Il Corriere della Sera: OGNI GIORNO IL CEMENTO FA SPARIRE QUARANTACINQUE ETTARI DI VERDE (Sergio Rizzo)
Consumiamo ogni giorno territorio con palazzine, capannoni, centri commerciali, discariche, asfalto. Impermeabilizziamo le superfici naturali con una alterazione irreversibile del ciclo naturale, delle falde idriche, della stabilità dei declivi montani e collinari, del corso dei fiumi e torrenti, procurando dissesto idrogeologico e modificazione del microclima. La superficie artificializzata dell'Italia è ormai al 7,3 % (dato Istat) contro una media europea del 4,3%. Nella nuova provincia di Monza è cementificato oltre il 50% del suolo. In quella di Napoli il 43%. In certe aree -scrive l'Istat- l'aggressione al territorio sta arrivando ad alterare un equilibrio storico fra paesaggio e insediamento urbano. Una perdita irreparabile. Tra l'altro si costruisce in modo avventato, senza regole edilizie, senza criteri di coefficienti termici e di sicurezza strutturale come dimostra il recente terremoto in Emilia. Non parliamo di criteri estetici, perché qui viene da piangere. Il nostro incomparabile paesaggio è devastato in maniera brutale da un'edilizia speculativa e di rapina ( quando non del tutto illegale) orribile e nauseante alla vista. Scrive il presidente del consiglio scientifico del Louvre, Salvatore Settis, nel suo libro "Paesaggio, Costituzione, cemento": "Vedremo boschi, prati e campagne arretrare ogni giorno davanti all'invasione di mesti condomini, vedremo coste luminose e verdissime colline divorate da case incongrue e palazzi senz'anima, vedremo gru levarsi minacciose per ogni dove. Vedremo quello che fu il Bel Paese sommerso da inesorabili colate di cemento". L'Istat riferisce che fra il 2001 e il 2011 il consumo di suolo è aumentato dell' 8,8 % a fronte di un aumento della popolazione residente del 4,7 %, quasi tutti immigrati. Il ritmo medio di cementificazione è stato di 45 ettari al giorno. Medio. perché negli ultimi anni il ritmo si sarebbe intensificato, toccando punte quotidiane di 161 ettari. La Lombardia ha 3.051 chilometri quadrati di cemento, poco meno il Veneto. La cementificazione del sud ha subito un aumento in questi ultimi anni raggiungendo il 10,2 % facendo sì che il divario tra l'urbanizzazione del Nord e del Sud verrà presto colmato. Nonostante lo sfacelo economico, le costruzioni continuano a spuntare come i funghi. Nel solo 2007 sono stati edificati ex novo la bellezza di 135 centri commerciali. Nello stesso anno ci sono state 4.235 nuove abitazioni, e non è solo colpa dell'abusivismo. Al centro-nord si punta all'espansione delle località esistenti, fino a sommergere tutti gli spazi che separano una zona edilizia dall'altra. Al sud la tecnica è invece quella di creare nuovi centri abitati, oltre all'espansione dei già esistenti. Rispetto al 2001 ce ne sono 1.024 in più, il 42,3 % di tutte le nuove località italiane. Dieci anni fa, per esempio, il numero dei centri abitati della Puglia era del 17 % inferiore, in Sardegna del 12,1%, in Sicilia del 10,2%. L'agricoltura ovviamente, in questo contesto, va a farsi fottere. In Emilia-Romagna diminuiscono i pascoli e la produzione del Parmiggiano e del Grana. La produzione cerealicola è in calo irreversibile. Il venir meno della manutenzione contadina sta portando al degrado migliaia di ettari futuro territorio di espansione edilizia. Ma ci sono ancora le prefiche che piangono contro lo spopolamento del paese, contro la scarsa natalità ( le prefiche tacciono ovviamente sull'aumento reale della popolazione per il fenomeno immigratorio). Purtroppo la povera Italia non ha solo il danno della eccessiva pressione antropica, ci ha anche il disastro di una devastante stupidità retaggio di secoli di religione e ideologie.
Parole sante, caro Agobit, ma ci sono troppi interessi in gioco per aspettarsi che qualche opinion leader parli pubblicamente di queste cose,
RispondiEliminaE se il messaggio non arriva da gente famosa, purtroppo, la gente non sta neppure a sentire.
Caro Lumen, come ho già pubblicato, l'11 aprile si è costituito a Perugia il comitato per la difesa del suolo a cui fa riferimento il Forum per i movimenti per la Terra e il Paesaggio. Sono piccoli passi ma significativi. Come sappiamo la speculazione edilizia è tra le prime attività economiche in Italia e la battaglia per la difesa del verde rimasto è molto difficile. La corruzione e la criminalità ricavano miliardi di euro sulla pelle di questo povero paese. Per questo bisogna lottare, anche se i sordi e i ciechi sono tanti...
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