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martedì 14 ottobre 2014

La proposta di ecopop in Svizzera

Riporto la seguente notizia segnalata da Maria Luisa Cohen sul suo sito Assisi Nature Council. Al di là degli esiti dell'iniziativa di Ecopop quel che conta è che si cominci finalmente a discutere di sovrappopolazione come causa di fondo del disastro ambientale del pianeta e sui rimedi possibili e a portata di mano.
Svizzera, 30 novembre 2014: voto su riduzione incremento demografic Gio 9 Ott 2014 9:30 am . Inviato da: pastoresergio Svizzera, 30 novembre 2014: ultima fermata? I soci di Ecopop (circa 350), sono riusciti in un'impresa di cui nemmeno vi sognate: imporre all'agenda politica una riflessione sulla crescita demografica in Svizzera e nel mondo intero. Grazie a un lascito è stato possibile lanciare l'iniziativa "Stop alla sovrappopolazione - per la conservazione delle basi naturali della vita". Sono state raccolte le 100'000 firme necessarie e adesso il popolo sarà chiamato a esprimersi il 30 novembre. L'iniziativa ha superato lo scoglio dell'ammissibil ità - contestata dai democristiani - ed ora la parola tocca agli elettori. Vi invito a seguire, per quanto possibile, il dibattito e la nostra lotta: sul nostro sito - www.ecopop.ch - trovate informazioni sull'iniziativa e la nostra associazione (in parte anche in italiano, cliccare su it in alto a destra). SI TRATTA DI UNA PRIMA MONDIALE. Nel dibattito parlamentare l'iniziativa è stata fatta a pezzi da tutti i partiti che hanno sparato a zero su Ecopop, considerati nella migliore delle ipotesi degli imbecilli, ma piuttosto anche xenofobi e razzisti. Quante possibilità ha la nostra iniziativa? Difficile dire perché dopo l'iniziativa del 9 febbraio scorso - approvazione dell'iniziativa contro l'immigrazione di massa - il popolo svizzero è sotto attacco da tutto l'establishment elvetico e dall'UE e regna molta apprensione. La nostra iniziativa è molto più radicale e soprattutto precisa, perché indica delle cifre che sarebbero fissate nella Costituzione (l'iniziativa del 9 febbraio era invece aperta e ambigua). Comunque si parla di incremento demografico, in Svizzera e nel mondo, e di pianificazione familiare nei paesi in via di sviluppo. Questo secondo punto è considerato persino dai Verdi indegno, colonialista, perché c'immischieremm o nelle faccende interne di altri paesi. In realtà l'iniziativa di Ecopop esige semplicemente l'utilizzo del 10% dell'attuale aiuto allo sviluppo della Svizzera per promuovere la pianificazione VOLONTARIA in detti paesi. Il 10% sono ca. 200 milioni di franchi, una somma irrisoria. Fate il tifo per noi. Quasi sicuramente l'iniziativa non passerà, ma si sarà parlato a livello ufficiale e nazionale di sviluppo demografico e di sovrappopolazione.
Home Film zur ECOPOP Initiative Was die ECOPOP Initiative will wird hier anhand eines kurzen Films erklärt. Schauen Sie hin! ECOPOP.CH

7 commenti:

  1. BOLLETTINO DI GUERRA N. xxxx

    Non da Genova, ma dal Pentagono (è la stessa cosa).

    USA: Il cambiamento climatico minaccia la sicurezza

    Il cambiamento climatico è una minaccia immediata alla sicurezza. Lo dichiara il Pentagono che in un rapporto mostra l'aumento dei rischi derivati da malattie infettive, povertà globale, tempeste, siccità e carenza di cibo.

    Aumenterà la richiesta d'interventi dell'esercito, prevede il Pentagono, a causa dei disordini mondiali, tra cui anche il livello dei mari più alto. È "a rischio la stabilità del nostro emisfero", afferma il Segretario alla Difesa Hagel: le crisi in molti paesi spingeranno "ondate migratorie di massa."

    (Televideo RAI del 14/10/2014)

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  2. Futuro meno nero?

    Riuscita la fusione nucleare in America. Già fra cinque anni la Lockeed potrà fornire il primo reattore a fusione nucleare che sarà usato su unità navali da guerra. La commercializzazione potrebbe avere inizio fra dieci anni.

    Notizia apparsa oggi in un quotidiano svizzero - e che apre prospettive nuove. La fusione nucleare risolverebbe il problema energetico dell'umanità. Dunque energia à gogo per tutti - ma per fare che?
    Cosa ne pensate?

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    1. Ho visto il documentario, bello.

      Se non e' una bufala, non ci siano inghippi vari, e fossero gia' alla prossima commercializzazione e' una notizia eclatante. (ricordiamo che 60 anni fa la costruzione di un qualsiasi prototipo di macchina del genere richiedeva una minima frazione del tempo richiesto oggi, un areo da guerra passava dalla progettazione alla produzione in pochi mesi contro i decenni di oggi,e per le stesse centrali nucleari si passo' dalla scoperta della fissione a centrali commerciali operative in 10 anni piu' o meno...).

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  3. La sovrappopolazione "del pianeta" senz'altro mi interessa, ma considero fuffa depistante qualsiasi tentativo di sviare l'attenzione dalle nostre realtà locali, prese una per una nella loro minuscola specificità, in favore di un approccio globale alla questione. Prendere la strada del globalismo, su questo tema come su qualsiasi altro, è il modo migliore per annacquare l'approccio e disperdere nel nulla qualsiasi tentativo di intervento. Mi viene addirittura da pensare che possa essere una tecnica per fare in modo di neutralizzare sul nascere i possibili tentativi di intervento (magari pure questo proposto da EcoPop).

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  4. Gli iinterventi anche quando sono locali, poi invariabilmente finiscono per riguardare aspetti globali. Ad esempio l'iniziativa di Ecopop parte dalla Svizzera, un paese piccolo e molto cementificato e dove la pressione antropica è in forte aumento; ma poi l'iniziativa, per essere efficace, deve riguardare anche paesi lontani, come quelli africani o asiatici, in preda all'esplosione demografica e che sono all'origine dei massicci fenomeni immigratori. Mi sembra che questo binomio locale-generale non debba essere assolutizzato, nel senso che gli interventi per la salvaguardia del pianeta debbono essere sia locali (ad esempio le leggi dei singoli stati sulla tutela del territorio e del paesaggio), sia globali (ad esempio gli interventi e i finanziamenti internazionali in favore della liberazione della donna, per l'igiene della grvidanza, il controllo delle nascite ecc.)

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  5. Agobit, è bene che si definisca comunque una scala di priorità chiara ed univoca: nella scelta dei tempi e delle "energie" da spendere, PRIMA vengano gli interventi locali, QUINDI gli eventuali interventi globali. Gli interventi locali sono facilmente quantificabili e verificabili, hanno costi limitati perché non richiedono "stratificazioni" amministrative, danno benefici immediati a chi si sforza per attuarli e danni altrettanto immediati a chi non lo fa, possono essere corretti senza troppi "strati" burocratici intermedi, si possono correggere i responsabili per le vie (relativamente) brevi. Gli interventi globali sono per definizione dei non-interventi, danno vita a carrozzoni ipertrofici che si autoalimentano nella loro costosissima inutilità, danno l'illusione dell'intervento senza che sia possibile verificare gli effetti concreti e i responsabili dei pressoché certi fallimenti, senza che sia possibile addivenire a correttivi in tempi rapidi.

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  6. Forse l' Effetto Serra, c'entra poco con il cambiamento climatico!
    http://energiaricerca.azurewebsites.net/s_ambiente/effetto_serra/for/storia_clima.aspx

    I commenti sono graditi solo dopo aver letto. :-)

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