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mercoledì 23 novembre 2011

Secondo i climatologi dell'East Anglia i cambiamenti climatici sono gonfiati a fini politici

Un hacker ha pubblicato la corrispondenza tra climatologi dell'EA:

Jo Nova e Jeff ID stanno già pubblicando le mail, pur premettendo che potrebbero non essere autentiche, ma a questo punto dubito che possa essere così.

Sicché ci aspetta un altro giro di giostra, di cui direi valga la pena di acquistare il biglietto. Vi rimando quindi alle pagine di Jeff e di Jo, ma non prima di servire un appetizer:
<1939> Thorne/MetO: Le osservazioni non mostrano alcun aumento delle temperature lungo la troposfera tropicale [il problema dell'hot spot troposferico], a meno che non si prendano in considerazione un singolo studio e un singolo approccio, trascurandone un mucchio di altri. Questo è davvero pericoloso. Dobbiamo comunicare l’incertezza ed essere onesti. Phil [Jones?], magari potremmo trovare il tempo di discuterne ulteriormente se necessario [...]

<3066> Thorne: Penso anche che la scienza sia stata manipolata a fini politici, cosa che potrebbe rivelarsi non troppo intelligente a lungo andare.

Wils: Che si fa se il climate change si rivela essere essenzialmente una oscillazione multidecadale? Probabilmente ci uccideranno [...]

<1485> Mann: La cosa importante è essere sicuri che stiano perdendo la battaglia delle pubbliche relazioni. Questo è lo scopo del sito [Real Climate].

<5111> Pollack: Ma sarà molto difficile far scomparire il Periodo Caldo Medioevale dalla Groenlandia.

<1790> Lorenzoni: Concordo con l’importanza degli eventi estremi come focus per l’opinione pubblica e governativa [...] ‘il climate change’ deve essere presente nella vita di tutti i giorni della gente. Deve essere loro ricordato che è un fenomeno che accade e si evolve in continuazione.

<2428> Ashton/co2.org: Avendone stabilito l’urgenza, la sfida politica è ora di trasfromarla da un argomento che riguarda i costi dei tagli alle emissioni – cattiva politica – a uno concernente il valore di un clima stabile – politica molto migliore [...] la cosa migliore da fare è raccontare la storia delle brusche variazioni in modo più vivido possibile.

<2267> Wilson: Sebbene sia d’accordo che i gas serra siano stati importanti nel 19° e 20° secolo (specialmente dal 1970), se ilpeso del forcing solare fosse stato maggiore nei modelli, certamente avrebbe diminuito la significatività dei gas serra. [...] Mi sembra che assegnando un peso maggiore alla radiazione solare nei modelli, la maggior parte del riscaldamento del 19° e 20° secolo può essere spiegato dal Sole.
Buona lettura. Stay tuned.


Aggiornamento 11/11/2011 22:55

Prime reazioni dalla East Anglia:
Tue, 22 Nov 2011

While we have had only a limited opportunity to look at this latest post of 5,000 emails, we have no evidence of a recent breach of our systems.

If genuine, (the sheer volume of material makes it impossible to confirm at present that they are all genuine) these emails have the appearance of having been held back after the theft of data and emails in 2009 to be released at a time designed to cause maximum disruption to the imminent international climate talks.

This appears to be a carefully-timed attempt to reignite controversy over the science behind climate change when that science has been vindicated by three separate independent inquiries and number of studies – including, most recently, the Berkeley Earth Surface Temperature group.

As in 2009, extracts from emails have been taken completely out of context. Following the previous release of emails scientists highlighted by the controversy have been vindicated by independent review, and claims that their science cannot or should not be trusted are entirely unsupported. They, the University and the wider research community have stood by the science throughout, and continue to do so.
Gli interessati hanno lo stesso sospetto espresso poche righe più su. C’è la volontà di incidere sui prossimi negoziati climatici. Non è chiaro di cosa si meraviglino, visto che da queste mail la loro volontà di incidere sui negoziati è chiara come il Sole. Chi di spada ferisce di spada perisce. Bello anche il tentativo di tirare il progetto BEST per la giacca assegnandogli un ruolo di parte civile nella disputa. Si attendono smentite da parte dei citati. Mi viene un dubbio: la mail del primo round erano vere, queste anche; ma se come si legge nelle ultime righe del comunicato sono così sicuri del fatto loro, che bisogno c’era di scriversi tutte quelle mail che dicono il contrario?
[22NOV2ClimatemonitorFacebookComments]

Commento di Agobit: sebbene io creda che sette miliardi di umani con le polluzioni provocate dalla loro attività incidano fortemente sull'atmosfera e quindi sui gas serra, non ho mai ritenuto "cruciale" questo argomento. Non so se queste email riportate dall'hacker siano vere e se le notizie sui cambiamenti climatici siano gonfiate per motivi politici. Quello che so è che il mondo si sta comunque perdendo per la sovrappopolazione umana, al di là di ogni reale o falso effetto serra. Il mondo si sta trasformando in una discarica piena di tossici, di fumi, di prodotti chimici, di gas, di rifiuti. La superficie terrestre è, vista dai satelliti, sempre più grigia. Una patina bianco-grigiastra si estende dai siti delle grandi città come un cancro inarrestabile. Le foto notturne del pianeta mostrano un inquinamento di luci che danno il senso della artificialità della presenza umana. Il pianeta sta perdendo la sua bellezza, e con essa il senso di una comunanza tra uomo e natura. Che i cambiamenti climatici ci siano, siano dovuti all'uomo o alla attività solare mi sembra un problema secondario. Le teorie sui cambiamenti climatici sono invece portate avanti con forza dai verdi-giardinieri, quelli che vogliono mettere i filtri un po' ovunque. Per i verdi-giardinieri non è importante il numero di umani, anzi se fosse per loro andrebbe bene pure un pianeta con dieci o venti miliardi di ominidi, in fondo si tratterebbe solo di filtrare tutti gli scarichi. Al contrario di quello che pensano i verdi-giardinieri il problema non sono gli scarichi, né i fumi, né la rinnovabilità delle fonti energetiche. Il problema vero rimangono i sette miliardi di umani, avviati a divenire dieci in pochi anni. Un disastro irreparabile per il mondo e per l'uomo.

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