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sabato 12 ottobre 2019

Lo scambio

Non trovo le parole per esprimere il senso di schifo, di repulsa e disgusto che la sola espressione "unione europea" mi suscitano in queste ore. Un forte senso di nausea mi genera la visione dei cosiddetti "incontri" al vertice europei, con la faccette di Macron, della Merkel e tutti gli altri squallidi personaggi, alcuni palesemente alcolizzati o altro , che popolano questi vertici.Accenno soltanto, per evitare ulteriore ribrezzo, agli ammennicoli che circondano la corte UE come il cosiddetto Tribunale di giustizia europeo composto da membri che, ben assisi sui loro scranni vellutati e odorosi di alte prebende, pontificano per evitare l'ergastolo ai mafiosi pluriassassini. Senza nessuna vergogna asseriscono con sicumera una nuova teoria democratica: la mafia si combatte con gli sconti di pena. Ma torniamo all'unione europea, alla sua ridicola commissione e all'altisonante inutile Parlamento Europeo. Specializzati nel controllo delle distanze del culo delle galline e del diametro medio delle vongole, si sono recentemente cimentati con la questione Curda. Il popolo curdo, con eroico coraggio e con pochi mezzi, ha combattuto al posto nostro l'Isis in territorio Siriano, dopo che il Presidente Obama aveva intrigato per abbattere il tiranno Assad senza avere alcuna idea su quello che bisognasse fare dopo. Tra i gruppi di guerriglieri armati e sostenuti dal presidente premio Nobel della pace c'erano numerosi combattenti facenti parte dell'Isis (come quelli di Al Nusra). Quando le truppe assassine di Al Bagdadi distavano appena quindici chilometri da Damasco e' dovuto intervenire Putin a riportare la situazione ad un minimo di vivibilità' per le popolazioni, dopo che la guerra del Nobel della pace (ben appoggiato dall'UE) aveva fatto settecentomila morti e distrutto quasi tutto il paese. Fu grazie ai curdi che si poterono riconquistare le città in mano ai tagliagole. Fecero il duro lavoro di combattere casa per casa per stanare i terroristi. Dopo la sconfitta dell'Isis e' arrivato il ringraziamento di Bruxelles: il popolo curdo e' stato consegnato al predone turco. Questo tiranno, che per molte forze politiche europee avrebbe dovuto entrare a far parte dell'UE, ha invaso il nord della Siria con l'intento di riaffermare il dominio turco e di assassinare i capi curdi e i componenti del loro esercito e migliaia di civili che hanno la colpa di aspirare ad una loro indipendenza. L'Unione Europea ha lasciato fare. Perché?
Perché sotto ricatto del Pirata turco: se tu, unione europea dei miei stivali, ti opponi alla mia guerra contro i tuoi ex alleati, io ti spedisco in Europa 3 milioni e seicentomila profughi siriani, nonostante tu mi abbia pagato sei miliardi di euro per tenermeli (segregati in campi di concentramento).Qui l'Unione ha finalmente mostrato una reazione. Ma non e' stata un ruggito da leone, ma quello che e' più' confacente alla non proprio eroica Unione: un belato da pecora. Ha detto che loro sono contrari e ha raccomandato moderazione al Pirata. Senza minacciare alcuna seria sanzione. Il capo della Nato ha mostrato un poco più' di attributi, essendo a capo di una organizzazione militare, ed ha detto: " Fate, ma fate piano". Il belato da pecora si e' così' trasformato in squittio di topo.
Al fondo di tutta la storia c'e', inqualificabile se consideriamo la cosa dal punto di vista etico, lo scambio profughi-miliardi di euro. La politica e l'essenza della cosiddetta Unione Europea si sostanzia in questo scambio infame. Uno scambio che secondo i burocrati europei non aveva alternative, se non quella improponibile di mettere le mani (e i propri soldati) sul campo. Quella di riaffermare una presenza in grado di portare i valori dell'occidente anche al prezzo di sacrifici. Ma ormai i popoli e i governanti europei sono incapaci di ogni sacrificio: non sono disposti a sporcarsi le mani anche a costo di cedere la sovranità' sulla propria terra. Su questa base nessuna Unione Europea e' possibile. Al massimo si puo' fare una unione di banche. I burocrati di Bruxelles neanche sono stati in grado di emanare sanzioni economiche e blocchi commerciali, timorosi delle ritorsioni del tiranno turco. Meglio uno scambio infame. Sei miliardi e il via libera al massacro del popolo curdo pur di continuare a tenere il culo nell'ovatta, questa e' la più' alta espressione della "politica di potenza" dell'Unione Europea. Una vergogna che rimarrà' scritta a perenne ricordo di un fallimento irrecuperabile di quello che nel dopoguerra era stato il sogno degli Stati Uniti d'Europa.

16 commenti:

  1. Ricordo che l'Italia, grazie alla preziosa esperienza della porzione di popolo legato alle sue terre più meridionali, ha una vasta esperienza teorica e pratica del modo in cui si può "convincere" chi si crede "in cima al mondo" a scendere a più miti consigli. Che coloro che incarnano le "alte istituzioni" dello Stato chiedano lumi sui metodi da impiegare, quindi diano mandato a chi milita nei corpi speciali per attuare le tecniche apprese. Non servono eserciti, servono sicari ben addestrati, ben indirizzati e ben pagati. Ogni pilastro sta in piedi se e solo se ha intorno a sè del terreno che lo sorregge. Il pilastro è ben protetto, il terreno all'intorno, di solito, no. Il "pilastro" Erdogan non fa eccezione. A meno che Erdogan non sia "pilastro", ma sia "terreno" per quale "pilastro" più grande... Che dite, quest'ipotesi potrebbe spiegare l'inerzia che impedisce di praticare quegli omicidi di Stato che in altri casi fioccano senza troppi complimenti?

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    1. Prima che qualcuno si scandalizzi, vorrei ricordare con quanta leggerezza è stato abbattuto il "pilastrino" chiamato Gheddafi, per di più facendo apparire la cosa come una "liberazione". Anche l'Italia ha avuto le sue opere di "demolizione controllata" nel corso degli anni, anche se... per qualche ragione... "fatico" a ricordarle e "non riesco" ad elencarne alcuna in questa sede.

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  2. Una domanda "impertinente": e se l'oggettiva debolezza dell'attuale UE dipendesse soprattutto dall'Eccesso di Potere e di Sovranità tuttora mantenuto dai beneamati (vecchi) Stati nazionali???

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    1. Non cambierebbe di una virgola la questione

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    2. Forse la cambierebbe nel senso della profonda esigenza di un effettivo rilancio di quello che alla fine del Post viene opportunamente definito "il sogno degli Stati Uniti d'Europa"... Saluti

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  3. Preferisco l'eccesso di potere d'uno Stato nazionale all'eccesso di potere di un mostro sovranazionale come l'UE o come qualsiasi altro "organismo" simile.
    Preferisco un eccesso di potere regionale all'eccesso di potere d'uno Stato nazionale.
    Preferisco un eccesso di potere provinciale all'eccesso di potere d'una regione.
    Preferisco un eccesso i potere comunale all'eccesso di potere d'una provincia.
    Preferisco un eccesso di potere rionale all'eccesso di potere d'un comune.
    Preferisco un eccesso di potere condominiale all'eccesso di potere d'un rione.
    A quel livello, è possibile suonare il campanello del dirimpettaio e confrontarsi direttamente per definire se le cose stanno andando per il verso giusto oppure no. In caso, è possibile incontrare di persona l'amministratore e spiegargli, con le buone o con le cattive e se serve con un approccio "fisico", che deve fare quello che vogliono i condomini, non altri.

    Accorpare, annettere, unire e ingigantire in vario modo rende impossibile questo tipo di "rendicontazione diretta", facendo invariabilmente l'interesse degli "amministratori", MAI quello degli "amministrati".

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    1. Sfortunatamente, (piaccia o meno) nelle odierne Società complesse questo tipo di "rendicontazione diretta" è IMPOSSIBILE su una molteplicità di materie quali:
      lotta ai cambiamenti climatici, gestione delle migrazioni di massa, commercio internazionale, controllo sui "paradisi fiscali", regolamentazione delle grandi Aziende high-tech, ecc. ecc.
      (Per quel che può valere), sono cmq. d'accordo sulla necessità di TENERE INSIEME i vari livelli di amministrazione/gestione politico-territoriale (locale-regionale, nazionale, continentale, ecc.) e l'unico modo per farlo seriamente ed efficacemente è ricorrere a robuste iniezioni di Federalismo, Devolution e Sussidiarietà (interne & esterne)...

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    2. Qualche tempo fa ci raccontavano che era impossibile contrastare l'immigrazione, giacché secondo i mentitori di professione si trattava di un fenomeno spontaneo, addirittura "naturale". Poi qualcuno ha dimostrato che le cose stanno diversamente, nonostante i "bastoni tra le ruote" inflitti con grande abbondanza tramite le azioni sovversive di molti magistrati (e non solo di quelli).

      Le società complesse sono complesse perché una catena di furboni le ha rese tali per il proprio tornaconto. Tra gli stessi furboni ci sono coloro che ci raccontano in questi giorni ulteriori menzogne su una tanto pretesa quanto fasulla svolta green (l'inglese è d'obbligo, infonde autorevolezza anche alle boiate più tremende). Prendi un esempio: la lotta alla diffusione della plastica: perché tassare la plastica anziché vietarla per determinati usi? Te lo dico io, perché il fine non è togliere di mezzo parte della plastica, bensì drenare gettito fiscale col pretesto della plastica (augurandosi, peraltro, che la sua circolazione aumenti per poter incrementare il gettito; senza contare che, come tutte le altre tasse, una volta introdotte non faranno altro che aumentare un pezzetto alla volta). Nell'amministrazione per la quale lavoro abbiamo un acronimo, "P.d.M." (Piano di Miglioramento) che va bene anche per quei furboni, ma con un significato nettamente diverso. Non difenderli, ti rendi complice.

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  4. Se le migrazioni sono un fenomeno naturale, epocale e inarrestabile non si capisce perché esistano ancora confini, eserciti e proliferazione di armi di ogni genere (c'è chi dice che le guerre, specie quelle nucleari, non sono più possibili perché controprocenti - gli armamenti sarebbero solo un business). Le migrazioni non sono spontanee e inarrestabili, ma bensì volute da qualcuno (probabilmente dalle famose elite apolidi). Il fine è o sarebbe il Governo Mondiale con la cancellazione di Stati e confini. Un sostanziale contributo a questo fine è il Global Compact sull'immigrazione firmato a Marrakesh quest'anno anche dalla Merkel che l'ha difeso poi al Bundestag e ha in seguito affermato che dovrà essere ratificato da tutti i membri dell'UE. Al momento l'Italia non ha firmato e non hanno firmato né gli USA, né la Russia, né l'Australia, penso nemmeno la Cina e persino nemmeno l'Italia e la Svizzera. Il Global Compact non è per il momento vincolante, si tratta di sole "raccomandazioni" (soft law) che col tempo però diverrebbero diritto internazionale consuetudinario. Fra le "raccomandazioni" c'è quella di cancellare la differenza tra rifugiati e migranti economici. Tutti gli esseri umani avrebbero il diritto di trasferirsi in un paese di loro gusto e gli Stati ospitanti avranno dei doveri verso i nuovi arrivati che godrebbero in pratica di tutti i vantaggi degli autoctoni pur non avendo minimamente contributo all'economia locale. È fatto tra l'altro divieto di diffondere articoli critici sul fenomeno migratorio. Insomma, dietro il concetto di migrazione come fenomeno spontaneo, epocale e inarrestabile c'è un disegno ben preciso - cancellazione di confini e Stati, istituzione di una governance globale ovvero del Governo Mondiale - che non si deve ostacolare (chi lo facesse sarebbe criminalizzato e incorrerebbe in sanzioni). Il Global Compact esplicita in modo chiaro e inequivocabile il disegno.

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  5. @ Agobit

    Trovo nel sito di Risorse Economia Ambiente questo articolo sul "nucleare". Immagino che l'avrai già notato o che conosci
    queste posizioni. Cosa replichi?

    https://aspoitalia.wordpress.com/2019/10/13/dove-finita-la-gloria-nucleare/

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  6. Ho già espresso questo pensiero altrove ma lo faccio anche qui. Non si può escludere che l'esplosione demografica acceleri l'unificazione del genere umano (Una sola Terra, una sola Umanità). I problemi (acqua, cibo, energia, risorse, lavoro) sono ormai universali e una cooperazione mi pare imprescindibile. Inquinamento e cambiamenti climatici coinvolgono tutti. Il problema dell'Amazzonia non è solo un problema del Brasile e l'inquinamento in Cina e in India riguardano in qualche modo anche noi, come pure gli eventuali rifugiati o migranti climatici ed economici.

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  7. L'esplosione demografica è il fenomeno di fondo, alla base del cambio climatico e del disastro ambientale. Le migrazioni ne sono una delle conseguenze. Tuttavia per adesso il fenomeno ha poco di spontaneo. Gli stati nazionali, sovrani come si dice ora, lo utilizzano ampiamente per una guerra "condotta con altri mezzi", vedi come utilizza il fenomeno migratorio il nazionalista Erdogan, o gli estremisti islamici. Gli stati africani ci campano sopra grazie alle rimesse e agli scambi commerciali indotti. Predoni e mafie nordafricane ci hanno costruito sopra un impero economico e, in parte, politico. Ma sul fenomeno speculano anche molti "occidentali", dal turbocapitalista Soros ai centri sociali che vedono con favore l'assalto pauperismo alla cittadella europea del capitalismo mercatistica. Le difese sono ancora deboli, il sovranismo in occidente per ora è minoritario (non nel mondo), il concetto di patria e di appartenenza è perduto. Quello di mondialismo e globalismo è dominante, insieme all'umanismo antropocentrico che devasta il pianeta...

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  8. L'unico mondialismo globalista che vedo è quello europeo. Tutto il resto del mondo è sovranista da Erdogan all'Iran dalla Russia alla Cina, dal sud America all'India. Se sono globalisti lo sono quando gli conviene, col culo degli altri

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  9. I curdi meriterebbero a pieno titolo di fondare uno Stato nazionale indipendente.
    Essi hanno combattuto con le armi. Essi hanno agito. I curdi sono una realtà omogenea, coesa ed emancipata. Generalmente, sono più o meno laici, socialisti, femministi e pare persino ecologisti (ulteriore motivo per lodarli).
    Sono musulmani sì, ma piuttosto atipici, non convenzionali. E perciò sono osteggiati sia dai sunniti sia dagli sciiti. Tra di loro vi sono pure zoroastriani (seguaci di una religione nobilissima) e qualche cristiano.
    Dunque, ben venga lo Stato del Kurdistan, nonostante le blande speranze del momento.
    Condanno lo sciovinismo di Erdogan. Però non si faccia di tutta l'erba un fascio. Mica tutti i turchi applaudono le gesta del loro presidente. Infatti, in Turchia vi è una ampia minoranza che, correttamente, nonostante le repressioni, intende preservare il modello kemalista. Quest'ultimo ebbe ampi meriti nel laicizzare la Turchia da poco ex-ottomana, eppure non dobbiamo in alcun modo dimenticare che proprio durante il sorgere di quel periodo progressista che avvenne il genocidio degli armeni, cioè cristiani, tra l'indifferenza di tanti regnanti/governanti europei. Luci ed ombre sul kemalismo.
    Per quanto riguarda il nazionalismo, beh, vi sono tanti e vari nazionalismi, non tutti da condannare, anzi, alcuni vanno semplicemente apprezzati o comunque giudicati come inevitabili. È inevitabile, ad esempio, che in Giappone, paese piuttosto omogeneo e conservatore, vi sia un certo grado di nazionalismo, che risulta strisciante anche nelle quotidianità. Mentre giudico come assurdo e patetico il nazionalismo italiano, attualmente interpretato da Salvini, santificato da figliocci di papà, presuntuosi ed ignoranti vari. Ma come vi può essere del nazionalismo in un paese così spaccato quale è l'Italia?
    Il nazionalismo italiano è un aborto. Ma che hanno in comune il Trentino e la Sicilia, il Friuli e la Campania? Bah!
    Non disprezzo in toto il sovranismo, però, il più delle volte, addietro al sovranismo vi si trova proprio il nazionalismo più demagogico, egoistico e mediatico.
    Il nazionalismo può essere uno strumento di emancipazione, ma ciò non in Italia. Qui, anzi, occorre combatterlo codesto ritorno emotivo nazionalistico a traino leghista. Ben venga una Italia spezzatata in numerosi stati e statarelli. Io, comunque, propendo sempre per il bioregionalismo.
    Suppongo che voi abbiate veduto quanto sta accadendo in Catalogna. Lì gli indipendentisti sono tanti, zelanti e disposti persino allo scontro con la polizia. I lombardi ed i veneti, loro sono signori, mica vanno nelle piazze. I catalani debbono pure fare fronte al rigenerato sciovinismo incarnato dal partito Vox. Così come l'Italia, la Spagna è una mera invenzione. Non esiste la Spagna, semmai esistono le "Spagne": Catalogna, Paese Basco, Galizia, Andalusia, Canarie, ecc.
    Proteggiamo le varie nazioni e regioni dalla globalizzazione predatrice ed illimitata, ma proteggiamoci anche da certi nazionalismi bellicosi. La globalizzazione è anti-ecologica, ma il "sovranismo" di Salvini (che stima la Thatcher) non sarebbe affatto la cura, anzi, aggravarebbe ancora di più la malattia. L'Ecologismo Radicale sarebbe l'unica salvezza. Voglio una Europa politicamente rifondata sul bioregionalismo.

    Saluti.

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  10. Ciao a tutti, sono Linda Harry, Stati Uniti, mi è stata diagnosticata la malattia di Parkinson per oltre 6 anni, il che mi ha fatto perdere il mio lavoro e il mio rapporto con il mio fidanzato dopo aver scoperto che avevo il Parkinson, si è allontanato da me e ho provato tutto il mio meglio per farlo rimanere, ma mi ha trascurato fino a quando un mio amico dal Regno Unito non mi ha detto grande guaritore, che mi ripristinerà la vita con la sua potente medicina erboristica curativa. poi mi ha inviato il suo indirizzo e-mail per contattarlo- drimolaherbalmademedicine@gmail.com. e l'ho contattato rapidamente, e ha detto che la mia condizione può essere risolta, che tratterà immediatamente la malattia solo se posso accettare la fiducia su di lui e accettare i suoi termini e condizioni, ho concordato perché avevo così tanto bisogno di aiuto da parte di tutti significa, quindi ho fatto tutto quello che mi ha ordinato di fare. E sorprendentemente dopo due settimane, mi ha inviato un messaggio, che avrei dovuto correre in ospedale per un controllo, cosa che ho fatto davvero, confermo dal mio medico che sono ora (PARKINSON NEGATIVA) i miei occhi pieni di lacrime e gioia, piangendo pesantemente perché davvero la malattia mi ha privato di molte cose della mia vita, questo è un miracolo, il dr imoloa usa anche la sua potente medicina erboristica per curare le seguenti malattie: lupus, ulcera alla bocca, cancro alla bocca, dolore corporeo, febbre, epatite ABC , Sifilide, diarrea, HIV / AIDS, malattia di Huntington, acne alla schiena, insufficienza renale cronica, malattia addison, dolore cronico, morbo di Crohn, fibrosi cistica, fibromialgia, malattia infiammatoria intestinale, malattia fungina delle unghie, malattia di Lyme, malattia di Celia, linfoma, maggiore Depressione, melanoma maligno, mania, meloreostosi, malattia di Meniere, mucopolisaccaridosi, sclerosi multipla, distrofia muscolare, artrite reumatoide, morbo di Alzheimer, parco malattia isonica, cancro vaginale, epilessia, disturbi d'ansia, malattia autoimmune, mal di schiena, distorsione alla schiena, disturbo bipolare, tumore cerebrale, maligno, bruxismo, bulimia, malattia del disco cervicale, malattie cardiovascolari, neoplasie, malattie respiratorie croniche, disturbi mentali e comportamentali, Fibrosi cistica, ipertensione, diabete, asma, artrite autoimmune mediata infiammatoria. malattia renale cronica, malattia infiammatoria articolare, impotenza, spettro dell'alcool feta, disturbo distimico, eczema, tubercolosi, sindrome da affaticamento cronico, costipazione, malattia infiammatoria intestinale, cancro alle ossa, cancro ai polmoni. contattalo su email- drimolaherbalmademedicine@gmail.com. e anche su whatssap- +2347081986098

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