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mercoledì 10 dicembre 2014

La natura dei verdi



E' uscito il nuovo libro scritto da Chicco Testa (ex presidente di Legambiente) e Patrizia Feletig: "Contro (la) natura" edizioni Marsilio.
Secondo i verdi che Chicco Testa definisce gli "ambientalisti collettivi" la natura è idealizzata a madre benigna da conservare quasi in uno scrigno, a cui genuflettersi e da venerare come supremo valore spirituale, ma alla fine -come succede spesso nelle grandi religioni monoteiste- da sacrificare al "figlio prediletto" in un supremo delirio antropocentrico. Come nella eucarestia, la sacra natura buona va si messa sull'altare per essere adorata, ma poi a fine rito va mangiata dall'uomo dominatore del cosmo e spartita a pezzi tra gli umani i quali si ritrovano così a partecipare della grandezza originaria, mentre la natura è trasformata in merda.
Ma nella realtà, al di la delle idealizzazioni pseudo-religiose proprie della nuova ideologia ambientalista,  la natura ha aspetti brutali e molto scomodi per l'uomo. Già Leopardi ne descriveva l'indifferenza verso le specie viventi, e la sua potenzialità distruttrice. Di fronte alle difficili condizioni della vita a contatto diretto con  la natura,  l'uomo può migliorare il suo stato e il rapporto verso di essa grazie alla tecnologia. Se abbiamo sconfitto tante malattie è con l'invenzione degli antibiotici. Se non moriamo più di tifo è per la clorazione delle acque, un altro portato della tecnologia. E' attraverso la tecnologia che abbiamo portato da due a dieci i chicchi di grano presenti in ciascuna spiga, migliorando così la produzione di grano e le possibilità di alimentazione. E' con gli Ogm che possiamo produrre riso ricco di vitamina A impedendo così la morte e la cecità di milioni di persone che vivono con una razione di riso al giorno, come avveniva in passato. Eppure i nuovi conservatori "ambientalisti collettivi" vogliono far passare il messaggio che tutto ciò che è naturale è buono e tutta la tecnologia è da condannare. Se consideriamo poi che l'argomento della sovrappopolazione è rigorosamente tabù per l'ambientalista politically correct, abbiamo una visione di quello che desiderano i verdi per il nostro futuro: un mondo da incubo con decine di miliardi di umani costretti a sopravvivere in megalopoli povere di energia e tecnologia, preda di guerre e carestie, guidati da autorità dittatoriali che giudicano come e a chi spartire le poche risorse che un mondo scarsamente tecnologico e sovrappopolato potrà assicurare.

Come dice Fabrizio Rondolino, commentando il libro di Testa sul quotidiano  Europa:
"Testa è invece convinto che il progresso porti di per sé un miglioramento delle condizioni personali e collettive dell’umanità, e nel merito è difficile dargli torto: tutti gli indicatori – se non bastesse pensare a come vivevano i nostri nonni – ci confermano che gli uomini stanno meglio, campano più a lungo, si ammalano di meno e si divertono di più. Chi sta male, oggi, sta meglio di cinquanta o vent’anni fa, e non c’è motivo di dubitare che le cose non continuino a migliorare.
L’ironia sferzante e documentatissima con cui Testa demolisce i pensieri e le opere dell’«ambientalista collettivo» – «una miscela indistinta di qualche buona idea e paure senza senso, dati scientifici usati come gadget, informazione sensazionalista, magistrati alla ricerca di nuovi potenziali criminali, leggende metropolitane, sensi di colpa da espiare, mode e marketing» – vale da sola il prezzo del libro.
È evidente che senza civiltà – dalla penicillina all’iPhone, dagli Ogm che sfamano mezzo pianeta e potrebbero sfamarlo tutto all’energia nucleare irresponsabilmente bandita con un referendum – vivremmo molto peggio, e forse non vivremmo affatto. Ed è altrettanto evidente che soltanto la civiltà potrà difenderci (ammesso naturalmente che ci riesca) da eventuali catastrofi future. Lo stesso ambientalismo non è che il frutto di una certa agiatezza evolutiva: ci curiamo del paesaggio, e siamo capaci di apprezzarlo, perché abbiamo la pancia piena, l’aria condizionata e la luce elettrica.
Ma la civiltà (proprio come la natura) ha sempre due facce: crea e distrugge, assimila ed esclude, “migliora” e “peggiora” – spesso senza neppure rendersene conto. E, diversamente dalla natura, non è eticamente indifferente. La fiducia nella ragione umana che Testa giustamente difende contro la superstizione deve dunque accompagnarsi ad un robusto scetticismo sui suoi esiti e risultati. Il progresso è razionale, ma lo è anche la sua critica."

7 commenti:

  1. Accidenti, di nuovo apostolato tecnoteistico.
    La crescita del tumore umano è proprio dovuta ad un progresso tecnico scollatosi da un equivalente progresso culturale e morale. Quello che io indico come il nefasto pattern "antibiotici sì, pillola no".

    > E' con gli Ogm che possiamo produrre riso ricco di vitamina A
    Ecco, questo è una delle mezze verità tipiche degli approcci religiosi.

    Perché sarebbe necessario frankesteinizzare il riso con esiti orribili e con tutti i terribili e peggiori problemi che la perversione OGM introduce quando... sarebbe sufficiente avere risi non raffinati, risi integri di germe e alimentazione sufficientemente varia?
    Perché l'OGM introduce una nuova dimensione di BAU e permette di portare lucro a persone che peggiorano e aumentano Il Problema, invece di risolverlo.
    Citato da Jacopo Simonetta in un suo bel lavoro in Effetto Cassandra, c'è una ferase dissacrante che spiega tutto

    "E' difficile far capire qualcosa ad un uomo il cui stipendio dipende dal fatto che non la capisca."

    E' difficile far capire a Chicco Testa qualcosa il cui azionariato/stock options/revenues/potere ideologico dipendono dal fatto che non la capisca.

    Testa, come tutti i tecnoteisti progressisti, è nello spazio del problema, non in quello della soluzione.
    Il suo/loro/vostro agire è ancora, accrescitivo: la strategia fallimentare di aumentare in qualche modo complessità, tecnologia, quantità invece di puntare in primis sulla decrescita demografica.
    Inutile proporre la cacca OGM quando sarebbe sufficiente un rientro dolce/programmato ad una popolazione di [0.8, 2]G homo.
    La cacca OGM servirebbe a sostenere un maggior numero di homo?
    No grazie anche solo per questo.

    In quanto ai comocomeri, stendiamo pietosi veli.
    Con la loro correità su crescita demografica, per il loro filomassmigrazionismo, sono tra i più grandi agenti di ecocidio, di antiecologia che esistano.

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  2. OGM e niente OGM? E come faccio a saperlo? Sì, è vero, grazie agli OGM possiamo aumentare la produzione e sfamare più gente. Ma gli effetti a medio e lungo termine? Credo non li conosca nessuno. La gente ha fame e chiede da mangiare e gli OGM possono servire allo scopo che è quello di avere subito qualcosa da mettere sotto i denti. Ma che ne sappiamo degli effetti non dico a lunga, ma anche solo a media scadenza? Chi ha fame può con una certa ragione obiettare: ma chi se ne fotte degli effetti a lunga scadenza! Eppure ... Drewermann osservava una volta che la natura impiega 30'000 anni a trovare nuovi equilibri stabili. Ma ormai stiamo manomettendo tutto, non solo per sfamare gli affamati ma per fare affari, per battere la concorrenza e assicurarci le risorse che riteniamo indispensabili per noi, vitali, ovvero per mantenere il nostro standard di vita. A cui ormai tutti aspirano. I Verdi e le femministe contrarie a Ecopop dicevano: benessere per tutti, per i prossimi 9 miliardi di esseri umani, non solo per gli Svizzeri. Dunque tutti in automobile, che è per l'italiano medio, e non solo, un bene indispensabile, assolutamente necessario. L'automobile e ovviamente tutto il resto.
    La natura è anche matrigna (Leopardi non ha tutti i torti), ma voler sbaragliare la natura per vivere meglio (?) mi sembra un programma pazzesco. La natura è pur sempre l'albero sul quale siamo appollaiati. Potare, innestare, può anche andar bene. Ma questi vogliono un mondo perfettamente artificiale, contro natura. Io sono scettico. Ma certo gli affamati aspettano e il buon Chicco pensa giorno e notte a loro (è un problema di coscienza in fondo).
    Ma in fondo Il problema è semplice: come dividiamo la torta? A chi spetta quanto e perché? Chiedete a Chicco quanto guadagna (ha trovato anche il tempo di fare quattro o cinque figli, mi sembra - e di sovrappopolazione non vuole sentire parlare: la terra potrebbe nutrire chissà anche mille miliardi, disse una volta). Sarà solo un problema di organizzazione come dicono: c'è da mangiare per tutti, ma la distribuzione non funziona. L'ha detto il papa. L'hanno detto anche in RAI, lo scrivono anche sui giornali.
    Uomini di poca fede!

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  3. << Sì, è vero, grazie agli OGM possiamo aumentare la produzione e sfamare più gente. Ma gli effetti a medio e lungo termine? Credo non li conosca nessuno. >>

    In effetti, le conseguenze biologiche a lungo termine non le conosce ancora nessuno.
    Ma una conseguenza immediata c'è già, tanto ovvia quanto inevitabile: gli OGM consentono alla popolazione mondiale di aumentare ancora.
    Non vi sembra un ottimo motivo per essere contrari ?

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    1. In Sovrappopolazione e fattore struzzo, articolo molto interessante sui tabù assurdi che ci condizionano, Richard Reese, cita il pensiero di Tertulliano

      "Mentre le nostre richieste diventano maggiori, le nostre lamentele contro l'inadeguatezza della natura vengono sentite da tutti. I flagelli della pestilenza, della carestia, delle guerre e dei terremoti sono giunte ad essere viste come delle benedizioni dalle nazioni sovraffollate, visto che servono ad allontanare la crescita lussureggiante della razza umana."

      Qui dentro lo avevo auspicato con una prece a Fata Ebolina,

      Ogni evento, anche cruento, che faccia calare sensibilmente la popolazione degli homo è un evento ecologicamente massimamente fausto.

      Oltre a considerazione ecologiche, il tecnoteismo ecocida antropocentrico è massimamente pericoloso anche solo per il fatto che tenta di protrarre ancora la crescita numerica degli homo o di ostacolarne la decrescita.

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    2. - BATTUTE ON -
      Voi non capite niente! Non vedete che abbiamo tutta l'energia che vogliamo!
      Il petrolio è sceso a 60 $/barile, vuol dire che è infinito!
      Siete dei gufi!
      - BATTUTE OFF -

      Coi i prezzi attuali del petrolio ci saranno varie conseguenze:
      1) aumento consumi;
      2) aumento aspettative di benessere e maggiore procreazione;
      3) eliminazione degli investimenti in rinnovabili (costano troppo);
      4) Fallimento di alcuni Paesi (vedi: Venezuela)
      5) Scoppio crisi economica per impossibilità di pagare alcuni debiti/obbligazioni;
      6) riduzione momentanea dell'estrazione del petrolio dagli scisti USA;
      7) crollo delle società petrolifere USA (se non finanziate dal governo)
      8) Nuova e peggiore crisi finanziaria mondiale che farà sembrare acqua di rose quella del 2008.
      ...
      x) soluzione del problema della sovrappopolazione grazie a:
      rivolte, guerre, pandemie ecc.

      Vedete...
      bastava abbassare il prezzo del petrolio per risolvere il problema demografico!
      :-(

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    3. Io penso che il crollo del prezzo del petrolio - che fa molto male alla Russia e al Venezuela, apparentemente meno all'Arabia Saudita - è solo momentaneamente crollato per questioni geopolitiche. Quando risalirà non lo posso dire, questo stato potrebbe durare anche un paio d'anni, ma che il prezzo debba risalire mi sembra scontato. Cosa succederà nel frattempo è da vedere.

      Una cosa che però non capisco è che con il fracking gli USA si accingano davvero a diventare il primo produttore mondiale di petrolio e forse anche gas. UUIC diceva che questa è una bufala destinata a scoppiare.
      Ne sai forse tu qualcosa.
      Divertenti le tue battute off: la classica eterogenesi dei fini ... Ma naturalmente sono per ridere, immagino.

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    4. Overdose ad un pianeta tossicodipendente di crescita e di energia fossile.
      Ho la percezione che sia ancora una distorsione di mercato in cui finanza parassitaria e geopolitica (tentativo di far fuori la Russia, oggi Putin è a New Delhi ihihih, tossici sdentati, sgarrupati, pretenziosi che cercano di far fuori il loro fornitore a cui basta solo girarsi altrove) sono piuttosto importanti.
      Ora una bella rimpinzata, la bolla crescerà e si tenderà ulteriormente, crescita ulteriore della domanda. Fin qui l'overdose. Poi, zacchete, prezzi bassi distruggono l'offerta, altri idrocarburi saranno finiti, non c'è più roba.
      Non sarà molto gradevole.

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