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martedì 17 dicembre 2024
Tre quarti delle terre emerse sono più aride
"Tre quarti delle terre emerse sono diventate piu aride negli ultimi decenni". E ciò in modo permanente. A denunciarlo è un nuovo rapporto della Convenzione delle Nazioni Unite per la lotta alla desertificazione (UNCCD), secondo il quale il fenomeno riguarda il 77,6% della superficie terrestre.
La dichiarazione rientra nelle sparate degli organismi sedicenti ambientalisti che fanno capo all'Onu e alla ideologia sposata dall'organizzazione che riferisce ogni evento, naturale o meno, al cambiamento climatico, al chiaro scopo di portare avanti la battaglia terzomondista pro nascite e per l'immigrazione libera in occidente.
In realta' l'aridita' e la desertificazione non hanno nulla a che vedere con il cosiddetto cambiamento climatico.
La desertificazione deriva dall'abbattimento delle foreste, dallo sfruttamento intensivo delle terre, dall'utilizzo massivo dell'acqua per scopi agricoli, per allevamenti, per essere incanalata e usata dai centri abitati in forte espansione, per nuovi insediamenti produttivi, tutti fenomeni collegati all'esplosione demografica senza limiti, i cui maggiori esempi possiamo vedere in Africa o nel continente indiano. a cio si aggiunge lo sfruttamento delle terre, l'inquinamento con tossici delle acque, l'escavazione di milioni di tonnellate di terra da miniere, abbattimento e l'annientamento di savane e foreste allo scopo di estrarre terre rare, rame, e altri metalli utili alla fabbricazione dei nuovi motori elettrici (assolutamente green!) e delle batterie , dei componenti elettromagnetici dei rotori dell'eolico ecc.della cosiddetta economia green ecosostenibile. La Cina e un esempio di questa attivita devastante attività mineraria giustificata da motivi economici e di sfruttamento dei territori (la maggior parte dei quali non si trovano in Cina ma nelle "nuove colonie" cinesi dell'Africa o in sud america) a scopo - ironia delle motivazioni ideologiche- della sostenibilità ambientale!. L'Onu porta avanti la visione che accusa il cambiamento climatico al fine di riferire il tutto ad un unico colpevole: lo sfruttamento occidentale. Si tratta in realta di una colossale montatura che nega le vere cause dell'inaridimento delle terre, la sovrappopolazione umana, e porta avanti una ideologia terzomondista, pro-natalista e anti-occidentale.Dai Soloni dell'Onu si reclama il rispetto dei diritti umani universali (sic) ma a senso unico: la pretesa vale solo per Europa e Stati Uniti. Tutti gli altri sono esentati. La manipolazione della realtà ha assunto l'aspetto di una versa ossessione comunicativa, e il cosiddetto "cambiamento climatico" viene inserito a forza in ogni espressione dei media, dagli articoli sul turismo, a quelli sulla nutrizione, nei film, negli spot pubblicitari, nei social del web, con una propaganda martellante da far impallidire quella che usavano Goebbels o Stalin. Al contrario spesso sono proprio le energie rinnovabili la causa della desertificazione: basti pensare alla impermeabilizzazione delle terre e allo stop dell'agricoltura per le vaste aree destinate ai pannelli solari, la cui produzione e smaltimento sono ulteriore enorme contributo all'inquinamento ambientale. O le enormi strutture di cemento, acciaio e asfato necessarie alle torri eoliche con devastazione irreversaibile dei paesaggi naturali.
Aspettarsi dagli organismi dell'Onu la denuncia della vera causa della desertificazione, cioe l'enorme spaventoso e inarrestabile aumento della popolazione mondiale e delle connesse richieste di nuovi consumi e nuove produzioni, è impresa vana; le classi governative corrotte e criminali che governano tante autocrazie sfruttano l'ideologia green: più che le armi o il vecchio arnese del comunismo, la distruzione dell'economia occidentale passa oggi per la rivoluzione verde pseudo-ambientalista. Nel frattempo, nel silenzio generale, ogni anno circa cento milioni di nuovi consumatori e produttori si aggiungono alla popolazione mondiale.
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