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martedì 21 febbraio 2017

Il Papa e la guerra dei preservativi

In occidente c'è qualcuno che crede ancora nel dio cristiano, e fino a qualche decennio fa erano sempre meno. La religione stava divenendo fenomeno marginale per bacchettoni. Ma recentemente qualcosa e' cambiato: una idolatria monoteista come quella ebraica e cristiana, l'islam, ha lanciato il guanto di sfida alla modernità'. I quattro aerei dirottati da islamisti contro le torri gemelle e pentagono nel settembre 2001 è stato il segno della nuova sfida. L'immensa immigrazione di masse islamiche hanno portato altra benzina al fuoco del ritorno religioso. Nell'ultimo decennio il secolarismo ha subito una battuta d'arresto. Il papa argentino ha capito subito che le nuove masse di migranti costituivano una grande opportunità' per un cattolicesimo in agonia. La modernità' stessa forniva i mezzi per la rimonta integralista del cristianesimo, che anziché vedere nell'islam un concorrente, lo considera un alleato contro la secolarizzazione. La globalizzazione ha messo in crisi l'occidente laico e l'insicurezza diffusa crea nuovi potenziali credenti. L'economia in crisi, le difficoltà' del ceto medio impoverito, la sfida del jhadismo, lo spostamento delle produzioni e dei mercati, la crisi energetica hanno modificato il mondo. La superstizione religiosa si ripresenta, dopo duecento anni di illuminismo, più' forte e agguerrita che mai. La popolazione del pianeta è di otto miliardi e le megalopoli crescono a macchia d'olio trasformando il paesaggio globale. Il papa della crisi della Chiesa ha capito che per salvare la chiesa deve cavalcare le trasformazioni impetuose che stanno investendo l'occidente e il pianeta. La nostra società, quella delle sconfinate periferie delle grandi città europee è abissalmente cambiata rispetto alla società che negli anni settanta votava per il divorzio e l'aborto e lasciava vuote le chiese. Ora nascono in tutte le città occidentali nuove moschee e le chiese tornano ad accogliere fedeli. Nuovi integralismi fanno da avanguardia ad un ritorno alla religione di massa e la CEI ha ripetutamente parlato della necessità di un nuovo spirito missionario questa volta nelle città dell'occidente secolarizzate. Le periferie delle grandi città occidentali stanno divenendo luoghi in rapida crescita demografica e con forti dinamiche sociali, in cui masse immense di nuovi poveri senza appartenenze e di molteplici etnie sono terreno fertile per una nuova evangelizzazione. Qui la chiesa può tornare ad avere un ruolo addirittura più forte di ogni ideologia politica. Nello spaesamento e nella mancanza di valori delle nuove masse la chiesa vede la possibilità di riappropriarsi di un potere che aveva perso. Se le chiese vuote nelle città laiche e borghesi del passato erano un segnale di morte per la religione, nelle bainleu in forte espansione e prive di riferimenti c'è la rinascita della fede e la rivincita religiosa sull'illuminismo. La modernità secolarizzata è in un vicolo cieco. Ecco allora le nuove mitologie della salvezza: natalità e sbarchi. Uno dei primi atti del nuovo papa, dopo le dimissioni di Benedetto -altro segno della crisi - è stato quello di andare a Lampedusa per lanciare il messaggio: voi che arrivate non siete un problema, ma siete la salvezza. Per voi e per noi, anzi più per noi, uomini senza fede in crisi irreversibile. L'Italia , fa intendere il papa, e tutta l'europa non hanno confini perché non hanno più storia. L'Italia e l'europa come terra promessa per le migrazioni epocali, solo così possono ritrovare un senso e una ricrescita nella fede. Nascite e sbarchi sono la salvezza di un mondo che era diventato senza dio e dedito solo al profitto. La concezione religiosa alla base di questa visione è un delirio antropocentrico in cui la natura non ha più senso. Ma qui è in gioco un pensiero totalizzante che riporta la chiesa al centro, con un compito di salvezza ed un messaggio globale che le restituiscono un ruolo che aveva perso. Il papa in occasione del recente natale ha voluto piantare un barcone, uno di quelli usati dai migranti, a san pietro; e subito qualcuno propone di portare un barcone davanti al duomo di Milano: sono i simboli di un nuovo significato della città. Da luogo identitario e di appartenenza storica, residenza di una classe media prevalentemente laica, a luogo di accoglienza per la nuova povertà globale nel tempo dell'esplosione demografica. E', secondo la chiesa, una rivincita dell'uomo, proprio quando la crisi ambientale stava ponendo in crisi il ruolo dell'uomo in un pianeta inquinato. Una occasione imperdibile per una chiesa di nuovo protagonista. L'esplosione demografica africana è una benedizione per chi vede nella natalità la nuove opportunità per una rivincita religiosa sul laicismo e sulle critiche ecologiche all'antropocentrismo.
Durante l'Angelus del 5 febbraio scorso, il papa ha fatto un chiaro discorso sull'imminente spopolamento della terra. Il papa ha parlato del nichilismo che l'aborto e la contraccezione stanno portando nelle nostre società moderne . E l'Osservatore ha subito commentato le parole del papa: "non si deve scomodare un demografo per analizzare il fatto che la natalità sia scesa sotto il tasso di sostituzione dopo la legge sul divorzio del 1970 e che sia crollato dopo quella sull'aborto varata nel 1978". La visione cattolica è di un mondo in pieno crollo demografico, in via di desertificazione e spopolamento,dove hanno la meglio idee estranee alla religione che guardano alla salvezza della natura e non a quella dell'uomo come figlio di dio. Ecco allora i temi che il papa costantemente ripete ad ogni occasione, le nuove idolatrie, il vitello d'oro da offrire alle masse spaesate e depresse dalla crisi economica e dalla perdita delle appartenenze: la mitologia del bambinello, del neonato che simboleggia la rinascita e la centralità' dell'uomo come dominatore del cosmo. Il papa richiama alla sacra immagine della madonna come archetipo della donna madre che fa della gravidanza l'atto puro della salvazione eterna, e ne fa l'icona della Hybris natalista salvatrice del mondo dalla desertificazione e dal nichilismo. Per il cattolicesimo, come per le altre religioni monoteiste, il mondo e' proprietà dell'uomo e interamente al suo servizio. Il discorso che il papa sottintende è chiaro: la secolarizzazione ha portato a questa crisi senza sbocco. Il papa non si è fatto scrupolo di ricorrere persino all'ecologia in una enciclica sulla preservazione della natura .L' enciclica esprime una ecologia distorta e paradossale in cui la natura non è quella che descrive la scienza, in equilibrio precario e soggetta a limiti fisici. Si tratta di una natura divinizzata, generata da dio per la gloria dell'uomo, e solo in questo senso meritevole di conservazione. Una natura, secondo il papa, senza senso se priva dell'uomo e che va protetta solo in quanto proprietà da trasmettere ai (si spera) numerosissimi discendenti. Nella enciclica si percepisce l'artificio con cui, attraverso una ostentata preservazione di alcuni aspetti esteriori del mondo naturale, si vuole reintrodurre una fede totalizzante che contrasti il laicismo della scienza. Nella visone del papa e dei nuovi integralisti, solo la natalità può riportare l'ordine divino. Senza la natalità in costante crescita il mondo è deserto e spopolato, privo di senso. Siamo in piena follia natalista, in cui la mistificazione la fa da padrona: si vuol far passare per un mondo in via di spopolamento e desertificazione un pianeta di otto miliardi di umani. L'intenzione laica di porre un freno alla natalità incontrollata è considerata un abominio. Solo accennare a questo, è percepito dai cattolici e dal papa come puro nichilismo,un auspicare la desertificazione del pianeta. Di qui la lotta senza quartiere a contraccezione e aborto. In questa nuova visione natalista per contrastare la secolarizzazione vanno superate tutte le pregresse divisioni tra conservatori e progressisti all'interno della chiesa. Esemplare in questo senso è quanto avvenuto nella cosiddetta "guerra dei preservativi" che ha riguardato il sovrano Ordine di Malta. Un episodio ha riacceso un conflitto intestino nell'Ordine di Malta che vedeva contrapposti il Gran maestro Festing e il gran Cancelliere Von Boeselager. Il gran Cancelliere, vicino alle posizioni sociali del papa, è molto stimato, ma con l’arrivo quale cardinale patrono dell'Ordine del porporato americano conservatore Raymond Leo Burke, Festing trova un alleato. L’occasione per la resa dei conti è una storia accaduta nel 2013, quando Boeselager, non ancora Cancelliere, si occupava delle iniziative assistenziali nel mondo. Una ONG che collabora con i Cavalieri di Malta aveva distribuito dei preservativi in Myanmar. E lui, secondo l’accusa, ne sarebbe stato a conoscenza. Il papa, che ricordiamo è un gesuita e come tutti i gesuiti si intende di propaganda e media, timoroso dello scandalo, ha imposto a Festing di minimizzare per il momento, in attesa dei riscontri di una commissione incaricata riservatamente di valutare il caso. L’Ordine però resiste e Festing rimuove dalla carica Von Boeselager. Bergoglio decide allora di nominare una commissione d’inchiesta ufficiale sulla rimozione appena avvenuta e ne affida la guida all’arcivescovo Silvano Tomasi. Il Gran Maestro Festing controbatte in modo durissimo, con un comunicato nel quale rivendica l’autonomia dei Cavalieri, non riconosce alcuna legittimità alla commissione e impone ai vertici dell’Ordine di non collaborare. Gli investigatori vaticani, grazie a molte testimonianze e documenti, scoprono che a Francesco non è stata raccontata la verità e che il rapporto sul caso dei condom non sarebbe stato riportato correttamente e integralmente. Boeselager, conlcude la commissione, non ha responsabilità: appena venuto a sapere della distribuzione dei preservativi aveva interrotto la collaborazione con l’ONG. A quel punto Francesco imponeva al Capo dell'Ordine le dimissioni e, di conseguenza, il reintegro del Gran Cancelliere con la promessa di essere più' aderente alle disposizioni papali. Il cardinale Burke nelle ore successive tenta di dissuadere Festing dalle dimissioni, mettendosi dunque apertamente contro il Papa. Alla fine prevale l'ordine di Bergoglio: mettere tutto a tacere. Non è più tempo di divisioni e si deve essere tutti compatti, specie nei temi caldi della lotta a contraccezione e aborto, nella nuova chiesa destinata a rievangelizzare l'occidente . In gioco c'è la grande lotta alla secolarizzazione e la conquista delle sterminate periferie delle megalopoli in crescita.

44 commenti:

  1. Questi punti posso rilevarli in quanto credente (ovviamente non cattolica):
    1) la chiesa cattolica in quanto sovrastruttura ha fatto danni nel corso dei secoli, ma bisogna ricordare che NON E' la chiesa degli Atti (se lo fosse stata non esisterebbe neanche il papa, che è una pura invenzione umana
    2) faccio comunque distinzione tra il credente cattolico di buona volontà (ho amici che lo sono e rifuggono dalla mera formalità e dal bigottismo e lo riconosco anche se ritengo che hanno bisogno -ma non se ne rendono conto perchè così sono stati insegnati - della conversione vera a Dio) e la sovrastruttura: il primo non ha colpa per quello che gli viene insegnato dalla seconda
    3) l'islam non ha niente a che fare con il cristianesimo: il fatto di essere una religione monoteista non cambia le carte in tavola (così come qualunque veicolo che ha 4 ruote non sempre è un'automobile), rimane un'invenzione di Maometto che era tutt'altro che un profeta, aveva trovato un bel pollo da spennare in una ricca vedova che se l'era sposato povero in canna e una vota con i soldi della moglie in mano aveva fatto il bello e il cattivo tempo
    5) non è una gran novità che la chiesa cattolica in quanto sovrastruttura è contro il preservativo e anche questo punto ha ben poco a che fare con il cristianesimo (ma va ricordato che per il cattolicesimo la tradizione è messa, erroneamente, sullo stesso piano della Bibbia), quanto poi al solo aborto non posso certo dargli torto e indipendentemente da un punto di vista cristiano, anche un ateo, un agnostico e pure un induista ci dovrebbero arrivare, all'idea che avendo la procreazione responsabile lo scopo di tutelare le persone già esistenti sul pianeta, eliminare quelle più piccole e indifese per fare spazio a quelle grandi è meschinità nuda e cruda, via libera invece alla contraccezione e alla promozione di quest'ultima (e poi dove ci si fa l'estate ci si faccia pure l'inverno, come si diceva ai tempi dei miei nonni)
    6) il papa o il cattolicesimo forse si è scordato dell'epistola di san Paolo ai corinzi, in cui consigliava di non metter su famiglia a causa della durezza dei tempi (tipo come quelli che stiamo vivendo oggi, appunto e nessuno può negare che san Paolo fosse cristiano, non era un pre-illuminista, ma si adoperava comunque contro l'ignoranza - c'è perfino un passo importante in cui esorta a non essere pigri nello studio -)

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  2. continuo qua perchè non ci stava.
    7) infatti, sul punto, nelle chiese protestanti che conosco, le donne prima di sposarsi cominciano ad approntarsi all'uso dei contraccettivi perchè "non ci vogliono mica rimanere" come diceva anche mia cugina prima di sposarsi, senza che nessuno reclami peccato mortale e non lo fanno solo quelle che i figli invece li desiderano davvero subito e non perchè la condizione sia imposta
    8) nessuno che abbia giudizio si sognerebbe di divinizzare la maternità: da noi si ribadisce che nessuna condizione è più elevata dell'altra, nè maternità, nè celibato, nè coppia senza figli, ma che ognuno ha da Dio il suo dono e ognuno agisca in maniera responsabile, con la Madonna non si possono fare paragoni perchè la nascita del Messia è avvenuta una UNICA volta e non si ripeterà mai più (e che pretendiamo?)
    9) il punto che l'uomo debba impadronirsi del pianeta essendone proprietario per seguire una religione non significa che stia seguendo i dettami divini (i due punti, vorrei ricordare, che non sempre coincidono): per il cristianesimo vero l'uomo NON E' proprietario del pianeta, ma si può parlare grosso modo di un "comodato d'uso" (affidato da Dio per un uso responsabile in cui l'essere umano possa viverci e i danni sono cagionati dall'insaziabilità umana a cui non basta mai nulla, non certo dalla religiosità erroneamente chiamata in causa, magari pure in malafede, per giustificarsi davanti ai semplici che ci cascano)
    10) le migrazioni di massa e il fenomeno tutto italiano: Agobit,tu stesso hai parlato di sostituzione di popoli ed è quanto sta avvenendo. Qui la religione ha poco o nulla a che fare. Si vuole giustificare una sostituzione di popoli perchè a quanto pare l'italiano tipico è esterofilo e quello dei partiti di sinistra è indottrinato nel senso che il diverso è meglio, è un cittadino di serie A. E tirando fuori la religione per giustificare l'esterofilia sfrenata che ha portato all'eccesso in cui l'immigrato clandestino trova lavoro (e nemmeno deve pagare le tasse!) e l'italiano no, inutile spacciare per cristianesimo il fare l'esatto opposto di quello che Gesù stesso disse: "non è bene prendere il pane dei figli per darlo ai cagnolini".
    Altro che cristianesimo.
    11) questo sarà un po' OT, ma date le premesse, avendo scoperto ebraicità negli antenati soprattutto materni, avrei francamente preferito che fossero direttamente passati dall'ebraismo al protestantesimo, ma ci furono le leggi di conversione forzata nel 1492, purtroppo (e anche quello fu ben altro che cristianesimo, che non obbliga nessuno, ma rende liberi)
    12) non conosco l'ordine di Malta, anche se ne ho sentito parlare, ma se qualcuno è a conoscenza, non sarà mica un ordine massonico? qualora fosse, ricordiamoci che la massoneria non è altro se non satanismo mascherato, quindi non mi stupirebbero certo i danni

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  3. in realtà poi il papa è piemontese ma ha vissuto in America Latina, dove la popolazione si moltiplica letteralmente alla velocità del suono e non certo per motivi religiosi (anche se magari qualche cattolico praticante potrebbe anche farlo). si sposano troppo, troppo presto. e questo succede quando va bene. quando va male, invece, fanno sesso non protetto giovanissimi (e questo già la dice tutta sulla religiosità, ecco a cosa ha portato la tanto decantata liberazione sessuale dei sessantottini, alle gravidanze indesiderati e ai neonati buttati nell'immondizia) e quindi invece di andare a scuola, terminare gli studi e iniziare una vita migliore finiscono per portare avanti una vita di stenti e povertà. e i figli poi tenderanno a loro volta a copiare questo modello di comportamento e via al circolo vizioso dei nullatenenti. succede questo quando nei paesi latini si comincia a pensare ad avere il fidanzato/la fidanzata appena si è capaci di gattonare

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    1. Il papa non è Piemontese, basta ascoltarne la parlata per capirlo al volo. Non è neppure di cultura Piemontese, basta analizzare i contenuti dei suoi sproloqui per rendersene conto. Il papa, tutt'al più, ha qualche antenato piemontese, ma tanto non basta. Senza considerare che da sempre a lasciare la propria terra non sono certo "i migliori", in genere si tratta di disadattati o di avventurieri (a volte nella forma più moderna chiamata speculatori).

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    2. mi sembrava fosse nato a Novara, per questo ho scritto piemontese, forse c'era un giornale online che lo diceva

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    3. Può essere nato dove gli pare, ma non è Piemontese. Ascoltalo.

      Comunque sia, Wikipedia dice "Born in Buenos Aires, Argentina [...]". Non per niente ha chiara parlata forestiera. Il Piemontese lo conosco bene, perché io sono Piemontese. Uno dei pochi rimasti, etnia soggetta ad estinzione per diluizione da invasioni multiple e protratte massicciamente come minimo da una sessantina d'anni. Ho grande esperienza nel riconoscere i forestieri.

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    4. gli sbarchi però hanno iniziato a coincidere con il trattato di Maastricht che ha portato alla nascita, purtroppo, dell'UE. le migrazioni precedenti provenivano, male o bene, dalla stessa Italia. e qui c'è un punto curioso che mi fa sbalordire (e credimi, oramai ben poche cose sono in grado di farmi sbalordire): in quanto 60 anni fa si faceva apertamente "guerra" ai centro-meridionali, isolani e pure ai veneti che "migravano" (lo metto tra virgolette perchè sempre di italiani si trattava) al nord-ovest, che bene o male, erano appunto, anch'essi italiani e appartenenti ad una cultura vicina (anche se non identica, mi rendo conto che la cultura ad es. sarda non è proprio come quella milanese), ora si fanno i salti di gioia per le vagonate di mussulmani che suppostamente verrebbero, come dicono, a "salvare" l'Italia. premettendo che non ho alcuna intenzione (e ci mancherebbe) di incitare all'astio, ma è una bella curiosità, tu come te la spieghi questa storia? chiunque non fosse del nord-ovest veniva offeso con il termine di terrone (pure se era veneto, mi pare) e nessuno gridava al vilipendio, mentre chi proviene perfino da un paese pericoloso e (senza fare di tutta l'erba un fascio) potendo essere finanche un potenziale criminale viene accolto a braccia aperte. nessuno si sognerebbe di definire "terrone" un pakistano (ripeto, non ho certo la speranza che si verifichino offese gratuite) così come succedeva ad un napoletano o un sardo, che erano comunque italiani. non so tu, ma a me non sembra un atteggiamento poi così furbo da parte degli abitanti del nord-ovest, il rifiutare un connazionale in quanto fare salti di gioia per l'esponente di una cultura agli antipodi...mi chiedo se l'italiano medio del nord-ovest abbia pure manie masochiste

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    5. Non faccio nessun salto di gioia, sono pienamente e fieramente consapevole del danno enorme che qualsiasi immissione di forestieri arreca a qualsiasi cultura in qualsiasi territorio e in qualsiasi tempo. Piccolissime immissioni possono essere tollerate (attenzione: tollerare significa sopportare) ed in qualche misura assimilate, ma è dal dopoguerra che dalle mie parti si subiscono iniezioni di alterità in dosi "da equino" e gli effetti sono devastanti ed evidenti. Solo chi è cieco o in mala fede può asserire il contrario. Molti sono ciechi, molti sono in mala fede. Le iniezioni continuano ed il danno si aggrava ancora e ancora.

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    6. Non ultimo il danno ambientale che deriva dall'incremento numerico determinato dalle iniezioni. Ma quello pare non interessare ad alcuno. Ormai dalle mie parti i più sono abituati a vedere merda, respirare merda, bere merda, mangiare merda, stipati nevroticamente in batteria pur di produrre (altra merda, ovviamente) al fine di poter stipare ulteriori (sub-)umani da stia e generare ulteriore produzione. I proprietari dell'allevamento ringraziano sentitamente, vuoi mettere la soddisfazione?

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    7. quote: "Non faccio nessun salto di gioia"
      no, non tu, ma l'abitante medio del nord-ovest.
      il punto nudo e crudo è che a livello di amministrazione i forestieri vengono trattati da cittadini di serie A perchè i vecchietti, i disoccupati e gli indigenti locali non fanno figo perchè non fanno esotico. dunque è ritenuto poco interessante aiutare prima quelli di casa propria, che i media non si riempiono la bocca con l'esotico. e qui la colpa non è del forestiero (certo, se gli danno, danno e danno, chi sarebbe quello scemo che non accetta?), ma come dico sempre, il pesce puzza dalla testa. la cosa curiosa e che mi fa nascere punti interrogativi era che i nostrani che migravano da una regione all'altra sono stato trattati con forte antipatia nel nord-ovest, in quanto prima di andarmene, riguardo agli stranieri e in primis alle classiche badanti rumene (va bè che la Romania è oramai in UE e dunque qualunque rumeno è cittadino comunitario per legge, ma che le cooperative rosse come le fragole prendano solo loro e non le badanti italiane fa subodorare anche lì una volontà di sostituzione di popoli) avevo ascoltato il seguente: "ma come faremmo noi se non ci fossero loro?"
      mica vero che nessuna badante italiana è indisposta a ripulire i vecchietti, mica vero. però la tendenza è ripetere a pappagallo quello che possibilmente il media di turno ha detto sulla malsupposta pigrizia italiana.
      incredibile è che veneti e meridionali erano tutt'altro che bene accetti, mentre dei forestieri si dice che sono la salvezza dell'italia. quindi è proprio vero che c'è un rigetto della cultura locale. ai tempi in cui andavo a scuola (ma l'ho sentito anche poco tempo fa, o meglio letto, dal Brasile) l'epiteto terrone era all'ordine del giorno e nessuno gridava al razzismo, tantomeno le istituzioni. ora se ci si azzardasse a dire la stessa parola al compagno di scuola tunisino scommetto che i genitori del pupo vanno in galera. quindi lo vediamo, che c'è proprio astio e antipatia per i propri connazionali? da poco ho letto il termine terrone, riferito a meridionali e forse anche veneti in Lombardia, dove l'immigrazione straniera è tanto forte quanto in Piemonte (che guardar caso, è la regione dove sono nata e cresciuta, dove i miei cugini tornavano abbacchiati da scuola perchè sul bus per casa venivano apostrofati e offesi a causa del cognome paterno che tradiva un'origine meridionale -ovviamente i ragazzini di scuola non sapevano che da parte di madre, la sorella più piccola di mia mamma, oltre a quello anusim-giudaico che ho scoperto da poco ci sono anche un ramo lombardo e uno francese normanno, quindi in teoria ancora più "nordico" del loro!-, ma tant'è, pur sempre italiana. ma dell'identità italica non è mai fregato nulla, contava solo quella pura nordica e per questo motivo che adesso, riquotando , quote: "Ormai dalle mie parti i più sono abituati a vedere merda, respirare merda, bere merda, mangiare merda, stipati nevroticamente in batteria pur di produrre (altra merda, ovviamente) ", appunto! cosa ci si aspetta da un popolo che contemporaneamente è antipatriottico ed esterofilo?

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  4. Il papa enuncia abitualmente raffiche di prese di posizione ideologiche che considero del tutto irricevibili. Anzi, che considero totalmente irrazionali e fonte di grave nocumento da qualsiasi punto di vista le si osservi. Dato per scontato che nessun imbecille potrebbe mai diventare papa in virtù della spietata concorrenza e conseguente selezione nella scalata alla carica, ritengo che l'irrazionalità non possa essere frutto di scarso acume/imbecillità. Il che lascia aperta la porta ad una sola conclusione, che porrò in forma interrogativa aperta per via delle leggi vigenti sul reato d'opinione: una persona intelligente, preparata e con abbondante accesso alle fonti di informazione che compia azioni che nuociono a masse innumerevoli di persone come può essere definità? Come si qualifica? Anche gli stessi Cristiani, quelli animati dallo spirito del Vangelo, cosa dovrebbero pensarne?

    Vedete voi.

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    1. leggi vigenti sul reato d'opinione? è cambiata qualche normativa sul punto da quando sono andata via (modifiche costituzionali)? oramai dall'America Latina non sono tanto al passo con ogni modifica che avviene in Europa

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    2. quote: "Anche gli stessi Cristiani, quelli animati dallo spirito del Vangelo, cosa dovrebbero pensarne?"

      dovrebbero pensare quello che appunto dice il Vangelo e non la tradizione e i costumi. c'è però anche da considerare il grado di istruzione degli stessi. ad es. un anziano ottantenne che non sa leggere nè scrivere sarà abituato a fidarsi di quel che dice il prelato di turno, perchè non è in grado, per forza di cose, di essere autonomo. proprio per questo negli stessi Vangeli Gesù rimprovera i falsi maestri che fuorviano i poveretti in condizione di inferiorità, che non sapendo dove andare a parare, si fidano. diverso è invece per chi ha un grado di comprendonio e di istruzione che lo rendono autonomo

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    3. Sei al corrente delle leggi sul vilipendio? E di quelle sull'incitamento all'odio? Be', è da qualche tempo che vengono invocate (e talora applicate) con orientamenti non proprio equanimi.

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    4. come dicevo, non sono più al passo con ogni cambiamento europeo (mi sto preoccupando molto di più dei fatti di latinoamerica ora), ma prima di andar via l'unico vilipendio che conoscevo era quello rivolto al pubblico ufficiale in servizio...

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    5. quanto all'incitamento all'odio sapevo che gli insulti palesi e le propagande che incitano agli stermini, segregazione e consimili crimini sono giustamente punibili, ma il reato d'opinione (così come hai scritto, reato di opinione e l'opinione NON E' insulto nè ingiuria) mi è proprio nuovo

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    6. Se esprimo una pessima opinione sul papa usando un linguaggio "libero", quello è considerato vilipendio, perseguibile. Se esprimo un'opinione caldeggiando metodologie "rapide" per risolvere la questione migratoria, quello è incitamento all'odio, perseguibile. E' cronaca recente la democraticissima implementazione, da parte di alcune nostre "alte cariche" dello Stato, di "purghe" proprio su quei temi. Ai danni di "persone qualunque" e riferite a commenti o comunque a scritti pubblicati in rete. Quando si dice passi avanti...

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    7. ma stanno facendo purghe su opinioni del genere "prima bisogna pensare a quelli di casa nostra"? se si, siamo palesemente davanti alla sostituzione di popolo

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    8. cioè, anche su opinioni di questo genere

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  5. Be', Ratzinger, la Chiesa di Ratzinger era ormai al capolinea, in sala di rianimazione, a un passo dalla camera mortuaria. Ed ecco che lo Spirito Santo scelse Bergoglio per salvare la Chiesa o almeno prolungarne l'agonia. Bergoglio ha capito che bisognava dare un calcio alla teologia e anche alla fede - cambiare tutto perché tutto restasse come prima, cioè con lui o la Chiesa cattolica al comando, anche se in condominio con gli altri due monoteismi. Ripete che tutti e tre credono in Dio, che è ovviamente uno solo. Una svolta epocale, la fede cattolica alle ortiche, in compenso nuovo prestigio essendosi schierato con gli "scarti", come usa chiamarli lui, i poveri, i rifugiati. Si è persino dichiarato comunista perché il cristianesimo ha praticato il vero e genuino comunismo - tutto in comune - fin dagli inizi, nella comunità di Gerusalemme. Il comunsimo sovietico e il marxismo saranno morti e stramorti, ma l'idea (ideale?) comunista resta, anzi è più vegeto di prima. Non solo chi alza muri, ma anche chi non accoglie i disperati del mondo (in casa propria ovviamente) non è cristiano, secondo lui. Tutti gli italici coglioni con il papa in testa non fanno che ripetere che erigere muri è contro la storia, l'umanità, la religione, la modernità, il progresso. Il nuovo scontro non è tra destra e sinistra, ma fra globalisti-aperturisti e populisti-protezionisti-identitari. Logicamente su questa china si arriverà all'esproprio proletario, all'abolizione della proprietà privata.
    Non sappiamo se il gesuita opera in combutta con la massoneria (Napolitano) o se c'è una tacita convergenza tra le forze globaliste in campo. La massoneria e il gran capitale per comandare (megghiu che futtiri) e schiavizzare i popoli, il papa per illudersi di contare ancora qualcosa. Fatto sta che la Chiesa ha di nuovo molto appeal, non in Italia e in Europa a dir la verità, ma la vocazione della Chiesa è universale. A dir la verità il signor Bergoglio è vescovo di Roma, dovrebbe avere molto a cuore i romani. Ma i romani se ne facciano una ragione: è finita l'era dell'eurocentrismo e del papato tutto italiano (la carica era da secoli appannaggio italico). Bisogna riconoscere che il papa ha innovato, anzi rivoluzionato il cristianesimo o cattolicesimo. Ha messo la sordina anche alla fissazione sessuale bimillenaria. Prima o poi dirà anche che prenderlo in quel posto non è poi una così male, provare per credere. Mi attendo la convocazione in Vaticano di Vendola e Scalfarotto per la presentazione delle scuse ufficiali della Chiesa agli uomosessuali (come dicono a Napoli dove scambiano il primo elemento della parola -omo- con uomo). "Meglio essere irritanti che irrilevanti", diceva quel marpione di Ruini che vinse la sua battaglia sulla procreazione assistita. Logico, se irriti sei ancora vivo, dai sui nervi a qualcuno. Se sei irrilevante sei una nullità, sei morto, nessuno più ti c...a. Con Bergoglio la Chiesa si è desta, dell'elmo di Scipio si è cinta la testa.
    "Chi sono io per giudicare?" E allora stattene a casa e non rompere. La Chiesa - come ogni altro potere - ha sempre e logicamente giudicato e condannato, nonostante l'esortazione o piuttosto l'ingiunzione di Cristo. Un'autorità che non giudica e se necessario condanna non è più un autorità.

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  6. Sergio, altro che comunismo della chiesa degli Atti (a parte il fatto che come ho rilevato sopra, la chiesa cattolica non è la chiesa degli Atti), quello era si comunismo vero, ma quello che si sta praticando in Italia è una vera e propria sostituzione di popoli dove il possessore di una cultura agli antipodi è considerato portatore di una cultura di serie A e quindi candidato a diventare il nuovo italiano. il comunismo che si sta praticando è quello inversamente proporzionale al bolscevismo russo (in cui il non appartenente alla comunità finiva nei gulag), anche se di stampo simile. inversamente proporzionale perchè in questo caso è l'appartenente alla comunità che è caldamente invitato a farsi da parte per fare largo a chi ne sta fuori. magari allegramente mascherato da religione, infischiandosene altamente delle parole di Gesù sul togliere il pane ai figlioli per darlo ai cagnolini.

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  7. quote: "Ripete che tutti e tre credono in Dio, che è ovviamente uno solo." Va bè, allora è proprio male informato. La scrittrice tedesca(ora protestante) Johanna AlSain della autobiografia "Ho combattuto per Allah" (che è stata un'ottima lettura) ha scritto, insieme al suo collaboratore, che Allah NON E' il Dio ebraico-cristiano! anzi, qualcuno addirittura ha affermato che si tratta nientemeno che del demonio Azazel. palesemente, tranne i musulmani in buona fede (e secondo il pastore della mia chiesa di origine saranno proprio loro i primi a pagare cara la loro buona fede, perchè saranno i primi ad essere perseguitati dai loro stessi correligionari), la religione mussulmana serve qualche oscura entità.
    ma con il papato c'è un bel problema: Bergoglio o chiunque altro al suo posto intenda attuare delle riforme deve render conto del proprio operato ad una caterva di cardinali e arcivescovi, insomma, a tutte le alte sfere vaticane. un esegeta protestante che ho letto è arrivato a dire che di "papitudine" addirittura si arriva a morire. riguardo a Bergoglio c'è un bel problema e qualcosa si capisce che non va. il cristianesimo vero, sin dalla nascita, così come il giudaismo, è stato alvo di persecuzioni. non tutti gradiscono il Vangelo così come ben pochi, tra i popoli antichi, amavano la Torah. quindi un papa, che si proclama capo della cristianità, amato da omosessuali, da mussulmani, da induisti, quadra proprio poco. Ratzinger aveva palesemente preso posizione contro l'omosessualità e i movimenti arcigay e guardar caso è durato poco.

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  8. Risposte
    1. Sì, ma ho sempre vissuto all'«estero» (Genova, Caserta, Schwyz-Svitto (Svizzera centrale), per cui non parlo napoletano (ma le canzoni di Murolo mi piacciono moltissimo). Sono un napoletano "di cartone" (come dicono da quelle parti: una contraffazione, un similnapoletano).

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    2. hai vissuto in bei posti, ma anche Napoli è una bella città. peccato che sia poco valorizzata

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  9. Bergoglio mi sembra incoerente, contraddittorio. A una donna disse che non bisogna fare figli come conigli, suscitando perplessità tra i credenti e persino tra i non credenti natalisti (Ferrara rimproverò il papa di parlare come un sociologo da strapazzo). Ha rinunciato anche a rivendicare i "valori non negoziabili" tanto cari a Ratzinger (ha persino detto che questa espressione - valori non negoziabili - non gli piace per niente: chissà cosa ne pensa il vicino di casa Ratzinger che aveva fatto di questa espressione il suo cavallo di battaglia). Lo stesso considera l'aborto un crimine orrendo, quindi anche per lui ci sono cose inammissibili, da condannare risolutamente (dunque qui non vale il suo simpatico "chi sono io per giudicare?"). Inammissibile per lui, dunque non negoziabile, è anche il respingimento degli invasori africani. Lo stesso poi dice che non si possono accogliere tutti (grazie santità per questa perla di saggezza, ne sentivamo il bisogno: da soli non ci saremmo arrivati). In teoria la povertà e la miseria potrebbero essere vinte in tempo relativamente breve, non biblico. Ma diceva Pasolini quarant'anni fa: A che serve una Chiesa senza poveri? Difatti gli italiani e gli occidentali che stanno meglio, che sono sfuggiti alla miseria, non hanno più bisogno della Chiesa, sono diventati atei o agnostici. E anche quelli che si dicono o si credono ancora credenti non frequentano: a messa non vanno, la confessione è una pratica obsoleta: un giovane sano e di robusta costituzione, coi coglioni, mica va a raccontare a un prete di aver peccato alias scopato). La Chiesa deve essere dunque contraria al benessere perché per lei controproducente: più la gente sta bene meno frequenta i sacramenti e meno ha rispetto dei preti, dell'autorità ecclesiastica. Lo stesso fa oggi la voce grossa: Bagnasco reclama lavoro per i disoccupati e le famiglie. Buona idea, signor vescovo. E che cosa dobbiamo produrre, che fabbriche e cantieri dobbiamo aprire? Ci pensi lo Stato, vero? Solo lo Stato può garantire lavoro e reddito sicuro a vita, come nei paesi del socialismo reale (che però di socialismo non vogliono sentir parlare, vogliono vivere all'occidentale, cioè nel benessere). La situazione occupazionale in Italia con l'arrivo di centinaia di migliaia o persino milioni di africani e asiatici ben difficilmente migliorerà, anzi quasi sicuramente peggiorerà. E pensare che ci sono tanti milioni di italiani poveri. Per la Chiesa una pacchia. La Chiesa ritorna protagonista, anche senza la fede, e gli altri poteri forti se ne rallegrano. Di aldilà il papa non parla più (non ci crede nemmeno lui), però è di nuovo una figura di riferimento.

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  10. << Di aldilà il papa non parla più >>

    E fa malissimo (dal punto di vista della Chiesa).
    E' l'unico territorio esclusivo che gli è rimasto !

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    1. Lumen, esclusivo no, anche la chiesa protestante, la chiesa ortodossa e la copta ci credono (per la copta, della quale ho pochissime notizie, posso dirlo solo con riserva)

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    2. mi scordavo: anche la religione ebraica ci crede, eccome, dopotutto il cristianesimo è la soluzione di continuità del giudaismo antico

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  11. quote: "Ha rinunciato anche a rivendicare i "valori non negoziabili" tanto cari a Ratzinger"
    eppure un tempo, quando ancora viveva in Argentina, non ci aveva rinunciato, rendendosi finanche inviso al governo del momento.

    quote: "Lo stesso considera l'aborto un crimine orrendo"
    qui gli do ragione (qui, ovviamente si, non certo però sul punto preservativi)

    quote: "La Chiesa deve essere dunque contraria al benessere perché per lei controproducente: più la gente sta bene meno frequenta i sacramenti e meno ha rispetto dei preti, dell'autorità ecclesiastica."
    mah, contenti loro...se si contentano dei falsi d'autore, contenti tutti. perchè qualcuno che si fa ivo solo quando le cose vanno male, la dice tutta sul suo senso dell'amicizia. perchè qui di amicizia si deve parlare. Tizio e Caio sono amici da un pezzo, ma Tizio è povero in canna. Caio allora gli regala sempre denaro. Succede però che un giorno, incredibilmente, Tizio vince alla lotteria di capodanno e da allora Caio non ha più notizie dell'amico. bell'amicizia, no?
    per quanto cattolica, se i parrocchiani vanno per timor di Dio (dato che gli insegnamenti della tradizione non sono colpa dei parrocchiani di buona volontà, ma di chi l'ha inventata ed erroneamente l'ha messa sullo stesso piano della Bibbia), lo fanno qualunque sia la loro circostanza. il desiderare la povertà, a che pro? a che pro avere le parrocchie piene di falsi d'autore? invece di credenti autentici.

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  12. quote: "la confessione è una pratica obsoleta"
    e anch'essa è un'invenzione cattolica e antibiblica. nessun prete è in grado di perdonare i peccati, solo Dio può farlo. quindi il giovane, sano o malato che sia, deve rivolgersi a Lui direttamente per chiedere perdono (e cambiar vita, ovviamente).

    quote: "Bagnasco reclama lavoro per i disoccupati e le famiglie. Buona idea, signor vescovo. E che cosa dobbiamo produrre, che fabbriche e cantieri dobbiamo aprire?"
    volendo, il Vaticano i soldi ce l'ha, per aprirli, in quanto lo Stato è in profondo rosso...

    quote: "Di aldilà il papa non parla più (non ci crede nemmeno lui)"
    con tutte le conoscenze e gli studi che ha un papa, dovrebbe esserci arrivato da sè che le chiesa cattolica non certo la chiesa degli Atti e che la tradizione, la confessione, il culto alle creature, le messe per i morti, il pedobattesimo, la salvezza per opere, sono antichi atti di apostasia. ma ci possono essere due motivi per cui non lo dice apertamente:
    1) non ci crede davvero nemmeno lui e quello che porta avanti è solo un mestiere al servizio della propria poltrona (il che nel medioevo è accaduto a tutt'andare)
    2) ci crede si e crede anche che molti punti del cattolicesimo siano da riformare, ma...qui c'è un grosso problema. lo stesso grosso problema che avevano i sovrani assoluti durante la storia. il re, cioè il personaggio più in vista, solo in apparenza era colui che governava (ed è finanche la stessa cosa che succede oggi nelle attuali monarchie costituzionale, mica si sente mai parlare del re di Spagna, ma del primo ministro, colui che davvero detta legge, in continuazione). in realtà ministri, consiglieri, cavalieri e dame di corte avevano il regno in pugno e la famiglia reale doveva rendere conto a loro persino di cosa mangiava. nella Francia di Luigi XVI, il ministro delle finanze Calonne parrebbe essere stato lui a portare il paese sull'orlo del fallimento, ma riuscì a fare ricadere la colpa sulla regina Maria Antonietta, complice il fatto che una regina austriaca stava antipatica finanche al popolo. insomma, chi veramente governa non è colui che appare, ma coloro che dietro le quinte tirano i fili dei burattinai e ai quali basta una semplice congiura per sbarazzarsi della figura che circondano, che in realtà non ha neanche il potere di decidere cosa indossare perchè deve seguire pedissequamente il protocollo di corte. altrimenti si guadagna un sacco di nemici che spesso lo assassinano (basti ricordare tutti i regicidi della storia sin dai popoli dell'antichità). per un papa molto probabilmente la musica non è dissimile. deve rendere conto alla caterva di gerarchi che lo circonda. il che dev'essere tutt'altro che facile. chiaramente poi, un papa che conosce davvero il Vangelo saprebbe che la sua stessa figura non è biblica, ma fu un'invenzione che divenne tradizione

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    1. ""la confessione è una pratica obsoleta"
      e anch'essa è un'invenzione cattolica e antibiblica. nessun prete è in grado di perdonare i peccati, solo Dio può farlo. quindi il giovane, sano o malato che sia, deve rivolgersi a Lui direttamente per chiedere perdono (e cambiar vita, ovviamente).

      Be', il prete perdona in virtù del carisma che l'ordinazione gli ha conferito e lo fa in nome di Dio, non è lui che perdona. Tuttavia per il fedele è una persona importante perché è lui che molto concretamente l'assolve. La confessione è stata un'invenzione geniale (risalente però in qualche modo alle parole di Gesù). Benefica per il fedele (questo l'abbiamo sperimentato tutti noi cattolici), importante per l'istituzione che teneva in pugno i fedeli che andavano a raccontarle tutti i fatti loro, così la Chiesa sapeva tutto - e ne approfittava pure, altro che segreto confessionale. Oggi con i big data la confessione non è più così importante per sapere cosa la gente pensa e fa, al massimo dà sollievo a qualche ingenuo fedele che ancora (ci) crede.

      C'è però una cosa interessante e ignota a quasi tutti i cattolici. Nel protestantesimo (o certo protestantesimo) il fedele e peccatore "si perdona" lui stesso, senza dover ricorrere a un confessore. L'ho appreso dai film di Bergman che era figlio di un pastore (estremamente rigido, Bergman lo odiava). Questo fatto di "perdonarsi da soli" è in verità poco o per niente cattolico. Una persona che si perdona è infatti indipendente dall'istituzione, ha un rapporto diretto con la trascendenza alias Dio. Questo speciale rapporto è molto ben descritto in "Confessioni private" (terzo e ultimo film molto autobiografico di Bergman, dopo "Fanny e Alexander" e "Le migliori intenzioni", per la regia di Liv Ullmann). Pur non essendo più credente ho a volte applicato questa condotta a me stesso: "perdonarsi" ha davvero un effetto benefico. Non è un assolversi con leggerezza, ma riconoscere che ci si è comportati male, ma che possiamo lo stesso migliorarci (del resto anche nella confessione cattolica è richiesto vero pentimento, se no "non vale"). Ma appunto non c'è bisogno di un intermediario. Del resto è questa la grande differenza tra cattolicesimo e protestantesimo: per i protestanti conta "sola scriptura", i cattolici devono essere menati con l'anello al naso dai preti, soli conoscitori della scrittura (la cui lettura era persino vietata ai poveri di spirito, non senza buone ragioni - rischiavano di perdere la fede a leggere certe cose che faceva e diceva il buon Dio veterotestamentario).

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    2. i film però non è che abbiano sempre grande attendibilità (e a maggior ragione considerata la deplorevole tendenza americana a romanzare qualsiasi evento). il protestantesimo autentico riconosce che solo Dio perdona i peccati. il punto rapporto diretto con Dio è vero, verissimo, nel protestantesimo non sono accettabili intermediari. è bene accetta invece l'intercessione, secondo la quale si prega a beneficio di terze persone (ma quelli che lo fanno non possono ovviamente essere defunti, per quanto santi, devono essere vivi e vegeti).

      quote:"Benefica per il fedele (questo l'abbiamo sperimentato tutti noi cattolici), importante per l'istituzione che teneva in pugno i fedeli che andavano a raccontarle tutti i fatti loro, così la Chiesa sapeva tutto - e ne approfittava pure, altro che segreto confessionale."
      benefica per la sovrastruttura, certo...

      quote: "Del resto è questa la grande differenza tra cattolicesimo e protestantesimo: per i protestanti conta "sola scriptura", i cattolici devono essere menati con l'anello al naso dai preti, soli conoscitori della scrittura (la cui lettura era persino vietata ai poveri di spirito, non senza buone ragioni - rischiavano di perdere la fede a leggere certe cose che faceva e diceva il buon Dio veterotestamentario)."
      infatti, per il protestantesimo è "solus Christus, sola gratia, sola scriptura". e volendo la sovrastruttura cattolica vietare la lettura ai fedeli (ancora ai tempi di mia nonna era così), lo scopo era quello di dominarli. altro che perdere la fede, di fede non ci capivano un bel niente (l'errore di perderla leggendo l'Antico Testamento dipende unicamente dal fatto di non riuscire a vedere al di là del proprio naso, Gesù stesso disse che non venne ad abolire la Legge , ma a compierla, anche se con il Suo sacrificio e resurrezione -ci credano o no vescovi e cardinali cattolici- per forza di cose, le pratiche come gli olocausti degli animali non sono più necessarie, ma mettiamoci che quelli della mia generazione siamo cresciuti, purtroppo, a suon di cultura hollywoodiana, non quella del cinema di Bergman, che era un'altra cosa, ma quella post sessantottina, quella di quando i produttori avevano capito che per guadagnare denari a palate i valori di un tempo dovevano essere sostituiti, quella della quale la cosa più simpatica è l'apprendere a focalizzarsi solo sul proprio orticello -per questo proprio non sopporto gran parte della TV americana, film, telefilm e fandonie- )

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  13. Dopo aver appreso che un cardinale tedesco vicino a Bergoglio ha affermato di non credere alla verginità della Madonna e alla resurrezione di Cristo leggiamo quest'altra bella notizia molto illuminante:

    "Il capo dei gesuiti relativizza Gesù: "Nessuno sa quello che ha detto veramente."

    Logicamente se non sappiamo ciò che abbia veramente detto Gesù bisogna riscrivere o meglio mettere due millenni di speculazione cattolica fra parentesi e dichiarare fallimento. Chiudere poi ufficialmente San Pietro e trasformarlo in un centro acquisti o sala di concerti o lupanare. Situazione sconcertante (per tantissimi poveri fedeli a cui si è fatto credere che esisteôno l'inferno e il paradiso) o liberazione dell'umanità da un incubo? Ciò avrà delle ricadute anche sulla ... demografia, queste notizie sono dunque interessanti e anche importanti.

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  14. Articolo chiaro e prezioso, (quantomeno) poiché sparge un po' di sano scetticismo rig.do all'operato dell'attuale Pontefice, forse troppo frettolosamente "beatificato" in vita dal mainstream politico-culturale e massmediatico odierno, e alla (auspicabile ma presunta) inarrestabilità del processo di 'secolarizzazione', di cui peraltro la recrudescenza del fondamentalismo islamico aveva già mostrato i limiti...
    Quanto poi all' "imminente spopolamento della Terra", sarà sufficiente ricordare che tutte le più accreditate proiezioni demografiche internazionali prospettano (in particolare) la crescita della popolazione africana da UNO a QUATTRO mld (!) di unità entro fine secolo: con tutte le conseguenze ambientali e socio-economiche facilmente prevedibili...

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    1. La crescita demografica sta alterando anche la geopolitica. In uno studio pubblicato alcuni giorni fa sul Sole 24 ore venivano riportati alcuni studi che prefiguravano un pianeta geopoliticamente ed economicamente modificato dalla demografia: al nord ovest un'area Anglo-americana-canadese, poi un'Europa non più legata agli Us ma facente parte di un'area geopolitica euro-africana, un'Asia sotto il dominio demografico ed economico cinese e l'area indiana. Il nostro destino, in basse a queste proiezioni nel futuro è segnato proprio dalla esplosione africana...

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    2. La novità di questi studi di cui riferisce il sole 24 ore è che per la prima volta non vengono considerati per gli scenari futuri solo i fattori economici e politici, ma vengono posti -come è giusto- al primo posto nelle trasformazioni geopolitiche i fattori demografici e le dinamiche demografiche tra le varie zone del pianeta

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    3. Proprio questo quadro dovrebbe suggerire un rapido e vigoroso avvicinamento alla Russia, Paese che dispone di tecnologia e mezzi per garantire un "cappello" militare di tutto rispetto, di risorse (per ora) in abbondanza in merito alle quali converrebbe tenere aperta la via di agevoli rapporti commerciali e poi spazio, spazio, spazio. Da non sottovalutare anche l'atteggiamento fortemente identitario. Invece che fanno le nostre amate dirigenze?

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    4. Si tenga presente il natalismo (a sfondo clerico-nazionalista) dell'attuale Dirigenza russa, non a caso di matrice non esattamente liberaldemocratica...

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    5. "un rapido e vigoroso avvicinamento alla Russia"

      Pecunia non olet, ma la russia e' una grande caserma, che vive di militarismo e industria delle armi, poco diverso se non per la maggiore efficienza tecnologica dal nostro fascismo degli "8 milioni di baionette" e dell' "oro e figli alla Patria", e se diverso in peggio.
      L'ecologismo spesso e' nazi-ecologismo, per carita' ogni opinione e' degna di rispetto, ma chiamiamola col suo nome assegnandola storicamente al campo ideologico che le e' proprio.

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  15. spopolamento: se vogliono, basterebbe che qualsiasi brasiliano inviasse in vaticano delle belle foto delle strade di Rio e baixada fluminense per vedere quanto il pianeta è spopolato. letteralmente non si può fare nemmeno un passo causa affollamento. ma forse basterebbe anche solo una bella foto della stazione di Milano centrale...

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  16. "Spesso gli uomini nel loro agire sembrano o sono guidati da una follia apparentemente incompiuta o dovremo dire incomprensibile."
    Alda Merini

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  17. In effetti la pazzia mi sa che e' la caratteristica principale dell'essere umani.

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