamente fu l'amante della ninfa. Nel primo libro delle metamorfosi di Ovidio così si parla dell'età aurea, con accenno all'uso alimentare delle ghiande del genere Quercus:

      “Libera, non toccata dal rastrello, non solcata dall'aratro, la terra produceva ogni cosa da sé e gli uomini, appagati dei cibi nati spontaneamente, raccoglievano corbezzoli, fragole di monte, corniole, more nascoste tra le spine dei rovi e ghiande cadute dall'albero arioso di Giove.“
      ( Metamorfosi libro I, v 101-106 ) -

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    4. Fusaro è brillante ma la sua mente è obnubilata dal marxismo. Un filosofo, amico della conoscenza, non può ignorare questa superstizione e le catastrofi alle quali ha condotto.

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    5. Ho sbagliato la posizione del commento. Scusate.

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  3. I cocomeri, verdi fuori e rossi dentro, fanno parte di quella galassia sinistrante nella quale le pulsioni masosadiche e il rancore antiborghese si mescolano in un miscuglione tossico.
    E' quella galassia di razzisti anti che gongola e supporta decisioni folli, inique e vessatorie come queste e i sermoni ultrarazzisti, su scala socioindustriale, sui "meticciamenti di massa" del Sacerdote Scalfari.
    La visione marxista economicista degrada le persone a masse di tubi digerenti ugualizzati, a numeri (grandi il più possibile), la hybris tecnoprogressista engeliana fornisce il carburante ideologico tecnoteista.
    Quelli che non hanno farcita la testa dell'oppio marxista la hanno di quello islamico e procedono nel progetto di conquista degli infedeli usando le loro donne degradate a ventri bellici da zootecnia umana, con il sostegno giulivo dei kompagni koglioni e delle femministe di plastica velate alla Boldrini salameccante in moschee, templi della zootecnia misogina di conquista.
    I paesi sviluppati, in salvifico rientro dolce, hanno ancora i rabbiosi tentativi crescitisti da parte degli adepti al tradizionalismo storto e scemo "antibiotico sì, pillola no".
    Siamo alla follia.
    Forse i non sinistri sono meno pericolosi, in quanto privi della sofisticazione del "politicamente corretto" e del ciarpame (dis)valoriale e ideoligico che lo addolcisce.

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    1. Uomo, se posso permettermi una battuta hai scritto un testo quasi degno di un Fusaro! Se posso permettermi ancora una battuta, reputo Fusaro irresistibile, magnetico; quando lo passano in tv lo devo guardare; non ascoltare ma guardare: è un vero funambolo della bocca a culo di gallina. Il tuo testo è quasi degno di un Fusaro perchè non ti ci vedo a declamarlo con la stessa bizzarra compostezza fonetica del Fusaro! Saluti (Ho giocato un po')

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  4. @Fra
    Facci sapere i riferimenti dei tuoi libri, dove trovarli. Quanto alla difesa delle foreste è pura propaganda. Perfino il papa ha fatto l'enciclica verde...lui uno dei principali responsabili della crescita del teratoma

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    1. Grazie agobit; ad ogni modo al momento sto lavorando sulla versione inglese ( a breve) e di pubblicato c'è solo questo (versione kindle omaggio col cartaceo) L'altro sarà per il 2019 se ci arrivo. Ci vuole tempo. Saluti. (PS: mai pensato a creare una pagine facebook sulla sovrappopolazione? mi pare manchi) Ecco il link.

      https://www.amazon.it/dp/152063157X

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    2. Fra, questo luogo è un eccellente luogo di studi sul problema numero zero, la sovrappopolazione. Duplicarlo sul faccoalibro avrebbe dei costi non so quanto sostenibili. Inutile cambiar fontana con cavallo che non vuol bere.

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  5. Magnifico post Agobit, complimenti.
    Un motivo di "speranza" che il teratoma umano possa autoestinguersi c'è: infatti vedrai che fra qualche decennio, fra cambiamento climatico fuori controllo, picco di produzione dei combustibili fossili e continua riduzione delle terre coltivabili, comincerà una carestia inarrestabile ed esiziale. Mi piacerebbe vedere spazzati via per primi i veri "irresponsabili" della continua crescita demografica, quelli che hai saggiamente menzionato...Politici corrotti e mentecatti, gerarchie ecclesiastiche, sacerdoti, imam, mullah, rabbini, economisti. Chissà quanto irrimediabile danno alla Terra però sarà stato già fatto nel fattempo. Alla fine "Homo Sapiens" avrà dimostrato a se stesso di non essere molto più "sapiens" di un batterio confinato in una capsula di Petri.

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    1. Sì, così Sapiens che non ci accorgiamo di essere come batteri su una piastra di Petri.
      Pensa che chi si oppone allo tsunami migratorio (e pure alla crescita demografica che 'sta catastrofe porta seco), che mostra ancora un qualche raziocinio, che non mette la mente all'ammasso batterico del pensiero unico ortodosso ugualista, sostituzionista, , viene osteggiato dagli invasati sinistranti e represso, censurato, bandito. La follia porta con sé altro degrado,

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  6. Un altro bel testo di Agobit "a futura memoria". Perché è finita, non c'è più niente da dire, da aggiungere, da fare. Troppo pessimista, disfattista? Può però anche darsi che grazie al nucleare che piace tanto ad Agobit, magari con la fusione, l'umanità avrà energia à gogo e potrà creare un ambiente abitabile anche se, dal mio o nostro punto di vista, orribile: un mondo veramente e completamente artificiale, ma in cui chissà - come nella campanelliana Città del Sole - tutto funziona a meraviglia, il cancro sarà stato vinto, anzi - come leggevo ieri in un giornale - tutte le malattie potranno essere debellate, anzi vivremo in eterno (salvo meteoriti in testa, terremoti o grossi asteroidi - questi ultimi potrebbero però anche essere deviati o persino sfruttati, grazie alla tecnologia). Ragazzi, mettiamoci il cuore in pace, sarà quel che sarà, non si può fare più nulla. È ora di chiudere il discorso e anche questo blog. Abbiamo combattuto la buona battaglia, ma non è servito a nulla (e chissà che poi le cose non si mettano a posto da sole, grazie al nucleare e alla tecnologia).

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    1. Quando una nazione tradizionalmente esportatrice di derrate alimentari, ai primi crolli di produzione causa effetto serra, si rifiuterà l'anno dopo di tagliare le sue foreste residuali ed impedirà l'esportazione del surplus alimentare sempre più risicato alle aree più sovrappopolate del pianeta, questa è una vittoria: ogni foresta salvata è una vittoria. Per inciso si è già verificato nel 2010 con gli incendi estivi in Russia ed il risultato sono state le primavere arabe causa aumento del prezzo della farina. Situazioni del genere saranno sempre più all'ordine del giorno: mangiare ancora di più il pianeta o dare da mangiare ai sempre più numerosi affamati? Sia chiara che non per questo abbia simpatie particolari per Putin, ma nel 2010 ha fatto benissimo a bloccare le esportazioni di granaglie nel nord-Africa. Ergo sono in totale disaccordo col tuo commento Sergio, che fra l'altro mi pare segua quel filone pericoloso del tipo meglio tutti morti che dover scegliere chi salvare e chi no. Bisogna salvare le foreste residue dalla fame dei troppi, anche perchè il loro taglio produrrebbe altra fame: ergo no agli aiuti internazionali in derrate alimentari e no ai flussi migratori i aree già sovrappopolate (Cioè quasi tutte).

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    2. Indicativo poi Sergio che straparli anche del cancro: il cancro, come ci ricorda Dawkins, ha da sempre accelerato l'esito naturale di un terzo di tutti i mammiferi, perchè esseri a metabolismo accelerato, e perchè circa da 400 milioni di anni alcuni eucarioti si sono messi a respirare ossigeno producendo cataboliti altamente instabili e pericolosi. La questione centrale non è nemmeno quella energetica e tanto meno quella della produzione elettrica, semmai quella appunto della sovrappopolazione ed agricola: accellerare la transizione alla permacoltura recuperando varietà più resistenti anche ai cambiamenti climatici ed ovviamente forte riduzione della produzione mondiale did errate alimentati ma più sostenibili, sicure anche di fronte ai cambiamenti climatici, migliore qualità del cibo per molte meno persone. L'ybris sono i diritti individuali, tanto più se svincolati dalla comunità di appartenenza: mi dispiace ma uno degli 80 milioni di egiziani non ha affatto i diritti di uno dei 25 milioni di canadesi, non ne ha nemmeno un centesimo.

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    3. "Indicativo poi Sergio che straparli anche del cancro"

      Non lo dico io, lo dicono gli o certi esperti, io non sono un ricercatore o uno studioso. Non seguo poi nessun "filone", è che sono piuttosto pessimista visto l'andazzo. L'unico discorso che sento da mane a sera è crescita. Nel programma di governo del paese in cui vivo e che è uno dei più ricchi del mondo e al primo posto per l'innovazione c'è - indovina un po' - la crescita, è importante attirare capitali e imprese per creare posti di lavoro e crescere (gli venisse un accidente). No ai flussi migratori in aree già sovrappopolate? D'accordissimo, ma i nostri politici e il papa non fanno che predicare l'accoglienza e parlano di fenomeno epocale destinato a durare. Non abbiamo più frontiere, o sono dei colabrodo, non sappiamo o non vogliamo più difenderci, addirittura andiamo a prendere gli invasori con la marina e adesso con gli aerei (corridoi umanitari di cui Minniti è orgoglioso), caso forse unico nella storia. Poi siccome la natalità da noi è crollata abbiamo bisogno di immigrati. L'abortista Bonino (che usava le pompe di biciclette alla bisogna) ci dice che il crollo della natalità in Italia non importa, "visto che abbiamo un giardino d'infanzia dall'altra parte del Mediterraneo. Sono tutti d'accordo, papa, preti, politici, atei, massoni, comunisti, liberali.

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    4. "la crescita"

      Ma questa forse e' solo una caratteristica fondamentale del modo di percepire il mondo dell'uomo: quella di dare per scontato e noioso e insoddisfacente cio' che ha e conosce gia', e di dover sempre superare dei limiti (ne avevamo gia' parlato, che noia ;).
      Comunque, c'e' una grossa novita' in atto: il rapido spostamento dell'immaginario collettivo e delle sue lotte tribali nel virtuale, nell'immateriale. Magari la guerra tribale di tutti contro tutti, cioe' "la crescita", si spostera' in quell'ambito (il che non credo che rendera' piu' felici i posteri, non cambiera' proprio nulla).

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    5. "mi dispiace ma uno degli 80 milioni di egiziani non ha affatto i diritti di uno dei 25 milioni di canadesi, non ne ha nemmeno un centesimo."

      @fra
      I 25 milioni di canadesi sono a loro modo i figli dei figli dei figli degli 80 milioni di egiziani. Quindi cio' che secondo te vale per gli egiziani dovrebbe valere a maggior ragione per i canadesi, e viceversa. A ragionare troppo si deraglia nella pazzia. Ne vale la pena?

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    6. La pazzia è la "giustizia" ugualista. Nella realtà c'è la sostenibilità o meno di una popolazione in un dato territorio.

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  7. Tutto giusto.

    Una sola cosa mi sfugge: perche' vi stupite, anzi addirittura rimproverate all'uomo, in nome della natura, il comportamento che e' comune a qualsiasi specie animale o vegetale che esista, sia mai esistita, e mai esistera' in natura. Da che mondo e' mondo ogni singola specie che abbia mai abitato sulla terra cerca di produrre piu' discendenti che puo', e piu' di quanti ne possano sopravvivere, a spese di qualcun altro (ben sapendo che prima o poi moriranno tutti) lasciando alle altre specie il compito di curarsi dei loro, di discendenti.

    Di diverso c'e' solo il livello di astrazione dell'egoismo, che nell'uomo arriva fino al livello delle convinzioni: ognuno e' convinto di avere ragione e che le sue ragioni siano le uniche meritevoli di sopravvivere e riprodursi. Non e' cosi', evidentemente, il mondo andra' avanti lo stesso.

    Quello di promettere castighi e apocalissi se non si fa cio' che uno, o il suo gruppo di fanatici, vuole, e' un trucchetto frusto e vecchio quanto il mondo.

    Per distruggere con piu' efficacia, di solito, non c'e' niente di meglio che affidarsi a qualcuno, meglio se ispirato, che voglia salvare il mondo, c'e' un'intera storia, anche quella recente, che lo dimostra.

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    1. E' il principio di massima potenza.
      Gli homo conoscono questo fatto come altri ma la loro "intelligenza" è incapace di gestire rischi che non siano a breve termine.
      Si sono detti Sapiens e si si credono divini, affermano di dei creati a loeo immagine e somiglianza.
      C'è un paradosso in tutto ciò. Anzi, più d'uno.

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    2. Forse perche' gestire rischi oltre il breve termine e' inutile, anzi peggio e' dannoso, visto che a creare la situazione e i grossi problemi di oggi e' stata proprio la volonta' di gestire i rischi oltre il breve termine, e la pretesa di pianificare e controllare tutto in un modo che nemmeno il dio di nessuna religione ha mai avuto: tutto sommato e' questo atteggiamento che ha dato tutto questo successo numerico e quantitativo alla specie umana rispetto alle altre, preparando il terreno alla situazione di inflazione umana di cui oggi ci accorgiamo e ci lamentiamo, e continuiamo a credere di poter risolvere con ancora maggiore pianificazione e controllo.
      Questo difetto, fra gli uomini, ce l'hanno in modo particolare i catastrofisti e gli apocalittici, i quali tollerano molto meno della media degli uomini di non avere il pieno e completo controllo della situazione, per non parlare dei complottisti per i quali e' inconcepibile che dietro le quinte non ci sia qualcuno che ha il pieno e completo controlo della situazione, da cui la loro particolare angoscia, e rabbia.

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    3. R"Forse perche' gestire rischi oltre il breve termine e' inutile, anzi peggio e' dannoso, visto che a creare la situazione e i grossi problemi di oggi e' stata proprio la volonta' di gestire i rischi oltre il breve termine"...Mi pare proprio esattamente il contrario, ma proprio esattamente, per rimanere nell'ambito medico vedi l'utilizzo degli antibiotici ed antibiotico resistenze: le attuali evidenze scientifiche non dicono addirittura che si dovevano usar un po' meno, ma proprio alla stregua di un farmaco salvavita solo in pazienti non immunodepressi per evitare il collasso del rapporto rischio/benefico già in essere. Questo non è ne catastrofismo ne sterile "lamentatio", ma evidenza scientifica che entra a piede teso nella morale dei diritti individuali. Onestamente dire che sono in totale disaccordo con quanto hai scritto è un eufemismo: lo ritengo anche profondamente sbagliato e pericoloso sul piano morale.

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    4. Sono i tranquillisti dei vari "senza se e senza ma" che preparano l'inferno e le strade che conducono ad esso. Si può sempre addossare a Cassandra la responsabilità di ciò che ella indicava.
      ad esempio, il sostegno alla riproduzione violenta, perpetrato dai cattolici e islamici in Africa, dal ciarpame islamico nei loro paesi che stanno letteralmente esplodendo addosso all'Europa, non è affatto "spontaneo", c'è una pianificazione ideologica bellica, violenta, molto accurata.

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    5. Senza il supporto della scienza attraverso la quale l'uomo cerca di controllare tutto (comprendendo in essa la pseudoscienza economica) tutto cio' non sarebbe mai successo, non potete negarlo. Con questo non voglio emettere giudizi morali ne' linee comportamentali, so bene quanto sia difficile e anche immorale agire diversamente, voglio solo constatare uno stato di fatto che mi pare abbastanza inoppugnabile: quasi tutto quello che cerchiamo di fare per i piu' nobili scopi, presenta risultati collaterali negativi e inaspettati che ne vanifica qualsiasi utilita'. Quando l'uomo non usava tanta tecnologia, antibiotici compresi, era in perfetto equilibrio col resto dalla natura, e cio' accadeva proprio in quanto la sua vita era molto piu' difficile, ma solo tanto quanto quella di tutto il resto del vivente. Le nostre malattie piu' temibili di oggi sono quasi tutte malattie da sovraffollamento, che non esistevano quando la densita' era molto piu' bassa, ed e' la lotta per ora vittoriosa contro di esse che ha portato all'esplosione numerica della nostra specie. Questa regola vale per tutte le piante e gli animali, non solo per l'uomo che e' riuscito a diromperla sia per se' che per le sua piante e animali di allevamento, cosi' da soverchiare tutto il resto, come mostrano i grafici sulla attuale preponderanza schiacciante dell'umanita' e dei suoi animali da allevamento rispetto ai "selvatici" nei grafici di vaclav smil che dovreste ben conoscere. E come mostra un qualsiasi campo agricolo a monocoltura e qualsiasi allevamento di polli e maiali, per niente diversi da una nostra scuola e un nostro condominio, per quanto ci risulti fastidioso e umiliante ammetterlo. Il risultato di tanta scienza allla fine e' questo.

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    6. Oltretutto, una volta che abbiamo intrapresa questa strada, non possiamo piu' tornare indietro: possiamo solo e sempre cercare la "crescita". Ora, senza vaccini e antibiotici, non potremmo piu' vivere con lo stesso livello di salute dei nostri antenati. E piu' andiamo avanti, meno potremo vivere se non con sempre piu' supporti tecnologici. "Crescita" sempre di piu'! Chi oggi la predica per tutto sommato stupide ragioni economiche e di debito, non si rende nemmeno conto che la sua necessita' e' molto piu' profonda in un mondo tecnologizzato. (in questo novero, c'e' anche la transizione all'elettrico per tentare di superare il contrappasso del fossile, come se l'elettrico non fosse solo l'ennesima, aggiunta, schiavitu' tecnologica)

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    7. In effetti la nostra risposta al problema ambientale,per quel che mi riguarda è come più volte detto in questo blog, deve essere contro l'ideologia e la prassi antropocentrica ...e non anti-tecnologica. Non si può ne si deve fermare il progresso scientifico tecnologico,anzi le risorse vanno concentrate sulla ricerca di nuove fonti di energia pulita come il nucleare e la fusione. La riduzione della pressione antropica deve essere ad alta tecnologia. Altrimenti si torna al medio evo

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    8. Dove per medioevo va pero' intendeso il periodo che comincia con la rivoluzione agricola del neolitico: secondo diverse fonti, e' da quel periodo, databile a circa 10.000 anni fa, che la durata media della vita si accorcia di ben un terzo, da 30 anni a 20. Con l'addensamento delle popolazioni, di uomini e animali, nei primi villaggi e citta' le malattie cominciano a moltiplicarsi e mietere piu' vittime. Devono quindi passare 10.000 anni prima che, col la recentissima scoperta dei vaccini e poi dei farmaci moderni, la durata della vita media torni ai livelli di prima e addirittura li superi, contemporaneamente permettendo l'addensamento della popolazione in megalopoli sterminate, paragonabili a enormi allevamenti industriali intensivi, che peraltro un certo tipo di ottuso ecologismo tecnologico, che personalmente aborro non tanto per i mezzi che usa ma per i fini che si propone, agogna.

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  8. "Tutto sommato (...) continuiamo a credere di poter risolvere con ancora maggiore pianificazione e controllo."

    Mah, a me sembra che l'attuale "bomba demografica" sia dipesa (e tuttora in gran parte dipenda) dall'avere implementato TROPPO POCA pianificazione & controllo della natalità, in partic.re evidentemente nei Paesi afferenti all'Africa sub-sahariana e al Vicino-Medio Oriente: il reiterato ostracismo alla promozione & all'impiego delle moderne tecniche anti-concezionali da parte soprattutto della Chiesa cattolica e dei principali leaders islamici, correttamente stigmatizzato nell'Art.lo di partenza, ne costituisce una drammaticamente chiara manifestazione (si pensi al tuttora elevato numero globale di gravidanze indesiderate)...

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    1. Senz'altro no, l'esplosione demografica e' senz'altro effetto dell'aumentata efficienza scientifico-pianificatoria umano-occidentale che ha, grazie a tale efficienza, migliorato le condizioni dell'esistenza umana: ad essa va senza dubbio attribuita la responsabilita' di non aver avvertito l'umanita' stessa, per hybris e miserabile opportunismo, i contrappassi che erano impliciti e conseguenti a tale efficienza.
      E ancora non l'ha capito.-

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    2. In altre piu' semplci e chiare parole, chi ha promosso e prodotto tale crollo della mortalita', avrebbe dovuto fin da subito avvertire che sarebbe dovuta essere comseguentemente condizionata una maggiore consapevolezza demografica compensatoria, cosa che non ha fatto.
      Lo stesso errore che hanno compito gli scienziati atomici: se erano tanto intelligenti, non potevano prevedere cosa sarebbe conseguito al donare all'umanita' tanto potere distruttivo? (loro almeno, quasi tutti, l'hanno capito quasi subito dopo, peraltro)

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    3. So che è fuori tema, ma reputo che chi segue rami di studi in grado di incrementare la potenza tecnologia sia sempre pienamente consapevole delle conseguenze anche negative delle proprie azioni. Solo che è così facile ed allettante fingere che sia altrimenti!

      Davvero pensate che le menti geniali (ma evidentemente molto carenti dal punto di vista etico) di chi lavorava al progetto nucleare statunitense degli anni '40 non sapessero che stavano per trucidare in modo atroce centinaia di migliaia di persone in un paio di colpi? E che non sapessero che altre centinaia di migliaia sarebbero passate sotto ancor più atroci forche caudine negli anni successivi? Certo che sapevano! Ma il narcisismo può produrre frutti devastanti, e così è stato. E' così è, ancor oggi, giorno per giorno.

      L'alibi autoassolutorio che credo sia più comune? "Se non lo faccio io, lo farà qualcun altro al posto mio... dunque, tanto vale."

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    4. Condivisibile circa l'alibi, ma permettimi di nutrire qualche dubbio sul fatto che gli uomini siano in grado di prevedere le conseguenze delle loro azioni: non succede quasi mai che accada quanto pianificato, se non nel brevissimo termine, e poi succede di solito non solo il contrario, ma pure infarcito di una rosa diabolica di effetti collaterali micidiali ed indesiderati che rendono ridicolo il proposito iniziale.
      I greci l'hanno mostrato nelle loro tragedie e gli hanno pure dato un nome, hybris.

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  9. "Avrebbe dovuto fin da subito avvertire (...) cosa che non ha fatto"

    Appunto! Non solo non lo ha fatto, ma sulla base di tradizionali input economico-politico-religiosi in ultima analisi ecologicamente e socialmente deleteri ha (più o meno allegramente e consapevolmente) "cavalcato" una crescita demografica terzomondiale tendenz.te incontrollata e illimitata...

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    1. Prendersela col terzo mondo e' disonesto, tolta forse la cina ma forse nemmeno, il primo luogo dove c'e' stata esplosione demografica, perlomeno quella degli ultimi secoli, e' l'europa, che proprio per questo ha cercato sfogo invadendo tutti gli altri continenti determinandone i tremendi squilibri che poi hanno prodotto li' gli stessi fenomeni, che oggi tanto ci infastidiscono.

      Non avrebbe dovuto solo avvertire, avrebbe dovuto anche condizionare, e questo e' impossibile. Quando avviene una scoperta con le piu' nobili intenzioni, niente e nessuno puo' alla lunga evitare che venga usata per scopi opposti (ad esempio la predominanza demografica della propria tribu' contro le altre). Che poi e' il motivo per cui chi avesse praticato la continenza demografica ora non sarebbe qui a raccontarlo, sarebbe semplicemente scomparso. Da questo punto di vista, quello pratico-storico, i discorsi che facciamo qui sono senza uscita non meno di cio' che critichiamo.

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    2. "Non avrebbe dovuto solo avvertire, avrebbe dovuto anche condizionare, e questo è impossibile."

      Just a moment, please! Così come il progresso medico-scientifico occidentale ha contribuito a determinare (anche) l'attuale impennata demografica afro-asiatica, perché non vincolare oggi l'erogazione dei famosi "aiuti allo sviluppo" al rispetto di rigorosi parametri di rientro del tasso di natalità a livelli ecologicamente e socialmente sostenibili??
      Se poi ci si riferisce a qlcs. di simile alla vichiana 'eterogenesi dei fini', ebbene allora, per quel che può valere, (in gen.le) sono d'accordo...

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    3. "al rispetto di rigorosi parametri di rientro del tasso di natalità a livelli ecologicamente e socialmente sostenibili"

      Un indizio: forse perche' per la cultura, la mentalita' e la legge occidentali e' inconcepibile interferire normativamente con le intenzioni riproduttive altrui?
      Non per polemizzare ;) ma quando ci vengono queste alzate di ingegno, ci pensiamo a come metterle in pratica, e a cosa succederebbe politicamente di rimando?

      Per non parlare del fatto che e' gia' estremamente difficile se non impossibile riuscire a trovare un accordo fra occidentali circa l'opportunita' di promuovere non il controllo, bensi' la semplice educazione demografica, e che gli aiuti ai paesi poveri di solito sono solo dei pretesti per "incentivare", a spese del contribuente, le produzioni nazionali dei paesi ricchi, e hanno la forma di acquisti fatti presso le aziende nazionali di oggetti, spesso inutili, da inviare nei paesi poveri.

      In ogni caso, interferenze pesanti su questo argomento verrebbero considerate un ricatto inaccettabile, e probabilmente avrebbero, messe in questi termini, l'effetto contrario.

      Inoltre mi sembra che in quasi tutto il mondo, come detto fino alla nausea, il numero di figli per donna e' crollato tranne che nei posti tipo l'africa tribale e contadina piu' arretrata, dove non esiste alcuna forma o quasi di organizzazione statuale, ne' facile possibilita' per alcuno di comunicare alcunche' in tali remote plaghe.

      Il grosso della crescita demografica poi e' causato dall'allungamento, quasi raddoppio, dell'eta' media raggiunto negli ultimi decenni quasi dappertutto nel mondo. Cosa facciamo, ammazziamo gli anziani appena stanno per diventare tali? Sinceramente trovo imbarazzante trovarmi a scrivere queste cose.

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    4. "Cosa facciamo, ammazziamo gli anziani appena stanno per diventare tali?"

      Perché, a cosa credi che mirino le leggi sul fine vita alle quali si è appena data la stura? Credi davvero alle motivazioni caritatevoli? La tempistica dell'implementazione non ti dice niente?

      Occorre però subito chiarire un punto: la logica che spinge quelle decisioni dirigenziali non è quella del contenimento demografico, bensì quella della spremitura economica della mandria. L'eliminazione dei capi improduttivi e la loro sostituzione con nuove varietà acquistate sul libero mercato internazionale delle vacche. Il fatto che si tratti di ominidi anziché di bovini o di pollame non cambia nulla, agli occhi della persona affetta dalla patologia della tipica mentalità del dirigente -- non rendi più, ti macello, compro capi "freschi".

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    5. In proposito, sarebbe bene non fidarsi troppo della propaganda politica di destra ed estrema destra, di solito clericale ma non necessariamente (non che le altre tendenze non si comportino similmente).
      Le leggi sul fine vita _dovrebbero_ servire solo a non obbligare il moribondo a continuare a sopravvivere contro la sua volonta' per legge, perche' cosi' prescrivono le leggi tradizionali: in italia ad esempio vige il principio che la vita e' di dio e/o della patria (vedi leggi sulla razza, che in questo ambito persistono ancora), e non nella disponibilita' della persona soggetto di tale vita. Non so se sia ancora cosi', ma fino a qualche decennio fa in italia il suicida se sopravviveva avrebbe dovuto essere punito, secondo la legge, in modo simile all'omicida: conveniva non fare errori! E tuttora e' punito come un omicida chiunque aiuti in qualsiasi modo un suicida, vedi le recenti polemiche sui viaggi in svizzera dei malati terminali, dove la legislazione invece e' molto piu' flessibile e pragmatica.

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    6. Avrei potuto accettare l'ipotesi della buona fede se il percorso fosse stato avviato negli anni '50 o '60. Ripeto: è la tempistica a tradire le intenzioni basse, infime, di questi putridi letamai a due gambe. E, che tu ci creda o no, religione e sfumature cromatiche delle casacche non mi toccano -- conosco ormai fin troppo bene l'assetto etologico della mia specie, e so che gli squilibrati sociopatici malati di indole dirigenziale li puoi vestire con tutte le tinte dell'arcobaleno, mettere loro in mano crocifissi, mezzelune, statuette di budda o falci e martelli senza che le loro caratteristiche cambino anche per una sola molecola. Quelli abili finiscono per comandare, quelli più limitati finiscono in galera ma, di base, hanno le stesse intenzioni. Garantito.

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    7. La tua allusione a una presunta rivalità destra/sinistra in merito anche a questo tema, non regge. Cosa credi, che se dovesse cambiare la sfumatura della maggioranza parlamentare si farebbe qualcosa di diverso? Ma ci credi davvero? No, dai... E' come aspettarsi che se la prossima legislatura dovesse virare a dritta vedremmo invertirsi la direzione dei moti migratori! Anche a questo, c'è davvero qualcuno che ci crede, tra chi legge queste pagine?

      Per capire il futuro, osservate il passato. In genere funziona.

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    8. quote: "Per capire il futuro, osservate il passato."
      riguardo a questo specifico punto l'ho fatto...ed è proprio qui che nasce una questione ancor più dubbiosa. storia dei popoli antichi a parte, in cui non c'è alcun interesse mediatico di ingannare i popoli, quanto ai fatti più recenti temo che le farlocchie si siano moltiplicate a piacimento (leggere con riserva, mi posso sbagliare). ma insomma, quello che ci hanno insegnato nei libri di storia è il seguente: antenati europei illustri che non temevano di mettere la faccia pur di difendere il giusto, pronti a morire per un'idea o ideale, guerrieri impavidi...e i loro discendenti intere orde di mollacchioni pronti a tremare come foglie secche per il volare di una mosca. i padri pronti a morire per la patria e i figli pronti a venderla al migliore offerente, quando non addirittura regalarla. insomma, la storia non me la conta giusta, per quanto mi possa sbagliare. in buona sostanza, qui gatta ci cova.
      premetto che questo discorso non vuole avere niente a che fare con i partiti politici di destra o sinistra. questo è un'altro discorso. le persone delgli anni 30 o comunque di età che ascoltavo ritenevano che i politici fossero amici tra di loro e facessero solo finta di litigare per ingannare meglio le masse. quantomeno era la conclusiona a cui arrivavano

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    9. "La tua allusione a una presunta rivalità destra/sinistra"

      Intendo dire che nella lotta politica e opinionistica di oggi (come in tutte le guerre del resto) la prima regola e' mentire travisando le opinioni e le intenzioni dell'interlocutore in modo da ridicolizzarlo quando non farlo sembrare un mostro. Poi il tribalismo squadristico fa il resto, chi se ne frega cosa ha detto veramente l'altro, quello della squadra avversa, tanto e' un mostro e/o un idiota. Succede sistematicamente anche nei blog poco seri, cioe' praticamente tutti, specialmente se aperti ai commenti. Sarebbe bene cercare di stare alla larga da questo atteggiamento, e autocontrollarsi: anche se con esso si dovesse vincere, sarebbe una vittoria di pirro, non porterebbe a nulla di buono, e alla fine si perirebbe della stessa spada.

      Nella fattispecie, la destra cerca continuamente di far passare come sterminio di massa la semplice possibilita', per i malati terminali in grado di intendere e di volere, di scegliere se continuare ad essere tenuti in vita _per forza_ o no. Questo problema non c'era prima della potente medicina contemporanea, mentre oggi c'e'. Peraltro, nei nostri ospedali, il buonsenso di solito porta a soluzioni informali concordate, ma che per la legge di oggi, se applicata rigorosamente, sarebbero omicidi, o istigazioni e favoreggiamenti al suicidio. Tutto qua. Poi sul fatto che cosi' legiferando si rischia di dare la morte in mano ai malefici burocrati sono perfettamente d'accordo, ma allora e' su questo che si dovrebbe discutere, non sullo sterminio di massa dei vecchietti. Fra l'altro e' incauto di per se' parlare di questo argomenti: salta subito fuori il pazzo autistico, incapace di non prendere le parole alla lettera, che scopre che secondo ragione (la sua) per risolvere certi problemi quello che ci vuole e' invece proprio lo sterminio dei vecchietti. I blog sono dei paradisi per tali cretini mentecatti, che sono molti di piu' di quanto si creda, e sono inoffensivi solo perche' non organizzati: prima che arrivassero i social...

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    10. Quella alla quale fai riferimento non è la storia, cioè quel che è accaduto, bensì la narrazione della storia, cioè quel che chi può racconta come crede per ricavarne un tornaconto. La storia che si insegna è smaccatamente falsa, come può dimostrare un semplice confronto di testi didattici provenienti da epoche e contesti diversi, testi che pretendendo di descrivere gli stessi fatti riportano in realtà narrazioni anche antitetiche. Quando più persone raccontano la stessa cosa in modo tanto contraddittorio è più che evidente che tra quelle persone si nascondono dei mentitori. Non avendo strumenti per capire che mente e chi no, conviene partire dal presupposto che tutti mentano.

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    11. epperò in questo caso se gli uni e gli altri mentono, la verità deve stare nel mezzo, perchè la storia tout court (non la narrazione) non può essere un'opinione, tale e quale la matematica. non se ne esce. lo strumento per capire chi mente e chi no, anche se purtroppo fin troppo limitato a causa della sua stessa natura, può essere il DNA umano. diciamo che si può arrivare alle supposizioni, anche se non alla risoluzione del caso. a causa delle mutazioni i figli possono anche svergolare rispetto ai padri, ma non si tratta di un fenomeno ordinario, bensì della minoranza. non certo di massa, mi stupirebbe se così fosse

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    12. comunque fa proprio un immenso piacere sapere che i prof di storia sono pagati per spifferar fandonie, che belle notizie per gli studenti volenterosi. il bello è che i prof stessi possono benissimo credere pacificamente che quel che gli viene indicato di portare in classe sia oro colato. evviva l'ignoranza e il lavoro socialmente inutile...

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    13. La storia la scrivono i vincitori, farcita delle loro menzogne.
      Come osservava giustamente Massimo Fini, oltre a scriverla, gli ultimi vincitori, l'hanno ricoperta pure di una squallida glassa moralisticheggiante arrogandosi il pensiero di essere i giusti.
      Paradossalmente, se si vuole iniziare a capire qualcosa, bisogna iniziare ad accedere alla narrazione dei vinti, lì ci sono le cose interessanti.

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    14. "Come osservava giustamente Massimo Fini, oltre a scriverla, gli ultimi vincitori, l'hanno ricoperta pure di una squallida glassa moralisticheggiante arrogandosi il pensiero di essere i giusti."

      Se eì per questo, non c'e' proprio nulla di nuovo neanche in questo.

      "bisogna iniziare ad accedere alla narrazione dei vinti"

      Tempo perso, se avessero vinto loro avrebbero fatto lo stesso.

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  10. quote: ""Cosa facciamo, ammazziamo gli anziani appena stanno per diventare tali?"

    Perché, a cosa credi che mirino le leggi sul fine vita alle quali si è appena data la stura? Credi davvero alle motivazioni caritatevoli? La tempistica dell'implementazione non ti dice niente?

    Occorre però subito chiarire un punto: la logica che spinge quelle decisioni dirigenziali non è quella del contenimento demografico, bensì quella della spremitura economica della mandria. L'eliminazione dei capi improduttivi e la loro sostituzione con nuove varietà acquistate sul libero mercato internazionale delle vacche. Il fatto che si tratti di ominidi anziché di bovini o di pollame non cambia nulla, agli occhi della persona affetta dalla patologia della tipica mentalità del dirigente -- non rendi più, ti macello, compro capi "freschi"."

    straquoto.

    Winston, appunto, le leggi sul fine vita hanno questi rischi e pericoli che lamenta a ragione mrKey. comodo, a questo punto, facendo leva sul ritrito umanesimo, raccontare che la vita è UNICAMENTE della persona. questione etica a parte che divinizza a torto l'uomo, dalla persona - alle persone, il passo si fa breve. andando avanti di questo passo ci vorrà poco a legalizzare l'omicidio. nella Germania nazista, un quesito delle scuole elementari recitava il seguente, grosso modo: un paralitico costa 4 marchi, un cieco 3,5, uno zoppo 2. quanto risparmierebbe lo Stato se si eliminassero?

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    1. Come dicevasi sopra, per i clerico-fascisti la disponibilita' della propria vita e' sempre altrove.

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    2. > bensì quella della spremitura economica della mandria

      Sì.
      E' nota, forse anche a voi, una grafica famosa nella quale il compagno Lenin usa la ramazza per spazzar via gli "sfruttatori" del proletariato: nobili, borghesia, capitalisti, clero.
      Uno poi va ad osservare la storia e vede che (come avvenuto per l'oppio religioso marxista che ha tentato di sostituire quelli tradizionali) i soviet si sono sostituiti, con metodi assai più fini (tanto per citare Massimo Fini, metterlo nel culo al popolo con il suo consenso) in uno sfruttamento industriale, in grande, disumano delle classi dette, in gergo marxista, "subalterne".
      Ora le elite apolidi mondiali, quelle della Open Society del più grande speculatore mai esistito, un tale Soros, e vari think tank progressistoidi, delle sinistre al caviale, manipolano le masse, fanno saltare i governi, creano guerre, per i loro progetti sostitutivi, quelli di una distruzione sì global delle identità e delle culture, delle resistenze locali e nazionali, per un meticciamento ugualizzante, omologante, disumanizzante.
      Da questo punto di vista i disegni di industrializzazione sociale dei vecchi comunisti (alla Stalin, alla Tito, etc.) con il vecchio vizio di spostare e mischiare i popoli coercitivamente, erano dei giochini da dilettanti.
      Per tornare a tema, quando hai omologato le masse, meticciate, creato un poltiglione di frammentati, sradicati, liquefatti, di tubi digerenti, nella visione degradante economicista dei marxisti, puoi sfruttarli, manipolarli.
      Come osservava Renaud Camus, quando hai dei pezzi omologati, se non assecondano i tuoi progetti, puoi passare a sostituirli.
      Tiziano Terzani osservava ingenuamente che la società degli SUA è una società esplosiva (sono passati secoli e ancora, ogni sei mesi, la poltiglia multietnica torna ad esplodere, è folle mettere insieme ciò NON deve stare insieme) in cui solo la repressione più dura permette ai vertici della piramide sociale di sfruttarne l'energia, una sorta di società-motore a scoppio.

      Il lavaggio del cervello gramsciano delle masse (a furia di Bella ciao! e stupidaggini dirittiste, di razzismi anti) è uno dei passi fondamentali nello sfruttamento degli esseri umani, la distruzione delle resistenze locali è una sorta di SIDA (AIDS) geopolitica che svuota le resistenze delle culture locali e identitarie rispetto all'attacco subdolo delle castalie ai vertici.
      Da questo punto di vista i clerico-fascisti sono molto meno pericolosi dei marxisti-progressisti.
      Ancora una volta, si torna alla narrazione dei vincitori e come essa abbia manipolato le piccole menti scadenti, per dirla alla Krishnamurti, delle masse per poterle manipolare e sfruttare. In mezzo ci sono gli intellettuali della sinistra che partecipano, militanti, al piano di sfruttamento, con la loro hybris moralisticheggiante.
      Venendone poi latuamente ricompensate (si pensi alla Bonino sempre pappa e ciccia con Soros, ad esempio).

      Hanno scambiato vittime e carnefici (il lupo perde il pelo ma non il vizio, si pensi che il lupo ha cresciuto intere generazioni facendo credere loro che i bovari invasori erano i buoni e i popoli nativi, i pellerossa, massacrati e genocidizzati, erano i cattivi cacca diavolo selvaggi brutti e cattivi).

      Ora i cattivi cacca diavolo sono i Putin, gli Orban, gli Assad, i Gheddafi, i persiani e tutti coloro che resistono alla nuovo pensiero unico ortodosso omologante.

      No grazie. Meglio i clerico-fascisti!

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  11. e nelle disponibilità dell'essere umano imperfetto è più bello? immaginiamo di essere tutti vecchi con un piede nella fossa e nostro nipote/la nostra badante non vede l'ora di ereditare. se soffriamo di alzheimer/parkinson/demenza senile oppure mettiamo che siamo lucidissimi ma assolutamente non autosufficienti. il nipote/badante che vuole ereditare confeziona a bella posta le nostre "ultime volntà" e dato che la legge PRO HOMO è passata andiamo tutti ai forni crematori e il nipote/badante anzichè pagare lo scotto per assassinato oramai avrà anche un premio, godendosi i nostri sacrifici di una vita. già, perchè il povero vecchio zio non ne poteva più e non vedeva l'ora di morire. in una cultura dove ogni vergogna è fatta onore, aspettiamocelo. altro che leggi a beneficio dei vecchi. non rendi più, ti macello, compro capi freschi, tant'è

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    1. Nana, quel che ho scritto acquista particolare "peso" se pensi che, personalmente, sono favorevole all'eutanasia e financo al suicidio assistito. Cosa dunque mi rende così ostile? L'osservazione del chi, del quando e del in che contesto. In queste condizioni non è possibile credere alla buona fede, al desiderio di un approccio più umano a quella tragedia che è la morte.

      E' comunque sempre opportuno ricordare una cosa che troppo spesso si rifiuta di considerare: per poter morire, più o meno malamente (la buona morte non esiste), uno deve prima nascere. Chi non nasce, non muore, e le persone non nascono per caso, ma per scelta, ci sono responsabili con nomi e cognomi che ciascuno di noi, nel proprio caso personale, conosce benissimo. Per intendersi, i miei figli non moriranno.

      Soffermarsi su queste ovvietà (altro che "elefante nella stanza"!), quello sì, potrebbe giovare per il futuro.

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  12. il chi, il quando e in che contesto ci saranno sempre e ovunque. sono la regola. credere alla buona fede, spesso e ben volentieri, significa aver visto troppa televisione.

    quote:"(la buona morte non esiste)"
    ai nostri tempi non più, eppure un tempo esisteva. quando i nostri nonni raccontavano del vecchietto/vecchietta che al classico pranzo di famiglia, dove s'era goduto la compagnia di figli-nipoti-pronipoti ad un certo punto gli veniva sonno, s'addormentava e non si svegliava più. oppure il classico vecchietto che va ad assopirsi per quello che sembra un banale mal di testa e allo stesso modo non si sveglia più. quest'ultimo è stato il caso di mia nonna paterna. oggi invece si fanno una decina d'anni di alzheimer, parkinson e compagnia bella. pare che un tempo si morisse di vecchiaia e oggi non più.
    la domanda paradossale diventa "cosa/quale contesto ha fatto "morire" la buona morte?"

    quote:"Per intendersi, i miei figli non moriranno."
    ha ha, neanche i miei, lol

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  13. quote: "le persone non nascono per caso, ma per scelta"
    dimentichi la terza deplorevole e a tutt'ora attuale opzione: quella per obbligo. nei paesi del terzo/quarto mondo a regime politico totalitario/repressivo le persone non sembrano avere scelta. se non lo fanno la cosa più simpatica che gli succede è lo stigma sociale

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    1. Non ho capito, tu vorresti fare le cose che vanno contro le usanze della tua tribu' e che ti dicessero anche brava?
      Quando mai, e in quale tribu'? (compresa la nostra).
      Per fare le cose controcorrente ci vuole coraggio ed essere pronti a pagarne le conseguenze. Anche le piccole cose.

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    2. guarda dove ci hanno portati le usanze tribù di gran parte del sud del mondo. non ho ben capito, ma ti piace come vivono in gran parte dell'Africa e dell'Asia? ok, se fosse, anche a noi studenti di "letras" e affini insegnano che una cultura vale l'altra, che non è bello muovere critiche a nessuna. ma con tutto il rispetto per il genere umano, una cultura che produce schiavitù e oppressione non ha la mia minima considerazione. non dico che sia facile smontare una cultura che dura da secoli dall'oggi al domani, ma le ong che hanno peso possono attraverso la scolarizzazione obbligatoria muovere qualche passo per volta. e il giusto atteggiamento e la giusta attitudine a riguardo di chi ha cervello per ragionare può fare anche la poca differenza. poi per carità, a chi sta bene che le cose stiano come stanno e continuino con questo andazzo, buon per lui, sta seguendo quel che si chiama relativismo culturale ed è un dato di fatto

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    3. Ma un minimo minimo di consapevolezza storica no?
      Fino a una generazione fa (nel mio caso, ma negli altri due generazioni al massimo) la cultura del nostro paese, di cui siamo frutto, era quasi identica, perlomeno da questo punto di vista.
      E lo ammetti tu stessa... ma solo quando ti fa comodo.
      Il posto dove sei adesso e' stato occupato con la forza da gente COME TE, TUOI PARENTI che fuggiva alla sovrappopolazione di casa sua.
      Dài no, un minimo di pudore!

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    4. diciamo che molto probabilmente i miei parenti sarebbero fuggiti dalle DIASPORE altrimenti non avrebbero neanche mai messo piede in Europa.
      in ogni caso ALLO STATO DEGLI ATTI non siamo più in grado di risolvere i danni di IERI, ma nemmeno quelli di OGGI?
      e da quando ai parenti (miei? tuoi? di chicchessia?) emigrati nel continente americano sono stati offerti vantaggi, case popolari, hotel a 4 stelle, paghetta e carta telefonica gratis? o hanno dovuto guadagnarsi la pagnotta? capisco che purtroppo nemmeno gli europei migrati fossero tutti quanti limpidi, purtroppo hanno portato anche la mafia in America. non dico di no. vero è che la cultura italiana di 100 anni fa era quasi identica (ma anche dire quasi identica forse è troppo, sarà vero semmai che lo sposarsi in età adolescenziale e avere una media di 7 figli a famiglia era noema e regola), ma quantomeno c'è stata una volontà di cambiare. ma tu cosa vorresti davvero? tornare indietro? ti stanno bene le cose così come stanno? anche se fosse, amici come prima, ognuno deve avere la libertà di opinione (finchè in Italia non verrà abolita, cosa che sta succedendo, altrimenti capirai che non ci troveremmo neanche qui).
      il posto dove sono adesso, comunque, rende l'immigrazione tutt'altro che facile. ora come ora chi non porta come minimo 500.000 reais (con il cambio attuale circa 150.000 euro), secondo la nuova legge migratoria entrata in vigore il novembre scorso, 3 mesi come turista al massimo e poi un calcio nel sedere. il permanere costa una multa di 100 reais al giorno. discorso a parte il ricongiungimento familiare, ma hanno messo anche quello in precario per i nuovi ingressi. perchè non accordano più la permanenza ma la temporaneità rinnovabile. che se nel frattempo al malcapitato straniero muore la moglie brasiliana non si sa bene cosa succede perchè le leggi brasiliane sono lacunose e non prevedono questa possibilità, ma nella peggio ipotesi si potrebbe ritrovare turista con tutte le conseguenze del caso (essere costretto ad abbandonare casa -che in 3 mesi non si vende se non a prezzo di banana, come si usa dire qui-, eventuali investimenti e anche il lavoro -il turista qui commette un illecito se lavora-). a me sembra un escamotage per promuovere il caro vecchio detto "mogli e buoi dei paesi tuoi", dato che la prassi è oramai italiano che sposa brasiliana. ma mi posso sbagliare, magari non è quello il motivo

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  14. "Le persone non nascono per caso, ma per scelta"

    Sfortunatamente tuttora non è sempre vero: mai sentito parlare del persistente, irrazionale e deleterio fenomeno delle gravidanze indesiderate (poi cmq. per motivi di varia natura portate a compimento)? I dati ufficiali (mondiali) al rig.do continuano ad essere decisamente allarmanti, ma probab.te ne abbiamo qualche traccia anche nel microcosmo individuale/locale...

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    1. Claudio, la vera piaga sono i matrimoni forzati che avvengono nei paesi musulmani o comunque nella più nera miseria. genitori che vendono le figlie adolescenti all'offerente di turno che poi le ingraviderà ripetutamente, perchè non hanno nulla da dar loro da mangiare. questo perchè a loro volta, invece di metterci un tappo, hanno trascorso un'intera vita facendo sesso in continuazione senza minimamente pensare alle conseguenze (magari le madri non sempre, magari anche loro provengono da matrimoni susseguenti a vendita). e il gatto che si morde la coda continua. così come denaro genere denaro, la miseria genera altra miseria. è necessario lottare contro questo circolo vizioso. credo fermamente sia un fenomeno da combattere strenuamente fino all'ultimo respiro e se avvenisse. inutile dire che conseguentemente ci ritroveremmo in poco tempo con una popolazione mondiale drasticamente ridotta e in maniera assolutamente innocua e naturale

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  15. La Natura ci dice che al momento solo il 3% dei vertebrati sono selvatici come massa pura, con l'uomo a pesare per oltre il 50% ed il resto animali di allevamento: tale situazione oltre che insostenibile è indegna. La morale, come indica l'etimo, serve a stare al passo coi tempi, ergo una morale che non è più da tempo al passo coi tempi è immorale. Con questo si vanno a farsi benedire tutti i discorsucoli che ho letto negli ultimi commenti su gravidanze indesiderate, eutanasia...Scusate ma quanta puerilità ed ignoranza! Come si fa ancora a preoccuparsi dell 'eutanasia quando il declino del rapporto rischio/beneficio sta inevitabilmente accentuandosi? All'Eutanasia non ci si arriva! Quanto antropocentrismo. Solo ammettere che esista un problema demografico significa ave rimosso i tabù della vecchia morale...Le presenti ed ingravescenti guerre per l'acqua, la deforestazione, le derrate alimentari richiedono forse la paralisi salottiera sulla vecchia morale antropocentrica mentre il bubbone cresce? Ahhh...Intanto l'effetto serra avanza, e non spazzerà via solo le vostre ridicole punzecchiature con la bocca ben a culo di gallina, ma anche altra parte del biota selvatico purtroppo. Si tratta di muover guerra al biota umano teratomatoso. Punto e basta. Chi fa all'amore senza precauzioni muove guerra al pianeta, oltre al resto di noi che ha un solo figlio o ne ha nessuno, indipendentemente dalla sua volontà e possibilità.

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  16. Scusate, intendevo il rapporto rischio/benefico degli antibiotici: maledetta tastiera!

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  17. "Chi fa all'amore senza precauzioni muove guerra al pianeta"
    Sottoscrivo.
    Chi fa quattro-cinque o piu' figli, in qualsiasi parte del pianeta (non ha nessuna importanza), e' un criminale

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    1. Il tasso di prolificità di un popolo
      o - è un segno della sua misoginia
      o - è un segno della sua aggressività, della sua violenza.

      Ora i razzisti anti ci hanno inculcato che noi dobbiamo "accoglierli [coercitivamente] senza se e senza ma" e che, noi, inferiori, dobbiamo imparare da loro.
      Prendono dei poracci italiani, li sbattono fuori dalle case popolari, per riempirle di invasori islamici ultraprolifici con i loro cinque, sei , sette figli (che, come seconde e terze generazioni manifesteranno poi i loro gioioso, esplosivo affetto per gli invasi infedeli).
      Una legge di progresso, no!? A tutela dei più deboli e poveri, no!?
      A proposito di sovversioni etiche.

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    2. "Il tasso di prolificità di un popolo"

      da che mondo e' mondo e' banalmente segno della capacita' riproduttiva di quel popolo, che ne scongiura la scomparsa.
      L'uomo, per milioni e poi centinaia di migliaia di anni e fino a solo qualche millennio fa , e' stato un accidente della natura sempre sul ciglio del precipizio e dell'estinzione.
      Il fatto che la riproduzione possa essere eccessiva e' una novita' dei nostri strani tempi moderni.
      Noi uomini non spariamo solo sperma, spariamo anche una infinita' di cazzate.

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    3. > da che mondo e' mondo

      A me andrebbe anche bene assumere questo paradigma: in tal caso gli invasori si trattano come tali anche con maniere rudi, come si fa come in ogni guerra (quelle migratorie e demografiche non si capisce perché dovrebbero essere considerate e gestite diversamente).


      Da un punto di vista antropocentrico (ma non di certo da quello ecologico) potrei anche affermare che ciascuno popolo si autodetermini, faccia quel che vuole in termini di demografia ma, aggiungo, senza scaricare il risultato degli svuotamenti delle proprie sacche scrotali in femmine subumane fattrici e relative gravidanze belliche su altri popoli.
      Le demografie belliche (a sinistra le classificavano come fascistoidi, prima che la stupidità del politicamente corretto terzomondista e razzista anti lo rendesse il tabù, le mode esistono anche nelle ideologie, nelle religioni) non sono affatto casuali ma sono il risultato di una cultura violenta e di una sistematico sostegno, di una altrettanto sistematica lotta a sessualità non riproduttiva, all'emancipazione femminile.
      Solo che ora abbiamo sinistra e cattolici che gongolano anche per il peggio "fascistoide" purché sia anti italiano.
      Mah.

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  18. scusate l'ot, ma è solo per il secondo saluto da inizio semestre universitario. mi riassenterò per lunghi periodi perchè in questo momento ringraziando il Signore mi è arrivato un sacco di lavoro (pagato) aggiuntivo e non posso trascurare i miei studenti, nè vecchi nè nuovi. ci "vediamo" alle prossime ferie...

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  19. Se volete farvi quattro risate amare, ormai siamo fritti al mondo tutti inneggiano alla natalità



    https://www.avvenire.it/attualita/pagine/emergenza-natalit-le-donne-in-campo

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